Il derby finisce in parità. Akragas e Messina si dividono la posta in palio. All’Esseneto si consuma uno dei “film” già visti con l’Akragas che non riesce a vincere. Nei biancazzurri, specie nel secondo tempo, non è mancata la determinazione, la voglia di vincere, ma niente di più. Limiti tecnici ed imprecisione in fase realizzativa hanno spento i desideri dell’Akragas di regalarsi i tre punti.
Il primo tempo regala poco al pubblico presente allo stadio Esseneto. Gara scialba, caratterizzata da molti errori da entrambe le squadre.
L’Akragas non è mai riuscita a costruire azioni degne di nota se non il tiro pericoloso di Gomez al 41esimo che ha costretto il portiere giallorosso Berardi alla deviazione in calcio d’angolo. Poco prima il Messina ci aveva provato con Milinkovic. Per il resto solo noia.
Nel secondo tempo l’Akragas è più determinata e intraprendente. La squadra di Di Napoli corre, ci mette il cuore, ma difetta in fase di realizzazione. Dopo sei minuti i padroni di casa recriminano per un calcio di rigore non concesso dal direttore di gara, De Angeli di Abbiategrasso, per un presunto tocco di mano in area messinese.
L’azione più bella della gara è dell’Akragas: al 14esimo ottima iniziativa di Longo che verticalizza in area per Gomez che però si vede respingere il tiro da Berardi. Sul conseguente corner è Carillo di testa a mandare di pochissimo a lato.
Al 23esimo entrano i campo due ex. Nel Messina spazio per Madonia. Nell’Akragas entra Cocuzza per Cochis. Al 37esimo tentativo del Messina con Foresta: la sua conclusione è sopra la traversa.
Il derby finisce in parità. Zero a zero. Un punto per parte. L’Akragas ancora una volta in casa non riesce ad andare oltre il pareggio. Il secondo tempo tutto cuore e generosità non ha premiato la squadra di Raffaele Di Napoli.
Al termine applausi dei tifosi della tribuna coperta. Fischi dalla Curva Sud.