Il tentativo di rimonta c’è stato, nell’ultimo quarto la squadra ci ha messo il cuore per recuperare il gup ma la vice capolista ha tenuto botta. Il 2023 inizia con una sconfitta per la Fortitudo Moncada Agrigento. A Cremona, semaforo rosso. 84 -76 al termine di una gara, comunque, sempre condotta dagli esperti lombardi di Cavina privi del capitano Andrea Pecchia, colpito dall’influenza.
Agrigento ha avuto un discreto approccio ma ha pagato i numerosi errori (10 palloni persi nei primi due quarti) con la Vanoli, manco a dirlo, che ha puntualmente castigato con Denegri e l’ex Cannon. La difesa dei padroni di casa crea non pochi problemi agli agrigentini. Le due squadre vanno all’intervallo lungo col punteggio di 48 - 31
Nella seconda parte di gara la Fortitudo Moncada è più lucida e solida, complice un calo dei cremonesi che concedono spazi e punti. I ragazzi di Devis Cagnardi recuperano punti. Marfo sotto le place è determinante (19 punti) e due triple dell’americano e di Alessandro Grande (18 punti) rilanciano le quotazioni dei biancazzurri. A 50 secondi dall’ultima sirena Grande insacca una tripla e riapre il match ma il fallo tecnico fischiato a Marfo con i successivi liberi di Denegri, assegnano la vittoria alla Vanoli Cremona.
A fine gara il commento di coach Devis Cagnardi.
“Abbiamo dimostrato, innanzitutto a noi stessi, di essere vivi e di non mollare mai. Questo è importante. Non possiamo dire di essere stati vicini a strappare la vittoria alla Vanoli ma quanto meno nella seconda parte di gara abbiamo fatto buone cose. Chiaramente non siamo contenti di aver perso però siamo una squadra che mette in campo il lavoro settimanale e questo ci dà fiducia per il proseguo del campionato. Adesso ci aspettano due gare casalinghe fondamentali per il discorso salvezza sulle quali dobbiamo subito concentrarci”. La prima domenica prossima contro Rieti. Pala Moncada ore 18.
Il tabellino:
Vanoli Cremona: Eboua 5, Zanetti ne, Cannon 20, Alibegovic 11, Caroti 8, Tabu 9, Vecchiola ne, Denegri 21, Piccoli 5, Zacchigna ne, Mobio 5, Ndizie. All. Cavina
Fortitudo Moncada Agrigento: Marfo 19, Ambrosin 14, Grande 18, Costi 1, Chiarastella 10, Bellavia, Peterson 4, Mayer ne, Francis 7, Negri 2 All. Cagnardi
Fine anno tempo di bilancio in casa Akragas. Occasione per il patron dell’Akragas Giuseppe Deni per tornare sulle polemiche nei confronti dell’amministrazione comunale che, a dire di Deni, si sta completamente disinteressando del club.
“Quando mi sono insediato al vertice della società chiesi al Comune la gestione dello stadio Esseneto per fare in modo che l’Akragas potesse anche autofinanziarsi e al contempo realizzare degli interventi per migliorare le condizioni dell’impianto. Finora il nulla, il disinteresse totale. Terreno di gioco in pessime condizioni che a nostre spese stiamo sistemando, tribuna sporca e direi indecente così come i servizi igienici. E’ così che il Comune di Agrigento pensa di accogliere chi viene la domenica allo stadio? A noi interessa avere uno stadio Esseneto all’altezza del blasone dell’Akragas, una struttura efficiente. Se saremo noi a gestirlo ancora meglio ma se dovesse aggiudicarsi la gestione qualcun altro che ben venga. Ma bisogna fare. Qualche assessore come Principato è da sempre vicino all’Akragas così come qualche consigliere come ad esempio Piparo. Per il resto constatiamo distacco come se l’Akragas non esistesse. Ci chiediamo come mai questo disinteresse da parte dell’amministrazione comunale. Forse qualche antagonista si sta mettendo di traverso? Mi auguro di no, sarebbe grave”.
