L’Akragas batte il Canicattì ed aggancia la vetta della classifica. Due gol nel secondo tempo firmati da Gambino e Tuniz fanno gioire il numeroso pubblico dell’Esseneto.
Una vittoria bella e importante per i “giganti” contro un Canicattì che ha dimostrato di essere squadra di qualità molto ben organizzata che non a caso arrivava ad Agrigento forte del primato nel girone di Eccellenza.
La vittoria dell’Akragas è sicuramente meritata, ottenuta con intraprendenza e determinazione. Tre punti preziosissimi conquistati con grande volontà.
Il primo tempo è terminato senza gol ma i padroni di casa hanno sfiorato la marcatura colpendo un palo dopo cinque minuti di gioco con Prestia. Dalla mezzora il Canicattì è rimasto in dieci per l’espulsione del forte difensore Raimondi per un fallo su Lukas Corner.
Gara giocata con grande agonismo dalle due formazioni. Nel secondo tempo la svolta che premia l’Akragas. Al 66esimo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Leonardi, l’attaccante Peppe Gambino si fa trovare pronto e con grande temperamento trafigge il portiere Harusha. E’ il gol numero 200 in carriera per Gambino festeggiato dai compagni e dai tifosi, oggi numerosi, con buona presenza di sostenitori del Canicattì.
I biancorossi di Bonfatto provano a reagire ma il portiere dell’Akragas, Di Carlo, si fa trovare pronto. A due minuti dal 90esimo i “giganti” chiudono i conti grazie a Tuniz ancora una volta sugli sviluppi di un corner.
L’Akragas può festeggiare. La vittoria vale il primato in compagnia proprio di Canicattì e Nissa. Domenica prossima per la squadra di Anastasi una nuova prova: questa volta in trasferta contro la Mazarese reduce dalla sconfitta con la Parmonval. Questa Akragas vuol continuare il proprio cammino positivo con l’intento di essere protagonista fino in fondo.
A fine gara squadra sotto la curva Sud a raccogliere gli applausi dei tifosi organizzati e di un pubblico finalmente tornato numeroso e desideroso di vedere un’Akragas ancora più ambiziosa e determinata a regalare soddisfazioni. Onore e merito comunque al Canicattì che anche in dieci uomini ha giocato alla pari dimostrando di essere tra le candidate alla vittoria finale.