Nuovo acquisto dell’Akragas. Il club biancazzurro ha ingaggiato il centrocampista Giuseppe Pirrone. Nato ad Alcamo, classe ’86, proviene dall’Acr Messina di serie D ma in passato ha indossato le maglie di Trapani e Ascoli in serie B.
Pirrone si è già aggregato ai nuovi compagni di squadra e sarà disponibile per la gara di Coppa Italia con la Pro Favara.
Soddisfatto il presidente dell’Akragas, Giovanni Castronovo. “Abbiamo ingaggiato un altro top player per la categoria. Pirrone è un grandissimo giocatore. Siamo davvero contenti di aver regalato questo fuoriclasse ai nostri tifosi. Con lui l’Akragas è ancora più forte”.
Presentazione in piazza, a San Leone, per la Fortitudo Moncada Agrigento. Il club del presidente Moncada quest’anno ha voluto incontrare gli appassionati di basket e non solo in un luogo diverso, la piazza appunto. La squadra al gran completo, con in testa coach Devis Cagnardi, si è presentata ai tifosi: applausi per tutti, vecchi e nuovi volti biancazzurri.
Una squadra rinnovata che spera di suscitare le simpatie del pubblico e di fare bene in un campionato di A2 come sempre intenso e difficile.
La Fortitudo Moncada quest’anno ha voluto coinvolgere anche le altre due principali squadre agrigentine di calcio e volley femminile: l’Akragas e la Seap Dalli Cardillo. E’ stata una bella serata all’insegna dei buoni propositi delle maggiori squadre che rappresenteranno Agrigento nei rispettivi campionati. All’evento della Fortitudo Moncada è intervenuto anche il sindaco di Agrigento Calogero Firetto.
Primo approccio con Agrigento per il nuovo coach della Fortitudo Moncada, Devis Cagnardi. Il tecnico bresciano si è presentato agli operatori dell’informazione. Accanto a lui il presidente Salvatore Moncada ed il direttore sportivo Cristian Mayer.
Il nuovo coach biancazzurro si è subito detto contento della scelta.
“La Fortitudo Agrigento ha costruito negli anni solidità, immagine di società di grande serietà ed efficienza anche dal punto di vista infrastrutturale. Sono molto contento di essere qui. Posso dirvi che pochissime squadre in Italia, anche tra quelle importanti, hanno ciò che ha la Fortitudo Agrigento: un bel palasport con foresteria, mensa, palestra. Ci sono tutte le condizioni per lavorare nel migliore dei modi. Chi viene ad Agrigento trova un ambiente stupendo.
Avevo qualche altra proposta ma ho preferito la Fortitudo Moncada ritenendo questa società quella confacente al mio essere ed alle mie aspettative professionali. Ricevere la proposta del presidente Moncada e di Mayer mi ha riempito d’orgoglio e rappresenta per me una opportunità importante. Sono qui da poche ore ma sto ricevendo una bellissima accoglienza, percepisco già il calore dei tifosi. E’ la mia dimensione. Spero di ricambiare presto con il lavoro, l’impegno, la passione e, soprattutto, i risultati.
Ho grande voglia di misurarmi e dare la mia impronta alla nuova squadra. Che squadra nascerà? Stiamo lavorando. Partiamo dalla base dei giocatori dello scorso anno e cercheremo di inserire gli uomini giusti che ci consentiranno di fare bene. Speriamo di costruire un roster che unisca esperienza e gioventù, qualità e voglia di crescere. Stiamo vagliando diverse soluzioni e posso garantirvi che non tralasceremo nulla. L’intento è quello di fare bene. Inutile fare altre promesse.
Con il sostegno dei tifosi possiamo sicuramente toglierci belle soddisfazioni. A loro chiedo di starci vicino sia nei momenti esaltanti che in quelli difficili. Nell’arco di una stagione è naturale che ci siano anche quelli ”.
Il presidente Salvatore Moncada ha rimarcato le ragioni della scelta del nuovo coach.
“Come nella nostra consolidata impostazione di lavoro, abbiamo innanzitutto scelto l’uomo prima ancora che l’allenatore. Le qualità umane e caratteriali sono per noi fondamentali. Devis Cagnardi risponde alle caratteristiche che cerchiamo ed eccoci a presentarlo e a dargli il benvenuto nella nostra società.
