La Fortitudo Moncada Agrigento fa valere il fattore campo. Piacenza, dell’agrigentino Marco Portannese, deve arrendersi ai biancazzurri col punteggio di 101-85.
Una vittoria meritata, voluta con grande determinazione da Agrigento che ha sfoderato una gran bella prestazione. In evidenza soprattutto Lollo Ambrosin, autentico cecchino con 37 punti e 38 di valutazione. In doppia cifra anche il play Alessandro Grande (16 punti), l’americano Marfo (14) e Cosimo Costi (12).
Piacenza, nonostante l’importante assenza per infortunio dell’americano Kameron McGusty, ha confermato la propria qualità tecnica ma ha fatto i conti con una Fortitudo Moncada che - soprattutto in versione casalinga – è una squadra solida, brillante e continua.
Prima parte di sostanziale equilibrio con Agrigento spesso avanti di qualche punto ma con Piacenza brava a rintuzzare i colpi e a mettere la testa sopra. Ambrosin ha letteralmente fatto la differenza con triple strappa applausi che disorientano gli ospiti di coach Salieri.
La Fortitudo Moncada ha in mano le redini gioco fatto di ritmo ed efficacia. Marco Portannese prende per mano Piacenza con bei canestri (19 punti) ma non riuscirà a piegare Agrigento che si aggiudica il match.
Due punti in cascina ma col rammarico di non aver avuto la meglio anche nella differenza canestri. Nella gara del girone di andata Piacenza si è imposta, infatti, con uno scarto maggiore che potrebbe rivelarsi fondamentale per la sesta posizione.
Intanto, il campionato va avanti. Prossimo appuntamento il 15 marzo al pala Moncada per il recupero del match contro Torino degli ex Ciani, Pepe e Guariglia.
Il tabellino:
Moncada Energy Agrigento – UCC Assigeco Piacenza 101-85 (21-19, 31-25, 22-22, 27-19)
Moncada Energy Agrigento: Lorenzo Ambrosin 37 (5/7, 8/11), Alessandro Grande 16 (2/5, 4/9), Kevin Marfo 14 (5/8, 0/1), Cosimo Costi 12 (3/4, 1/3), Daeshon Francis 7 (3/5, 0/1), Mait Peterson 6 (3/5, 0/0), Albano Chiarastella 5 (1/2, 1/2), Matteo Negri 4 (2/2, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Thomas Fernandez 0 (0/0, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 14 - Rimbalzi: 31 6 + 25 (Kevin Marfo 9) - Assist: 24 (Alessandro Grande 6)
UCC Assigeco Piacenza: Federico Miaschi 19 (5/11, 3/8), Marco Portannese 19 (2/2, 4/5), Brady Skeens 10 (4/4, 0/0), Luca Cesana 9 (2/3, 1/6), Nemanja Gajic 8 (1/1, 2/8), Antonio jacopo Soviero 8 (4/5, 0/0), Davide Pascolo 8 (3/6, 0/0), Lorenzo Querci 2 (1/1, 0/2), Lorenzo Galmarini 2 (0/1, 0/0), Milos Joksimovic 0 (0/0, 0/0), Giorgio Franceschi 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 17 - Rimbalzi: 25 7 + 18 (Davide Pascolo 8) - Assist: 12 (Federico Miaschi, Antonio jacopo Soviero 3)
Tre punti preziosi per continuare la marcia in vetta. L’Akragas batte la Mazarese con un gol per tempo. Sul tappeto verde dell’Esseneto i biancazzurri hanno vinto con merito.
Determinanti due “senatori”, due leader del gruppo, Desiderio Garufo e Cristian Caccetta. I loro gol hanno spianato la strada all’Akragas trascinandola verso un successo importantissimo in chiave promozione.
Una buona prova dei ragazzi di Nicola Terranova che continuano il percorso di crescita dopo il periodo buio. La Mazarese ha provato a tenere testa all’Akragas giocando con determinazione ma non riuscendo mai a creare pericoli alla retroguardia agrigentina.
L’Akragas la sblocca dopo 9 minuti con una prodezza di Garufo, un vero eurogol. L’ex Trapani e Reggina infila il portiere ospite Furnari con una staffilata da fuori area.
Il primo tempo scivola via senza altre azioni degne di nota. Nella ripresa il tecnico agrigentino inserisce Barrera, Pavisich e, appunto, Caccetta. La squadra cresce nell’intensità. La Mazarese alza il baricentro con l’intento di pareggiare ma soffre le ripartenze dell’Akragas che va vicina al raddoppio con Semenzin, Mansour e Noto.
Al 73esimo il raddoppio con Caccetta ben servito da Semenzin. Il gol chiude praticamente la partita e stronca le velleità di pareggio della Mazarese.
Finisce con gli applausi del pubblico. L’Akragas sale in classifica a quota 58. Continua il duello a distanza con l’Enna, vittoriosa a Mazara (4-0) e con gli stessi punti dei “giganti”.
