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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Svanisce ai calci di rigore l’obiettivo dell’Akragas di conquistare la Coppa Italia d’Eccellenza che - lo ricordiamo - apre le porte della serie D. Allo stadio Esseneto è il Marineo a festeggiare la qualificazione alla semifinale al termine dei tiri dal dischetto: 3 a 4 per i palermitani. L’Akragas ha fallito i rigori con Corner e Maiorano.

E’ una sconfitta con eliminazione che brucia molto in casa Akragas. Sul banco degli imputati ancora una volta la direzione arbitrale di Amore di Ragusa e degli assistenti Cucci e Camarda di Trapani che hanno consentito ai palermitani un minuto oltre i cinque minuti di recupero concessi (al 96esimo) di calciare un tiro dalla bandierina da cui è scaturito il gol del pareggio realizzato da Maggio peraltro dopo un evidentissimo fallo sul portiere Di Carlo che nulla ha poi potuto per impedire la rete.

Gol a tempo ampiamente scaduto e autentico regalo ad un Marineo che ha, comunque, giocato un secondo tempo sicuramente più aggressivo e volitivo rispetto all’Akragas. I biancazzurri hanno avuto il demerito di accontentarsi dello striminzito gol realizzato nel primo tempo con Prestia dopo dieci minuti.

La squadra di Anastasi nella prima frazione ha giocato certamente meglio ed ha sfiorato il raddoppio con Leonardi e Gambino. Nella ripresa l’Akragas è calata, complice la reazione di un Marineo determinato a giocarsi le proprie chance.

I palermitani hanno prima raggiunto in extremis il pari (1 a 1) e poi ai calci di rigore hanno potuto esultare per l’importante passaggio del turno grazie anche alla prodezza del bravo portiere Ceesay e la poca lucidità degli agrigentini.

A fine gara l’Akragas ha contestato la direzione del ragusano Amore. I biancazzurri salutano la Coppa Italia. L’unico obiettivo per centrare la D è adesso il campionato a cui il gruppo deve assolutamente concentrarsi. La squadra è chiamata a ritrovare presto la vittoria per cancellare le ultime due delusioni tra campionato e Coppa ma attenzione a non lasciarsi prendere da nervosismo e frenesia. 

A margine del racconto della gara da rimarcare lo striscione esposto dai tifosi dell’Akragas in Curva Sud. Un messaggio di vicinanza rivolto alla comunità in questi giorni colpita dalla tragedia causata dalla fuga di gas costata la vita a nove persone: “Ravanusa rialzati”.

 

Ci ha preso gusto e adesso è anche una sfida con se stessa: voler continuare a vincere e proseguire il percorso di crescita. La Fortitudo Moncada ha vinto la gara numero 9 consecutiva. Anche Torrenova si è dovuta arrendere alla squadra di Michele Catalani. Un nuovo successo che vale il primato considerata la concomitante sconfitta di Bisceglie a Taranto.

66 a 53 il successo di Agrigento al termine di una partita avvincente, combattuta che ha divertito e infiammato il pubblico del pala Moncada. I tifosi hanno spinto la squadra verso una vittoria importante contro una avversaria tosta.

Dopo un primo quarto equilibrato (11 -10) nel secondo la Fortitudo Moncada ha pigiato sull’acceleratore mettendo in difficoltà i messinesi. Morici, Lo Biondo e Costi sono cecchini infallibili che con le loro schiacciate esaltano i tifosi. Poi l’espulsione di Alessandro Grande ritenuta eccessiva ed alquanto discutibile. Ma la Fortitudo tiene in mano il pallino del gioco e non consente a Torrenova di rifarsi sotto. E’ vittoria per i biancazzurri. La nona vittoria ha un sapore speciale considerata, appunto, la sconfitta di Bisceglie. Il 9 gennaio è in programma lo scontro con i pugliesi.

A fine gara il giocatore della Fortitudo Nicolas Morici ha dedicato la vittoria alle vittime di Ravanusa.

