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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

 

L’Akragas costretta alla resa contro il Siracusa ma il due a zero non fa giustizia. I biancazzurri hanno giocato un ottimo primo tempo mettendo spesso in difficoltà i più quotati avversari e andando vicina al gol in almeno quattro occasioni ma imprecisione, la bravura del portiere ospite Lamberti  ed un pizzico di sfortuna non hanno consentito all’Akragas di sbloccare la partita. Il rammarico in casa agrigentina è proprio questo: avrebbe meritato il gol il calcio di punizione di Llama e, invece, si è infranto sulla traversa e le due splendide giocate del furetto Di Mauro sono state da applausi ed il portiere Lamberti è stato provvidenziale.

Al 25esimo, però, nel miglior momento dell’Akragas, a fare gol è stato il Siracusa con Alma. I biancazzurri hanno provato a pareggiarla ma la difesa aretusea è riuscita ad arginare gli attacchi biancazzurri.

Sugli spalti dello stadio Esseneto, bello lo spettacolo di sportività offerto dalle due tifoserie che merita di essere sottolineato. I tifosi di Akragas e Siracusa hanno davvero fatto la differenza in una categoria dove raramente si vede una sportività simile.  

Nel secondo tempo la squadra di Marco Coppa è calata ed il due a zero del Siracusa ha chiuso la contesa sportiva: al 64esimo il raddoppio ancora di Alma

e tre punti in cassaforte per un Siracusa (oggi in completo verde) che continua la corsa all’inseguimento della capolista Trapani, distante quattro lunghezze.

Per l’Akragas una sconfitta interna preventivabile considerata la differenza tecnica, anche se i biancazzurri non hanno demeritato. Gli agrigentini restano a quota 21 punti insieme all’Acireale. Mercoledì l’ultima partita del 2023 in trasferta contro il Portici, in piena lotta per mantenere la categoria (15 punti).

Il commento a fine partita dell’allenatore dell’Akragas, Marco Coppa.

“Ho visto un buon primo tempo della mia squadra, con trenta minuti davvero ben giocati. Purtroppo il calcio è fatto di episodi, se avessimo fatto gol nelle occasioni create credo che la partita avrebbe potuto indirizzarsi a favore nostro. A fare gol è stato, invece, il Siracusa e onestamente non credo che in quel momento lo meritassero. La partita sta tutta in quei trenta minuti nei quali abbiamo sviluppato anche un bel gioco. Poi, inevitabilmente, la partita è cambiata ed il Siracusa ha trovato il secondo gol. Mi dispiace per qualche critica a fine partita che non credo meritiamo. Abbiamo perso contro una squadra che ha valori diversi dai nostri ma non abbiamo meritato la sconfitta. Adesso archiviamo questo passo falso e ci concentriamo sulla partita di Portici contro una squadra in salute. Impegno tosto che dovremo affrontare con il piglio giusto per chiudere bene il girone d’andata”.

    

 

Un punticino per ripartire dopo la sosta forzata. L’Akragas fa zero a zero a Locri, contro il San Luca. Biancazzurri non brillanti: meglio nella seconda parte di gare dopo una prima nella quale i calabresi in più occasioni si sono presentati dalle parti del portiere agrigentino Busà: con Pino, Fiumara, Pezzati e Ficara. Quest’ultimo è tra i più vivaci e colpisce anche l’incrocio dei pali attorno alla mezzora.

L’Akragas - che oggi schierava in campo gli ultimi due acquisti Garufo e Liga -  si fa viva con Di Mauro e con l’esperto Llama su calcio di punizione. Nella seconda parte della ripresa l’Akragas è più reattiva, anche se i biancazzurri faticano nei fraseggi e perdono spesso palla a centrocampo. La squadra di Coppa si propone ancora con il giovane Di Mauro, con l’attaccante Leuca, Grillo che colpisce l’incrocio dei pali. Tra i padroni di casa in evidenza Ficara e Romero.

Finisce in parità. Un risultato che se si guarda la classifica del San Luca, terz’ultimo con 7 punti, verrebbe da dire deficitario ma va considerato che i calabresi hanno cambiato proprietà e puntano alla risalita. Hanno anche cambiato guida tecnica e alcuni giocatori. Ecco, allora, che il pari è ben accolto dal tecnico agrigentino Marco Coppa.

“L’approccio non è stato dei migliori. Abbiamo giocato meglio sicuramente nel secondo tempo. Ci aspettavamo una gara tosta. Il San Luca ritengo sia risorta definitivamente. Stanno attraversando un periodo positivo e hanno voglia di dimostrare ai nuovi dirigenti di essere in ripresa. E’ un buon punto per noi, penso che contro il San Luca anche per le altre da ora in avanti non sarà facile fare risultato”.

