Soddisfatto della vittoria ma non si scompone più di tanto con la consapevolezza che l’Akragas non ha ancora vinto nulla. Il tecnico Francesco Di Gaetano commenta il successo sulla Nissa mantenendo, come nel suo stile, un profilo basso di grande umiltà.
“Abbiamo vinto una partita importante ma dobbiamo mantenere alta la concentrazione. Se prima avevamo il 30% di possibilità da oggi ne abbiamo il 50%. Adesso sta solo a noi. Abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo ma adesso non vogliamo accontentarci. Se giochiamo da Akragas possiamo fare bene indipendentemente dall’avversaria che incontreremo.
La vittoria con la Nissa? Sudata come immaginavamo. Abbiamo cominciato bene e dopo il gol siamo un po’ calati rischiando qualcosa. Nel secondo tempo lo stesso. Siamo comunque soddisfatti. Andiamo avanti con la massima umiltà e determinazione. Siamo contenti di aver ritrovato i nostri tifosi. E' stata una bellissima domenica”.
Il primo mattoncino è lì. Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, allora la Fortitudo Moncada Agrigento ha iniziato la finale per la promozione in A2 nel migliore dei modi. Gara 1 giocata a Chiusi sorride agli agrigentini vittoriosi 56 a 60.
Un gran bel risultato giunto al termine di una gara di grande concentrazione ma anche solidità in attacco e difesa. E’ una vittoria pesante anche perché conquistata ancora senza uno dei giocatori più importanti quale Andrea Saccaggi fuori per un problema muscolare.
Anzi, sembra quasi che l’assenza forzata di “Sacca” abbia ulteriormente fatto maturare i ragazzi di Catalani, che la squadra sia ancora più forte di prima specialmente sotto l’aspetto psicologico. Chiaramente ci auguriamo di vedere prima possibile nuovamente in campo il bravissimo Andrea Saccaggi.
La Fortitudo Moncada ha mostrato ha giocato con grande personalità. Tutti bravi. Sempre più in evidenza Costi: Cristian Mayer, semmai ce ne fosse bisogno, ha ulteriormente dimostrato di vedere lungo. Se continua così, Costi è un prospetto dal sicuro avvenire ad alto livello. Veronesi conferma la sua efficacia realizzando 17 punti, Rotondo 13.
La Fortitudo Moncada ha compiuto una nuova grande impresa. Adesso, ovviamente, guai ad abbassare la guardia. Gara 2 si gioca martedì prossimo ancora in terra Toscana con inizio alle 19. Gara 3 al pala Moncada venerdì 18 giugno. Per adesso ci fermiamo qui…
Umana San Giobbe Chiusi – Moncada Energy Group Agrigento 56-60 (19-18, 11-10, 17-15, 9-17)
Umana San Giobbe Chiusi: Nicola Mei 13, Matias Bortolin 11, Giovanni Carenza 9, Simone Berti 6, Francesco Fratto 5, Luca Pollone 4, Tommaso Minoli 3, Martino Criconia 3, Lorenzo Raffaelli 2, Paolo Zanini 0, Federico Nespolo 0, Vasile Emilian Mihaies 0 Coach: Bassi
Moncada Energy Group Agrigento: Giovanni Veronesi 17, Paolo Rotondo 13, Cosimo Costi 10, Albano Chiarastella 7, Giuseppe Cuffaro 7, Alessandro Grande 6, Giovanni Ragagnin 0, Mait Peterson 0, Andrea Saccaggi 0, Andrea Tartaglia 0. Coach: Catalani
L’Akragas è in finale. Finisce con la squadra sotto la curva Sud a fare festa. Abbraccio simbolico tra giocatori e tifosi. Gli applausi fragorosi del pubblico dell’Esseneto che, finalmente, ha potuto seguire la squadra del cuore liberando la gioia per una vittoria fortemente voluta. Alla fine applauditissima in tutti i settori dello stadio la presidente Sonia Giordano. Da tempo desiderava l’incontro con il pubblico agrigentino e questo momento è arrivato in una giornata davvero da incorniciare.
