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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

La Seap Dalli Cardillo crolla a Ravenna nel recupero della quinta giornata di ritorno del campionato di serie A2. Agrigentine battute in rimonta, tre a uno. Questi i parziali: 25-27, 25-18, 25-12, 25-13.

La squadra di Lino Giangrossi aveva iniziato molto bene vincendo il primo set ma ha poi subito il gioco delle padrone di casa che hanno dominato negli altri parziali.

La Seap Dalli Cardillo Aragona era andata in campo con Caracuta in regia, Stival opposto, Zech e Dzakovi martelli – ricevitori, Bisegna e Negri centrali, libero Vittorio. Nel corso della partita spazio anche a Casarotti, Zonta e Ruffa. Assente per infortunio Cometti. 

L’Olimpia Teodora Ravenna, priva della schiacciatrice Guasti, aveva iniziato con Foresi al palleggio, Colzi e Torcolacci centrali, Pomili e Fontemaggi in banda, Bulovic opposto, libero Rocchi. 

 

 

Il tabellino: 

OLIMPIA TEODORA RAVENNA: Pomili 13, Fontemaggi 7, Colzi 15, Torcolacci 16, Foresi 2, Bulovic 23, Rocci (L), Piomboni 2, Spinello, Vecchi, Salvatori n.e., Monaco n.e., Sestini n.e. All. Bendandi

SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta, Stival 15, Dzakovic 12, Zech 11, Bisegna 4, Negri 3, Vittorio (L), Zonta 1, Ruffa, Casarotti. All.: Giangrossi

Più forte Macerata. Esordio in panchina amaro per il tecnico Giangrossi. La Seap Dalli Cardillo si arrende al maggiore tasso tecnico delle padrone di case, tre a zero. Questi i parziali:  25-16, 25-14, 25-20.

Le agrigentine hanno faticato a fare gioco subendo Macerata in tutti i fondamentali. C’è stata partita solo nel terzo set nel quale Aragona ha mostrato maggiore determinazione e concretezza. Per il resto monologo delle padrone di casa con la Seap Dalli Cardillo incapace a dare continuità al gioco.

La partita è servita al nuovo allenatore Giangrossi per verificare la condizione complessiva della squadra in vista dei prossimi appuntamenti.

Per la Seap Dalli Cardillo Aragona bene la schiacciatrice Dzakovic con 13 punti e la centrale Negri 10 punti. L’altro martello Zech si è fermata a 7 punti. Per le padrone di casa buona la partita di Pizzolato 12 punti e Fiesoli 10.

 

 

Cbf Balducci Hr Macerata - Seap Dalli Cardillo Aragona

3 – 0 (25-16, 25-14, 25-20)

 

Il tabellino: 

MACERATA: Bresciani (L), Martinelli, Cosi 4, Michieletto 6, Gasparroni, Ghezzi 7, Ricci 2, Stroppa 5, Peretti , Pizzolato 12, Fiesoli 10, Malik 8. All.: Paniconi

 

SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta 1, Stival 4, Dzakovic 13, Negri 10, Vittorio (L), Zonta 4, Ruffa, Casarotti, Bisegna 4, Zech 7. All.: Giangrossi

  

NOTE: Muri Aragona 5, Macerata 9. Ace Aragona 4, Macerata 6. Err. battuta Aragona 8, Macerata 3. Err. azione Aragona 9, Macerata 3. Attacco Aragona 27%, Macerata 37%. Ricezione Aragona 43% (14% perfetta), Macerata 41% (27% perfetta).

 

 

 

Una grande prestazione nell’ultimo quarto consente alla Fortitudo Moncada Agrigento di vincere anche con Salerno. 74 a 80 il punteggio finale. Una vittoria del cuore e della personalità del gruppo contro la verve della squadra campana capace di mettere pressione ai “giganti”. I campani hanno messo in mostra un’efficace vena realizzativa dalla lunga distanza ed un ritmo elevato.  

La Fortitudo Moncada è stata brava a recuperare lo svantaggio di dieci punti e a soffrire senza mai scomporsi attuando una difesa solida.

In doppia cifra Lo Biondo (autore di 19 punti e numerosi rimbalzi catturati) Costi (16), Grande (14), e Morici (11).

