#TuttiUnitiperilGigante
Ancora una volta gli Ultras sono qua.
Il cuore e l'anima del Gigante tira fuori l'orgoglio e la fierezza di appartenere ad una storia e ad una città il cui blasone non è mai tramontato.
La nostra storia e la nostra appartenenza sono racchiusi in una frase che ci rappresenta e ci rende unici ovunque: Noi siamo l'Akragas!
Gli ultras sono qui, presenti, pronti ad affrontare ogni difficoltà.
Stiamo vivendo uno dei momenti calcistici più difficili di questi ultimi anni.
Abbiamo macinato chilometri, abbiamo sacrificato tanti affetti e situazioni personali, siamo stati penalizzati oltre misura ricevendo diffide che in molti casi riteniamo ingiuste.
Ma siamo sempre qua per gridare e sostenere un amore immenso che va oltre la ragione.
Un'appartenenza a questa città che ci impone anche grandi responsabilità.
Noi siamo qua per gridare il nostro dissenso ad una politica amministrativa miope che ha ritenuto di non dover porre la giusta attenzione a quelle strutture sportive strategiche che rappresentano lo sfogo naturale di crescita sociale e civile di tanti giovani che vedono soprattutto nell'Akragas il punto di riferimento per costruire e coltivare un sogno.
Lo stadio Esseneto - la nostra casa, il nostro Tempio – che oggi è chiuso e ci vede sfrattati lontani da Agrigento è il simbolo di quella incapacità amministrativa che non ci rappresenta perchè lontana dalle esigenze, dalle passioni e dalle attenzioni che merita la nostra città.
Un'Amministrazione Comunale assente (incluse le precedenti), un Consiglio Comunale sordo, una deputazione regionale e nazionale strafottente che non ha capacità di pensare al futuro e non fa nulla per migliorare Agrigento.
Noi siamo stati presenti tante volte in piazza per gridare forte il nostro dissenso solo per amore della città e del nostro patrimonio sportivo che è soprattutto economia sociale fatta di tanti giovani e realtà sportive che vedono nell'Akragas il sogno da coltivare e da raggiungere.
Abbiamo conquistato con fatica e sacrifici la Lega Pro facendo conoscere Agrigento nel panorama calcistico nazionale ed oggi, miseramente e con grande superficialità, si sta abbandonando ogni lotta per difendere questo patrimonio.
NOI NON CI STIAMO!
Abbiamo avuto una gestione societaria fallimentare che rispecchia l'incapacità più assoluta di sapere progettare, programmare ed investire.
Oggi si sta cercando una svolta societaria proveniente da paesi esteri e ci auguriamo possa concretizzare le speranze di tanti tifosi e sportivi che amano l'Akragas e desiderano che non muoia.
L'Akragas è patrimonio della città di Agrigento ed è per questo motivo che tutti dobbiamo sentirci responsabili nel tutelarla.
L'Esseneto è la nostra casa, il nostro Tempio, ed è per questo motivo che pretendiamo che questa Amministrazione non permetta un uso indiscriminato dell'impianto senza una progettualita seria e condivisa con la città e soprattutto che intervenga urgentemente per dotare finalmente Agrigento di uno stadio a norma in linea con i vincoli previste dalla Lega.
NOI CI SIAMO e pretendiamo perché paghiamo le tasse e perché a noi sta a cuore l'orgoglio di appartenere ad una storia a cui noi ci identifichiamo che si chiama Akragas.
Questa struttura rappresenta il presente ed il futuro dell'economia sociale cittadina, punto di riferimento di tante scuole calcio, di attività economiche che gravitano attorno allo stadio la domenica in occasione delle partite casalinghe, di tanti agrigentini che vedono nell'Akragas quel "luogo di incontro" in cui le differenze sociali, economiche e culturali si azzerano per identificarsi nell'orgoglio e nell'amore ad una bandiera e a due colori che racchiudono un'identità millenaria.
NOI PRETENDIAMO attenzione ed azione concreta perché vivere le domeniche casalinghe in "esilio" a Siracusa è il più grosso schiaffo morale ad una città che già paga lo scotto di un degrado generale ed una tassazione insostenibile per la gran parte di essa.