Deni insiste sulla validità del progetto di rilancio dell’Akragas.
“Noi andiamo avanti e non pensiamo assolutamente di cedere a chicchessia. Anzi, vi anticipo che dall’inizio del prossimo anno aumenteremo il capitale sociale da 80mila a 300mila euro aprendo a chi vorrà contribuire al progetto. Andiamo avanti con ambizioni. La squadra? Non si tocca. Non andrà via nessuno perché la nostra è innanzitutto una famiglia, una bella famiglia. E per noi questo è un valore fondante. Siamo primi in classifica e in finale regionale di Coppa Italia. Insieme al ds Ernesto Russello e al nostro uomo immagine Matteo Colucci riteniamo che stiamo facendo un grande lavoro che ci porterà lontano”.
Infine, il patron Giuseppe Deni si rivolge agli amministratori comunali. “Mi piacerebbe che si mettessero la mano sulla coscienza e rivedessero la loro posizione di chiusura nei confronti di questo gruppo societario. Sarei ben contento di tornare sui miei passi. In quel caso tornerei a essere il presidente dell’Akragas”.
La Fortitudo Moncada festeggia il Natale e chiude il meraviglioso 2022 sportivo con una bellissima vittoria nel derby con Trapani.
In un caloroso pala Moncada pieno di tifosi i biancazzurri vincono 76 a 61. Due punti preziosissimi in chiave salvezza e che proiettano Agrigento in piena zona play off.
Una vittoria figlia della determinazione, della grinta, dell’intensità difensiva e prolificità offensiva, in particolare dal secondo quarto in poi.
La Fortitudo Moncada ha, infatti, iniziato un po’ contratta subendo il gioco di Trapani, sicuramente più fluido e redditizio che ha consentito ai granata di chiudere il primo parziale avanti 18 -10.
Nel secondo la Fortitudo cambia marcia, è più solida e continua. I “giganti” prendono in mano il pallino del gioco e limitano Trapani. Agrigento alza la testa e trascinata da un grande pubblico inanella canestri importanti. Nel secondo tempo la squadra di Devis Cagnardi regala emozioni: Alessandro Grande conferma lo strepitoso stato di forma (25 punti), l’asse americano Francis-Marfo è redditizio sia in difesa che in attacco con Marfo che fa vale la sua prestanza fisica, Cosimo Costi si conferma tra i giovani di maggiore talento, il capitano Chiarastella è un pilastro fondamentale giocando praticamente tutta la gara.
Trapani non riesce a recuperare il gup e incassa la sconfitta. La Fortitudo Moncada gioisce. Sale in classifica a quota 14 e si gode la meritata festa insieme ai suoi tifosi che ricordano ancora una volta il patron Salvatore Moncada, anima della Fortitudo per molti anni e sicuramente tra gli artefici principali del ritorno in A2.
Molto soddisfatto coach Cagnardi a fine partita che fa i complimenti ai suoi ragazzi e guarda subito alle prossime partite: "Sono molto contento della prestazione di oggi, giocata con carattere. Ma come sempre dobbiamo pensare partita per partita, la nostra testa dev'essere già al 4 gennaio contro la Vanoli Cremona e poi due gare decisive in chiave salvezza contro Rieti e la Juvi Cremona".
