Un lungo e fragoroso applauso. Il pubblico in piedi. Una componente del club biancazzurro ha letto una lettera di saluto a Salvatore Moncada. L’omaggio del capitano Albano Chiarastella, prima della gara con le squadre schierate sul parquet, e l’abbraccio con i familiari del compianto patron.
Grazie, presidente Moncada, per quanto fatto sin dai primi anni ’90 anche in favore della Fortitudo Agrigento.
Una lunga cavalcata all’insegna dei successi, delle vittorie dei campionati, dalla A1 sfiorata per un canestro nella finale con Torino nel 2015, ma soprattutto per la condotta della società e lo “stile Fortitudo” ampiamente riconosciuto. Il club è diventato modello nel basket italiano per sana ed equilibrata gestione. “La Fortitudo le categorie non le compra ma le ottiene sul campo. I campionati si vincono con i canestri, con l’impegno e non certo con i soldi. Sarebbe troppo facile acquisire le alte categorie mettendo le mani in tasca. Noi abbiamo un’altra mentalità e la Fortitudo Agrigento le partite vuole giocarle fino in fondo e, se merita, le vince. I valori dello sport prima di tutto. Esempio per i giovani”.
Così ripeteva spesso Salvatore Moncada. E siamo certi che i veri valori dello sport continueranno ad essere elemento fondante dell’attività della Fortitudo Agrigento.
Sul campo la Fortitudo ha raccolto l’ennesima vittoria. Nell’ultima della regular season battuta Cassino, 74 a 62. Da rimarcare l'esordio di Lorenzo Ambrosin, tornato in biancazzurro dopo due anni. Lollo darà una grande mano nei play off. Vittoria dedicata al “pres” tra gli applausi e le lacrime.
Sarà il Misilmeri l’avversaria dell’Akragas nella finale regionale del girone A di Eccellenza. I biancorossi di Utro hanno battuto in casa la Pro Favara con un rotondo 3 -0. Le reti sono state siglate da Di Giuseppe, Manfrè e Lucera.
Akragas – Misilmeri si giocherà domenica prossima 15 maggio allo stadio Esseneto. Per passare al turno successivo i biancazzurri di Nicola Terranova potranno contare su due risultati su tre: vittoria e pareggio.
Le imprese sportive più belle sono quelle centrate con sofferenza ma anche con determinazione e volontà. Le chance erano davvero residue ma la Seap Dalli Cardillo è riuscita nel “miracolo” sportivo. La A2 è salva.
Le agrigentine compiono l’impresa grazie al successo, 3 a 1, al pala Moncada sul Modica ma soprattutto in virtù delle concomitanti sconfitte, nel primo pomeriggio, del Club Italia Milano in casa contro il Marsala e del Sant’Elia sul campo del Vicenza.
La Seap Dalli Cardillo ha assolto in pieno al proprio compito vincendo la sfida con le già retrocesse ragusane. Questi i parziali: 21-25; 25-22; 25-19; 25-16.
Le ragazze di Giangrossi hanno iniziato la gara un pò contratte commettendo parecchi errori ma dal secondo set Caracuta e compagne hanno cambiato passo attaccando e murando con percentuali alte, difesa solida e servizio di precisione e potenza. Modica crolla e cede alla determinazione di Aragona decisa a custodire l’importante patrimonio della serie A2. A firmare il punto della straordinaria salvezza è la palleggiatrice Caracuta. Una salvezza che – come dirà la stessa giocatrice a fine gara – “è come aver vinto lo scudetto”.
A fine gara la festa. Abbracci e lacrime di gioia. La Seap Dalli Cardillo Aragona nella prossima stagione giocherà ancora in A2. Un importante obiettivo per la società, il gruppo squadra, e l’intero movimento pallavolistico agrigentino.
Il tabellino
SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta 3, Dzakovic 18, Negri 5, Stival 20, Zech 18, Cometti 5, Vittorio (L), Zonta 1, Bisegna 1, Ruffa, Casarotti. All. Giangrossi.
EGEA PVT MODICA: Saccani, Longobardi 24, Salamida 10, Brioli 1, M’bra 23, Antonaci 5, Salviato (L), Gridelli 1, Bacciottini, Ferro. Non entrate: Ferrantello (L), Gulino. All. D’amico.
ARBITRI: Marigliano, Lanza.
