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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

L’Akragas risolve la crisi tecnica nel giro di qualche ora. Al dimissionario Giuseppe Anastasi subentra Nicolò Terranova. E’ lui il nuovo allenatore biancazzurro.

 

Nato a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il 20 luglio del 1974 ha conseguito a Coverciano la licenza Uefa A. Ha allenato Mazara, Gela, Folgore di Castelvetrano, Canicattì e Marsala. Nella stagione 2020/2021 ha allenato, dal mese di marzo in poi, il Castrovillari guidandolo alla salvezza nel campionato di Serie D.

Oggi pomeriggio Terranova ha incontrato il presidente Giuseppe Deni e domani pomeriggio dirigerà il suo primo allenamento allo stadio Esseneto di Agrigento.

Il club biancazzurro aveva sondato l’eventuale disponibilità del tecnico già nei giorni scorsi ma poi ci fu lo stop ai contatti, dopo il “chiarimento” con Anastasi.

Adesso ecco, dunque, Terranova. Come si dice in questi casi, "inizia una nuova era". A lui il compito di risollevare una squadra che, escludendo la prestazione di Marineo, da dicembre sembra aver perso la brillantezza della prima parte di campionato. L’Akragas si è allontana dalla prima posizione e rosicchiare punti al Canicattì non è impresa sulla carta semplice, considerata la solidità dei biancorossi. Bisognerà anche vedere se l’organico subirà modifiche. Vedremo.

Nicola Terranova esordirà sulla panchina dell’Akragas domenica prossima nella gara interna contro il Marsala, ex squadra del tecnico.

 

Dimissioni irrevocabili. Giuseppe Anastasi non è più l’allenatore dell’Akragas. A comunicarlo tramite una nota è la stessa società biancazzurra.

Per motivi di natura familiare il tecnico lascia l’incarico ma, d’intesa con il presidente Giuseppe Deni, accetta di ricoprire un altro ruolo di responsabilità all’interno della stessa società.

Nel comunicato l’Akragas ringrazia Anastasi per l’impegno profuso e la professionalità dimostrata nei mesi di guida della squadra.

Adesso si attende di conoscere il nome del nuovo allenatore chiamato a proseguire il lavoro. E’ una fase delicata della stagione nella quale l’Akragas vede allontanarsi l’obiettivo del primo posto. 

 

Che fosse una trasferta quasi proibitiva lo si sapeva. Contro la prima della classe era molto difficile fare risultato e se a questo si aggiungono le difficoltà del momento legate ai problemi di formazione ed allora per la Seap Dalli Cardillo tutto si complica.

Le agrigentine, tuttavia, ci hanno messo il cuore ma sono uscite sconfitte dal confronto con Brescia, 3-1. Questi i parziali: 23-25, 25-15, 25-20, 25-11.

Coach Micoli ha schierato Casarotti in regia, Stival opposto, Negri e Cometti centrali, Zonta e Dzakovic di banda, Vittorio libero. La Seap Dalli Cardillo ha vinto meritatamente il primo set. Poi Brescia reagisce da grande squadra e riprende in mano le sorti della gara vincendo i seguenti set senza eccessivi problemi.

Gara subito da archiviare e pensare alla prossima. Per la Seap Dalli Cardillo Aragona ottima partita della montenegrina Danjiela Dzakovic con 16 punti. Per Brescia 24 punti di Piva, 22 di Bianchini e 20 di Cvetnic. 

 

Il tabellino 

 

SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Negri 8, Stival 9, Casarotti 2, Dzakovic 16, Cometti 6, Zonta 6, Vittorio (L), Bisegna, Ruffa. All. Micoli. 

 

BANCA VALSABBINA MILLENIUM BRESCIA: Ciarrocchi 6, Bianchini 22 , Morello 3, Cvetnic 20, Scognamillo (L), Piva 24, Bartesaghi 3, Caneva 9, Fondriest Giroldi, Sironi, Blasi, Tenca (L). All. Beltrami. 

 

NOTE: Muri Aragona 8, Brescia 15. Ace Aragona 4, Brescia 8. Err. battuta Aragona 5, Brescia 13. Err. azione Aragona 6, Brescia 8. Attacco Aragona 25%, Brescia 42%. Ricezione Aragona 36% (11% perfetta), Brescia 49% (24% perfetta).

 

 

Alla fine in molti hanno rievocato le emozioni vissute in A2. Ed in effetti una partita così belle ed entusiasmante non la si ricordava da tempo. La Fortitudo Moncada Agrigento continua a regalare soddisfazioni ai suoi tifosi. All’overtime, i biancazzurri hanno avuto la meglio su certamente una delle migliori squadre del girone, Ruvo di Puglia, 109-107.

E’ stata la sfida tra la migliore difesa contro il migliore attacco. Una gara spettacolare, vibrante, giocata con grande intensità da entrambe.