Soddisfatto coach Catalani: “I ragazzi hanno dimostrato di volerla vincere questa partita, non è stata la nostra miglior pallacanestro ed il terzo parziale è quello che ho preferito, è uscita la grinta ed abbiamo concesso solo 53 punti. Andiamo avanti su questa strada".

 

Moncada Energy Agrigento - Fidelia Torrenova 66-53 (11-10, 23-18, 10-10, 22-15)

Moncada Energy Agrigento: Nicolas Morici 15 (6/8, 0/3), Andrea Lo biondo 13 (5/8, 0/2), Cosimo Costi 10 (5/7, 0/2), Albano Chiarastella 9 (4/7, 0/2), Giuseppe Cuffaro 7 (2/3, 1/1), Santiago Bruno 5 (0/0, 1/5), Alessandro Grande 4 (1/6, 0/1), Mait Peterson 3 (1/4, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/1), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Umberto Indelicato 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 18 - Rimbalzi: 36 8 + 28 (Albano Chiarastella 12) - Assist: 13 (Nicolas Morici, Santiago Bruno, Alessandro Grande 3)

Fidelia Torrenova: Dario Zucca 13 (3/5, 1/3), Matteo Zanetti 10 (2/6, 2/2), Donato Vitale 9 (1/4, 2/6), Thomas Tinsley 7 (2/2, 1/7), Giancarlo Galipo 7 (2/3, 0/0), Stefan Malkic 3 (0/3, 1/2), Sebastiano Perin 2 (0/2, 0/4), Luca Bolletta 2 (0/2, 0/1), Andrea Bianco 0 (0/0, 0/0), Vincenzo Saccone 0 (0/0, 0/0), Alen Nuhanovic 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 16 - Rimbalzi: 28 3 + 25 (Donato Vitale 7) - Assist: 2 (Luca Bolletta 2)



“Agrigento, grazie per la calorosa e affettuosa ospitalità da parte dei tifosi dell’Akragas. In bocca al lupo per il campionato”.

Con questo messaggio pubblicato sulla sua pagina facebook l’ex presidente dell’Akragas, Marcello Giavarini, ha voluto salutare e ringraziare i tifosi di Agrigento.

Oggi l’imprenditore è tornato allo stadio Esseneto, a distanza di qualche anno, ed è stata l’occasione per incontrare i dirigenti del club, i tifosi ed in tribuna gli operatori dell’informazione.  

L’ultima partita interna del 2021 in campionato per l’Akragas è all’insegna di un pari, uno a uno, che lascia l’amaro in bocca in casa biancazzurra. L’Akragas nel secondo tempo ha fallito diverse palle gol ed anche il direttore di gara ci ha messo del proprio annullando un gol apparso regolarissimo. I commenti del dopo gara sono incentrati anche sulle pessime condizioni del terreno di gioco dell’Esseneto: pesante, fangoso, insidioso, quasi impraticabile.

 

Giuseppe Anastasi (allenatore Akragas): “Abbiamo incontrato una delle squadre più in forma in questo periodo. Abbiamo giocato un primo tempo non all’altezza delle nostre possibilità, soprattutto nei primi venti minuti. Non deve essere un alibi o una scusante ma cambiare modulo tattico per una questione di campo diventa una cosa complicata. Siamo stati bravi a riacciuffarla e nel secondo tempo abbiamo giocato molto bene. Non è mia abitudine commentare l’operato degli arbitri ma in questo caso penso sia doveroso raccomandare più attenzione a chi dirige una gara perché si rischia di vanificare gli sforzi. Il campo? E’ davvero pessimo e dispiace. Dobbiamo resistere ancora una partita e poi, speriamo, inizino i lavori di risemina. Adesso pensiamo alla gara di mercoledì con il Marineo. Ci attende un’altra gara difficile e faremo di tutto per passare il turno”.

