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Giovanni Castronovo, presidente dell'Akragas. Giovanni Castronovo, presidente dell'Akragas.

Inibizione Castronovo, l’Akragas preannuncia ricorso.

Scritto da  Gen 30, 2020

Il presidente Giovanni Castronovo non ci sta ad incassare la pesante squalifica di tre mesi comminata dal giudice sportivo della Lega Sicula e in una nota pubblicata tramite facebook annuncia la predisposizione di un ricorso agli organi preposti.

Castronovo ha ricostruito la propria verità su quanto accaduto domenica scorsa allo stadio Esseneto con il direttore di gara Lipari di Trapani. Ecco quanto dichiarato dal presidente del club biancazzurro.  

“Forse se avessi commesso un omicidio avrei avuto una squalifica più lieve. Alla fine del primo tempo mi sono lamentato con il sig. Lipari per la sua pessima direzione di gara, per il suo protagonismo a senso unico (cosa già sperimentata in occasione della gara dello scorso anno dei play off Don Carlo Misilmeri-Olimpica Akragas), nonché per la concessione dell’inesistente rigore al Marineo. E nel far ciò ho fatto presente che per mantenere questa squadra faccio enormi sacrifici economici e logistici, ragion per cui questi sforzi non possono certamente essere vanificati dal suo inadeguato modo di arbitrare. Il sig. Lipari non rispondeva ma mi rideva in faccia in modo sarcastico. Al che l’ho invitato ad un comportamento più consono, anche per un rispetto che avrebbe dovuto avere in ragione della differenza di età tra di noi. A fine gara irrompeva all’interno della nostra segreteria e riconsegnava il tempio della Concordia regalato all’intera terna arbitrale, così come siamo solito fare ogni domenica, in quanto non più gradito per quel che era accaduto. A quel punto ho ritenuto doveroso apostrofare il direttore di gara, visto che con il suo inqualificabile comportamento aveva mancato di rispetto non solo alla società Akragas ma all’intera città di Agrigento. Questa è la reale ricostruzione dei fatti accaduti domenica scorsa. Ed al fine di ripristinare la verità dei fatti, così come verificatisi, stiamo predisponendo il doveroso ricorso, rappresentando agli organi preposti quello che è stato il contegno dell’arbitro designato, il quale vestitosi di autorità ha ritenuto di fare tutto ciò che riteneva, forte della fede previlegiata di cui purtroppo gode il suo referto in seno alla giustizia sportiva”.

 

Ultima modifica il Giovedì, 30 Gennaio 2020 18:07
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