La A2 è adesso ad un passo. La Seap Dalli Cardillo Aragona vince anche la gara di ritorno con la Rizzotti Design Catania. Al palasport Nicosia le biancazzurre si impongono con un netto 3 a 0 e volano in finale.
Una gara perfetta delle agrigentine. Questi i parziali: 25-19, 25-14, 25-16. Gara a senso unico con la Seap Dalli Cardillo straripante in tutti i fondamentali. Agrigentine determinate ad ottenere il pass per la finale.
C’è stata storia solo nel primo set. Per il resto solo Seap Dalli Cardillo. La squadra di Massimo Dagioni conquista la vittoria per 3-0 che vale tantissimo ai fini di un’ottima posizione nella classifica avulsa per gli accoppiamenti della finale per la promozione in A2.
La gara è stata preceduta dalla cerimonia di premiazione per uno storico sponsor della Pallavolo Aragona. Il Presidente Nino Di Giacomo ha consegnato la maglia ufficiale della Seap Dalli Cardillo Aragona all’imprenditore Pietro Murania, fondatore dell’azienda Kemeco, per suggellare i 18 anni di collaborazione e di sostegno economico alla società aragonese.
SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA - RIZZOTTI DESIGN CATANIA 3-0
Il tabellino dell’incontro:
SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta 1, Stival 16, Murri 7, Cappelli 13, Vittorio (L), Moneta 9, Micheletto n.e., Baruffi n.e., Dell’Amico n.e., Silotto n.e., Borelli 4, Ruffa n.e. All.: Massimo Dagioni
RIZZOTTI DESIGN CATANIA: Pezzotti 3, Oggioni 2, Muzi 10, Messaggi 2, Monzio Compagnoni 3, Bonaccorso (L), Minervini 0, Mercieca 4, Musumeci n.e., Agbortabi 0, Conti n.e., Nielsen 3, De Luca n.e. All.: Marco Relato
Primo semaforo rosso dei play off. La Fortitudo Moncada Agrigento conosce la prima sconfitta. Omegna si aggiudica gara 3 e allunga la serie. 86 a 82 il successo dei padroni di casa.
La Fortitudo Moncada ha condotto il match per due quarti. Dal terzo Omegna alza il ritmo e cambia l’inerzia. I biancazzurri soffrono. La partita è avvincente. Grande, Chiarastella, Saccaggi e Rotondo realizzano punti preziosi e tengono viva Agrigento che nell’ultimo quarto sfiora il successo. I ragazzi di Catalani alzano il ritmo ma Omegna ha una marcia in più e con la forza della disperazione vince. Domenica prossima gara 4.
Paffoni Fulgor Omegna - Moncada Energy Group Agrigento 86-82 (20-23, 20-21, 25-12, 21-26)
Paffoni Fulgor Omegna: Prandin 21 (8/13, 1/4), Del testa 17 (2/4, 3/4),Artioli 13 (2/6, 3/4), Balanzoni 10 (3/7, 0/0), Procacci 9 (1/5, 1/3), Sgobba 6 (2/3, 0/3), Scali 4 (1/2, 0/2), Battaglia 4 (2/7, 0/1), Cesare Zugno 2 (1/2, 0/0), Lorenzo Neri 0 (0/0, 0/0), Segala 0 (0/0, 0/0), Terreni 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 18 / 21 - Rimbalzi: 35 5 + 30 (Jacopo Balanzoni 10) - Assist: 16 (Alessandro Procacci 6)
Moncada Energy Group Agrigento: Grande 24 (4/9, 4/7), Paolo Rotondo 19 (9/15, 0/0), Saccaggi 18 (4/7, 3/10), Chiarastella 10 (5/6, 0/4), Veronesi 9 (3/3, 1/5), Costi 2 (0/0, 0/1), Cuffaro 0 (0/0, 0/1), Ragagnin 0 (0/0, 0/0), Andrea 0 (0/0, 0/0), Peterson 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 8 / 13 - Rimbalzi: 40 6 + 34 (Albano Chiarastella 20) - Assist: 13 (Alessandro Grande 4)
Un riconoscimento per l’impegno profuso verso la valorizzazione sociale attraverso la pratica sportiva nella città di Agrigento.
Con questa motivazione il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè ha consegnato una targa a Marcello Giavarini, ex presidente dell’Akragas.
L’imprenditore agrigentino, grande appassionato di calcio, è tornato volentieri nella sua città di origine per ritirare il riconoscimento e – tramite la propria pagina facebook – ha ringraziato il consiglio comunale ed il sindaco Miccichè.
Marcello Giavarini è stato presidente dell’Akragas negli anni d’oro della recente serie C.