SE SIETE CAPACI E AMATE AGRIGENTO INTERVENITE SUBITO ALTRIMENTI
TUTTI A CASA SENZA SCONTI PER NESSUNO!!!
Noi Ultras Akragantini
L’Akragas c’è e proverà in ogni modo a custodire il posto tra i professionisti. L’operazione rilancio è partita. In attesa della formalizzazione del passaggio societario al gruppo iraniano il club pensa a concludere positivamente la stagione.
Ecco i nuovi volti dei giocatori che da domani lotteranno con la maglia biancazzurra. Sono stati presentati alla stampa dal dimissionario presidente Silvio Alessi, il direttore sportivo Ernesto Russello, il tecnico Lello Di Napoli ed il dirigente, nonché legale della società, Enzo Caponnetto che sta curando la trattativa per la cessione al nuovo gruppo.
Chi pensava che l’Akragas fosse già defunta deve ricredersi. Le operazioni di mercato, seppur in extremis, dimostrano la volontà e l’impegno nel provare a salvare una stagione complicata.
Il presidente Silvio Alessi ha parlato dell’attuale momento dell’Akragas. “Sono dimissionario ma devo dire che la trattativa per la cessione al 100% ha avuto un’accelerazione tale negli ultimi giorni che ci ha indotti ad intervenire sul mercato per rimpinguare l’organico e rinforzarlo. Inoltre, stiamo lavorando affinché si torni a giocare allo stadio Esseneto con l’ausilio di torri faro mobili, come accaduto in passato a Frosinone. Insieme ad un esperto ingegnere nei prossimi giorni valuteremo la fattibilità dell’operazione e ci auguriamo di poter concludere la stagione ad Agrigento e consentire così ai nostri tifosi di starci più vicini”.
L’Akragas vuol giocare le sue chance fino alla fine dimostrando, ancora una volta, che con sacrificio e convinzione gli obiettivi si possono centrare. Il tecnico Lello Di Napoli ha elogiato chi ha deciso di sposare il progetto Akragas.
“Non era facile accettare in questo momento la destinazione Agrigento, specie con una situazione di classifica deficitaria e con un quadro societario ingarbugliato. Finalmente iniziamo a vedere il sole e sono certo che il futuro dell’Akragas sarà radioso. Voglio, quindi, ringraziare i giocatori che oggi sono qui e con loro faremo il massimo. Sono calciatori che hanno motivazioni, determinazione, qualità tecniche e umane. Chi è andato via cercava altro e noi avevamo bisogno d’altro. Stando uniti possiamo fare bene. Adesso abbiamo bisogno di serenità e del calore dei tifosi”.
Il direttore sportivo Ernesto Russello soddisfatto del lavoro svolto a Milano. “Inizialmente riscontravamo diffidenza nei nostri confronti ma la conclusione dell’operazione Camarà ha cambiato il clima attorno a noi. Abbiamo tesserato giocatori importanti, di valore, e continuiamo ad essere vigili sul mercato degli svincolati per provare a fare ancora un’operazione. Dobbiamo adesso, però, concentrarci sul campo. Occorrono i punti. L’Akragas è viva e non muore mai”.
Enzo Caponnetto ha parlato del futuro del club. “Lavoro, lavoriamo, oramai da molto tempo per dare un nuovo assetto dirigenziale alla nostra amata Akragas. Credetemi, un’opera incessante e complessa per varie ragioni. Il gruppo iraniano è l’unico ad aver dimostrato reale interesse ed ha mosso i passi decisivi per rilevare il club. Abbiamo constatato la volontà di costruire un progetto importante e duraturo nel tempo che passa dall’adeguamento dello stadio Esseneto ma anche dalla realizzazione delle strutture alternative, come ad esempio la cittadella dello sport. Progetti ambiziosi e soprattutto concreti investimenti in favore del calcio ad Agrigento. L’Akragas è un patrimonio e noi agrigentini abbiamo a cuore le sorti della nostra squadra. Lo dimostra la presenza di nuovi giocatori. Adesso sotto con il campionato, dobbiamo risalire la china e tornare a sorridere. Il futuro è dell’Akragas”.