Agrigento parte forte imprimendo alla gara grande ritmo e intensità: attacco e difesa funzionano a meraviglia. Nei primi due quarti Ruvo incassa i colpi (28-23 il primo e 52-38 il secondo). Nel terzo periodo gli ospiti reagiscono da grande squadra e, sfruttando il calo netto degli agrigentini, rimontano e mettono la freccia. La Fortitudo Moncada va sotto anche di dieci punti.

I ragazzi di Catalani soffrono ma hanno la forza di reagire. Ecco, allora, che si materializza una rimonta monumentale. I “giganti” si mostrano tali al cospetto di una squadra molto solida, di grossa caratura tecnica.

Partita dalle mille emozioni. Il pubblico - finalmente più numeroso e caloroso - trascina gli agrigentini. Le triple di Cosimo Costi (21), i punti fondamentali del solito Alessandro Grande (26) ed Albano Chiarastella (24), ed il grosso lavoro di squadra consentono alla Fortitudo di pareggiare il conto, 91-91. Si va all’overtime.

Come in occasione della gara con Molfetta, la Fortitudo Moncada gioca con grande determinazione e lucidità. Ruvo di Puglia accusa un calo di rendimento ma non molla. Gli ospiti negli ultimi secondi “rischiano” di ribaltare ancora una volta il match ma Agrigento resiste all’assalto finale e porta a casa la 15esima vittoria.

Al pala Moncada applausi ed urla liberatori di gioia. La Fortitudo Moncada esulta per una vittoria di grande carattere, 109-107.

A fine gara moto soddisfatto coach Michele Catalani.

"Siamo molto contenti perché vincere un match contro una formazione del genere ci dà un ulteriore spinta in avanti. Vanno fatti i complimenti agli avversari e riconoscere i meriti di non aver mollato mai. Sinceramente subire 107 punti non è piacevole, abbiamo avuto un blackout e dobbiamo evitarli, lavoreremo da martedì anche su questo aspetto. Non guardiamo la classifica ma ai prossimi match contro Ragusa e Salerno e trovare una continuità di gioco vista nell'ultimo periodo del match". 

 

Moncada Energy Agrigento - Tecnoswitch Ruvo di Puglia 109-107 (28-23, 24-15, 19-30, 20-23, 18-16)

Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 26 (4/8, 5/10), Albano Chiarastella 24 (5/8, 2/5), Cosimo Costi 21 (2/5, 5/6), Andrea Lo biondo 16 (8/9, 0/0), Mait Peterson 12 (5/6, 0/0), Nicolas Morici 8 (3/5, 0/1), Santiago Bruno 2 (1/3, 0/1), Giuseppe Cuffaro 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Umberto Indelicato 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 17 / 21 - Rimbalzi: 29 7 + 22 (Albano Chiarastella 11) - Assist: 23 (Alessandro Grande 9)

Tecnoswitch Ruvo di Puglia: Nikola Markovic 31 (7/8, 5/9), Daniele Merletto 22 (3/5, 5/14), Mattia Mastroianni 17 (3/6, 2/4), Leonardo Ciribeni 15 (4/8, 1/2), Kurt Cassar 9 (1/4, 1/2), Thomas Monina 8 (4/5, 0/0), Gianni Cantagalli 5 (1/4, 1/4), Vittorio Iurilli 0 (0/0, 0/0), Nicola Di terlizzi 0 (0/0, 0/0), Gian marco Sbaragli 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 16 / 27 - Rimbalzi: 30 9 + 21 (Thomas Monina 7) - Assist: 6 (Nikola Markovic, Daniele Merletto 3)




L’Akragas non riesce nell’intento di conquistare la vittoria sul campo del Marineo. I biancazzurri di Giuseppe Anastasi si devono accontentare del pari 1-1.

Un punto, dunque, che lascia l’amaro in bocca in casa Akragas per come è maturato. La squadra non ha lesinato impegno e volontà ma non sono bastati per ottenere i tre punti.

L’Akragas l’ha sbloccata al 40esimo del primo tempo con Tuniz. Il Marineo ha pareggiato i conti con l’ex Cocuzza al 65esimo.

Le due squadre si sono date battaglia. Anche i palermitani hanno avuto qualche altra occasione ma il portiere Di Carlo è stato bravo ad evitare il raddoppio.

L’Akragas porta a casa un punto ed ha mostrato segnali di ripresa sul piano del gioco ma non basta. La vetta si allontana ulteriormente. Il Canicattì continua a correre: i biancorossi si sono imposti sul campo del Monreale (2-3).

A fine gara il tecnico dell’Akragas è contento della prova ma rammaricato per il risultato. E chiede qualche rinforzo.

“Il risultato ci sta troppo stretto. Abbiamo fatto una grande partita. Siamo stati bravi a costruire tre, quattro palle importanti ed un rigore netto non concesso dal direttore di gara. Gli arbitri devono darsi una mossa, non è corretto ciò si vede in alcune partite. Purtroppo per adesso è così e ce ne facciamo una ragione. Come si esce da questo momento? Dobbiamo continuare a lavorare con impegno e soprattutto stando uniti. Se ne esce solo stando insieme, compatti, determinati, convinti di poter raggiungere l'obiettivo. Ma serve sicuramente qualche rinforzo”.