Grazie al suo cospicuo intervento economico, nel luglio 2015 la squadra biancazzurra si è potuta iscrivere alla terza serie nazionale di calcio ottenendo nella prima stagione una meritata salvezza con alla guida tecnica Pino Rigoli subentrato a Nicola Legrottaglie. Poi le strade dell’Akragas e di Giavarini si separarono ma l’imprenditore non mancò di dare una mano a Silvio Alessi nella prosecuzione dell’attività culminata successivamente col fallimento.
La targa conferita dal sindaco di Agrigento potrebbe essere l’inizio di un rinnovato feeling con la città? La realizzazione dell’impianto di illuminazione allo stadio Esseneto del quale si parla da anni potrebbe essere la chiave giusta per rilanciare concretamente il progetto Akragas.
La squadra di Francesco Di Gaetano sta lottando per la promozione in serie D e l’entusiasmo attorno alla squadra cresce sempre più.
Sofferta ma, proprio per questo, ancora più bella. La Fortitudo Moncada Agrigento vince anche gara 2 in casa contro la Fulgor Omegna. 66 a 63 il successo dei biancazzurri che hanno avuto ancora in Andrea Saccaggi il finalizzatore più efficace (26 punti).
Fortitudo Moncada – Fulgor Omegna è stata gara intensa ed equilibrata. Gli ospiti hanno provato il “colpo” ma hanno dovuto fare i conti con la maggiore determinazione dei ragazzi di coach Catalani.
Più Fortitudo Moncada nel primo quarto, terminato 14 a 10. Nel secondo la reazione di Omegna che infila un break di 14 punti. Agrigento accusa il colpo e si va al riposo lungo con gli ospiti avanti di 10, 24 a 34.
Al rientro la Fortitudo Moncada mostra un volto diverso e gli agrigentini rosicchiano lo svantaggio. Il play Alessandro Grande suona la carica: i suoi punti insieme a quelli di Veronesi e Rotondo rilanciano Agrigento. La partita si accende. La Fulgor Omegna è meno lucida ma le due squadre giocano punto a punto. Il terzo parziale si chiude con la Fortitudo avanti 51 a 48.
Grande equilibrio anche nell’ultimo appassionante quarto. Agrigento e Omegna non si risparmiano. Prevale la maggiore lucidità nel finale dei padroni di casa che nell’ultimo minuto si guadagnano un successo preziosissimo.
Adesso la serie si sposta a Omegna. Gara 3 potrebbe già essere decisiva in caso di vittoria della Fortitudo Moncada Agrigento. Ma c’è da giurare che Omegna proverà in tutti i modi ad allungare la serie.
Continua positivamente il cammino della Fortitudo Moncada Agrigento nei play off per la promozione in A2. Nella gara 1 della semifinale, i biancazzurri hanno battuto al pala Moncada Omegna col punteggio di 79 a 67.
Successo importante per la squadra di coach Catalani ottenuta contro una squadra che, principalmente nei primi due quarti, ha dato filo da torcere alla “F” agrigentina.
Fortitudo Moncada trascinata letteralmente da un sontuoso Andrea Saccaggi, autore di ben 42 punti (6 triple). L’esperto giocatore è stato letale per Omegna, insieme al play Alessandro Grande, autore di 14 punti.
Nei primi due periodi la Fortitudo Moncada è costretta ad inseguire. Balanzoni e Procacci sono terminali efficaci. I piemontesi chiudono il primo quarto avanti 22 a 16. Nel secondo parziale ancora Omegna avanti e Agrigento a rintuzzare i colpi. A fil di sirena il canestro di Procacci (16 punti per lui) consente ai ragazzi di coach Andreazza di chiudere avanti 33 a 32.
Al rientro in campo dopo il riposo lungo la musica cambia. La Fortitudo Moncada è più efficace in attacco e solida in difesa. Saccaggi è implacabile. Grande non è da meno. Chiarastella segna meno rispetto alle precedenti partite ma fa la propria parte dando un contributo importante in una gara non facile. La Fortitudo Moncada mette la “freccia” e chiude il terzo periodo avanti 57 a 47. Negli ultimi dieci minuti Omegna accorcia il distacco ma gli agrigentini sono consapevoli che iniziare la serie in casa con una vittoria è essenziale e con Saccaggi continuano a bersagliare e vincere col punteggio di 79 a 67.
Fortitudo Moncada – Omegna uno a zero. Martedì gara 2 ancora al pala Moncada. Il tempo di rifiatare e si torna in campo.
I triangolari per l’approdo in serie D iniziano con un pareggio per l’Akragas, uno a uno, al “Paolo Marino” di Castelvetrano contro la Folgore dell’ex Vito Signorello.