Giuseppe Cammarata (dir. sportivo Akragas): “E’ un pareggio che brucia perché desideravamo ottenere il massimo. Mi brucia ancora di più che abbiamo dovuto cambiare atteggiamento tattico per colpa di un manto erboso pessimo. Mi auguro che il 18 inizi la risemina altrimenti chiederò alla presidente di individuare un campo alternativo per esprimere appieno il nostro gioco ed il nostro potenziale tecnico. Gli applausi del pubblico? Siamo grati ai tifosi e ritengo che i ragazzi abbiano dato tutto contro una squadra ben messa in campo ed organizzata. Dispiace molto per il gol annullato. Crediamo fosse regolare. Nel secondo tempo il nostro portiere non toccato palla. Penso che in caso di vittoria l’Akragas non avrebbe rubato nulla. Onore alla Pro Favara che ha fatto la sua onesta partita”.

 

L’Akragas rallenta il cammino. All’Esseneto non va oltre il pari, in rimonta, nel derby agrigentino con la Pro Favara. Uno a uno al termine di una gara giocata da entrambe con agonismo ma certamente “falsata” da un terreno di gioco fangoso che ha penalizzato la squadra, in questo caso l’Akragas, che più dell’altra aveva necessità di fare gioco.

La Pro Favara ha iniziato la gara nel modo migliore andando in gol dopo appena sei minuti di gioco con Bossa. Il gol della squadra di Tudisco scuote l’Akragas che va vicina al pari con Silvano, Prestia e Silvano ma la difesa ospite resiste. Prima del riposo, al 46esimo, i biancazzurri rimettono la partita in perfetto equilibrio pareggiando il conto con lo svedese Lukas Corner ben servito da Maiorano.

Nella ripresa solo Akragas. La squadra di Anastasi prova a vincerla sfruttando, peraltro, l’inferiorità numerica della Pro Favara rimasta in dieci per l’espulsione di Bamba (somma di ammonizioni). L’Akragas attacca e va anche in gol con Tuniz ma il direttore di gara annulla per presunto fuori gioco ai più apparso inesistente. Nel finale ancora Akragas in evidenza con Prestia che, a tu per tu col portiere Sendin, spreca incredibilmente la palla della vittoria.

La Pro Favara non si disunisce e con un pizzico di fortuna riesce nell’intento di portare via un punticino dall’Esseneto.

Per l’Akragas l’amarezza di non essere riuscita a conquistare l’intera posta in palio. La squadra è comunque uscita dal campo tra gli applausi del pubblico.

I biancazzurri adesso sono attesi dalla gara di ritorno di Coppa Italia. Mercoledì all’Esseneto arriva il Marineo. Si riparte dall’uno a uno dell’andata.

Dopodiché si spera che inizino i preannunciati lavori di risemina nel terreno di gioco (forse dal 18 dicembre) anche perché continuare su un terreno pessimo quale oggi quello dell’Esseneto è molto rischioso per una squadra che vuol essere protagonista fino in fondo.

 

 

Vittoria numero otto. La Fortitudo Moncada Agrigento continua a macinare successi grazie ad uno strepitoso momento di forma. Contro i biancazzurri nulla può neppure Pozzuoli costretta alla resa in casa. Punteggio larghissimo, 56 a 85. I “giganti” di Michele Catalani festeggiano l’Immacolata con una bella vittoria che alimenta l’autostima di un gruppo che in silenzio, tanta umiltà e professionalità continua il percorso di crescita.

Pozzuoli ha retto solo dieci minuti. Già dal secondo Agrigento ha messo le cose bene in chiaro facendo la “voce grossa” con un eloquentissimo 28 a 6 come parziale.

Partita a senso unico, senza storia grazie ad una difesa impenetrabile ed un attacco efficace. La Fortitudo Moncada ha controllato il match senza grattacapi. Pozzuoli praticamente annientata e incapace di graffiare. Tra gli agrigentini da evidenziare i 16 punti di Grande, i 15 di Chiarastella e 13 di Costi. Ma tutti hanno risposto “presente” quando sono stati chiamati da coach Catalani. Nota stonata l’infortunio occorso a Nicolas Morici.

Con questa vittoria la Fortitudo Moncada sale in classifica a quota 18, secondo posto a due lunghezze dalla capolista Bisceglie.

Domenica prossima l’ultima gara casalinga del 2021. Al pala Moncada arriva la Torrenovese, vittoriosa contro Salerno (70 a 67).

