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Una delle immagini più belle e suggestive della Curva Sud dello stadio Esseneto Una delle immagini più belle e suggestive della Curva Sud dello stadio Esseneto

“Aiutiamoci”

Scritto da  Feb 02, 2017

Siamo nel momento cruciale della stagione. Da oggi in poi saranno quattordici finali. Il tecnico dell’Akragas Raffaele Di Napoli definisce così i prossimi impegni che attendono la sua squadra. L’intento è provare a centrare una salvezza che per l’Akragas, considerate le vicissitudini dirigenziali, sarebbe come vincere il campionato.

Sin dal suo arrivo il timoniere biancazzurro ha lavorato molto per inculcare al gruppo i suoi principi: non solo tecnici, tattici, ma anche quelli caratteriali, morali personali. Il suo credo è lavoro, impegno, sacrificio, grinta, il cuore oltre l’ostacolo. Valori e virtù importanti che potrebbero fare la differenza in positivo.

Le difficoltà economiche hanno reso necessarie le cessioni di alcuni degli elementi più importanti della rosa che ha iniziato la stagione. Ne sono arrivati altri che si spera possano dare una mano alla squadra per contribuire a raggiungere l’obiettivo stagionale. Non facile ma guai ad ammainare bandiera.

Ecco, allora, che Di Napoli si affida al suo gruppo, a chi è rimasto, ai giovani e ai “veterani”. Tutti sono esortati dall'allenatore a dare qualcosa in più: “Aiutiamoci, stiamo uniti. Dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi, correre ancora di più, lottare per la maglia biancazzurra, per i tifosi e per chi oggi guida questa società”.

Di Napoli è consapevole che la sua esperienza sulla panchina dell’Akragas rappresenta un crocevia importante. Un investimento per il futuro professionale che ha valore doppio considerate le molteplici difficoltà con le quali è chiamato a misurarsi. Agrigento e l’Akragas rappresentano un trampolino di lancio. Lo è stato in passato per calciatori e allenatori.

Squadra e staff tecnico hanno la possibilità di compiere un “miracolo” sportivo che resterebbe nella storia del club: mantenere la Lega Pro per il secondo anno consecutivo. Sarebbe auspicabile che il pubblico di Agrigento si stringesse maggiormente attorno alla squadra. All’Esseneto dovrebbero tifare anche i gradoni. Immaginate quanto sarebbe caloroso il “catino” di via Petrarca. E sarebbe auspicabile che attorno alla squadra si stringesse ancora di più anche la dirigenza. A questo punto della stagione sarebbe il caso di rinviare decisioni, disimpegni e dissidi, provando tutti insieme a fare il bene autentico dell’Akragas.

 

“Aiutiamoci”. Salviamo la Lega Pro che rappresenta un bel biglietto da visita per la città e la sua provincia. Già, anche per la provincia. Salvare l’Akragas sarebbe la risposta più bella della quale andare fieri. 

Ultima modifica il Giovedì, 02 Febbraio 2017 20:57
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