Rammarico in casa Akragas per una vittoria svanita nella parte finale della gara. I
biancazzurri erano, infatti, riusciti a sbloccarla nei primi minuti del secondo tempo grazie ad un bel gol del capitano Peppe Gambino. Lo stesso attaccante poco prima aveva fallito una buona opportunità. Sul finire, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Abdélwàhèd sorprende la retroguardia dell’Akragas e insacca la palla dell’uno a uno.
Folgore – Akragas è stata una gara all’insegna dell’agonismo. L’Akragas è stata più propositiva dei rossoneri trapanesi ma non è stata brava a mantenere alta la concentrazione e la lucidità nei momenti topici quando la Folgore ha esercitato la pressione finale alla ricerca del gol del pari.
L’Akragas recrimina per due calci di rigore, apparsi netti, non concessi nel primo tempo dal direttore di gara per due falli di mano. Il portiere dell’Akragas non ha mai corso seri pericoli.
Finisce uno a uno. Domenica prossima l’Akragas osserva un turno di riposo mentre si affronteranno Nissa e Folgore. I biancazzurri di Di Gaetano torneranno in campo domenica 13 giugno. Allo stadio Esseneto il confronto con la Nissa. In quell'occasione servirà la vittoria per continuare a sognare.
La Seap Dalli Cardillo vuole la A2. La squadra agrigentina continua con convinzione il proprio cammino verso l’obiettivo tanto desiderato dal club del presidente Nino Di Giacomo e dagli sponsors che da alcuni anni oramai si stanno impegnando per il rilancio del volley femminile ad Agrigento.
La squadra di Massimo Dagioni ha vinto gara 1 della semifinale dei play off sul campo della Rizzotti Design Catania, 3 a 1. Questi i parziali: 25-22, 23-25, 22-25, 23-25. Le agrigentine hanno disputato una gara di grande volontà e determinazione, lottando palla su palla. Brave tutte le giocatrici. Si è rivista una super Sara Stival, autrice di 18 punti. Molto bene anche Serena Moneta, la rientrante Barbara Murri e la palleggiatrice Valeria Caracuta.
La gara è stata intensa, combattuta ed emozionante. I quattro set sono stati all’insegna dell’equilibrio. Le due squadre si sono affrontate punto a punto. A spuntarla è stata la maggiore determinazione di Aragona, brava a finalizzare nei momenti decisivi e a chiudere a muro gli attacchi catanesi.
La Seap Dalli Cardillo vince una gara importante contro un’avversaria temibile. Sabato prossimo, alle ore 18, la gara di ritorno al palasport Nicosia di Agrigento. Alla squadra del presidente Nino Di Giacomo basterà un punto per ottenere la qualificazione. Ma attenzione a non sottovalutare Catania.
Il tabellino dell’incontro:
RIZZOTTI DESIGN CATANIA: Pezzotti 4, Oggioni 7, Muzi 23, Messaggi 1, Monzio Compagnoni 12, Bonaccorso (L), Minervini n.e., Mercieca 11, Musumeci n.e., Agbortabi n.e., Conti n.e., Belluomo n.e., Nielsen 6, De Luca 0. All.: Marco Relato
SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta 1, Stival 18, Murri 14, Cappelli 1, Vittorio (L), Moneta 14, Micheletto 0, Baruffi 1, Dell’Amico n.e., Silotto 9, Borelli 9, Ruffa 0. All.: Massimo Dagioni
NOTE: Muri Aragona 7, Catania 6. Ace Aragona 4, Catania 2. Err. battuta Aragona 7, Catania 8. Err. azione Aragona 19, Catania 21. Attacco Aragona 35%, Catania 33%. Ricezione Aragona 51% (26% perfetta), Catania 62% (34% perfetta).
Iniziano i triangolari che portano alla serie D. L’Akragas affronterà, nell’ordine, Folgore e Nissa. Domani il primo confronto. I biancazzurri saranno impegnati al “Paolo Marino” di Castelvetrano contro la Folgore.
I biancazzurri sono pronti alla sfida. Il commento pre gara dell’allenatore Francesco Di Gaetano.
“Siamo pronti alla gara. L’ideale sarebbe iniziare con una vittoria ma siamo anche consapevoli delle difficoltà. Affrontiamo una squadra che rispecchia il carattere del proprio allenatore, con grande personalità. La Folgore ha dimostrato di saper lottare in ogni partita. Per quanto ci riguarda, sappiamo che abbiamo qualità e determinazione, voglia di lottare su ogni pallone con grande sacrificio. Possiamo sicuramente fare bene”.