Moncada Energy Agrigento - 2B Control Trapani 76-61 (10-18, 21-11, 26-12, 19-20)
Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 25 (2/2, 6/13), Cosimo Costi 17 (4/4, 2/6), Kevin Marfo 14 (3/8, 1/1), Daeshon Francis 11 (4/5, 0/1), Albano Chiarastella 6 (3/4, 0/2), Lorenzo Ambrosin 3 (1/3, 0/1), Mait Peterson 0 (0/1, 0/1), Thomas Fernandez 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Matteo Negri 0 (0/0, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 15 / 22 - Rimbalzi: 33 6 + 27 (Daeshon Francis 10) - Assist: 15 (Albano Chiarastella 6)
2B Control Trapani: Gabriele Romeo 17 (4/10, 3/5), Federico Massone 15 (3/7, 3/9), Roberts Stumbris 12 (2/4, 2/9), Vincenzo Guaiana 7 (2/2, 1/2), Myles Carter 7 (3/5, 0/0), Kiryl Tsetserukou 3 (1/2, 0/0), Marco Mollura 0 (0/0, 0/2), Marco Rupil 0 (0/0, 0/2), David Lentini 0 (0/0, 0/0), Martin Kovachev 0 (0/0, 0/0), Veljko Dancetovic 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 4 / 11 - Rimbalzi: 27 8 + 19 (Myles Carter 7) - Assist: 6 (Gabriele Romeo, Vincenzo Guaiana 2)
“Ho deciso di lasciare la presidenza dell’Akragas perché non voglio interloquire con l’amministrazione comunale di Agrigento, con persone che finora (e da due anni) hanno solo pronunciato parole e non fatti concreti per il bene dell’Akragas. Voglio al contempo tranquillizzare i tifosi: non sarò più il presidente ma resto proprietario del club. Il mio cuore è biancazzurro e intendo vincere il campionato, tentare di conquistare la Coppa Italia e riportare presto l’Akragas tra i professionisti”.
Giuseppe Deni nel corso di una conferenza stampa spiega i motivi della decisione. Deluso da promesse tradite, di un finanziamento in favore dello stadio Esseneto annunciato dal Comune di Agrigento e sparito – ha detto Deni – con la caduta del Governo Draghi.
Il nuovo presidente dell’Akragas sarà l’avvocato Giancarlo Rosato. A lui il compito di dialogare con l’amministrazione comunale e, si spera, ottenere ciò che chiede da tempo l’Akragas per poter programmare meglio il ritorno in serie C.
“Noi chiediamo lo strumento di lavoro, ovvero, un terreno di gioco adeguato (pensiamo ad un manto sintetico di ultima generazione che consentirebbe alla squadra di allenarsi quotidianamente e anche al settore giovanile) le torri faro, i seggiolini in tutte le gradinate e la ristrutturazione complessiva dell’impianto che risale alla fine degli anni ’80. Chiediamo di poter gestire l’Esseneto per alcuni anni, un numero adeguato che possa consentire alla nostra società di approntare un piano di rientro finanziario perché è chiaro che se dobbiamo essere noi a realizzare le opere dovremo avere il tempo di recuperare il denaro speso. Mi sembra un ragionamento ovvio”.
Giuseppe Deni si è detto deluso dal sindaco di Agrigento. “Quest’anno non lo abbiamo mai visto allo stadio, non ha mai espresso una parola in favore di una squadra prima in classifica e in finale di Coppa Italia regionale. In tempi di campagna elettorale era presente e ci seguiva e adesso è sparito. Tutto ciò è davvero deludente. Ecco perché non intendo più interloquire con persone che non meritano. Mi auguro che con la presidenza Rosato si possa avere un dialogo più proficuo. Se dovesse arrivare l’affidamento dello stadio Esseneto o il finanziamento? Saremo felici”.
Deni parla di futuro perché questa Akragas vuol continuare a stupire. “I nostri programmi sono ambiziosi. Puntiamo a vincere questo campionato e la Coppa Italia e anticipo sin da adesso che qualora come speriamo saremo in D costruiremo una squadra in grado di lottare per il salto in C. Poi sarà il sindaco a dire ai tifosi come giocheremmo ad Agrigento. Io non mi fermo, anzi. Ho rilevato l’Imolese ed è tutta un’altra realtà. Pensate, il sindaco ci ha messo a disposizione una decina di alloggi popolari non utilizzati per metterli a disposizione della squadra. A Imola c’è un’amministrazione attenta, presente e sensibile”.
La Fortitudo Moncada Agrigento chiude il girone d’andata con una bellissima vittoria casalinga contro Casale Monferrato. 88-72 il punteggio sul tabellone in una partita entusiasmante.