L’Akragas sale in classifica a quota 21 e domenica prossima allo stadio Esseneto è in programma il derby siciliano con il Siracusa, seconda forza del torneo con 37 punti.

 

Un campionato lo scorso anno vinto con merito, che gli è valso anche il titolo di miglior giocatore del torneo, e poi la separazione. Ma è durata poco perché appena si è presentata l’occasione è stato nuovamente “matrimonio”.

Desiderio Garufo e l’Akragas ancora insieme per la seconda parte della stagione di serie D. Esperienza, qualità tecniche e umane al servizio dei "giganti". E’ stato sottoscritto un contratto biennale fanno sapere dal club, a testimonianza di quanto l’Akragas punti sul calciatore di Grotte.

 

Garufo vanta quattro  promozioni dalla C alla B con Novara, Parma, Trapani e Reggina e una promozione dalla B alla Serie A con il Parma. Ed ancora, quattro vittorie di campionati dilettantistici in  Eccellenza con Alcamo, Nissa,  Canicattì e Akragas. Poi, due Supercoppa Italiana nei Professionisti e una Coppa Italia di Eccellenza con l'Akragas.

Il centrocampista agrigentino ha iniziato la sua carriera con la maglia dell'Akragas del presidente Giuseppe Deni nella stagione 2005-2006. Poi le esperienze con le maglie di Alcamo, Nissa, Sangiovamnese, Taranto, Nocerina, Trapani, Novara, Catania, Parma, Reggina, Catanzaro, Canicattì e Pro Favara. Garufo vanta 295 presenze tra i professionisti.

L’Akragas riaccoglie Garufo con entusiasmo. Felici i tifosi. Soddisfatti il ds Cammarata e tutta la Società, con in testa la presidente Lala e il patron Deni. Il calciatore è già a disposizione del tecnico Marco Coppa.

 

 

L’Akragas pensa al prolungamento del contratto al tecnico Marco Coppa. Ad anticiparlo è il direttore generale biancazzurro, Graziano Strano in una intervista trasmessa dai canali social del club.

“Il lavoro di mister Coppa è finora più che apprezzato dalla società. La squadra gioca un calcio apprezzabile, l’allenatore sta valorizzando i giovani e tanti di loro stanno trovando ampio spazio, complici le numerose defezioni ed anche qualche errore commesso dalla proprietà in sede di mercato estivo. Uno dei tanti giovani, l’agrigentino doc Giovanni Di Stefano classe 2006, è stato convocato ad uno stage della nazionale italiana juniores di categoria. E questo va anche a merito di Coppa. Il nostro allenatore sta dimostrando di essere preparato e merita la riconferma sin da adesso”.

Graziano Strano approfitta del turno di riposo di domenica prossima per fare un primo parziale bilancio della stagione.

“L’Akragas è una matricola, non è stata costruita per vincere il campionato ma per blindare la serie D. Vorrei ricordare che il 70 per cento della squadra e dello staff è composto da esordienti nella categoria. Direi che al momento l’Akragas merita un sette e mezzo pieno”.

Il dg dell’Akragas parla anche dell’immediato futuro e, quindi, di mercato.

“Abbiamo già una buona intelaiatura. Abbiamo da qualche settimana un attaccante vecchia maniera dal nome Pedro Leuca che ci sta dando una grandissima mano. Abbiamo la fortuna di avere giocatori di spessore come Grillo, Llama, Pantano, Cipolla, Sanseverino, Sorrentino. Abbiamo fatto un mix di gioventù ed esperienza niente male. Ma chiaramente qualche errore è stato fatto e va riconosciuto. Posso dire che quelle poche chicche che mancano sono già con noi. Fra oggi e domani annunceremo un graditissimo ritorno in casa Akragas che farà felici i tifosi e altre rifiniture di giovani che completerà l’organico”.

Graziano Strano non svela il nome ma, a meno di improbabili colpi scena, l’Akragas si appresta a riabbracciare Desiderio Garufo dopo la breve parentesi a Favara. Il dirigente dell’Akragas si sofferma poi sullo stadio Esseneto.

“Stiamo lavorando giorno e notte per organizzare il rilancio del club ed è intendimento della proprietà quello di crescere. Ma la crescita passa anche dall’avere a disposizione uno stadio efficiente, dotato di impianto di illuminazione ed un terreno di gioco ottimale. Questo purtroppo non dipende da noi e ci auguriamo che chi di dovere supporti l’Akragas per consentirle di approdare dove merita, ovvero tra i professionisti”.  