L’obiettivo è chiudere l’anno nel migliore dei modi, possibilmente con una bella cornice di pubblico che questa squadra e questa società merita certamente. Non è così scontato essere tra i maggiori protagonisti della terza serie nazionale di pallacanestro.

 

Tabellino

 

Bava Pozzuoli - Moncada Energy Agrigento 56-85 (24-29, 6-28, 16-17, 10-11)

 

Bava Pozzuoli: Fatih Mehmedoviq 16 (6/11, 0/0), Gianmarco Rossi 15 (3/6, 3/7), Antonio Gallo 7 (2/6, 1/2), Iba koite Thiam 6 (2/2, 0/0), Sam Gaye serigne 5 (1/3, 1/2), Mario Caresta 4 (2/2, 0/4), Matteo Cagnacci 3 (0/0, 1/2), Nicola Longobardi 0 (0/2, 0/1), Milan Manojlovic 0 (0/5, 0/0), Pietro Sequani 0 (0/0, 0/1), Cristian Esposito 0 (0/0, 0/0), Francesco Spinelli 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 6 / 10 - Rimbalzi: 30 4 + 26 (Fatih Mehmedoviq 8) - Assist: 12 (Antonio Gallo 6)

Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 16 (3/5, 3/4), Albano Chiarastella 15 (3/6, 2/5), Cosimo Costi 13 (2/4, 3/4), Santiago Bruno 11 (1/4, 2/5), Andrea Lo biondo 11 (5/9, 0/3), Mait Peterson 10 (3/8, 0/1), Giuseppe Cuffaro 5 (1/5, 1/2), Nicolas Morici 2 (1/2, 0/0), Luca Bellavia 2 (1/1, 0/1), Umberto Indelicato 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 15 - Rimbalzi: 44 12 + 32 (Albano Chiarastella 15) - Assist: 12 (Albano Chiarastella 3)

 

L’Akragas in cima alla classifica alimenta i buoni propositi di una società che intende rilanciare il club. Il vice presidente Carmelo Callari commenta l’ottimo momento e parla di futuro…

 

“Abbiamo una gran bella squadra e i risultati ci stanno dando ragione. Posso dire che abbiamo una società molto solida. Ci piacerebbe che anche la classe politica e produttiva del territorio sia maggiormente vicina a questa realtà calcistica in crescita. Attenzione, non è un grido d’allarme ma ritengo doveroso che ci sia una partecipazione a vari livelli. La presenza dei tifosi sta crescendo e spero che siano sempre di più all’Esseneto”.    

Callari è tornato anche sulla questione stadio Esseneto prendendo spunto dallo striscione dei tifosi in Curva Sud che sensibilizza l’amministrazione comunale di Agrigento ad intervenire concretamente.

“Siamo consapevoli che l’amministrazione sta facendo dei grossi passi avanti affinché si realizzi il sogno di avere uno stadio efficiente e, dunque, si realizzi appieno il nostro progetto. La nostra società vuole stare accanto all’amministrazione affinché ciascuno faccia la propria parte: politica e sport devono camminare di pari passo”.

Ha lasciato il posto in tribuna “vip” per vivere la partita insieme a quei tifosi che gli sono entrati nel cuore. Sonia Giordano in sala stampa ha raccontato le emozioni di una gara dal sapore diverso vissuta in Curva Sud.

 

“E’ stato bellissimo. Ho veramente sentito il calore dei nostri tifosi organizzati. Oggi mi piaceva vivere la partita da ultras e non da presidente dell’Akragas. E’ stato come tornare indietro nel tempo quando da ragazzina andavo allo stadio dalle mie parti. Sono stata benissimo in curva Sud e li ringrazio per avermi fatta sentire una di loro. Sono felice per la nostra squadra, contentissima per la nuova vittoria, ma – come sapete – sono molto prudente. Dobbiamo continuare così e ci prenderemo belle soddisfazioni. Agrigento e l’Akragas mi conquistano sempre più. Lasciatemi dire che sono contenta anche perché una persona a me cara di cui vi avevo parlato ha vinto la battaglia contro il covid ”.

 

 

 

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