La Fortitudo Moncada Agrigento e Ruben Zugno si salutano. Il giocatore nisseno nella prossima stagione non indosserà la canotta biancazzurra. A comunicarlo è la stessa società che con la formula di rito ringrazia Zugno “per l’impegno profuso e gli augura le migliori fortune professionali…”.
“Per Ruben Zugno è stata una stagione molto travagliata nella quale l’infortunio al menisco lo ha condizionato ed il suo rendimento ne ha risentito – come afferma il direttore sportivo Cristian Mayer. Rientrando ha, comprensibilmente, faticato. Peccato averlo avuto al top soltanto nelle ultime due partite”.
Agrigento, dunque, cambia strategia tecnica e lavora sul mercato per ingaggiare un nuovo regista. Cristian Mayer ed il coach Franco Ciani stanno monitorando alcuni profili ritenuti interessanti e funzionali al progetto.
La trattativa con l’iraniano Karimouee si è interrotta, ufficialmente “per le note problematiche internazionali…”. In mancanza di altri imprenditori interessati a rilevare il club, per l’Akragas si profila la liquidazione. L’ennesima morte calcistica del club visto che – come è scritto in un comunicato diramato dall’ufficio stampa dell’Akragas – il presidente Silvio Alessi non è intenzionato ad iscrivere la squadra al campionato di serie D o in altra categoria dilettantistica inferiore.
“La situazione debitoria dell’Akragas non è assolutamente disastrosa come qualcuno ha millantato” ma nonostante ciò la strada che si sta per percorrere è quella della “morte calcistica”.
I nodi vengono al pettine e la mancanza di una vera programmazione sta emergendo con effetti dirompenti. Come un film già visto e rivisto, i tifosi biancazzurri dovranno sorbirsi l’ennesima amarezza, l’ennesimo pugno in faccia, l’ennesima mortificazione, l’ennesimo tradimento.
Neppure la serie D. Forse l’Eccellenza, ma dipenderà dalla nascita di una nuova società e dall’intervento del sindaco di Agrigento nei confronti della Lega dilettanti.
Forse sarebbe il caso di riporre il nome “Akragas” e rispolverarlo solo dopo che, chissà quando, qualcuno riuscirà a riportare la squadra tra i professionisti. Chiamatela come volete ma si eviti di spendere un nome che per tanti autentici appassionati è “sacro”. Chi vorrà improvvisare, eventualmente, porti in giro nei campi dell’hinterland “Holly e Bengji”. Per chi ama davvero questa squadra e questi colori, l’Akragas è un’altra cosa.
Agrigento riassaporerà il volley femminile grazie alla Seap Aragona. La neopromossa in serie B2 giocherà le gare interne al palasport “Nicosia”. La decisione è maturata in considerazione dei lavori di ristrutturazione che nei prossimi mesi interesseranno la palestra di Aragona. Ma, più in particolare, il trasferimento ad Agrigento rientra nell’ambito di un progetto di rilancio del volley in provincia e Agrigento può rappresentare il fulcro del progetto, così come proposto dal principale sponsor Sergio Vella.
Agrigento avrà, dunque, la possibilità di gustarsi il campionato di serie B2. La società del presidente Nino Di Giacomo sta lavorando per programmare una stagione d’avanguardia, puntando molto anche sulla valorizzazione dell’immagine del club. Il responsabile della comunicazione sarà Davide Sardo. Il sito internet sarà gestito ancora da Salvatore e Giuseppe Barresi. Confermato responsabile marketing Alessandro Cardella.
Le gare interne ed esterne della Seap Aragona saranno trasmesse in diretta streaming sul canale facebook della società.
E’ il primo americano che firma con la Fortitudo Moncada Agrigento per il secondo anno consecutivo. Jalen Cannon entra nella storia del club biancazzurro. “Vuol dire che ad Agrigento si sta davvero bene – afferma il direttore sportivo Cristian Mayer -. Sono davvero contento e sono convinto che Cannon possa fare ancora di più. Lavoreremo per migliorare certi aspetti, così come abbiamo fatto lo scorso anno. E’ rimasto con noi, dunque, ha voglia di lavorare e di fare sempre meglio per poi lanciarsi in campionati superiori".
Jalen Cannon è stato uno dei protagonisti della scorsa stagione. L’ala centro americana ha dato un notevole apporto alla squadra di Franco Ciani. E’ stato il migliore realizzatore con 15,4 di media punti a partita. “Mr Cannon” è stato il giocatore più utilizzato da coach Franco Ciani, con una media di 36,9 minuti.