 

 

 

L’Akragas non riesce nell’intento di conquistare la vittoria sul campo del Marineo. I biancazzurri di Giuseppe Anastasi si devono accontentare del pari 1-1.

Un punto, dunque, che lascia l’amaro in bocca in casa Akragas per come è maturato. La squadra non ha lesinato impegno e volontà ma non sono bastati per ottenere i tre punti.

L’Akragas l’ha sbloccata al 40esimo del primo tempo con Tuniz. Il Marineo ha pareggiato i conti con l’ex Cocuzza al 65esimo.

Le due squadre si sono date battaglia. Anche i palermitani hanno avuto qualche altra occasione ma il portiere Di Carlo è stato bravo ad evitare il raddoppio.

L’Akragas porta a casa un punto ed ha mostrato segnali di ripresa sul piano del gioco ma non basta. La vetta si allontana ulteriormente. Il Canicattì continua a correre: i biancorossi si sono imposti sul campo del Monreale (2-3).

A fine gara il tecnico dell’Akragas è contento della prova ma rammaricato per il risultato. E chiede qualche rinforzo.

“Il risultato ci sta troppo stretto. Abbiamo fatto una grande partita. Siamo stati bravi a costruire tre, quattro palle importanti ed un rigore netto non concesso dal direttore di gara. Gli arbitri devono darsi una mossa, non è corretto ciò si vede in alcune partite. Purtroppo per adesso è così e ce ne facciamo una ragione. Come si esce da questo momento? Dobbiamo continuare a lavorare con impegno e soprattutto stando uniti. Se ne esce solo stando insieme, compatti, determinati, convinti di poter raggiungere l'obiettivo. Ma serve sicuramente qualche rinforzo”.

 

 

 

Marineo diventa uno snodo cruciale, molto più delle gare precedenti. L’Akragas ritrova la squadra che l’ha eliminata dalla Coppa Italia d’Eccellenza ed insegue una vittoria che in questo momento sarebbe oro colato per più aspetti: in primis per la classifica, se si vuol ancora provare ad alimentare le speranze di raggiungere il Canicattì in vetta, e per il morale di una squadra che in questi giorni fa i conti con una parte di tifoseria e società non contenta dell’andamento attuale.

Preoccupa l’involuzione nel gioco delle ultime giornate, per lo più dopo le partenze di Gambino, Punzi e Costantino. I nuovi arrivati devono ancora dimostrare di aver alzato l’asticella della consistenza tecnica del gruppo.

Marineo è una tappa fondamentale del cammino biancazzurro alla luce anche di quanto accaduto in settimana, con l’allenatore Anastasi prima sollevato dalla guida tecnica e dopo poche ore “riportato a bordo” dalla squadra che - tramite il capitano Alfonso Cipolla - in un video messaggio con fermezza ha chiesto il reintegro di Anastasi.

Ecco, allora, che la squadra domani è chiamata ad una prova di grande carattere e personalità per ottenere i tre punti e dimostrare un volto decisamente diverso.

Il tecnico Anastasi non potrà contare sui centrocampisti Maiorano e Treppiedi, squalificati.

Alla vigilia della partita (in programma dalle 15) parla l’attaccante Lukas Corner. “E’ una partita importante, come tutte a questo punto del campionato. Abbiamo lavorato sodo in questi giorni, ci siamo preparati al meglio e siamo pronti. Sappiamo che ci attende una partita difficile contro un’ottima squadra. Dobbiamo vincere per il morale e, ovviamente, per la classifica. Se vogliamo vincere il campionato non possiamo fare diversamente”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Peppe Prestia e Pablo Piyuka. “Sarà una partita difficile. Il Marineo è composta da giocatori d’esperienza che in casa si fanno valere ancora di più. Dobbiamo essere bravi ad interpretare la gara nel modo migliore. Siamo pronti a dare il massimo per questi colori”.  

In questo momento è il caso di mettere da parte tensioni e polemiche e pensare solo alla partita. Al rettangolo di gioco il responso. 

 

Giuseppe Anastasi non lascia la guida tecnica dell’Akragas. I calciatori lo vogliono ancora al timone e in un video messaggio gli chiedono di proseguire il lavoro insieme.

A parlare per tutti in sala stampa il capitano Alfonso Cipolla circondato dai compagni.

“Siamo totalmente con il mister. Ci teniamo a dire che non abbiamo mai avuto problemi di nessun genere. Il nostro desiderio è quello di continuare con lui fino alla fine del campionato sperando tutti insieme di centrare l’obiettivo prefissato. Ci assumiamo le responsabilità di alcune prestazioni certamente non degne delle nostre potenzialità. Adesso vogliamo continuare tutti insieme ed uniti per un unico obiettivo”.

Nel frattempo, la società ha trovato un’intesa con il tecnico Anastasi nonostante le difficoltà logistiche e familiari. Mister Anastasi ha accettato di proseguire il lavoro quotidiano con l’Akragas.

Il gruppo si ricompatta e si prepara ad affrontare la trasferta di Marineo con rinnovato entusiasmo.

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