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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

Mantova pareggia il conto. Uno a uno e serie apertissima. La Fortitudo Moncada Agrigento ritorna dalle due gare in terra lombarda con rammarico. Si perché perdere di un punto gara 2 (63 a 62) brucia, eccome.

Come due giorni fa in gara 1, l’ultimo decisivo tiro se lo è preso l’americano Kelvin Martin ma questa volta il canestro non ha sorriso ai biancazzurri. A 5” dalla sirena, probabilmente, il possesso poteva essere gestito in maniera diversa evitando il tiro dalla distanza. Ma tant’è. Mantova ringrazia e conquista un successo importante per il proseguo della serie.

Gara 2 è stata gara equilibrata sin dall’inizio. Agrigento ha quasi sempre condotto ma non riuscendo a dare l’allungo determinante. A differenza della precedente partita, i ragazzi di Ciani sono stati meno precisi al tiro e meno solidi in difesa. Per la Fortitudo Moncada Agrigento in evidenza Marco Evangelisti, match winner con 20 punti, Kelvin Martin con 18 ed Eatherton con 12.

Di contro Mantova è stata più determinata e lucida. Nella squadra di coach Martellossi hanno spiccato Ferguson con 16 punti e Udanoh con 15.

 

Adesso la contesa si sposta ad Agrigento. Appuntamento al Pala Moncada venerdì prossimo alle 20,30. Gara 3 si preannuncia entusiasmante e con una buona affluenza di pubblico. 

Il tabellino

 

Dinamica Generale Mantova – Fortitudo Moncada Agrigento 63-62 (15-15; 32-31; 49-49)

 

Dinamica Generale Mantova: Ferguson 16 (6/8, 1/7, 1/1 tl), Di Bella 5 (2/4, 0/2, 1/1 tl), Ndoja 6 (0/4, 2/6), Amici 2 ( 1/2, 0/2, 0/1 tl), Udanoh  15 (6/8, 3/4 tl), Alviti ne, Fumagalli ne, Moraschini 9 (0/3, 1/4, 6/6 tl), Gandini 4 (1/1, 2/2 tl)), Battistini ne, Gergati 6 (0/2, 2/5). All. Alberto Martellosi

 

Fortitudo Moncada Agrigento: Evangelisti 20 (3/4, 4/6, 2/2 tl), De Laurentiis 6 (3/4, 0/1), Martin 18 (4/10, 3/6, 1/2 tl), Piazza 1 (0/1, 0/1, 1/2 tl), Eatherton 12 (4/5, 0/2, 4/4 tl), Mortellaro 2 (1/1), Mascolo, Vai, Saccaggi 3 (0/2, 1/6), Morciano ne, Visentin ne. All. Franco Ciani

 

 

Per la giuria dell’Italian Sport Awards è il miglior allenatore della stagione 2015/16 nella categoria Lega Pro. Il tecnico dell’Akragas, Pino Rigoli, si aggiudica il premio risultando tra i più votati dalla giuria popolare e da quella tecnica composta dai giornalisti dei media sportivi nazionali.

Il premio a Rigoli sarà consegnato il prossimo 24 maggio, nel teatro comunale di Fiuggi, durante l’evento “Italian Sport Awards – la notte dei campioni dello sport italiano – Gran galà dello sport italiano”.

Giunto alla quinta edizione organizzato con il patrocinio di Coni, Figc e Lega Pro intende omaggiare gli sportivi italiani che si sono contraddistinti durante l’anno nelle rispettive categorie nazionali di appartenenza. L’obiettivo principale è quello di valorizzare la funzione sociale ed educativa dello sport, sia come opportunità di crescita individuale che per lo sviluppo culturale ed economico della collettività, facendosi promotore di una raccolta fondi a scopo umanitario. A Fiuggi, in occasione dell’evento, Pino Rigoli porterà con se una maglia ufficiale dell’Akragas che sarà messa all’asta per beneficenza.

Il premio al tecnico dell’Akragas è ritenuto meritato. Per Pino Rigoli parlano i successi ottenuti in carriera, dalle categorie dilettantistiche a quelle professionistiche. L’apice certamente quest’anno con la salvezza diretta conquistata con la sua Akragas  in Lega Pro. Un obiettivo raggiunto grazie ad un girone di ritorno con numeri da primato.

 

Premio meritato e adesso i tifosi dell’Akragas invocano la sua riconferma al timone del club per programmare adeguatamente il futuro. Rigoli, Akragas ed Agrigento un grande amore sbocciato alcuni anni fa e che in tanti nella città dei templi sperano possa proseguire. 

Una promozione storica. Il Benevento scrive la pagina più importante della sua storia calcistica lunga 87 anni. La serie B è realtà.

La vittoria sul Lecce 3 a 0 ha spalancato le porte della cadetteria alla squadra del siciliano Gaetano Auteri.

