Vigilia d’inizio campionato. La Fortitudo Moncada Agrigento è pronta per l’esordio a Roma di domenica pomeriggio. Un nuovo campionato alle porte con auspici e desideri di continuare il percorso di crescita e miglioramento. Obiettivi ribaditi oggi nella conferenza stampa di inizio campionato. Il coach Franco Ciani, il direttore sportivo Cristian Mayer ed il capitano Albano Chiarastella hanno incontrato gli operatori dell’informazione ed espresso i loro propositi.
Per Franco Ciani la voglia è la stessa del primo giorno. “Se sono ancora qui è perché credo nel progetto e perché ho gli stimoli giusti per proseguire il lavoro. Ritengo abbiamo costruito un roster importante, possiamo contare su rotazioni più profonde e di qualità. Ciò vuol dire avere più frecce nell’arco che vuol dire molto in un campionato lungo e difficile come quello che ci apprestiamo a vivere. Vogliamo essere ancora tra i protagonisti e fare meglio dello scorso anno.
E’ stato un pre campionato complicato perché non abbiamo svolto la preparazione che avremmo desiderato. Gli americani si sono aggregati al gruppo dopo due settimane. Ci vorrà ancora tempo per raggiungere l’amalgama perfetta. Siamo ancora un po’ indietro ma col lavoro e senza frenesia sono sicuro che faremo bene. Avremmo voluto giocare più amichevoli ma pazienza. Iniziamo da Roma che rappresenta un ostacolo non semplice. Ma andiamo con la consapevolezza di avere una buona squadra che col tempo e con l’impegno saprà regalare soddisfazioni”.
Fiducioso anche Cristian Mayer. Il ds agrigentino ha rimarcato le parole di Ciani ed ha auspicato un’ulteirore crescita complessiva, sia sotto il profilo tecnico che organizzativo . Il capitano Albano Chiarastella contento di esser tornato nel gruppo di lavoro. “Ho vissuto mesi difficili ma adesso sono contento e voglio pensare a giocare e a dare il mio contributo alla Fortitudo. Abbiamo un bel gruppo e sono convinto che con il sacrificio e l’impegno possiamo disputare un bel campionato”.
Rammaricato per il risultato ma contento della prestazione. Così il tecnico della Virtus Francavilla, Antonio Calabro, in sala stampa.
“Peccato per il 2 a 1 finale. Sono contento di come i ragazzi hanno interpretato la gara, hanno giocato bene. Sono stati eccezionali ma non sempre si vince. Dobbiamo migliorare in attacco. Eravamo un po stanchi, avevamo giocato giovedì, riposato pochissimo e fatto un viaggio molto faticoso. Andiamo avanti con entusiasmo e voglia di fare”.
L’ex attaccante di Trapani e Brescia, Giovanni Abate, da due settimane è a Francavilla. Da quel che si è visto è già inserito nei meccanismi di gioco ma lui non è contento.
“Abbiamo disputato una buona partita ma meritavamo di più. I complimenti all’Akragas perché ha vinto, ma penso che il risultato poteva essere diverso. Mi assumo la responsabilità di questa sconfitta perché, essendo tra i più esperti, nei momenti clou della gara non sono stato cinico quando avrei potuto sfruttare le occasioni capitate in modo decisamente diverso.
Abbiamo una bella squadra che sono sicuro regalerà soddisfazioni a tifosi e società. Ho trovato una squadra che gioca a memoria e questo fa ben sperare per il proseguo.
In casa Akragas sorrisi e distensione dopo la vittoria sul Francavilla. In sala stampa si presenta il vice allenatore Leo Criaco. Di Napoli è dovuto partire subito dopo la gara per raggiungere Coverciano dove sosterrà un esame. Criaco contento del successo. “Tutta la squadra voleva regalare a tutti i tifosi e alla società la prima vittoria in campionato. Sicuramente è stata una vittoria sofferta, ma ci siamo riusciti contro una buona squadra quale la Virtus Francavilla. Adesso bisogna continuare a fare bene”.
Insieme a Criaco il presidente del cda Silvio Alessi e l’amministratore delegato Peppino Tirri. Alessi soddisfatto. “Ho fatto i complimenti ai ragazzi. Ho visto una squadra così come contro la Vibonese e la Reggina. Bisogna crescere in esperienza ma ci vuole tempo. Sono soddisfatto della determinazione e la voglia dei ragazzi di sudare la maglia. Mi dispiace che qualcuno in settimana abbia etichettato l’Akragas come una squadra da oratorio. Voglio vedere adesso cosa scriverà. Dobbiamo avere fiducia in questo gruppo, ci regaleranno soddisfazioni”.
Anche Peppino Tirri soddisfatto. “La squadra ha disputato una buona partita. Siamo contenti del risultato e penso che continueremo con questi giocatori. Non abbiamo una panchina corta. Siamo in 24 e non siamo pochini. Gomez e Zanini raggiungono entrambi quota due gol nelle prime cinque giornate, speriamo migliorino. Ci sono altri giocatori che devono venire fuori. Abbiamo una squadra giovane. Più giovane di noi in Lega Pro c’è solo il Pontedera”.
L’Akragas può finalmente sorridere. Con generosità conquista il primo importante successo in campionato e mette a tacere i malumori e le preoccupazioni crescenti negli ultimi giorni in una frangia di tifosi. Davanti a quasi 1.200 spettatori i biancazzurri hanno vinto la gara con la neopromossa Virtus Francavilla. Matricola ma certamente squadra ben organizzata ed ordinata, con alcuni giocatori d’esperienza quali Abate, Abbruzzese e Triarico. Francavilla mai doma ma ha prevalso la voglia di vincere dei padroni di casa.