NOTE – Durata set: 27′, 32′, 26′, 25′; Tot: 110′.
Top scorers: Longobardi M. (24) M’Bra J. (23) Stival S. (20)
Top servers: Stival S. (4) M’Bra J. (2) Cometti B. (2)
Top blockers: Negri M. (4) Salamida L. (2) Longobardi M. (2)
E’ il momento decisivo per la Seap Dalli Cardillo Aragona. Partita da dentro o fuori. Domani sera le ragazze di Lino Giangrossi conosceranno il proprio destino affrontando la già retrocessa Modica.
Per conquistare la permanenza in A2 bisogna sperare che nel primo pomeriggio di domani la Sigel Marsala vinca sul campo del Club Italia Milano e che l’Anthea Vicenza superi in casa il Sant’Elia senza disputare il tie-break. Se dovessero andare a buon fine questi risultati, alla Seap Dalli Cardillo Aragona basterà conquistare 3 punti contro il già retrocesso Modica al Pala Moncada di Porto Empedocle per festeggiare la salvezza.
Il derby siciliano è in programma alle 20, quando già si conoscerà il risultato della sfida Club Italia Milano – Sigel Marsala (formazione già salva da parecchie settimane) in programma alle ore 16 e si saprà con ogni probabilità anche il finale di gara di Anthea Vicenza – Sant’Elia in programma alle 17.
Sarà, dunque, un sabato pallavolistico mozzafiato con il secondo posto della Pool Salvezza ancora da assegnare.
Giocare dopo appena quattro giorni dalla scomparsa del patron? Si, la Fortitudo Agrigento domenica va in campo regolarmente. Non sarà una partita facile da giocare. Lo stato d’animo nell’ambiente è a pezzi dopo la prematura scomparsa di Salvatore Moncada ma è il modo migliore per ricordarlo. Quello che lui avrebbe certamente chiesto da grande innamorato della Fortitudo e del basket.
Il presidente Gabriele Moncada e tutta la famiglia hanno così deciso di non variare il programma. Fortitudo Moncada – Cassino si giocherà domenica 8 maggio con inizio alle 18 ad ingresso gratuito.
La partecipazione del pubblico, il calore di tifosi, appassionati e simpatizzanti sarà un modo per far sentire la vicinanza degli agrigentini nei confronti di un uomo che ha dato molto anche in ambito sportivo e che, nonostante le difficoltà del periodo, non smetteva di sognare in grande per la Fortitudo. Vedere il pala Moncada pieno di gente avrebbe fatto piacere a Totò Moncada e oggi è importante per i familiari ed una squadra che ha piange la scomparsa di un importante e insostituibile punto di riferimento. Allora gente, amuni’ tutti al palasport...
C’è anche un’Akragas di calcio versione femminile che diverte e ottiene brillanti risultati. Un gruppo di calciatrici che portano in alto i colori biancazzurri e di Agrigento con un nome, appunto, dal sapore molto speciale per gli appassionati di calcio.
L’Akragas donne, guidata da Totò Piraneo, festeggia la vittoria del campionato di serie D. Decisiva la vittoria a Licata con la Santa Sofia, 5 a 1, e la contemporanea sconfitta delle Leonesse White di Leonforte ad Agira.
Per le agrigentine nell’ultima gara sono andate in gol Fabiola Failla, Veronica Vassallo, Romina Astuto e Irene Brusca. Ma un plauso va certamente a tutte che hanno dimostrato dedizione, compattezza ed anche buone doti tecniche.
L’Akragas brinda al salto di categoria grazie ai 31 punti ottenuti. La Leonesse White Leonforte ha chiuso a quota 30. Più sotto tutte le altre.
Un successo che va a merito delle ragazze ed allo staff tecnico e dirigenziale.
Soddisfatto l’allenatore Piraneo: “Un grazie speciale alle nostre meravigliose ragazze per lo splendido campionato. Ci siamo divertiti e tolti belle soddisfazioni. Crederci sempre, unione e compattezza sono state la forza del gruppo”. Altro aspetto importante è la crescita del movimento – come afferma il team manager, Calogero Longo. “Tante ragazze si stanno avvicinando. Vedere un gruppo che vince sicuramente fa crescere l’interesse tra le giovani. Siamo contenti e già proiettati al futuro”.