Con lui ripartiamo per programmare una stagione che ci auguriamo possa essere positiva. Nonostante un budget contenuto contiamo di costruire un roster competitivo. Un grazie sento di rivolgerlo a Lorenzo Ambrosin che, nonostante altre proposte allettanti sul piano economico, ha scelto di restare ad Agrigento. E’ un bellissimo segnale che apprezziamo. Insieme al coach faremo alcune valutazioni tecniche. Stiamo lavorando per il bene della Fortitudo”.
Parole di apprezzamento nei confronti di coach Cagnardi anche dal ds Cristian Mayer.
“Avevamo diverse opportunità ma abbiamo scelto Devis per le sue qualità innanzitutto morali. Sul piano tecnico è un allenatore preparato che ha voglia di crescere. Agrigento riteniamo possa essere la piazza giusta per esprimere le proprie qualità.
La squadra? Come sempre vagliamo le soluzioni più adatte. Conciliamo budget e i profili migliori alle nostre aspettative. Posso dirvi che quest’anno saremmo intenzionati ad inserire qualche giocatore che possa elevare in maniera sostanziale il nostro potenziale. Se ricordate, finora abbiamo sempre puntato sul collettivo ed evitato i leader. Quest’anno vorremmo provare a individuare un giocatore che possa essere da chioccia per gli altri e far sentire la propria presenza in campo in maniera decisa e produttiva”.
L’era Devis Cagnardi alla Fortitudo Moncada è ufficialmente iniziata. Agrigento intende ancora ben figurare nella prossima A2.
Gara 1 regala emozioni e palpitazioni al pubblico del palasport Nicosia di Agrigento. Il primo round della sfida tra Seap Aragona e Castellana Grotte è stato interminabile, sofferto e ricco di sorprese. L’hanno spuntata in rimonta, al tie break, le agrigentine.
Vittoria del cuore, della determinazione e della personalità. Si, perché per come si era messa la gara non era semplice rimontare due set alle pugliesi che si sono dimostrate avversarie molto combattive e ben organizzate. Una squadra solida, di elevata qualità tecnica per la categoria.
Castellana Grotte si è imposta nel primo parziale col punteggio di 19- 25. Ancora più combattuto il secondo terminato 29-31. Nonostante il pesante passivo la Seap Aragona ha avuto il merito di crederci e di trovare la forza giusta per contrastare le ospiti. Pian piano, le ragazze di Paolo Collavini hanno iniziato a costruire l’impresa della rimonta rosicchiando a Castellana punti e certezze. Trascinate dal caloroso pubblico del Nicosia, la Seap vince il terzo parziale 25-19 e con carattere si impone anche nel quarto 25-14. Le agrigentine ci credono e a quel punto annientano l’attacco ospite. Nel quinto set, palla dopo palla Castellana perde lucidità ed efficacia e la Seap fa suo parziale e match col punteggio di 15-12.
Tre a due per la Seap Aragona e successo importantissimo per il proseguo della serie. La squadra di Paolo Collavini ha dimostrato grande carattere ma un plauso va a Castellana che si è subito dimostrata avversaria dall’alto potenziale tecnico.
Mercoledì prossimo gara 2 a Castellana Grotte. In caso di successo delle padrone di casa sarà necessaria lo spareggio che in quel caso si giocherà nuovamente in Sicilia sabato 8 giugno. Se dovesse vincere la Seap…sarà un’altra storia….
Cresce l’attesa per gara 1 della finale dei play play off di serie B2 femminile. La Seap Aragona affronta in casa, al palasport Nicosia di Agrigento, le pugliesi di Castellana Grotte. Fischio d’inizio alle 18.
L’appuntamento è stato presentato durante una conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente Nino Di Giacomo, il tecnico Paolo Collavini e le giocatrici Ilenia Cammisa e Valentina Biccheri.
Si preannuncia un confronto combattuto. Il tecnico Collavini: “E' una finale interessante perchè il Grotte Volley Castellana è una formazione ben assortita con attaccanti esperti, un opposto grintoso e un efficace gioco al centro che, in questa categoria, fanno la differenza. Sarà una partita abbastanza impegnativa e faremo di tutto per farla nostra.
Abbiamo i mezzi per vincere ma servirà una grande partita del collettivo, limitare al massimo gli errori e i cali di concentrazione”.
La Seap Aragona è carica e pronta a dare il massimo.