Vittoria preziosissima che allunga la striscia positiva dei biancazzurri. Agrigento blinda il primo posto portandosi adesso a +6 da Bisceglie sconfitta sul campo della Viola Reggio Calabria. Un margine che può crescere: la Fortitudo deve, infatti, recuperare la gara con Ragusa.

Domenica prossima i biancazzurri tornano al Pala Moncada per affrontare Monopoli.

 

Virtus Arechi Salerno - Moncada Energy Agrigento 74-80 (23-14, 18-18, 21-24, 12-24)

Virtus Arechi Salerno: Mattia Coltro 13 (3/6, 2/4), Marco Mennella 12 (3/5, 1/4), Andrea Valentini 12 (6/15, 0/3), Niccolò Rinaldi 12 (0/4, 3/3), Leonardo Marini 9 (3/4, 1/2), Luigi Cimminella 8 (1/3, 2/4), Raffaele Romano 5 (1/2, 1/2), Marco felice Capocotta 3 (1/1, 0/0), Emanuele Caiazza 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 8 / 10 - Rimbalzi: 23 4 + 19 (Leonardo Marini 6) - Assist: 14 (Mattia Coltro 5)

Moncada Energy Agrigento: Andrea Lo Biondo 19 (6/9, 1/1), Cosimo Costi 16 (3/3, 2/5), Alessandro Grande 14 (4/4, 1/5), Nicolas Morici 11 (5/5, 0/4), Santiago Bruno 9 (0/1, 3/5), Albano Chiarastella 7 (2/4, 1/6), Mait Peterson 4 (2/3, 0/0), Giuseppe Cuffaro 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 16 - Rimbalzi: 34 5 + 29 (Albano Chiarastella 10) - Assist: 21 (Albano Chiarastella 8)

 

 

 

 

Ancora una vittoria, la seconda consecutiva dell’era Terranova, ed Akragas che sembra aver imboccato la strada giusta. Che la gara col Monreale non presentasse particolari insidie lo si sapeva ma era interessante vedere l’atteggiamento della squadra.

Tre a zero e nel complesso una buona prestazione dei biancazzurri contro un’avversaria volenterosa ma con molti limiti tecnici.

Partita sbloccata dopo appena dodici secondi, forse un record per l’Akragas allo stadio Esseneto, grazie al rasoterra angolato di Finessi. Il gol spiana la strada ai ragazzi di Terranova che giocano sul velluto. Al 4° minuto il raddoppio ad opera del difensore Tuniz col un bel colpo di testa. Al 30° partita praticamente chiusa grazie all’esemplare calcio di punizione del brillante Bellanca.

L’Akragas chiude la pratica Monreale già nel primo tempo. Nella ripresa il Monreale tenta una timida reazione ed ha la possibilità di accorciare il divario dal dischetto ma Namio si fa neutralizzare il tiro dal portiere Harusha.

L’Akragas sfiora la quarta rete ma in due circostanze il palo si oppone. Il tecnico Terranova manda in campo Llama, Marra, Giovanni Taormina e Prestia. Anche da questi giocatori arrivano segnali incoraggianti.

L’Akragas è apparsa intraprendente, determinata. Un esempio l’atteggiamento dell’attaccante Pavisich: questa domenica non ha trovato il gol ma si è fatto notare per il grande movimento, la corsa su ogni pallone, la voglia di lottare con cuore e grinta.

Tre punti preziosi per continuare ad alimentare la classifica. A fine partita giocatori e staff tecnico sotto la curva Sud per esultare insieme ai tifosi organizzati. Vittoria dedicata al presidente Giuseppe Deni in occasione del compleanno.

L’Akragas sale a quota 40. Terzo posto per i biancazzurri. Col Canicattì sempre più lanciato meritatamente verso la serie D, il secondo posto del Misilmeri dista quattro lunghezze. Il Favara è sotto di due punti. Campionato avvincente per determinare la griglia play off.

Domenica prossima l’Akragas è attesa in trasferta dal derby col Casteltermini.      

 

 

Tre giorni dopo la bella vittoria interna con Sassuolo, la Seap Dalli Cardillo deve arrendersi nettamente al più quotato San Giovanni in Marignano. Tre a zero con i seguenti parziali: 14-25, 20-25, 17-25.