Nel frattempo, sono stati assegnati i numeri di maglia ai nuovi giocatori. Camarà avrà il 10, Raucci il 3, Dammacco 9, Pastore 11, Sanseverino 4 e Zibert 8. Il nuovo capitano sarà il portiere Alessandro Vono. Il vice sarà Andrea Scrugli.
I due punti mancano da alcune settimane e adesso se ne avverte il bisogno per non rovinare quanto di buono fatto nella prima parte della stagione. Il coach Franco Ciani scuote la sua Fortitudo Moncada Agrigento. E lo fa anche mediaticamente oltre che quotidianamente nelle sessioni di allenamento.
La sfida di domenica in casa contro Tortona (inizio ore 18) è un appuntamento importante e la squadra biancazzurra scalda i muscoli per farsi trovare pronta. Franco Ciani: "E’ chiaro che la componente risultato inizia ad essere necessaria. Non è possibile pensare di giocare una brutta partita e poi vincere ugualmente. Tortona è una squadra di grande qualità. Dobbiamo abbinare una crescita nella qualità del nostro gioco, a quello che è il nostro obiettivo principale: vincere.
Tortona ha grande talento offensivo, questo sicuramente ci obbligherà ad allungare la difesa ed a non concedere tiri facili. Metteremo tutte le nostre energie e le nostre forze”.
Franco Ciani sprona i tifosi della Fortitudo Moncada ad una maggiore presenza ed un maggior calore per spingere i ragazzi verso una vittoria fondamentale per il proseguo del cammino.
Abbiamo bisogno di supporto e di calore per corroborare certezze che gli ultimi risultati hanno incrinato.
Dobbiamo avere grande controllo della partita, per non concederei dei break ai nostri avversari. Pubblico agrigentino? Mi aspetto sempre molto e spesso rimango deluso. La squadra ha bisogno di un supporto e di una giusta partecipazione. La Fortitudo è un patrimonio della città. Difendere tutto questo deve essere un piacere per tutti quanti”.
E’ vicino all’Akragas da alcuni giorni e adesso la trattativa è andata a buon fine. Giulio Sanseverino è un nuovo giocatore dell’Akragas. Palermitano, centrocampista, classe ’94, Sanseverino si è legato ai “giganti” fino al 30 giugno.
Calciatore di buona esperienza, ha indossato le maglie di Pisa, Messina, Savoia e Perugia. Con il Pisa ha anche giocato in serie B nella scorsa stagione collezionando 17 presenze.
Giulio Sanseverino è cresciuto nel settore giovanile del Palermo e vanta tre presenze in serie A (sotto la guida Sannino) e una in B.
Un giocatore fortemente voluto dal tecnico Lello Di Napoli che lo ha avuto con sè a Messina.
Il mosaico dell’Akragas è oramai quasi completo. Manca l’ultimo tassello. I biancazzurri intendono centrare l’obiettivo di tesserare un attaccante di esperienza che possa irrobustire il reparto avanzato.
L’Akragas spera di realizzare un nuovo “miracolo” sportivo conservando il posto tra i professionisti. Operazione non semplice ma certamente non impossibile. L’Akragas e Di Napoli lanciano la nuova sfida.
C’è l’ok della Lega. Andrea Pastore è un nuovo giocatore dell’Akragas. Difensore, classe ’94, proviene dall’Alessandria ed è già stato in Sicilia, nel Trapani, qualche anno fa in serie B.
Pastore approda all’Akragas con la formula del prestito fino al termine della stagione.
Nel frattempo, l’Akragas continua a lavorare per tesserare qualche svincolato. Interessano, tra gli altri, Thiago Cazè ed il centrocampista Giulio Sanseverino, classe ’94 dal Pisa. Palermitano, Sanseverino vanta esperienze anche a Messina e Perugia. Ha iniziato nel settore giovanile del Palermo ed ha anche esordito in A nella stagione 2012/2013. Sarebbe un giocatore utile al tecnico Di Napoli che lo conosce molto bene. L’Akragas insegue un attaccante che assicuri esperienza e, possibilmente, gol. Aperta la trattativa per tesserare Tavares.