A regalare la vittoria più importante della stagione sono stati Mazzeo e Cissè.

Poi la grande festa. Un’esplosione di gioia allo stadio colorato di giallorosso e nelle strade di Benevento.

 

La serie B diverse volte accarezzata adesso si è materializzata.

La serie è ancora lunga, d’accordo, ma come inizio non c’è male. Molto promettente. A Mantova, il cammino play off della Fortitudo Moncada Agrigento è iniziato nel modo migliore.

Un’incredibile energia e lucidità hanno permesso ai biancazzurri di prendere subito il largo, distanziando Mantova e chiudendo il primo quarto con un eloquente 24 a 6. Evangelisti ha tirato con grande precisione, gli americani Eatherton e Martin hanno garantito fisicità sotto canestro e l’atletismo che contraddistingue Kelvin.

L’autore del canestro partita è stato proprio Kelvin Martin all’ultimo secondo. Combinazione Eatherton-Martin e gara 1 nel sacco per Agrigento. La Fortitudo Moncada si è imposta 70 a 72. Se la squadra di Ciani ha giocato un primo e secondo quarto con grande intensità difensiva e continuità in attacco, negli altri due parziali ha subito la rimonta dei padroni di casa.

Alla fine, però, l’ha spuntata Agrigento che mette la testa avanti nella serie.

Il commento di un soddisfatto coach Franco Ciani:

 “I playoff hanno la capacità di cancellare tutto quello che c’è stato prima e di aprire una storia completamente nuova, sebbene i valori espressi in stagione regolare permangano.

Abbiamo giocato una grandissima partita, siamo stati più bravi di loro e questo è innegabile: è evidente che nei primi 20 minuti abbiamo dominato mentre dopo l'intervallo l'inerzia della gara sia cambiata, ma noi comunque siamo riusciti a mantenere quella lucidità che ci ha permesso di mantenere il controllo dei nervi nel finale. Direi che la squadra ha risposto molto positivamente in questo esordio nei playoff. 

La legge dei playoff dice anche che quello che si è fatto oggi non conta nulla, perché domani c’è una partita che riparte zero a zero, ma è chiaro che aver conquistato gara 1 ci da più serenità. Sarebbe però sbagliato pensare che ormai la serie è conquistata perché non è assolutamente così. Mancano due vittorie e dobbiamo giocare fra due giorni con la stessa intensità e duttilità di oggi.

Oggi la presenza oggi di Chris Mortellaro ci ha permesso di allungare le rotazioni ed è sicuramente stato un fattore positivo: certo, non ha ancora metabolizzato il nostro sistema di gioco, ma di partita in partita sono certo potrà che essere sempre più utile alla squadra.”

 

 

Il tabellino

Dinamica Generale Mantova – Fortitudo Moncada Agrigento 70-72 (8-24; 26-43; 48-54)

Dinamica Generale Mantova: Ferguson 6 (0/2, 2/9), Di Bella 3 (0/1, 1/1), Ndoja 11 (0/2, 2/8, 5/6 tl), Amici 18 ( 1/2, 3/7, 7/7 tl), Udanoh 14 (7/10 da due), Alviti n.e., Fumagalli n.e., Moraschini (0/), Gandini 4 (2/3), Battistini n.e., Gergati 14 (7/10). All. Alberto Martelossi

 

Fortitudo Moncada Agrigento: Evangelisti 18 (4/6, 3/4, 1/1 tl), De Laurentiis 2 (1/1, 0/1), Martin 13 (6/8, 0/1, 1/1 tl), Piazza 10 (2/4, 1/6, 3/3 tl), Eatherton 17 (7/10, 0/1, /4 tl), Mortellaro (0/3 da due), Mascolo 2 (2/2 tl), Saccaggi 10 (3/5, 1/4, 1/2 tl), Morciano n.e., Visentin, Vai. All. Franco Ciani

 

 

Il pari a Melfi, 2 a 2, consegna all’Akragas la tanto agognata salvezza. I biancazzurri si garantiscono un posto nella Lega Pro 2016-2017. Obiettivo raggiunto con grande soddisfazione ad un turno dall’epilogo della stagione regolare.

Un obiettivo importante colto con sacrificio, impegno e determinazione da parte della squadra, dello staff tecnico e dei collaboratori, e dalla dirigenza che ha consentito tutto ciò.

A Melfi è stata partita vera, nonostante i padroni di casa sapessero già di non poter evitare la lotteria dei play-out per garantirsi la Lega Pro anche per la prossima stagione.

L’Akragas è stata costretta a rincorrere il Melfi: la squadra di Ugolotti ha chiuso il primo tempo avanti di due gol grazie alle marcature di Canotto e Maimone.

Nella ripresa la reazione biancazzurra. Marino e Di Piazza fissano il 2 a 2 che, in  virtù dei concomitanti risultati, sancisce la permanenza matematica nei professionisti.