  

 

 

 

Bella, volitiva ed efficace per 65 minuti e poi fragile e vulnerabile. L’Akragas ha praticamente buttato una vittoria che sul tre a zero sembrava in cassaforte. Avanti di tre gol al “Tupparello” i biancazzurri di Marco Coppa si sono fatti rimontare da un Acireale che fino rinvigorita dall’ingresso in campo nel secondo tempo dall’ex Peppe Savanarola. Grande rammarico in casa Akragas per aver sprecato l’opportunità di conquistare una bella vittoria in trasferta. Alla fine 3-3. Un punto sicuramente non male ma che alla luce dell’andamento del match ha un sapore non particolarmente dolce.

L’Akragas la sblocca dopo 10 minuti con il solito giovane Di Mauro. Al 21esimo il raddoppio con l’attaccante Leuca sotto porta ma va rimarcato l’ottimo lavoro di Rechichi, bravo a saltare un avversario e a servire un assist al centro dell’area perfetto per il nuovo arrivato in casa Akragas. L’Acireale resta poi in dieci per l’espulsione di Vaccaro. Nel primo tempo si vede solo l’Akragas che sfiora il terzo gol con Grillo e Mannina.

Nella ripresa l’Akragas sembra dare continuità a quanto di buono nella prima parte di gara. I biancazzurri segnano la terza rete dopo 4 minuti. Sugli sviluppi di un corner di Mannina, Leuca timbra il palo e poi Perez raccoglie la respinta e mette la palla nel sacco. Poi l’Acireale spezza l’incantesimo negativo. Al 17esimo accorcia il divario con Maltempo con un gran bel colpo di testa su corner di Lucchese. I granata tornano in partita.

L’Akragas resta in dieci per l’espulsione del portiere di Sorrentino per fallo di reazione. Al 23esimo gol capolavoro dell’ex Sant’Agata Cicirello con un gran tiro dalla distanza sul quale nulla può il secondo portiere Busà. Al 31esimo gli etnei completano l’opera pareggiando su calcio di rigore per l’atterramento di Cicirello. Dal dischetto Peppe Savanarola è implacabile. Nei minuti finali l’Acireale ha avuto la possibilità di vincerla con Savanarola e lo stesso è capitato all’Akragas con Trombino ma il portiere Zizzania salva.

Finisce 3-3 e primo pareggio esterno per l’Akragas. A fine partita deluso il tecnico dell’Akragas Marco Coppa. “Sono molto arrabbiato perché per 65 minuti in campo si è vista solo l’Akragas. Peccato per il proseguo. Paghiamo anche l’inesperienza di numerosi giovani che comunque stanno crescendo e ci stanno dando tanto. Ci portiamo a casa un punto prezioso su un campo difficile e avendo giocato 65 minuti da grande squadra”.  

In sala stampa anche il ds Peppe Cammarata. “Abbiamo giocato in parte una grande partita. Siamo stati bravi a fare tre gol e poi siamo calati consentendo all’Acireale di rianimarsi e prendere fiducia. Complimenti doverosi, comunque, all’Acireale. Noi abbiamo peccato di maturità, abbiamo perso il controllo della partita e alla fine ho temuto anche di perderla”.

  

 

E’ stato il più giocatore dell’Akragas più votato del mese di ottobre. Benny Baio riceverà la targa il prossimo 17 dicembre in occasione della partita che la squadra biancazzurra giocherà all’Esseneto contro il Siracusa.

Intanto, il giocatore di Bivona ha partecipato alla cena mensile organizzata dal Fans Club ricevendo la pergamena. Foto ricordo e, ovviamente, è stata l’occasione per parlare del percorso della squadra di Coppa nel campionato di serie D e di ripercorrere la carriera di Baio, con la maglia dell’Akragas oramai da quasi sei anni.   

 

Finisce in parità – uno a uno - l’attesa sfida dell’Esseneto. Akragas e La Fenice Reggio Calabria, nata dalle ceneri della Reggina, si dividono la posta in palio. Pari giusto al termine di una gara che ha divertito il pubblico.

Meglio l’Akragas nel primo tempo. La squadra di Coppa ha giocato con cuore, determinazione e intraprendenza, dimostrando di non essere inferiore agli avversari. Akragas che ha ben controllato la manovra reggina ed è riuscita a sbloccare la partita al 24esimo con il sempre più in crescita e decisivo Di Mauro. Il giovane biancazurro ha ricevuto palla da Grillo ed ha dato il colpo decisivo.