E’ stata una bellissima domenica per l’Akragas che battendo la Nissa si è guadagnata la finale per la promozione in serie D.
I biancazzurri hanno vinto due a uno al termine di una bella gara. L’Akragas ha meritato il successo realizzando due gol dimostrando di essere più volitiva dei biancoscudati. Troppo grande il desiderio dei “giganti” di guadagnarsi la finale.
L’Akragas è partita col piede giusto e l’ha sbloccata all’ottavo minuto con il capitano Peppe Gambino bravo a superare il portiere Keba. La Nissa ha provato a reagire imprimendo una maggiore pressione ma il portiere dell’Akragas, Compagno, è stato impegnato in una sola vera occasione.
Nella ripresa ancora Akragas in evidenza. Dopo otto minuti l’autogol del nisseno Salvo consente all’Akragas praticamente di mettere in cassaforte la qualificazione. A dieci minuti dal termine la Nissa realizza il gol consolazione con Stassi.
Il finale della stagione è tutto da scrivere ma una cosa è certa: l’Akragas è arrivata fino in fondo e adesso in tutti c’è il desiderio di completare l’opera.
Domenica prossima la finale, gara secca, con la Sancataldese vittoriosa sul Mazara. In settimana si conoscerà la sede della partita.
Finalmente. Lo stadio Esseneto di Agrigento domani riapre al pubblico dopo la lunga chiusura per l’emergenza sanitaria. E riapre per una partita che vale un’intera stagione: l’accesso alla finale per la promozione in serie D.
Chi non ha ancora acquistato il biglietto è quasi doveroso che lo faccia.
Per diversi motivi. In primis per dimostrare l’amore nei confronti della squadra della propria città, per incoraggiare una squadra che sta lottando per tornare in una categoria ad un passo dal professionismo, ma anche e soprattutto per dimostrare sostegno nei confronti di una società che si sta adoperando per rilanciare il calcio ad Agrigento.
E’ il momento di dimostrare vicinanza all’Akragas. E i tifosi biancazzurri hanno sempre dimostrato di amare la squadra del cuore e di dimostrarlo innanzitutto con la presenza. Non a caso a corredo di ciò che scrivere pubblichiamo una delle foto più belle della curva Sud, cuore pulsante del tifo dell’Akragas.
Purtroppo le misure anti contagio al momento vietano l’apertura totale dello stadio ma pensare ad una curva senza un posto libero fa bene al cuore e alla vista.
In questi giorni dai calciatori dell’Akragas gli appelli ai tifosi ad essere vicini in una partita importante fondamentale. La presidente Sonia Giordano in più occasioni non ha mancato di rivolgersi proprio ai tifosi dell’Akragas auspicando di ritrovarsi insieme allo stadio. Quel giorno è arrivato.
La squadra è pronta per la difficile sfida con la Nissa. In tutti il grande desiderio di vincere e di gioire insieme ai tifosi. I giocatori sperano di sentire l’incitamento caloroso del proprio pubblico. Doveroso non deluderli…L’Akragas chiama i tifosi all’Esseneto. Fischio d’inizio alle 16,30.
E’ la partita delle partite. L’Akragas si gioca la qualificazione alla finale per la promozione in serie D. In città cresce l’attesa per la gara di domenica all’Esseneto con la Nissa.
Ai biancazzurri per centrare la finale basta anche un pari con gol. La Nissa, invece, è obbligata a vincere. L’Akragas prosegue la preparazione. Clima sereno e in tutti la voglia di fare bene con la consapevolezza che l’obiettivo è ad un passo e sarebbe un vero peccato lasciarselo sfuggire.
All’Esseneto porte aperte ai tifosi. Il pubblico potrà finalmente incitare l’Akragas verso un successo importante.