I biancazzurri di coach Cagnardi hanno mostrato i muscoli ai piemontesi che, prima della sfida, erano appaiati in classifica a quota 10 punti.
Tutta la squadra ha giocato bene ma una menzione speciale la merita senza alcun dubbio il play Alessandro Grande protagonista di una partita di altissimo livello. Nonostante provenisse da una settimana complicata a causa dell’influenza, ha realizzato ben 29 punti, ha conquistato 6 rimbalzi e fatto 2 assist dei suoi che lo hanno consacrato miglior giocatore della partita.
Come dicevamo, tutti hanno fatto la propria parte, anche chi è subentrato dalla panchina.
La Fortitudo Moncada è partita un po’ a rilento. Sicuramente meglio Casale Monferrato che ha preso un margine di 9 punti. Poi Agrigento si sveglia: ritmo, energia e una grande difesa fanno alzare la testa ai padroni di casa sostenuti dal calore del pubblico.
Casale Monferrato fatica in fase realizzativa perché il muro difensivo di Agrigento è invalicabile. Le stoppate biancazzurre infiammano i tifosi e in attacco i ragazzi di Cagnardi sono implacabili. Nel terzo parziale Casale riesce e rintuzzare i colpi e a recuperare ma nell’ultimo periodo i padroni di casa danno l’allungo decisivo con grande determinazione e carattere. Alessandro Grande e Albano Chiarastella prendono per mano la Fortitudo con due triple ciascuno decisive.
La Fortitudo Moncada vince con pieno merito e mette in cascina due punti preziosi per il proseguo. Il capitano Chiarastella festeggia anche la vittoria della sua Argentina al mondiale di calcio facendo il giro del campo con la bandiera albiceleste sulle spalle.
Giovedì nuova gara casalinga. E’ il momento dell’atteso derby con Trapani per la prima di ritorno nonché l’ultima gara del 2022. Un appuntamento assolutamente da non perdere. I biancazzurri sperano di riscattare la sconfitta
dell’andata.
A fine gara la soddisfazione del vice allenatore Giacomo Cardelli. "Siamo molto contenti di questa vittoria, era importante vincere e siamo contenti che tutti i ragazzi abbiano dato il loro contributo. Nei momenti di difficoltà anche i giovani sono stati determinanti. Siamo molto soddisfatti del girone di andata ma non basta, non ci accontentiamo, la nostra filosofia è quella di pensare partita dopo partita e speriamo che giovedì ci sia il Palamoncada pieno per il derby".
Moncada Energy Agrigento - Novipiù Monferrato Basket 88-72 (21-19, 25-21, 19-19, 23-13)
Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 29 (4/8, 6/8), Cosimo Costi 17 (2/2, 1/3), Lorenzo Ambrosin 11 (3/4, 0/5), Kevin Marfo 9 (2/7, 1/1), Albano Chiarastella 8 (0/0, 2/2), Daeshon Francis 6 (3/6, 0/1), Mait Peterson 6 (2/4, 0/1), Matteo Negri 2 (0/1, 0/1), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 26 / 31 - Rimbalzi: 32 7 + 25 (Kevin Marfo 8) - Assist: 17 (Lorenzo Ambrosin, Albano Chiarastella 5)
Novipiù Monferrato Basket: Niccolo Martinoni 16 (8/11, 0/1), Lucio Redivo 15 (1/4, 3/7), Quinn Ellis 12 (1/3, 2/3), Aaron Carver 9 (4/6, 0/0), Matteo Ghirlanda 9 (0/1, 3/5), Matteo Formenti 8 (1/5, 2/3), Gianmarco Leggio 3 (0/1, 1/3), Luca Valentini 0 (0/2, 0/1), Nicolo Castellino 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Mele 0 (0/0, 0/0), Karl markus Poom 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 9 / 10 - Rimbalzi: 25 5 + 20 (Aaron Carver 7) - Assist: 16 (Lucio Redivo 5)
Nuovo squillo dell’Akragas. La capolista del girone A di Eccellenza conferma la propria forza. Sul sintetico di Carini i biancazzurri battono nettamente, 3 -0, il Resuttana San Lorenzo e conquistano il simbolico titolo di campione d’inverno.