Nel primo tempo, il Francavilla è ben mesa in campo, gestisce il gioco, sviluppa le sue azioni per lo più dalle corsie esterne, l’ex Trapani e Brescia Giovanni Abate e Nzola sono tra i più mobili degli ospiti. L’Akragas attendista, prudente, prova a sfruttare le ripartenze. Al 17esimo i biancazzurri sbloccano il match con una perla di Matteo Zanini. Il suo tiro da fuori area non lascia scampo al portiere del Francavilla, Albertazzi.
Nel secondo tempo, al 15esimo il Francavilla sfiora il gol con De Angelis. Il portiere dell’Akragas, Pane, è bravo a deviare in calcio d’angolo. Passano due minuti e l’Akragas raddoppia: ripartenza micidiale conclusa ottimamente da Guido Gomez che fulmina Albertazzi ben imbeccato da Scrugli. Il Francavilla non si scompone e accorcia le distanze al 30esimo: Abbruzzese serve il francese Nzola che con un preciso pallonetto supera Pane. Il finale è concitato. L’Akragas si difende ed il Francavilla si catapulta in avanti alla ricerca del pari che, però, non arriva. Vince l’Akragas, con grande cuore. Un successo importantissimo che da morale al gruppo e soprattutto muove la classifica. I biancazzurri salgono a quota 5 punti.
Il pari con la Reggina brucia perché l’Akragas avrebbe voluto e potuto ottenere i primi tre punti della stagione. Grande rammarico per il secondo pari casalingo ma il tecnico Di Napoli in sala stampa si è detto parzialmente soddisfatto: “il bicchiere è mezzo pieno perché oggi ho visto una crescita della squadra. Fino a quando eravamo undici contro undici abbiamo avuto l’occasione sul finale di tempo con Zanini per andare sul tre a uno.
Nel secondo tempo l’espulsione del nostro capitano Marino ci ha penalizzati. Ed in più Longo, Gomez e Cocuzza li ho visti un po’ in difficoltà. Ho quindi dovuto fare la scelta di togliere Cocuzza e ci siamo un po’ abbassati. La Reggina non ha fatto tiri in porta ma solo dei fraseggi. Noi non siamo stati capaci di fare una ripartenza. Abbiamo fatto troppi errori individuali ed è questa la differenza. Nel momento importante della gara ci manca il passaggio determinante.
Ma i ragazzi vanno incoraggiati. Sono contento di come lavorano. Ho visto coraggio e determinazione. Il responsabile di tutto sono io. E devo aggiungere che Marino e Cocuzza vanno ringraziati perché non erano in condizione di giocare: sono due grandi uomini. Calo fisico? Comprendo che si voglia battere su questo ma vi dico che non è così. Non c’è un calo fisico, siamo semplicemente giovani. Pensiamo ad elogiare i ragazzi. Ripeto, il responsabile sono io”.
Il rammarico è tanto al termine della partita pareggiata con la Reggina. In sala stampa parla anche il presidente del cda Silvio Alessi.
“Indubbiamente siamo rammaricati per non aver vinto la gara ma non ho visto una squadra sottotono. Nelle due partite interne con Vibonese e Reggina abbiamo regalato quattro punti. Nella gara con la Reggina abbiamo sofferto e pagato l’uomo in meno. I ragazzi hanno sudato la maglia, hanno dato ciò che potevano, anche in dieci uomini. La squadra si deve amalgamare meglio. C’è bisogno di tempo. L’espulsione di Marino mi è sembrata esagerata. Riguardo la lunga squalifica di Thiago Cazè stiamo vedendo se ci sono le condizioni per fare ricorso. Faremo valutare alcune carte ad un avvocato romano”.
A tre minuti dalla fine la cosiddetta doccia fredda per l’Akragas. La vittoria svanisce sul tiro del reggino De Francesco. Finisce 2 a 2 l’attesa gara tra Akragas e Reggina. Pareggio che, alla luce di quanto visto allo stadio Esseneto, è il risultato più giusto e che premia una Reggina che nel secondo tempo ha cercato con insistenza di raddrizzare le sorti dell’incontro. Grande rammarico in casa Akragas per aver gettato alle ortiche la prima vittoria in campionato. Ad incidere anche l’espulsione del capitano Daniele Marino dopo cinque minuti della ripresa ed alcuni errori in fase di impostazione difensiva.
Domenica nel segno di Marino: nella domenica del suo rientro in campo è stato il protagonista principale con due importantissimi gol, inediti per un difensore.
La prima rete al 15esimo del primo tempo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 34esimo il pareggio momentaneo della Reggina con il centravanti Coralli: determinante l’errore di Marino che ha costretto il portiere Pane a stendere il giocatore della Reggina. Il direttore di gara indica il dischetto e dagli undici metri trasforma Coralli. Al 41esimo l’Akragas si riporta in vantaggio ancora con Marino. Sul finire di gara il definitivo pareggio degli ospiti con De Francesco.
Il pareggio fa sorridere la Reggina. Per l’Akragas il rammarico di aver perso una buona occasione. Ma i giovani devono crescere. La squadra commette molti errori, frutto sopratutto di inesperienza. Allo stadio "Esseneto" presenti quasi 1700 spettatori. Una cinquantina provenienti da Reggio Calabria.