Sabato prossimo, in anticipo, l’Akragas è attesa dalla trasferta con il Castellammare in lotta per la salvezza.
A fine gara soddisfatto il tecnico dell’Akragas Terranova. “Una prova incoraggiante, di carattere. L’atteggiamento da un paio di gare è quello giusto, di una squadra che non vuole mollare mai e che vuole l’obiettivo che si è prefissa ad inizio di stagione. Era una partita difficile, sapevamo che la Mazarese sarebbe stata un osso duro. Abbiamo sofferto parte del secondo tempo ma siamo stati bravi a chiuderla col 2-0. Andiamo avanti. In un mese siamo passati dall’essere contestati ad essere osannati. Chiaramente il nostro pubblico è fondamentale. Con loro possiamo andare lontano. Sabato ci aspetta una gara molto difficile, dobbiamo farci trovare pronti alla sfida”.
“Ho chiesto ai ragazzi di stringere i denti per le prossime sette finali. Se continueranno a metterci impegno e sacrificio hanno le capacità per riuscire nell’intento”.
Il patron dell’Akragas, Giuseppe Deni sprona il gruppo alla vigilia della gara con la Mazarese in programma domani allo stadio Esseneto.
“Affrontiamo una squadra ben organizzata che certamente darà il massimo ma noi dobbiamo andare in campo con la determinazione e la fame agonistica di chi è consapevole dell’importanza della posta in palio”.
Giuseppe Deni ha incontrato la squadra ed ha ribadito le ambizioni del club.
“Un progetto importante – ha detto Deni – che passa ovviamente dalla vittoria del campionato. La vittoria a Favara ha dato nuova linfa e morale al gruppo. Abbiamo composto una squadra con giocatori di grande qualità e veri uomini. Loro faranno certamente la loro parte così come i nostri meravigliosi tifosi a cui mi rivolgo con la speranza di vederli sempre numerosi e calorosi. Insieme possiamo scrivere un’importante pagina di storia della nostra Akragas”.
Akragas - Mazarese si gioca dalle 15. Sarà "giornata biancazzurra". Non saranno validi abbonamenti e ingressi di favore.
“La vittoria a Favara segna una svolta. L’Akragas si mette alle spalle il momento grigio, trova la mentalità giusta e riesce a fare risultato. Adesso bisogna continuare così”.
Il vice presidente dell’Akragas Carmelo Callari dai canali mediatici del club commenta la vittoria con la Pro Favara e si proietta alla prossima gara: domenica 5 marzo allo stadio Esseneto – inizio ore 15 – i biancazzurri ospitano l’ostica Mazarese.
“Speriamo vivamente che gli appassionati di calcio agrigentini riempiano l’Esseneto. La presenza e il sostegno dei tifosi è fondamentale in questa parte finale del campionato. Ci rivolgiamo, in particolare, a coloro che finora hanno spesso preferito restare a casa e vedere il calcio in tv. E’ bene che vengano allo stadio, a soffrire ed emozionarsi insieme a noi e prenderci le soddisfazioni che finora questi splendidi ragazzi ci hanno regalato. Se siamo primi in classifica certamente non è un caso.
E’ un momento particolare, vedo che la squadra si sta allenando con grande impegno e con rinnovate motivazioni. E’ il rush finale della stagione. Dobbiamo stringerci tutti per ottenere ciò che desideriamo. E’ il momento più bello stagione e vogliamo viverlo insieme ai nostri tifosi. Vi aspettiamo allo stadio Esseneto. Confidiamo che Agrigento risponda positivamente al nostro appello”.
La vittoria con la Pro Favara riaccende l’entusiasmo in città e Carmelo Callari si dice fiducioso per il proseguo.
“I ragazzi stanno dando il massimo. Hanno saputo superare il periodo difficile facendo gruppo e aiutandosi a vicenda. Abbiamo notato caparbietà, coesione, un gruppo che ha saputo soffrire e colpire contro una squadra ben organizzata davanti ad un bel pubblico. Adesso bisogna continuare...”.
Ha saputo aspettare il proprio momento e quando il tecnico Terranova gli ha dato fiducia sin dall’inizio della partita con la Pro Favara ha risposto con una prova superlativa.
Sandro Bruno, 19 anni, agrigentino puro sangue, è tra i giovani che più quest’anno si stanno mettendo in mostra. Attaccante rapido, bravo a saltare l’uomo, smaliziato, è stato uno dei protagonisti della vittoria nel derby. Dalla sua giocata è venuto fuori il calcio di rigore che poi Desiderio Garufo ha trasformato con freddezza e maestria spiazzando il portiere.
Sandro Bruno è tra i gioiellini dell’Akragas e domenica con addosso l’amata maglia biancazzurra con tanto di numero 10 ha destato una grande impressione.
Un talento nostrano che, continuando il proprio cammino con umiltà e sacrificio, non potrà che migliorare e affinare le qualità tecniche. L’Akragas se lo coccola e oggi è consapevole dell’affidabilità. Sandro cresce di settimana in settimana. E lui si dice felice di aver contribuito alla vittoria nella delicatissima partita con la Pro Favara.