La società, tramite l’ufficio stampa, fa sapere che la prevendita dei biglietti procede a gonfie vele. In esaurimento i posti in tribuna coperta e curva. E’ tuttavia ancora possibile acquistare i biglietti sia presso la segreteria dello stadio Esseneto di Agrigento che al "Caffè dei Fiori" al viale Leonardo Sciascia del Villaggio Mosè nei seguenti giorni e orari:
Segreteria stadio Esseneto
Oggi venerdì 11 giugno dalle 15:30 alle ore 18:30
Sabato 12 giugno dalle ore 9:30 alle ore 12:30
"Caffè dei Fiori" viale Leonardo Sciascia del Villaggio Mosè
Oggi venerdì 11 giugno e sabato 12 giugno dalle ore 8 alle ore 20
Il botteghino dello stadio domenica rimarrà chiuso.
l costi dei biglietti sono i seguenti:
Tribuna coperta 10 euro
Gradinata 7 euro
Curva Sud 5 euro
Settore Ospiti 10 euro
La finale dei play off per la promozione in serie A2 di volley femminile sarà tra la Seap Dalli Cardillo Aragona e l’Anthea Vicenza. Le venete hanno eliminato Verona centrando la qualificazione alla terza ed ultima fase dei play off.
La gara di andata si giocherà sabato 19 giugno alle 20,30 al pala Goldoni di Vicenza. Il ritorno al pala Nicosia sabato 26 giugno alle ore 18.
La Seap Dalli Cardillo si è classificata al quarto posto grazie alle due vittorie in semifinale con Catania. Vicenza si è posizionata al nono posto nella classifica avulsa.
Ecco il tabellone completo della terza fase con gli accoppiamenti finali.
Vivigas Arena Volley-Psa Olympia Genova
Tenaglia Altino-Nardi Volta Mantovana
Anthea Vicenza-Seap Dalli Cardillo Aragona
Lilliput Settimo Torinese-Battistelli Termoforgia Castelbellino
Acciaitubi Picco Lecco-Tecnoteam Albese
Igor Trecate-Ares Flv Cerignola
La classifica avulsa
1) Psa Olympia Genova 2-0 (6-0), (150-94 – 1,59 q.p.)
2) Ares Flv Cerignola 2-0 (6-0) (150-123 – 1,219 q.p.)
3) Battistelli Termoforgia Castelbellino 2-0 (6-1) (170-136 – 1,25 q.p.)
4) Seap Dalli Cardillo Aragona 2-0 (6-1) (173-142 – 1,218 q.p.)
5) Tenaglia Altino 2-0 (6-1) (172-151 -1,13 q.p.)
6) Tecnoteam Albese 2-0 (6-2) (191-162, 1,15 q.p.)
7) Acciaitubi Picco Lecco 1-1 (5-3, 1,66 q.s.) (170-149 - 1,14 q.p.)
8) Nardi Volta Mantovana 1-1 (5-3, 1,66 q.s.) (173-171 - 1,011 q.p.)
9) Anthea Vicenza 1-1 (4-3, q.s. 1,33) (167-157 – 1,063 q.p.)
10 Lilliput Settimo Torinese 1-1 (4-4, 1 q.s.) (182-186 - 0,978 q.p.)
11) Igor Trecate 1-1 (4-4, 1 q.s.) (186-182 – 1,021 q.p.)
12) Vivigas Arena Volley 1-1 (3-4, 0,75 q.s.) (157-167 – 0,94 q.p.)
Non era facile avere ragione di Omegna dopo due sconfitte fuori casa che avevano cambiato l’impatto psicologico. Ed in più era una grande incongnita dover rinunciare ad uno dei giocatori più importanti del quintetto quale Andrea Saccaggi e con il play Grande non al meglio della condizione.
Nonostante ciò la Fortitudo Moncada Agrigento, finalmente davanti al proprio pubblico, ha vinto con grande cuore e determinazione conquistando meritatamente la finale. 79 a 66 il risultato di una gara emozionante ed, al contempo, equilibrata.
Coach Catalani non ha potuto schierare Saccaggi ma ha potuto contare sul contributo di un super Giovanni Veronesi autore di 28 punti e sulla bella prestazione del giovane Costi protagonista sotto le plance di rimbalzi fondamentali.
