La vittoria di Scafati ha ridato fiducia, positività e voglia di continuare a stupire. Ad Agrigento attorno alla Fortitudo Moncada si respira un’atmosfera particolare, entusiasmo crescente che fa ben sperare per il proseguo della stagione.
Ancora senza il capitano Evangelisti e Guariglia, i biancazzurri di Franco Ciani affrontano domani pomeriggio, dalle 18, al pala Moncada, Tortona. L’obiettivo è vincere in casa ma coach Ciani predica concentrazione.
"E’ una gara difficilissima. Tortona per organico e per consistenza, è una delle squadre migliori, se non la migliore insieme alla Virtus Roma. Scorrendo i nomi del roster hanno due giocatori per ogni ruolo. Sia in attacco che in difesa noi, dobbiamo dare vita ad una prestazione massimale. La nostra rotazione è ridotta ai minimi termini, mancheranno Evangelisti e Guariglia. Chiave tattica? Saremo costantemente impegnati nell’uno contro uno, Tortona è una squadra di mestiere. Ogni confronto diretto sarà fondamentale. La loro fisicità gli darà la possibilità di spendere falli. Dobbiamo essere determinati a volere vincere, prestando sempre la massima attenzione”.
Della gara con Tortona ha parlato anche Edoardo Fontana.
“Veniamo da una vittoria importante e questo ci serviva più che mai. Adesso tocca affrontare Tortona. E’ una squadra forte e di grande talento, ha giocatori molto importanti. Noi dobbiamo rimanere uniti, giocando la nostra pallacanestro e difendendo bene, solo così potremmo pensare di portare a casa la partita.
Qual è la sensazione nel partire nel quintetto titolare? E' una grande emozione, se dovesse capitare davanti al pubblico di casa sarà una cosa veramente importante. Devo continuare a lavorare duro, solo così potrò ottenere risultati importanti".
E’ iniziata la prevendita dei tagliandi per assistere alla partita del “Cuore biancazzurro”, in programma lunedì 17 dicembre, alle 14,30, allo stadio Esseneto di Agrigento.
Sarà l’occasione per rivedere in campo gli indimenticati calciatori dell’Akragas del passato, anche recente. Parte dell’incasso sarà devoluto alla mensa della solidarietà gestita con amore e passione dalla Comunità missionaria Porta Aperta insieme ad un gruppo di volontari.
L’organizzatore dell’evento, Gerlando D’Aleo, sottolinea l’importanza della partecipazione.
"La partita del cuore biancazzurro si prefigga diversi obiettivi: in primis regalare una giornata di festa al popolo akragantino, alla città di Agrigento, attraverso una gara che vedrà in campo personaggi del mondo Akragas, ma anche dello spettacolo e della tv, che possa attrarre anche a chi del calcio non interessa molto.
Ma c'è un aspetto ancora più importante. Ognuno di noi con un piccolo gesto, può compiere un grande gesto comunitario. Abbiamo scritto e detto che parte del ricavato andrà in beneficenza, non perché la parte che non ci andrà la intascherà qualcuno, ma solo perché in assenza di contributi privati e pubblici e volendo fare a tutti i costi questa partita, l'abbiamo organizzata in autofinanziamento”.
Questi i prezzi dei biglietti: 10 euro per la tribuna coperta e 5 euro per gradinata e curva Sud.
Sarà possibile acquistare i biglietti in prevendita, senza costi aggiuntivi, nei seguenti Punti Vendita: Pizza Stadio (F.lli Trupia) di via Manzoni (Agrigento)
Caffetteria San Vito, via Picone 4 (Agrigento)
Boom Buy, via Mazzini 205 (Agrigento)
Gold Bet (F.lli Infantino) Viale L. Sciascia (Villaggio Mosè)
Caffetteria Tabaccheria Li Causi, Piazzale Giglia (San Leone)
Farmacia Moribondo (Villaseta)
Bar Plano, s.s. 115 (Porto Empedocle)
Trasferta storta per l’Akragas. I biancazzurri sono stati costretti alla resa dal Lercara, due a uno. Un’occasione sprecata dall’Akragas che sperava in un risultato positivo per continuare la risalita in classifica e alimentare così l’ottimismo nell’ambiente sportivo agrigentino alla vigilia dell’apertura del mercato invernale.
E’ andata male alla squadra di Giovanni Falsone, complice qualche decisione arbitrale ritenuta discutibile: come nel caso del calcio di rigore concesso nel finale di gara che ha consentito al Lercara di vincere con l’Akragas.
Doveroso, però, sottolineare che l’Akragas è stata imprecisa in fase realizzativa fallendo qualche buona occasione gol. Tra queste l’opportunità sprecata dall’attaccante Falsone nel primo tempo.
L’Akragas era riuscita a sbloccare la partita nel secondo tempo grazie alla rete siglata dal bomber Santangelo. Poi il pareggio del Lercara. In mezzo due reti annullate ad entrambe le squadre per posizione irregolare. E sul finire l’Akragas non è riuscita ad evitare il gol vittoria dei palermitani.