Ilenia Cammisa: “Siamo prontissime alla battaglia, contro un grande avversario. Abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi e non vediamo l'ora di scendere in campo. Affrontiamo un avversario ostico che ci darà tantissimo filo da torcere. Faremo di tutto per batterle, lotteremo su ogni pallone, confidando anche sui nostri tifosi. Abbiamo bisogno del loro calore e del loro sostegno per conquistare la vittoria. E' la prima finale playoff della mia carriera e ci tengo tantissimo a vincere la serie per approdare in B1 con questa maglia”.
Valentina Biccheri: “Mi aspetto una partita combattuta tra due squadre che hanno meritato di giocare la finale. Ci sarà da soffrire e da lottare su ogni pallone per cercare di conquistare la vittoria. Dobbiamo sfruttare in pieno il fattore campo, il fattore tifosi, perchè giocare la prima gara in casa è una grandissima opportunità da non farci assolutamente sfuggire. Siamo cariche, siamo pronte per offrire un grande spettacolo al nostro pubblico”.
Dal presidente Nino Di Giacomo l’appello ai tifosi agrigentini a riempire il palasport Nicosia per spingere la squadra verso l’obiettivo.
“Siamo vicinissimi al traguardo e confidiamo nell'apporto del pubblico per cercare di vincere la prima gara contro il forte Grotte Volley Castellana. Mi aspetto un gran tifo che possa spingere le ragazze a disputare una partita fantastica. Il sogno della promozione in B1 è davvero a portata di mano, può diventare realtà ma molto dipenderà dalle nostre ragazze.
E sono certo che non deluderanno le aspettative della vigilia. Le ho viste cariche e grintose, molto concentrata sull'avversario. Sarà una partita difficile contro un avversario forte in ogni reparto che annovera tra le proprie fila un'autentica fuoriclasse, la bulgara Kostadinova. Per vincere questo tipo di finali servirà la partita perfetta: battere bene, ricevere benissimo e mantenere altissima l'asticella della concentrazione. Giocare ogni punto come se fosse il match point”.
Non meteora del basket ma certezza. Non una società “fantasma”, purtroppo come molte, ma riconosciuto esempio di programmazione, serietà e stabilità. Mentre una società quale Siena è scomparsa dopo essere stata per anni la regina del basket, ad Agrigento la Fortitudo Moncada continua la propria attività sia in A2 che in ambito giovanile. Quest’anno non è riuscita a centrare i play off ma, seppur tra alti e bassi, è riuscita anche a far divertire il pubblico, specie nella prima parte della stagione. Il prossimo anno la Fortitudo Moncada sarà ancora ai nastri di partenza dell’importante campionato di A2. Il nome di Agrigento continuerà a veicolare in Italia. Altri giovani emergenti avranno la possibilità di mettersi in mostra. Ed a guidarli sarà ancora Franco Ciani. Così come anche il direttore sportivo Cristian Mayer continuerà a svolgere il proprio ruolo di “esploratore” di talenti. Ancora presto per parlare di mercato anche se quasi sicuramente l’americano Jalen Cannon saluterà la Fortitudo Agrigento. Cinque i giocatori che dovrebbero essere riconfermati.
Della stagione da poco terminata hanno parlato durante una conferenza stampa il presidente Salvatore Moncada ed il direttore sportivo Cristian Mayer.
Il presidente Moncada ha rimarcato, tra l’altro, i grandi sforzi per dare continuità e portare avanti il progetto sportivo.
“E’ difficile fare di più. Questo campionato ci mette a confronto con realtà molto importanti. Stiamo lavorando su dei nuovi processi di marketing, iniziative che potrebbero efficientare i costi. Non ho nulla da rimproverarmi. Le nostre risorse sono queste. Da un punto di vista finanziario ed economico è il massimo che il territorio può permettersi. Ringrazio lo zoccolo duro degli sponsor, stanno sempre al nostro fianco e di questo ne sono felice. Credono nel nostro progetto, lo fanno da anni. E' importante. Non posso - dice Moncada - chiedere di più alle persone che sono state nella squadra e con la squadra. E’ abbastanza costante il nostro atteggiamento in questo campionato. Le nuove manovre di marketing potrebbero consentirci di avere qualcosa in più in moda da investire sulla squadra. Siamo stati un po’ sfortunati, quando le squadre sono abbastanza corte, mantenere gli equilibri è complicato. L’infortunio di Giacomo Zilli, non ci voleva. Lui è un centro fisico ed importante, la sua presenza ha aiutato moltissimo. Se avessimo vinto una partita in più, avremmo disputato i play off. Ho la consapevolezza che queste sono le nostre risorse, più di questo la società non può fare. Oserei dire che è anche il nostro territorio non si può permettere. Bilancio economico? Nello sport ci rimettono tutti. Io lo faccio da anni. Se dovessi guardare quanto ho rimesso nel basket, avrei già lasciato.