Sembra tramontare, invece, la trattativa per riportare all'Akragas Desiderio Garufo. Il Parma ed il calciatore pare non abbiano trovato l'accordo per la rescissione del contratto.
Il calciomercato di Milano per l’Akragas si è concluso con quattro operazioni in entrata. Al gong di chiusura il direttore sportivo Ernesto Russello ed il tecnico Lello Di Napoli hanno portato a casa i contratti di Ferdinando Raucci, difensore dal Bisceglie; Idrissa Camarà attaccante in prestito dall’Avellino; Urban Zibert, centrocampista dal Monopoli ma già all’Akragas due anni fa e Gaetano Dammacco, giovane attaccante dal Matera.
L’Akragas ha anche concluso la trattativa per assicurarsi il difensore Andrea Pastore dall’Alessandria ma il club piemontese ha depositato il contratto del calciatore alle 23,02, fuori tempo massimo. Probabilmente l’operazione non andrà a buon fine.
La campagna di rafforzamento dell’Akragas non finisce qui. Il club attingerà dalla lunga lista degli svincolati. Attese oggi le ufficializzazioni degli ingaggi dell’attaccante Diogo Conceicao Tavares che ha risolto consensualmente il contratto che lo legava alla Sicula Leonzio, Desiderio Garufo che ha rescisso col Parma e Thiago Cazè che ha rescisso con la Carrarese.
Lasciano i “giganti” il centrocampista Bruno Vicente passato alla Juve Stabia; Filippo Franchi girato in prestito dalla Roma alla Reggina; Francesco Salvemini che la Ternana ha concesso in prestito al Monopoli; Genny Russo passato al Bisceglie, Antonio Sepe al Catanzaro, Lorenzo Longo alla Fidelis Andria e Silvestre Tripoli al Crotone.
Aspettando la formalizzazione della cessione totale del pacchetto societario al gruppo iraniano, l’Akragas prova a giocarsi le ultime chance per mantenere la categoria e restare, dunque, tra i professionisti. Tra gli obiettivi immediati il ritorno allo stadio “Esseneto” mediante l’installazione di torri faro mobili, come accaduto in passato a Frosinone. Nei prossimi giorni se ne dovrebbe sapere di più e se così fosse l’Akragas avrebbe dalla sua un maggior numero di tifosi pronti a tornare nel loro stadio per sostenere la squadra verso un obiettivo indubbiamente difficile ma non impossibile.
La certezza di giornata è Idrissa Camarà, in prestito dall’Avellino. Esterno offensivo, classe ’92. In passato ha anche indossato la maglia della Correggese in D. L’Akragas aspetta, però, il ritorno del “figliol prodigo” Desiderio Garufo. Ad Agrigento ha iniziato da ragazzino e nella sua Akragas potrebbe tornare da calciatore maturo ed esperiente. Desiderio Garufo sarebbe in uscita dal Parma dove quest’anno non ha finora trovato spazio a causa di un infortunio dal quale si è ristabilito.
Il suo ritorno ad Agrigento sarebbe molto gradito dalla tifoseria che aspetta di abbracciarlo.
Nel frattempo, Bruno Vicente stasera, uscendo dallo stadio, ha salutato i tifosi dell’Akragas. Il centrocampista si trasferisce alla Juve Stabia dove gli è stato offerto un contratto più vantaggioso e maggiori garanzie. In arrivo ad Agrigento Urban Zibert in uscita dal Monopoli. Per il centrocampista si tratta di un ritorno in biancazzurro.
Il direttore sportivo Ernesto Russello ed il tecnico dell’Akragas Raffaele Di Napoli lavorano per rinforzare l’organico in vista del rush finale della stagione. A Milano il club biancazzurro stringe i tempi per concludere le trattative avviate.
L’ufficio stampa dell’Akragas scrive di “lavoro incessante per dare un nuovo volto alla squadra che punta, senza mezzi termini, alla salvezza. Sono state intavolate diverse trattative importanti per regalare ai tifosi un’Akragas più competitiva. Tanti giocatori si sono pure proposti con l’intenzione di dare il proprio contributo per salvare la categoria”.