 

Sabato prossimo allo stadio Esseneto sarà festa sia per l’Akragas che esulta per la salvezza ed il Benevento che si gode la storica promozione in serie B.

Aumenta l’influenza dell’editoria italiana oltre confine, così come la percentuale di titoli venduti. Al tempo stesso è in crescita anche il numero di titoli per cui sono stati acquistati i diritti. Nel 2015 le case editrici italiane hanno venduto all’estero i diritti di quasi 6mila titoli (5.914 per la precisione, +11,7% sul 2014) e ne hanno acquistati oltre 10mila (10.685 per la precisione, +2% sul 2014)L’Europa resta il riferimento sia per gli acquisti (55%) sia per le vendite (50,8%) ma gli altri mercati rappresentano la metà delle transazioni: Centro e Sud America in testa, seguiti da Asia e Nord America.

È quanto emerge dall’e-book “Mercanti di storie. Rapporto sull’import/export di diritti 2016”*, realizzato da Gianni Peresson dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) per conto di ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in uscita oggi, 27 aprile, in occasione della partecipazione dell’Italia come Paese Ospite d’Onore alla XXVI Fiera Internazionale del Libro di Abu Dhabi (ADIBF) in programma fino al 3 maggio.

L’indagine (la sintesi è in allegato) ha coinvolto 870 case editrici e colma un vuoto di otto anni (l’ultima risale al 2007). 
Si tratta di un’analisi complessiva di come il sistema editoriale italiano si muove in ambito internazionale, grazie alla rilevazione dei dati di vendita/acquisto 2014 e 2015 dei diritti per Paese dei segmenti Narrativa, Bambini, Saggistica, Illustrati e Altro (Manualistica, self help, guide).

 

 * disponibile da oggi sulle principali piattaforme al prezzo di 11,90 euro.

Si consuma un altro passaggio del lungo e farraginoso iter per dotare lo stadio Esseneto di Agrigento dell’impianto di illuminazione. Un’opera indispensabile per consentire all’Akragas di continuare a giocare le gare di Lega Pro nell’impianto di via Petrarca. La giunta comunale di Agrigento ha approvato la nuova convenzione.

“Approvata in tempi record – sottolinea il sindaco di Agrigento , Lillo Firetto, al Giornale di Sicilia. In quattro ore, da quando ci è pervenuto il nuovo schema elaborato dalla società Akragas, abbiamo emesso la delibera di giunta che ratifica il documento. Abbiamo immediatamente convocato i dirigenti e riscritto la delibera saltando anche il pranzo”.

Ma qual è la novità sostanziale della nuova convenzione?  Elemento significativo che dovrebbe facilitare l’avvio dei lavori riguarda l’affidamento degli stessi. Il Comune di Agrigento rilascerebbe alla società Akragas un’autorizzazione a procedere direttamente con una ditta di propria fiducia senza dover, quindi, ricorrere alla gara d’appalto.

Un’altra novità riguarda il punto relativo alla garanzia da fornire al Comune. La società Akragas dovrà fornire garanzie soltanto nei riguardi dei fornitori.

La palla passa adesso al consiglio comunale per l’approvazione del documento.

 

L’auspicio è che si faccia velocemente per non perdere ulteriore prezioso tempo e poter così programmare serenamente il futuro della squadra. Il futuro del club passa anche e soprattutto dalla disponibilità dello stadio Esseneto e dalla partecipazione di nuovi imprenditori e sponsors disponibili a rendere l’Akragas ancora più competitiva nell’impegnativo e affascinante campionato di Lega Pro. Con programmi, strutture e risorse economiche certe si può andare lontano. 

L’Akragas si concentra sul Melfi. A due turni dall’epilogo della stagione i biancazzurri preparano l’ennesima battaglia che potrebbe sancire la permanenza in Lega Pro. Il Melfi è già ai play out per non retrocedere. La squadra allenata da Ugolotti vorrà comunque concludere la stagione regolare, davanti al proprio pubblico, nel migliore dei modi. Della prossima gara ha parlato in conferenza stampa il tecnico dell’Akragas, Pino Rigoli.  

 

 "Penso di trovare una squadra con delle motivazioni anche perché giocano in casa  e penso sia giusto onorare l'impegno così come ha fatto il Messina domenica allo stadio Esseneto.

Per noi è la partita della vita, è una sorta di finale e ci auguriamo di portare a casa un risultato importante che possa servire a chiudere definitivamente la questione relativa alla permanenza in questa categoria.

 

Nelle prossime due partite, Melfi e Benevento, ci giochiamo la categoria, una cosa impensabile fino a qualche mese addietro ma oggi possiamo dire che è alla nostra portata. Contro il Melfi ci vuole un’Akragas molto determinata e dal punto di vista mentale una squadra pronta al sacrificio".

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