Ancora grande incertezza sul futuro dell’Akragas. L’imprenditore iraniano Karimouee, pur confermando l’interesse a rilevare il club, non può procedere a causa dei problemi legati all’attuale situazione politico-economica che sta colpendo l’Iran.
Ed, allora, cosa si fa? Il tempo trascorre ed incombono le scadenze di giugno: stipendi e contributi da pagare per non subìre ulteriori penalizzazioni da scontare nella prossima stagione agonistica, e luglio quando bisognerà provvedere a versare la somma per l’iscrizione al prossimo campionato di serie D.
Karimouee ha scritto che intende rilanciare l’Akragas dando futuro alla società ma nel frattempo tra i tifosi cresce la preoccupazione. C’è da gestire l’immediato e iniziare a programmare la prossima stagione.
Cosa succederà? Chi lavora da tempo, non lesinando impegno e passione, alla complessa trattativa in questi giorni sta pianificando una soluzione tampone? L’Akragas è ancora oggi nelle mani di Silvio Alessi e spetterà a lui garantire fino al 30 giugno al pagamento degli emolumenti ai tesserati. L’incognita è rappresentata dal dopo.
Alessi da tempo afferma di non essere più in condizione di continuare. Ma, in mancanza di subentri, potrebbe essere chiesto proprio a lui di proseguire fino a quando la trattativa con gli iraniani non si definisca concretamente.
La questione Akragas resta intricata. Ad Agrigento ancora oggi, purtroppo, non si può parlare di calcio mercato e di futuro.
Il terreno di gioco ingiallito e abbandonato dello stadio “Esseneto” fotografa l’attuale situazione di grande incertezza tra abbandono e degrado.
La Fortitudo Moncada Agrigento lavora per programmare la nuova stagione. Cristian Mayer e Franco Ciani sono in costante contatto per pianificare il nuovo roster. Tra i riconfermati ecco il centro Tommaso Guariglia.
Il direttore sportivo, Cristian Mayer: “Siamo felici di avere ancora con noi Tommaso Guariglia. E’ un giovane che lo scorso anno ha dato vita ad un percorso di crescita importante. Tommaso può dare tanto. Sono contento di potere continuare a lavorare con lui, la sua riconferma si inserisce nel nostro progetto di valorizzazione dei giovani. La stagione che verrà per Tommaso Guariglia sarà più che mai importante”.
Felice della riconferma Tommaso Guariglia: “Sono contento di rimanere ad Agrigento. Abbiamo lavorato bene, coach Ciani è bravissimo. La Fortitudo è una società serissima, io ho firmato il mio contratto a giugno, il campionato non è ancora finito e non ho mai avuto il minimo dubbio. Ringrazio Cristian Mayer per la fiducia che depone in me ogni giorno.
Spero di potere migliorare ancora. Grazie al lavoro sono migliorato tanto, mi sento pronto a fare di più. La pallacanestro moderna richiede un 5 dai piedi veloci, grazie al lavoro fatto con coach Ciani sono cresciuto molto. Ma non mi fermo, con i miei compagni vogliamo ripetere la stagione dello scorso anno, sperando che sia sempre più entusiasmante".
E’ durato un anno il rapporto di lavoro tra la Fortitudo Moncada Agrigento e Giacomo Bandieri. Il coach nella prossima stagione non sarà più il responsabile del settore giovanile biancazzurro. Ad ufficializzarlo è il club del presidente Salvatore Moncada.
Giacomo Bandieri saluta Agrigento:
"Ringrazio il presidente Moncada per l'opportunità. Ringrazio Franco Ciani e Cristian Mayer. Ringrazio tutto lo staff e tutti i miei collaboratori. Ringrazio tutti i ragazzi che ho allenato questa stagione per l'impegno profuso. Ringrazio Federica e Gabriella che hanno tenuto sempre alto il morale in ufficio.
Ringrazio Alessandro Bazan, presidente di Real Basket, per l'amicizia ed il supporto morale anche nei momenti più difficili e bui. Ringrazio tutti i giocatori della prima squadra con i quali ho condiviso molto tempo durante la stagione. Infine ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine e che mi hanno dimostrato affetto in tutti questi mesi di mia permanenza ad Agrigento.
Purtroppo gli obiettivi miei e della società sono diversi e questo non hanno permesso la continuazione del rapporto, ma porterò Agrigento ugualmente nel mio cuore".