Vittoria meritata e, ancora una volta, mai messa in discussione. Troppo netto il divario tecnico con i palermitani. L’Akragas ha dominato non concedendo nulla agli avversari che, peraltro, si presentavano con alcune importanti defezioni.
I “giganti” di Nicola Terranova la sbloccano dopo appena sei minuti con il difensore Barrera, bravo a colpire di testa sul calcio d’angolo dell’esperto Garufo.
Trovato il gol l’Akragas non accelera il ritmo, bada a controllare, anche perché il Resuttana non riesce a proporsi convintamente in avanti. I biancazzurri si fanno vedere dalle parti del portiere Compagno con Mansour e Lo Cascio ma il risultato non cambia.
Allo scadere del primo tempo arriva il due a zero. A firmarlo Augustin Semenzin con un gran bel tiro dalla distanza che si insacca all’incrocio dei pali. Un gol capolavoro che fa esultare i tifosi agrigentini presenti a Carini.
L’Akragas mette la vittoria in cassaforte e nel secondo tempo, in tutta tranquillità, realizza anche la terza rete con Ciccio Vitelli. Ogni qual volta il tecnico Terranova lo chiama in campo, l’attaccante risponde presente timbrando il cartellino.
Dominio assoluto di un’Akragas decisa ad ottenere il successo per continuare la corsa in vetta. Nell’ultima parte della gara sfiorano la quarta marcatura Mansour, Vizzini e Pavisich ma il risultato non cambia. Finisce 3 – 0 per l’Akragas che sale in classifica a quota 36. Vince anche l’Enna, immediata inseguitrice dei biancazzurri ad appena una lunghezza (35), 3-0 con la Pro Favara. Tennistico 11-1 del Misilmeri contro la Parmonval.
A fine gara soddisfatto l’allenatore dell’Akragas Nicola Terranova.
“Abbiamo chiuso una settimana positiva. Abbiamo raccolto il massimo. Essere primi oggi serve solo alla statistica, l’obiettivo dell’Akragas è vincere il campionato e, dunque, arrivare primi ad aprile. Chiaramente finora il bilancio è molto positivo. Abbiamo fatto un grande girone d’andata, anche se abbiamo perso qualche punticino che non avevamo preventivato. Per la seconda parte di stagione mi aspetto di confermare quanto di buono fatto fino ad ora, dobbiamo sistemare ancora qualcosina. Il campionato si deciderà alla fine, punto a punto”.
Contento il centrocampista Desiderio Garufo. “Abbiamo raggiunto un piccolo obiettivo che era quello di chiudere il girone d’andata al primo posto. Ora ci riposiamo un po’ e ricarichiamo le batterie in vista di un grande girone di ritorno. La presenza anche oggi del patron Deni? E’ una garanzia per noi. Il presidente ha lanciato un chiaro messaggio. Chi di dovere deve coglierle e dare le giuste risposte che merita un progetto così ambizioso per il rilancio del calcio ad Agrigento”.
“Stanco e stufo di essere preso in giro dall’amministrazione comunale di Agrigento. Non voglio più avere a che fare con queste persone che dirigono il Comune della mia città”.
All’indomani dell'ennesima splendida vittoria col Misilmeri in Coppa, Giuseppe Deni fa un passo indietro e dichiara di dimettersi da presidente dell’Akragas.
“Lascio la squadra al primo posto in classifica con ottime possibilità di promozione in D e in finale regionale di Coppa Italia. Lascio una società solida e fiorente sotto il profilo economico. Ho già parlato con la squadra e con gli altri dirigenti e ho detto loro di stare sereni perché il mio impegno economico fino al termine della stagione non mancherà. Io le promesse le mantengo gli altri no”.