“La mia vita, è stata sicuramente sempre rivolta a volere dimostrare che nel nostro territorio si potesse fare, nel lavoro e nello sport, ciò che in altri posti era normale fare, una impresa innovativa, una squadra di successo, e non per sola visibilità personale, ma per l’orgoglio di dire ce l’ho fatta qui.
Credetemi, non poche volte per farlo ho messo a rischio tutto, per farlo in un posto periferico al mondo, per gli ostacoli di molta gente che non voleva che ci riuscissi, per collaboratori che nella realtà non lo erano, ma sono andato avanti L’ho fatto pensando che questo nel tempo avrebbe portato la consapevolezza ai miei, al territorio e ai suoi giovani che si poteva fare, che qui si doveva fare.
Io non so se ci sono riuscito, sicuramente con momenti alterni sono stato la azienda che in termini di fatturato di gruppo tra il 2010 e 2012 ha raggiunto gli importi che nessuno aveva mai raggiunto nel nostro territorio, senza avere appalti dalla pubblica amministrazione che non abbiamo cercato, e nel basket ho raggiunto i migliori risultati della nostra città, i play off per la serie A e numerose avvincenti stagioni…”.
Scriveva così Totò Moncada proprio nel maggio di due anni fa in un lettera nella quale tracciava il percorso della sua Fortitudo di basket nel periodo di piena pandemia e che sintetizza il profilo di un uomo che ad Agrigento, e non solo, si è tanto adoperato in ambito economico e sociale.
Gesti concreti, fattivi, andava al sodo Totò Moncada. Uomo passionale, generoso, molto sensibile e riservato al contempo. Alle parole preferiva le azioni, agire. Con la fondazione “Agireinsieme” si impegnò proprio per migliorare un territorio dalle mille risorse, bellezze, ma anche complessità e asperità.
Grande amore per il basket e per i ragazzi. Amava vedere il suo pala Moncada gremito di giovani. La Fortitudo il proprio orgoglio di famiglia da custodire gelosamente. L’ha presa per mano nei primi anni ’90 subentrando all’allora presidente Vittorio Pantalena, Enzo Penna e Gianni Portannese. Un club con oltre 50 anni di storia che continua a splendere ed essere modello italiano per gestione oculata e brillanti risultati sportivi grazie all’opera di Gabriele, Raimondo e Andrea ed altri validi collaboratori e dirigenti tra i quali, in primis, Cristian Mayer. Nei giorni scorsi su facebook scriveva che sognava di vedere il palasport completamente pieno, senza un posto libero. Chissà che questo desiderio molto presto non possa essere esaudito. La sua squadra avrà adesso una ragione in più per continuare a vincere e a splendere nel basket che conta. Oggi più di ieri.
Tanti i suoi gesti silenziosi in favore di chi era nel bisogno.
Appresa la notizia della scomparsa, numerosissimi i messaggi di cordoglio tramite i social delle società sportive agrigentine ed anche dei tifosi ed ex giocatori e allenatori biancazzurri. “Hai dato molto più di ciò che hai ricevuto…Per Agrigento finisce un’era...”. Questa volta Totò Moncada purtroppo va via davvero. Non è un grido d'allarme e neppure una provocazione.
Alla famiglia Moncada le condoglianze della redazione di Obiettivo Informazione
Il ritorno di Lollo Ambrosin in casa Fortitudo Moncada Agrigento alimenta l’entusiasmo della tifoseria. Sui social sono numerosi i messaggi di bentornato al bravo giocatore veneto che nei tre anni trascorsi in città si è fatto molto apprezzare contribuendo ai successi in A2.
Oggi Ambrosin torna in maglia biancazzurra per tentare di riportare la sua Fortitudo Agrigento in quella categoria che le appartiene.
Contento il coach Michele Catalani. “Lorenzo è un giocatore che ha la Fortitudo nel dna ed ha le caratteristiche giuste per integrarsi nel nostro modo di essere squadra. E’ un atleta che in A2 ha dimostrato grandissime cose, anche nelle ultime due stagioni lontano dalla Sicilia. E’ duttile e bravo ad interpretare più ruoli. Aggiungerà fisicità, talento e freschezza in vista dei play off. Credo che questo innesto sia un premio ed un regalo che il club ha voluto fare alla squadra per il percorso incredibile fatto finora”.