La società sportiva Akragas comunica che, nonostante un lungo periodo di silenzio mediatico, non ha mai smesso di lavorare, “lontano dai riflettori”, affinchè la cessione delle quote societarie, che si sta rivelando una operazione molto complessa, si concluda prima possibile per il bene della società stessa ma al contempo per quello dell’intero popolo biancazzurro che vive ormai quotidianamente il disagio di non conoscere il futuro dei propri colori.
Nel rispetto dell’unica richiesta fatta pervenire dall’imprenditore iraniano a capo della Holding che intende rilevare l’Akragas, che era quella di continuare a mantenere il massimo riserbo sul lavoro che si stava svolgendo, nostro malgrado non abbiamo potuto fornire eventuali dettagli o aggiornamenti sull’evoluzione della trattativa, anche se sin da subito ci era stato garantito che la cessione si sarebbe comunque concretizzata.
Oggi, il Dr. Karimouee, con il quale i contatti si sono mantenuti costanti, ci ha messo a conoscenza dell’attuale situazione politico-economica che da qualche settimana sta colpendo l’Iran. Una crisi internazionale, che in qualche modo sta incidendo sui tempi che porteranno all’acquisizione delle quote societarie dell’Akragas, confermando quanto più volte ribadito circa la sua reale volontà, ovvero che nonostante l’inaspettato ritardo il suo interesse è sempre vivo. Proprio per questo motivo ha voluto trasmettere un suo messaggio ai tifosi del gigante, attraverso il sito ufficiale della società.
Il Dr. Karimouee dichiara:
“Nel corso della mia prima ed unica visita nella città di Agrigento, in cui ho avuto modo di apprezzare le bellezze di questa antica e storica città, la grandissima accoglienza ed ospitalità che è stata riservata a me ed alla mia famiglia, la grande passione per l’Akragas da parte dei suoi tifosi, l’amore per il calcio che si leggeva negli occhi dei numerosi bambini che crescono ogni giorno nelle scuole calcio e nell’Akkademia Akragas, ho sin da subito manifestato il mio interesse a rilevare l’intero pacchetto azionario della società sportiva Akragas, dandone immediata disponibilità nel corso dei vertici con l’attuale gruppo dirigente ed i miei collaboratori.
Purtroppo, però, i tempi affinché materialmente io ritorni nuovamente ad Agrigento per sottoscrivere l’acquisto delle quote societarie, sono stati rallentati da alcune tappe obbligate, che oggi sono state tutte positivamente superate. Altre, però, che sono di ordine mondiale poiché coinvolgono direttamente i rapporti economici internazionali tra alcuni paesi, tra cui anche il nostro, e che come potete immaginare non dipendono da me o dalla mia volontà, stanno di fatto rallentando la cessione del club e di conseguenza l’inizio dei lavori per la nuova stagione sportiva.
Pertanto, non volendo scendere nei dettagli, mi è corso l’obbligo di comunicarvi il mio pensiero ed il mio saluto. Innanzitutto, vogliate scusarmi se scelgo questo strumento per parlare con voi, per la prima volta, sportivi di Agrigento e tifosi dell’Akragas. Sarò ben lieto di fare meglio appena ritornerò in città.
Ci tenevo a farvi sapere che nonostante le difficoltà incontrate, nonostante queste magari mi consigliassero di mollare e di lasciare perdere tutto, vi dico che non ho nessuna intenzione di desistere, anzi farò quanto è nelle mie possibilità per mantenere la parola data nel corso della mia prima visita, procedendo all’acquisizione dell’Akragas e programmando un futuro che sia più solido e duraturo possibile per il club che ormai sento anche mio.
Immagino che il perdurare di questa situazione possa ingenerare dubbi o perplessità negli sportivi di Agrigento, ed è comprensibile, sono il primo che se ne duole. Vi chiedo, pertanto di avere ancora un po’ di pazienza, la stessa di cui io stesso mi sto munendo, nella speranza che presto, finalmente, tutto si risolverà arrivando alla definitiva conclusione. Purtroppo il mondo delle politiche internazionali e del business in generale, a volte dettano regole che la volontà del singolo non può superare. Confidiamo nella volontà di Dio e speriamo di riuscire a realizzare questa operazione. Noi ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno.
Concludo con il mio più cordiale saluto e con l’augurio che le nostre strade si possano presto incontrare.”