Finisce in parità – uno a uno - l’attesa sfida dell’Esseneto. Akragas e La Fenice Reggio Calabria, nata dalle ceneri della Reggina, si dividono la posta in palio. Pari giusto al termine di una gara che ha divertito il pubblico.
Meglio l’Akragas nel primo tempo. La squadra di Coppa ha giocato con cuore, determinazione e intraprendenza, dimostrando di non essere inferiore agli avversari. Akragas che ha ben controllato la manovra reggina ed è riuscita a sbloccare la partita al 24esimo con il sempre più in crescita e decisivo Di Mauro. Il giovane biancazurro ha ricevuto palla da Grillo ed ha dato il colpo decisivo.
L’Akragas ha avuto l’opportunità di raddoppiare ma i tentativi non sono andati a buon fine. Sterile, invece, la reazione degli ospiti nelle cui fila abbiamo rivisto l'ex Salandria.
La difesa dell’Akragas è attenta e ordinata ed il centrocampo svolge bene il proprio compito guidato dall’esperto Sanseverino.
Nel secondo tempo reggini sicuramente più vivaci. L’Akragas è calata ed ha subito il gioco della squadra di Trocini. Gli amaranto pareggiano al 55esimo con Perri e avrebbero anche potuto ribaltarla ma la difesa agrigentina è riuscita a mantenere alta la concentrazione e a portare a casa il pareggio. I reggini recriminano per due calci di rigore non concessi.
Pareggio nel complesso giusto, ben accolto alla fine dal tecnico biancazzurro Marco Coppa. “Bella Akragas nel primo tempo. Bravi a fare gol, un po’ meno per non essere riusciti a realizzare la seconda rete quando ne abbiamo avuto la possibilità. Nel secondo tempo siamo calati atleticamente e la Reggina ha giocato meglio e va riconosciuto. Noi abbiamo pagato l’impegno di Coppa Italia, era da mettere in conto. Merito comunque ai nostri ragazzi perché, seppur a fasi alterne, stanno facendo davvero grandi cose. Abbiamo un gruppo molto coeso: giovani e senior che si sono ben amalgamati. Ultimamente abbiamo qualche carenza numerica di under e stiamo facendo un grosso sforzo. Llama utilizzato solo a secondo tempo inoltrato? Purtroppo non è ancora al top della condizione ma l’ho voluto mandare in campo per dare una scossa al gruppo”.