Aumenta l’influenza dell’editoria italiana oltre confine, così come la percentuale di titoli venduti. Al tempo stesso è in crescita anche il numero di titoli per cui sono stati acquistati i diritti. Nel 2015 le case editrici italiane hanno venduto all’estero i diritti di quasi 6mila titoli (5.914 per la precisione, +11,7% sul 2014) e ne hanno acquistati oltre 10mila (10.685 per la precisione, +2% sul 2014). L’Europa resta il riferimento sia per gli acquisti (55%) sia per le vendite (50,8%) ma gli altri mercati rappresentano la metà delle transazioni: Centro e Sud America in testa, seguiti da Asia e Nord America.
È quanto emerge dall’e-book “Mercanti di storie. Rapporto sull’import/export di diritti 2016”*, realizzato da Gianni Peresson dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) per conto di ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in uscita oggi, 27 aprile, in occasione della partecipazione dell’Italia come Paese Ospite d’Onore alla XXVI Fiera Internazionale del Libro di Abu Dhabi (ADIBF) in programma fino al 3 maggio.
L’indagine (la sintesi è in allegato) ha coinvolto 870 case editrici e colma un vuoto di otto anni (l’ultima risale al 2007).
Si tratta di un’analisi complessiva di come il sistema editoriale italiano si muove in ambito internazionale, grazie alla rilevazione dei dati di vendita/acquisto 2014 e 2015 dei diritti per Paese dei segmenti Narrativa, Bambini, Saggistica, Illustrati e Altro (Manualistica, self help, guide).
* disponibile da oggi sulle principali piattaforme al prezzo di 11,90 euro.