L’Akragas ha avuto l’opportunità di raddoppiare ma i tentativi non sono andati a buon fine. Sterile, invece, la reazione degli ospiti nelle cui fila abbiamo rivisto l'ex Salandria.

La difesa dell’Akragas è attenta e ordinata ed il centrocampo svolge bene il proprio compito guidato dall’esperto Sanseverino.

Nel secondo tempo reggini sicuramente più vivaci. L’Akragas è calata ed ha subito il gioco della squadra di Trocini. Gli amaranto pareggiano al 55esimo con Perri e avrebbero anche potuto ribaltarla ma la difesa agrigentina è riuscita a mantenere alta la concentrazione e a portare a casa il pareggio. I reggini recriminano per due calci di rigore non concessi.

Pareggio nel complesso giusto, ben accolto alla fine dal tecnico biancazzurro Marco Coppa. “Bella Akragas nel primo tempo. Bravi a fare gol, un po’ meno per non essere riusciti a realizzare la seconda rete quando ne abbiamo avuto la possibilità. Nel secondo tempo siamo calati atleticamente e la Reggina ha giocato meglio e va riconosciuto. Noi abbiamo pagato l’impegno di Coppa Italia, era da mettere in conto. Merito comunque ai nostri ragazzi perché, seppur a fasi alterne, stanno facendo davvero grandi cose. Abbiamo un gruppo molto coeso: giovani e senior che si sono ben amalgamati. Ultimamente abbiamo qualche carenza numerica di under e stiamo facendo un grosso sforzo. Llama utilizzato solo a secondo tempo inoltrato? Purtroppo non è ancora al top della condizione ma l’ho voluto mandare in campo per dare una scossa al gruppo”.

 

 

La questione stadio Esseneto è la “partita” più importante e attesa da molti anni dai tifosi dell’Akragas. Dalla realizzazione dell’impianto di illuminazione, e più in generale della sistemazione e riqualificazione dello stadio di via Petrarca, dipende il rilancio della squadra che altrimenti non potrebbe andare oltre la serie D.

Ne abbiamo parlato con l’assessore allo sport del Comune di Agrigento, Gerlando Piparo.   

 

Assessore, in questi ultimi giorni si torna a parlare dello stadio. Qual è la situazione?

 

“Prima di tutto, è importante sottolineare che alcune parti della struttura ubicata in Via Petrarca non sono ancora state censite.  Stiamo attivamente lavorando per risolvere questa questione e, allo stesso tempo, ci stiamo adoperando per reperire i finanziamenti necessari per la realizzazione del progetto relativo allo Stadio Esseneto.

Grazie all'impegno dell'intera amministrazione, due giorni fa abbiamo formalizzato il progetto di fattibilità tecnico-economica e stiamo procedendo con la nomina del responsabile del procedimento e successivamente del progettista. Attualmente, attendiamo l'esito dei colloqui svolti presso il Ministero e la Regione riguardo al decreto”.

 

Da troppi anni Agrigento attende la realizzazione di questo importante impianto. Siete consapevoli dell'importanza che riveste?

 

“Certamente ed è per questo che desideriamo essere chiari e pragmatici. Sono il primo tifoso dell’Akragas avendo anche avuto il privilegio di indossare la maglia biancazzurra. Sin da quando mi sono insediato seguo con particolare attenzione la questione stadio e vi posso assicurare che c’è il massimo impegno”.

 

Quali opere intendete realizzare?

 

"Con il decreto di finanziamento che speriamo finalmente di ricevere realizzeremo l'installazione delle torri faro e provvederemo alla riqualificazione delle aree esterne allo stadio”.

 

Questo decreto riguarda "Agrigento Capitale della Cultura"?

 

“No, sono due questioni separate. Questo è un percorso intrapreso dal nostro gruppo politico. Non stiamo cercando di incolpare nessuno – sia chiaro - agiamo con responsabilità e siamo fiduciosi di trovare una soluzione. Ricordo, inoltre, che il nostro stadio Esseneto è inserito nel piano di evacuazione e, in caso di calamità naturale, diventerebbe un punto di raccolta. Proprio per questo motivo, l'impianto di illuminazione diventa di vitale importanza per la collettività agrigentina".

 

Oltre alla realizzazione dell’impianto di illuminazione ha il carattere d’urgenza la sistemazione del terreno di gioco. Anche ieri nella gara che l’Akragas ha giocato col Trapani sono emerse le difficoltà a giocare su un campo che gli stessi diretti interessati definiscono alquanto problematico che li sottopone a rischi di infortuni, come purtroppo già successo. Ci auguriamo si provveda presto al rifacimento.  

 

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