“E’ per me una grande emozione aver indossato la maglia da titolare della nostra Akragas e, peraltro, con la maglia numero 10. Non c’è gioia più grande di poter giocare nella squadra della propria città, ne sono fiero e darò sempre il massimo per portare sempre più in alto i nostri colori. Quando il mister vorrà sarò pronto a sfruttare le occasioni.
A chi dedico la vittoria? A mio padre Enzo che mi segue ovunque, è sempre con me. Ho la fortuna di avere un papà eccezionale. Altra dedica speciale per i miei stupendi compagni di squadra, mister Terranova e tutto lo staff tecnico che mi aiutano giorno per giorno a crescere”.
Il girone A del campionato di Eccellenza entra nel vivo e l’Akragas vuole giocarsi fino in fondo le chance di promozione in serie D. Il colpo esterno di Favara e la ritrovata prima posizione, grazie al pari interno dell’Enna nel derby con la Leonfortese, hanno riportato maggiore fiducia nella tifoseria biancazzurra.
La prestazione, al cospetto di una squadra ben organizzata davanti ad un pubblico interamente favarese, rafforza la potenzialità dell’Akragas che pur non essendo al top della condizione è apparsa in crescita, con personalità e temperamento.
Per domenica prossima (5 marzo) il club chiama a raccolta tifosi e appassionati per la gara all’Esseneto. Con la Mazarese indetta la “giornata biancazzurra”: non saranno validi gli abbonamenti e non ci saranno ingressi di favore.
Sono le ultime sette decisive partite, sette finali per continuare a sognare. Il sostegno del pubblico sarà fondamentale per far sentire il calore alla squadra di Nicola Terranova e trascinarla al successo.
Il prezzo dei tagliandi rimane invariato:
Curva 7 euro
Tribuna coperta 12 euro
Tribuna Vip 20 euro
Donne 5 euro
Settore ospiti 10 euro
Voglia di festeggiare con la squadra, di abbracciare i protagonisti del bel pomeriggio biancazzurro. La vittoria in trasferta a Favara galvanizza l’ambiente agrigentino.
Al termine della gara del “Bruccoleri” numerosi sostenitori dell’Akragas si sono radunati allo stadio “Esseneto” per festeggiare l’importante successo con la squadra e lo staff tecnico.
Costretti a seguire la squadra tramite i social, a causa del divieto, nel pomeriggio hanno liberato la gioia nel tempio agrigentino del calcio. Cori, abbracci, tamburi e sciarpe biancazzurre.
L’Akragas infiamma il calore dei tifosi che continuano a sostenere la squadra e sognare.
L’Akragas vince la gara del “Bruccoleri”. In uno stadio gremito i biancazzurri ottengono tre punti importantissimi per la corsa promozione. La squadra di Terranova si è imposta giocando una gara accorta ma anche di personalità e temperamento.
A decidere il match è stato l’esperto Desiderio Garufo su calcio di rigore all’ottavo minuto del secondo tempo ma grande merito è da attribuire al giovane Bruno, bravissimo ad entrare in area e procurarsi il penalty concesso senza alcuna esitazione dal direttore di gara Laugelli di Casale Monferrato. Bruno è stato certamente uno dei grandi protagonisti della gara vinta dall’Akragas: un giovane che da alcune settimane si sta mettendo in mostra ed è in continua crescita.
L’esecuzione di Garufo è stata praticamente perfetta. Il gol dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato. Nella ripresa la Pro Favara ha alzato il baricentro ed in qualche occasione si è presentata dalle parti del portiere Elezaji che comunque non è stato chiamato ad interventi difficili. Il tecnico agrigentino Terranova ha poi dato spazio a Caccetta e Mansour. L’Akragas ha badato a controllare giocando di rimessa.
La Pro Favara recrimina per un calcio di rigore non concesso e sul finire Mansour ha avuto la palla del due a zero ma Miano ha evitato il gol.
Finisce con la l’esultanza dei giocatori dell’Akragas e la delusione dei tifosi della Pro Favara che in massa avevano riempito lo stadio comunale Bruccoleri e che speravano nel successo per accorciare il divario dall’Akragas e continuare a sperare nel sogno promozione.
Per l’Akragas la vittoria significa aggancio in vetta. I giganti tornano al comando della classifica a quota 55 in virtù del pari interno dell’Enna con la Leonfortese (0-0). Il successo dell’Akragas ha un sapore speciale perché arriva in un periodo di forma non particolarmente esaltante: tanti giocatori non sono al meglio della condizione e qualcuno sta andando in campo stringendo i denti dimostrando grande professionalità e attaccamento alla maglia. Tre punto d’oro che rilanciano le quotazioni dei “giganti” anche sotto l'aspetto motivazionale e del morale. Il gruppo, ricompattato, lancia un chiaro messaggio al campionato: quest'Akragas vuol esserci fino in fondo.