L’Akragas torna a casa senza punti e adesso l’attenzione si sposta, nuovamente, sulla delicata questione societaria. In mancanza della definizione dell’assetto dirigenziale il potenziamento dell'organico inevitabilmente sembra destinato a complicarsi.
Anche con la pioggia sono rimasti lì nella loro curva Sud a incitare la squadra del cuore. In serie C come in Promozione non vogliono far mancare il loro sostegno, anche in trasferta. Non numerosi ma ci sono, sempre. Il loro attaccamento ai colori biancazzurri è sintetizzato nello striscione esposto domenica scorsa nel loro settore: “Dai ragazzi noi ci crediamo, fino alle fine”.
Nonostante la delusione per il fallimento, e nonostante l’attuale assetto societario dell’Akragas non sia ancora ben definito, non mancano agli appuntamenti domenicali.
Ma quanti degli altri tifosi biancazzurri credono in questa nuova esperienza calcistica? La gran parte finora osserva da lontano, non partecipa. E non partecipano neppure le forze produttive locali. Spiace osservarlo ma purtroppo oggi sta accadendo questo.
La speranza è che il progetto possa avere il sostegno di tutti e che si faccia presto chiarezza sulla dirigenza. Incombe il mercato invernale e se l’Akragas vuol essere protagonista fino in fondo dovrà necessariamente rinforzarsi e ampliare l’organico. Il tecnico Giovanni Falsone ha individuato i calciatori che potrebbero indossare la maglia biancazzurra ma occorre certezza economica. Ed oggi questa non c’è.
Negli anni ’90 la serie A la abbiamo gustata più volte sia in campo maschile che femminile di pallavolo. Il palasport “Pippo Nicosia” di Agrigento è stato teatro di gare ancora oggi ricordate da tanti appassionati: le sfide avvincenti tra Impresem Agrigento e Teodora Ravenna, Foppapedretti Bergamo, Latte Rugiada Matera. Anche in ambito maschile, le partite con Panini Modena, Maxicono Parma, Messaggero Ravenna. Le schiacciate di Ganev, Hadrava, Martinez, Smirnova, Tchebukina, il palleggio vellutato di Zaitsev e Cacciatori. Anni di grande volley, gioie, emozioni e ambizioni.
Dopo quegli anni, in campo femminile Aragona regalò qualche anno entusiasmante in A2 ma purtroppo non durò molto. Oggi sembrano esserci le condizioni per tornare protagonisti. Il progetto è ripartito grazie, principalmente, all’imprenditore agrigentino Sergio Vella, grande appassionato di sport, ed in particolare di volley e basket.
Proprio lui ne ha parlato, con grande orgoglio, sabato sera in sala stampa al termine della gara brillantemente vinta dalla sua squadra con Reggio Calabria.
“In estate, insieme al presidente Nino Di Giacomo, avevamo valutato l’opportunità di acquisire un titolo di B1 ma preferiamo vincere sul campo. E’ la politica sportiva che più ci piace. Oggi giochiamo in B2 ed il nostro obiettivo è approdare in B1. Vogliamo crescere e desideriamo arrivare in serie A con una programmazione attenta.
Siamo contenti della squadra costruita dal presidente Di Giacomo. Con la sua esperienza siamo certi di poter arrivare ai nostri obiettivi. Abbiamo un allenatore, Francesco Eliseo, giovane ed ambizioso; Un organico composto da giovani promettenti e giocatrici di assoluta qualità tecnica. Speriamo di avere anche quel pizzico di fortuna che anche in ambito sportivo non guasta.
Sogniamo di rivedere il palasport Nicosia gremito come un tempo. Col nostro marchio Seap vogliamo essere artefici della rinascita della grande pallavolo ad Agrigento e con l’entusiasmo di tutti crediamo di poter esaudire il nostro desiderio. Agrigento, con tutto il territorio provinciale, merita una squadra di pallavolo femminile ad alto livello”.
Questa volta l’overtime strizza l’occhio alla Fortitudo Moncada Agrigento. I biancazzurri sbancano Scafati e portano a casa due punti importanti.
Nonostante un roster limitato per le assenze del capitano Evangelisti e Guariglia, la Fortitudo Moncada ha giocato una partita di grande determinazione e solidità ed alla fine, dopo una gara appassionante, ha meritato il successo su un campo ostico.
Dopo un primo quarto all’insegna dell’equilibrio, nel secondo periodo Agrigento accumula in vantaggio di nove punti. Trascinata da Ammannato Scafati recupera e ma è ancora la squadra di Franco Ciani a chiuderlo avanti. L’ultimo quarto è un’autentica battaglia sportiva: le triple di Pepe e Bell portano avanti Agrigento (65 a 71) ma Thomas consente a Scafati di chiudere 73 a 73 ed è overtime.
Nel primo supplementare la Fortitudo gioca con molta concentrazione e maggiore determinazione e chiude 79 a 84.