Al pala Moncada le agrigentine non sono riuscite a ripetere la brillante prestazione di domenica scorsa sotto gli occhi del nuovo allenatore che ha assistito dalla tribuna: a sostituire Stefano Micoli è il reatino Lino Giangrossi proveniente proprio da Bergamo di A1, la nuova squadra di Micoli. In sostanza, c’è stato un avvicendamento sull’asse Aragona-Bergamo.

Nella gara con San Giovanni in Marignano la squadra agrigentina è stata diretta dal vice allenatore Fabio Tisci. Una serata negativa nella quale solo a tratti Aragona è riuscita ad esprimere una discreta pallavolo.

La Seap Dalli Cardillo ha schierato inizialmente Caracuta in palleggio, Stival opposto, Bisegna e Negri centrali, Zonta e Dzakoovic martelli-ricevitori e Vittorio libero. Nel corso del match spazio a Casarotti, Ruffa e Zech. Fuori ancora per infortunio Cometti.

Il tecnico delle ospiti, Barbolini, ha proposto il collaudato sestetto tipo: Turco in regia, Balzonetti opposto, Mazzon e Ceron centrali, Coulibaly e Brina martelli- ricevitori e Bonvicini nel ruolo di libero. Spazio anche a Aluigi e Biagini.

La Seap Dalli Cardillo non è riuscita a dare continuità al gioco d'attacco subendo Marignano che meritatamente si è aggiudicata il match.  

Da oggi si cambia pagina. A Giangrossi il compito di proseguire il lavoro svolto da Micoli e dare nuove motivazioni ad un gruppo volenteroso che intende giocarsi le sue chance di permanenza in A2.

 

Il tabellino: 

SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta, Stival 8, Dzakovic 13, Negri 4, Vittorio (L), Zonta 5, Ruffa, Casarotti 3, Bisegna 5, Zech. All.: Fabio Tisci

  

SAN GIOVANNI IN MARIGNANO: Turco 4, Coulibaly 7, Bolzonetti 19, Brina 10, Mazzon 7, Bonvicini (L), Aluigi, Ceron 8, Zonta n.e., Biagini, Penna n.e. All. Barbolini. 

                                                                                   

NOTE: Muri Aragona 6, Marignano 9. Ace Aragona 4, Marignano 11. Err. battuta Aragona 7, Marignano 10. Err. azione Aragona 8, Marignano 4. Attacco Aragona 27%, Marignano 38%. Ricezione Aragona 23% (9% perfetta), Marignano 19% (7% perfetta).

 

L’Akragas torna a sorridere. I biancazzurri cancellano le amarezze e conquistano tre punti meritati a Mazara. Due a zero e primo successo per il neo tecnico Nicola Terranova. A regalare la vittoria due dei nuovi acquisti: Pavisich e Finessi.

Una vittoria fortemente voluta dall’Akragas conquistata con volontà e determinazione contro un ostico Mazara degli ex Costantino, Punzi, Di Peri e Federico.

L’Akragas ha sbloccato il match al 42esimo con un perfetto calcio di rigore trasformato da Pavisich. Nella ripresa, nel momento migliore del Mazara i biancazzurri sono stati bravi a realizzare la rete che ha messo il sigillo sulla vittoria con Finessi.

Una vittoria importante per il morale servita anche, quanto meno, a limitare la corsa di Canicattì, Misilmeri e Pro Favara tutte e tre vittoriose.

Domenica prossima la squadra di Terranova è attesa dalla prova Esseneto contro il Monreale.

La Seap Dalli Cardillo rifila un perentorio tre e zero al più quotato Sassuolo e saluta così il tecnico Stefano Micoli. L’allenatore ha espresso il desiderio di accettare la proposta di un club di A1 e la società agrigentina ha acconsentito. Le ragazze hanno regalato al tecnico ed al pubblico una prestazione maiuscola al cospetto di una delle squadre meglio attrezzate della A2 ed in forma.

La Seap Dalli Cardillo si è imposta al pala Moncada con i seguenti parziali:  25-23, 26-24, 25-18. Nonostante le assenze delle infortunate Comotti e Zech le agrigentine hanno giocato una gara perfetta in tutti i fondamentali. Bisegna e Zonta le hanno sostituite alla perfezione. Ma ha giocato benissimo tutta la squadra, tutte hanno fatto in pieno la loro parte regalando una domenica meravigliosa.