Primi due quarti all’insegna del grande equilibrio. Nelle fila di Omegna in evidenza Balanzoni (13 punti) e Scali (12). Gli ospiti hanno lottato su ogni pallone ma la Fortitudo Moncada non è stata da meno.
Dai minuti finali del terzo periodo la Fortitudo Moncada ha preso in mano il comando del gioco limitando al massimo le azioni d’attacco di Omegna. I biancazzurri vincono con merito una gara fondamentale che vale la qualificazione alla finale.
Grande gioia a fine gara. Sorrisi e applausi del pubblico. Vedere i tifosi e sentire il loro incitamento è stato per la squadra di Catalani una spinta in più per non lasciarsi sfuggire l’occasione. Adesso l'ultimo passo. Ma intanto giusto godersi questa finale raggiunta in una stagione certamente non facile.
Moncada Energy Group Agrigento - Paffoni Fulgor Omegna 79-66 (15-15, 23-18, 17-21, 24-12)
Moncada Energy Group Agrigento: Veronesi 28 (3/8, 5/10), Grande 20 (5/10, 2/5), Costi 13 (4/4, 0/3), Rotondo 11 (3/9, 0/0), Chiarastella 5 (0/4, 0/2), Ragagnin 2 (0/0, 0/0), Cuffaro 0 (0/1, 0/2), Peterson 0 (0/0, 0/0), Saccaggi 0 (0/0, 0/0), Andrea 0 (0/0, 0/0), Mayer 0 (0/0, 0/0), Bellavia 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 28 / 31 - Rimbalzi: 50 9 + 41 (Albano Chiarastella 21) - Assist: 12 (Alessandro Grande 7)
Paffoni Fulgor Omegna: Balanzoni 13 (6/9, 0/0), Scali 12 (2/7, 2/2), Del testa 10 (2/3, 2/5), Prandin 9 (3/12, 0/3), Battaglia 9 (3/5, 1/3), Procacci 7 (1/9, 1/8), Artioli 4 (2/5, 0/2), Zugno 2 (1/1, 0/0), Sgobba 0 (0/2, 0/1), Neri 0 (0/0, 0/0), Terreni 0 (0/0, 0/0)
Sarà necessaria gara 5 per decidere chi tra Fortitudo Moncada Agrigento e Omegna otterrà la qualificazione alla finale dei play off per la promozione in A2.
Gli agrigentini sono usciti battuti dal parquet di Omegna anche in gara 4. Il risultato finale è stato 74 a 60. La Fortitudo Moncada, è evidente, non ha giocato una delle sue migliori partite. Ad incidere particolarmente è stata l’assenza di uno dei giocatori più prolifici, Andrea Saccaggi, fermato da un infortunio muscolare.
La squadra biancazzurra ha faticato a fare il proprio gioco subendo la maggiore intensità dei padroni di casa, motivati ad ottenere il nuovo successo.
E dire che la Fortitudo Moncada nei primi due quarti ha retto bene. E’ stata sempre in vantaggio chiudendo il secondo quarto con un margine di otto punti. Nel terzo la svolta. Omegna ha preso le misure portandosi anche a +16. A quel punto la squadra di Catalani è crollata. I piemontesi hanno saldamente mantenuto il controllo della gara non consentendo agli agrigentini di rientrare.
Adesso la serie si sposta nuovamente al pala Moncada. Gara 5 sarà fondamentale. In palio un’intera stagione. Si gioca mercoledì 9 giugno alle ore 19. In queste ore i sanitari della Fortitudo Moncada Agrigento valuteranno le condizioni di Andrea Saccaggi. Alla luce di quanto accaduto ieri, la sua presenza in campo può essere determinante ma, ovviamente, dipenderà dalla sua tenuta fisica.
La Fortitudo Moncada è chiamata ad una prova d’orgoglio e di grande carattere per continuare a coltivare il sogno promozione.