A fine gara grande soddisfazione in casa Fortitudo Agrigento. Le parole di coach Franco Ciani in sala stampa.
"L'inesperienza a volte ci porta a non chiudere della partite che potremmo risolvere in modo migliore. La squadra, però, è giovane ed ha forte temperamento. I ragazzi non mollano mai ed hanno tanta voglia di fare. Gli overtime? Sono un segnale che c'è tanto lavoro da fare, ma la materia prima ti permette di farlo con tanto piacere e con tanti sviluppi futuri".
Si tratta della seconda sconfitta casalinga per Scafati. Agrigento si impone dopo Bergamo. Il commento di coach Lino Lardo
“Abbiamo buttato via una occasione incredibile di vincere una partita giocata male. Siamo stati bravi a riprenderla, con un secondo tempo energico, ma abbiamo giocato male e, ciononostante, l’abbiamo ripresa. Poi nel supplementare si sono viste tutte le nostre difficoltà di giocare insieme. La chiave era abbastanza semplice: buttare la palla dentro e giocare con Ammannato e Goodwin, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo problemi ad impostare il gioco, perché ci manca un playmaker di ruolo, si sente molto la mancanza di Tommasini.
Facciamo fatica quando le cose non vanno bene, mentre Agrigento si è dimostrata più solida, vincendo meritatamente. Abbiamo sciupato una occasione pazzesca di vincere, pur non giocando bene. L’energia e la cattiveria del secondo tempo non è bastata, bisogna avere il coltello tra i denti per 40’, almeno finché in attacco non diventeremo più concreti”.
Givova Scafati - Moncada Rinnovabili Agrigento 79-84 (22-22, 14-19, 18-14, 19-18, 6-11)
Givova Scafati: Ammannato 24 (4/6, 5/5), Thomas 21 (5/14, 3/5), Contento 12 (1/5, 0/9), Goodwin 8 (4/5, 0/0), Rossato 5 (1/3, 0/1), Romeo 5 (0/2, 1/4), Sgobba 2 (1/5, 0/1), Italiano 2 (1/3, 0/3), Esposito 0 (0/0, 0/0), Giordano 0 (0/0, 0/0), Zaccaro 0 (0/0, 0/0). All Lardo
Fortitudo Moncada Agrigento: Amir Bell 20 (1/4, 5/6), Simone Pepe 17 (2/5, 3/7), Lorenzo Ambrosin 15 (4/5, 1/5), Edoardo Fontana 9 (0/1, 2/6), Dimitri Sousa 9 (3/4, 1/2), Zilli 8 (2/5, 0/0), Cannon 6 (3/6, 0/0), Cuffaro 0 (0/0, 0/0), Evangelisti ne, Guariglia ne. All Ciani.
L’Akragas vince la gara interna con la Vis Borgo Nuovo e conquista tre punti preziosi per continuare la risalita nelle posizioni di vertice. Un secco quattro a zero allo stadio “Esseneto” contro i palermitani fanalino di coda del campionato di Promozione.
L’Akragas ha vinto con merito ma i la Vis Borgo Nuovo non ha sfigurato. Nel primo tempo gli ospiti hanno dato filo da torcere per poi calare nella ripresa, grazie anche alla superiorità dell’Akragas.
I biancazzurri sono andati in gol con Armenio, al 10° ed al 51esimo. Il terzo gol è stato firmato da Falsone al 72esimo e da Puccio al 93esimo.
Con questa vittoria l’Akragas si porta ad un punto dalla zona play off (con 19 punti) ma la squadra di Giovanni Falsone deve recuperare una gara: quella col Lercara.
Non sarà facile ma la Fortitudo Moncada Agrigento ancora una volta venderà cara la pelle per provare a vincere. L’avversaria di giornata sarà, in trasferta, Scafati. Della gara hanno parlato il coach Franco Ciani e Lorenzo Ambrosin.
Franco Ciani: "Si apre per noi un ciclo di partite contro le squadre più titolate, Scafati è la prima. Giochiamo in casa loro, hanno cambiato allenatore stanno incominciando a trovare equilibri nuovi. E’ un avversario molto difficile e di grande qualità ed esperienza che sul proprio campo ha sempre saputo imporre una legge ben precisa, dovuta alla loro consistenza. Noi dobbiamo reagire. Non tanto ad una prestazione negativa, perché a Latina abbiamo giocato una partita di altissimo livello, purtroppo non abbiamo concretizzato e portato a casa nulla. Dobbiamo pensare a questa prossima gara con solidità, senza commettere errori perché Scafati ti può spazzare dal campo in pochi minuti".
Lorenzo Ambrosin: "Veniamo da una partita difficile, dovevamo essere più bravi a rimanere compatti e concentrati fino alla fine. Siamo umani e possiamo sbagliare. Adesso affronteremo Scafati, che è un avversario tosto. Dobbiamo riuscire ad imporre il nostro ritmo, solo così possiamo pensare di vincere questa difficile partita".