Questo è un campionato che costa, non abbiamo grandissimi introiti. Siamo riusciti a compattare i costi. Questo, però, ci mette nella condizione di essere un po’ ‘stretti’. Palazzetto con poche presenze? Lo stimolo principale era quello di non dare alla città il campionato che si merita, numericamente forse non è la serie A. Però, poi, penso alla gente appassionata e dentro di me cresce la voglia di continuare a fare basket. Cristian Mayer ed il coach Ciani in questo periodo sono stati al mio fianco, mi hanno ascoltato ed abbiamo preso delle decisioni logiche. Io sto dando un obolo alla mia città, potrei fare altro. Questa è una cosa che mi fa divertire, c’è anche un fatto aggiuntivo a tutto questo, ho anche mio nipote che mi tiene compagnia nelle partite. Spesso cambiano le dinamiche mentali. Se io non avessi il basket perderei una delle cose più importanti della mia vita. Sotto l’aspetto tecnico, noi abbiamo dei contratti pluriennali. Ovviamente abbiamo delle clausole, così come le hanno i giocatori. Abbiamo investito su delle persone, ad esempio Lorenzo Ambrosin. Lui, come tanti altri, ha dato il cuore per questa squadra. Obiettivi? Io vorrei avere un pubblico che ami il basket e non i risultati. Spesso mi sento dire, perché fa pagare il biglietto? Le cose regalate non possono essere uguali a quelle guadagnate. La dinamica più importante è quella di amare un nome, la squadra della propria città. Noi, non abbiamo mai fatto dei campionati da pezzenti, siamo stati bravi a giocarcela con chiunque. Spesso ci confrontiamo con squadre che spendono il doppio di noi, contro di loro abbiamo anche vinto. Questo è gratificante. I giocatori che vanno via da qui sono tutti regolarmente pagati. Siamo una società seria, corretta e puntuale con gli impegni: questo ci ha premiati. Sempre.
Mayer e Ciani sono persone competenti, il loro lavoro per me è prezioso. Cannon? E’ un giocatore molto forte, ha giocato due anni strepitosi. Credo, abbia altre ambizioni”.
Bilancio positivo anche per il direttore sportivo Cristian Mayer.
“Il mio bilancio? E’ in linea con quello che ha detto il presidente. L’anno prima è stato forse più entusiasmante. Tutti dicono che il girone Est è più difficile, i play off stanno dimostrando il contrario. Quest’anno il campionato è stato molto più complicato. Rimpiazzare Giacomo Zilli non era facile. Fare mercato durante l’anno non è mai semplice. L’unica delusione che ho, è che alla fine ho visto giocatori che mentalmente hanno mollato. Altri, erano davvero stanchi. Possiamo e dobbiamo lavorare sui cali di tensione morali. Dobbiamo fare di più, ci sono dei margini di miglioramento.
Siamo stati tutta la stagione tra le prime quattro del campionato, sembrava un anno semplice. Poi, l’infortunio di Giacomo Zilli ha condizionato il percorso. Stiamo lavorando per il futuro, cercando soluzioni diversi. Abbiamo diverse possibilità e le stiamo vagliando tutte. Cerchiamo di muoverci il prima possibile, speriamo di dare qualche novità. Amir Bell? E’ un ragazzo speciale. Mi piacerebbe rimanesse, è un ragazzo fantastico. E’ al suo primo anno da professionista, sarà difficile trattenerlo. Vediamo. Cannon? Ha fatto un grande campionato, gli auguro il meglio. Non credo sia possibile poterlo mantenere. Ci vorrebbe una crescita generale del territorio”.