Deni parla di promesse tradite da parte del Comune, quelle che ricordano anche i tifosi e che riguardano lo stadio Esseneto per il quale si attende il finanziamento che dovrebbe consentire la ristrutturazione complessiva.
Il club biancazzurro fa i conti con una struttura che ha bisogno con urgenza di interventi dal terreno di gioco (in questo periodo ai limiti della praticabilità) alla struttura nel suo insieme. Gli ultimi lavori allo stadio Esseneto risalgono oramai alla fine degli anni ’80. Siamo alla fine del 2022.
L’Akragas per poter tornare tra i professionisti ha necessità che l’impianto di via Petrarca sia dotato di torri faro, che le gradinate siano dotate di poltroncine. Giuseppe Deni da tempo oramai chiede l’affidamento dello stadio Esseneto, così come avviene in altre città, anche siciliane. Finora ad Agrigento l’operazione non è andata a buon fine.
Deni ultimamente aveva parlato di segnali incoraggianti dalla politica, oggi il comunicato stampa col quale annuncia le dimissioni e che spiegherà questo sabato a Imola al termine della gara che la sua squadra di serie C giocherà con la Reggiana. La vicenda dello stadio Esseneto di Agrigento avrà, quindi, eco nazionale.
Tra Coppa e campionato il Misilmeri incassa finora dall’Akragas tre sconfitte su altrettante gare. Anche oggi all’Esseneto i biancazzurri regolano i palermitani che devono arrendersi per tre reti a zero.
Ancora una volta una vittoria netta, larga, che vale l’accesso alla finale regionale di Coppa Italia che i biancazzurri di Terranova si contenderanno con la vincente tra l’Igea Virtus di Barcellona Pozzo di Gotto e il Taormina.
Akragas perfetta. La squadra agrigentina ha confermato di essere squadra di rango. Il Misilmeri ha incassato i colpi di una squadra che sul campo ha confermato la propria superiorità.
Basta dire che i palermitani, per l’ennesima volta, non sono riusciti ad impensierire il portiere Elezaji. I “giganti” hanno offerto una prestazione super con sugli scudi uno strepitoso Ciccio Vitelli. Possiamo dire che è realmente un lusso tenerlo spesso in panchina. L’attaccante risponde presente e – come si dice – timbra il cartellino ogni qual volta il tecnico Terranova lo schiera. Anche oggi il centravanti ha disputato una partita eccellente firmando il terzo gol.
Ma andiamo con ordine. L’Akragas apre le marcature dopo appena sei minuti con Mansour con un gran tiro di destro. I biancazzurri sfiorano il raddoppio con Semenzin e Vitelli. Al 25esimo arriva il bis agrigentino ancora con Mansour ben servito da Dalloro.
Il Misilmeri prova a reagire ma i timidi tentativi di Manfrè e Concialdi non sortiscono alcun effetto. Nel secondo tempo l’Akragas sigla la terza rete con un bellissimo gol di Ciccio Vitelli da fuori area: il pallone si insacca all’incrocio dei pali sul quale nulla può il portiere del Misilmeri. Un gol davvero di pregevole fattura.
Tra i palermitani prevale il nervosismo che costa caro a Colombatti punito col rosso. I biancazzurri hanno la possibilità di realizzare anche la quarta rete ma Bonanno e Mansour falliscono la mira.
Finisce tre a zero e Akragas meritatamente in finale di Coppa Italia. A fine gara soddisfatto il tecnico Terranova.
“E’ un traguardo che desideravamo insieme alla società. C’è grande soddisfazione ma dobbiamo subito pensare alla prossima partita di campionato. Sono molto contento della prestazione dei ragazzi. Chi è andato in campo ha fatto la propria parte. Ho la fortuna di avere una squadra forte, di grande caratura, giocatori di primo piano. Dedico questa vittoria alla società e a quanti lavorano per l’Akragas. Andiamo avanti compatti. Tengo molto a sfruttare in pieno l’opportunità che mi è stata offerta”.