Per Sassuolo una partita decisamente negativa anche se nei primi due set ha dato filo da torcere alle padrone di casa. La Seap Dalli Cardillo è stata più lucida e volitiva nei momenti topici. A differenze di altre partite ha giocato con maggiore cattiveria agonistica, ha voluto il successo a tutti i costi.  

La Seap Dalli Cardillo Aragona è andata in campo con Caracuta in palleggio, Stival opposto, Bisegna e Negri centrali, Dzakovic e Zonta martelli – ricevitori e Vittorio libero. Nel corso del match spazio a Ruffa e Casarotti, che hanno dato il loro importante contributo alla squadra per la vittoria finale. Il Sassuolo di coach Venco ha iniziato la partita con Balboni in regia e la polacca Rasinska nel ruolo di opposto, l’ex Aragona Moneta e Gardini schiacciatrici, Civitico e Busolini al centro, e Rolando libero. Poi spazio anche al secondo libero Colli, Zojzi e Cantaluppi.

Aragona ha ampiamente meritato il successo conquistando tre punti importantissimi per il proseguo. La Seap Dalli Cardillo sale in classifica a quota 14  e mercoledì al pala Moncada, con inizio alle 20,30, disputa il recupero della terza giornata di ritorno contro il San Giovanni in Marignano, un’altra corazzata del girone.   

 

Il tabellino: 

SEAP -DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta 1, Stival 10, Dzakovic 20, Negri 6, Vittorio (L), Zonta 9, Ruffa, Casarotti 1, Bisegna 4. All.: Stefano Micoli 

 

GREEN WARRIORS SASSUOLO: Mammini ne, Colli, Zojzi, Balboni 1, Gardini 10, Cantaluppi 4, Moneta 4, Fornari n.e., Busolini 9, Rasinska 7, Rolando (L), Civitico 11, Stanev n.e., Semprini n.e.. All. Venco. 

 

Arbitri: Pecoraro e Ciaccio                                                                                       

NOTE: Muri Aragona 7, Sassuolo 9. Ace Aragona 7, Sassuolo 6. Err. battuta Aragona 8, Sassuolo 11. Err. azione Aragona 6, Sassuolo 11. Attacco Aragona 34%, Sassuolo 31%. Ricezione Aragona 25% (11% perfetta), Sassuolo 26% (11% perfetta).

 

Il finale è con i calciatori dell’Akragas sotto la curva Sud a ricevere i fischi e la contestazione dei tifosi delusi dal risultato e dalla prestazione della squadra. Avrebbe dovuto essere la gara del rilancio, della ripartenza con rinnovato slancio e determinazione ed invece il volto dell’Akragas è stato molto più brutto di quello visto nell’ultima gara di Marineo.

Il Marsala ringrazia e al termine di una gara tutta cuore, volontà ed agonismo, porta via dall’Esseneto un punto d’oro in chiave salvezza.

L’esperienza di Nicola Terranova sulla panchina dell’Akragas inizia con un amaro uno a uno frutto di due gol realizzati nella seconda frazione di gioco.

Akragas priva dell’adeguato mordente, quasi demoralizzata. Una squadra che vuol superare il periodo buio e risalire la classifica avrebbe dovuto avere un atteggiamento completamente diverso.

Nel primo tempo tanta noia. Agrigentini mai in grado di procurare pericoli alla porta di Furnari. Unica fiammata dell’ex Nissa Prestia ma non sortisce nulla di rilevante. Il Marsala si difende con ordine.

Ad inizio di ripresa il gol dell’Akragas che sembrava il preludio ad una seconda parte di gara diversa. A metterlo a segno il neo acquisto Pavisich dopo appena un minuto. La rete non mette però le ali alla squadra di Terranova che sembra accontentarsi. Il Marsala resta in partita e ci crede fino alla fine. A cinque minuti dal termine riesce a pareggiare con Rosella. Nei minuti conclusivi l’Akragas prova ad essere più intraprendente ma non ne viene nulla di buono.

Finisce con la delusione del pubblico dell’Esseneto. L’Akragas stecca la gara interna e vede allontanarsi ulteriormente il primo posto. Urge un cambio di passo e, soprattutto, di mentalità per non compromettere ancor più il cammino. Continuando così anche l'obiettivo play off rischia di infrangersi. Stando a quanto visto col Marsala, il tecnico Terranova è atteso da un lavoro impegnativo per risollevare la squadra. 

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