Le urla di esultanza e gli abbracci al termine sono liberatori e servono a scarica la tensione accumulata. La Seap Aragona vince con merito gara 1 della semifinale dei play off per la promozione in serie B1. Al palasport Pippo Nicosia le agrigentine hanno superato Ladispoli per tre set a zero.
Vittoria col massimo scarto ma Ladispoli ha dimostrato di essere una buona squadra, omogenea e ben organizzata, capace nei primi due set di mettere in difficoltà le padrone di casa. La Seap ha fatto valere in pieno il fattore campo esprimendo una buona pallavolo, giocando con grinta e determinazione. Ecco il racconto dei set.
La Seap ha un buon approccio alla gara ma Ladispoli non soccombe. Primo set intenso, emozionante, all’insegna dell’equilibrio, giocato punto a punto dopo un’iniziale prevalenza delle padrone di casa che hanno vanificato il vantaggio di cinque punti. Aragona e Ladispoli si danno battaglia e non mancano gli errori al servizio e in attacco da entrambe le parti, a dimostrazione di quanto sia importante la posta in palio. Ma la spunta la Seap trascinata dalle schiacciate di Cammisa. E’ proprio lei a chiudere il set sul punteggio di 27 a 25.
L’equilibrio è il filo conduttore anche del secondo parziale. Ladispoli prova a farlo suo ma la Seap annulla il mini vantaggio delle ospiti. L’ingresso in campo di Falcucci per Biccheri si rivela una mossa azzeccata del tecnico Collavini. Falcucci mette in difficoltà le avversarie con battute insidiose, ed in attacco le agrigentine non perdonano. Ladispoli va in confusione e cede 25 a 21 con il punto decisivo dell’alzatrice Martina Baruffi.
Il terzo set è senza storia. Dominio assoluto della Seap Aragona. Ladispoli non riesce ad opporsi e a fare il proprio gioco. Le agrigentine, trascinate da un pubblico caloroso, chiudono parziale e gara col punteggio di 25 a 11.
Tre a zero e primo round alla Seap. Successo importante in vista di gara 2 in programma sabato a Ladispoli. Le romane sono obbligate a vincere. Aragona potrà giocare sicuramente con maggiore tranquillità e la serenità non è una componente di poco conto. Si preannuncia una nuova gara combattuta.
La Seap Aragona è proiettata a gara 1 dei play off per la promozione in B1. Mercoledì al palasport Nicosia di Agrigento (inizio ore 20,30) arriva Ladispoli. Le romane nella stagione regolare si sono classificate al terzo posto, nel girone G, con 63 punti, frutto di 20 vittorie e 6 sconfitte e nei quarti di finale dei play off hanno superato Brindisi in rimonta.
Un’avversaria da affrontare nel modo migliore. Le ragazze agrigentine sono chiamate a prestazione di grande concentrazione e determinazione.
Della gara e più in generale sui play off hanno parlato in conferenza stampa il tecnico Paolo Collavini, la palleggiatrice Martina Baruffi ed il presidente Nino Di Giacomo.
Ecco le loro dichiarazioni:
Paolo Collavini: “La mia squadra è pronta alla sfida contro il Volley Ladispoli. Le ragazze hanno una gran voglia di scendere in campo e di vincere. Mi aspetto una gara dura perché affrontiamo un avversario ben organizzato con pochissimi punti deboli che ha avuto la capacità e la bravura di eliminare l’Oria Brindisi, formazione sulla carta più quotata. Il risultato finale dipenderà molto da noi”.
Martina Baruffi: “Finalmente si gioca e non vediamo l’ora di dimostrare tutto il nostro valore. Siamo in grande forma, cariche al punto giusto per sfoderare una superba prestazione. Vogliamo iniziare con una vittoria la nostra rincorsa alla serie B1 che in campionato ci è sfuggita per tre soli set. Un vero peccato. Sarà una grande battaglia che vogliamo vincere grazie anche all’incitamento dei nostri meravigliosi tifosi”.
Nino Di Giacomo: “Mi aspetto una gara superlativa e ho molto fiducia nelle mie ragazze. Sono sicuro che la squadra farà una grande partita. Sono molto ottimista per mercoledì e confido molto nell’apporto del pubblico che sono certo riempirà gli spalti del PalaNicosia per spingere la squadra alla vittoria. Sarà un grande spettacolo anche perché il Volley Ladispoli è un’ottima squadra, da non sottovalutare, ma da affrontare con grandissima determinazione”.