Entrambe con 4 punti in classifica, entrambe desiderose di dare continuità ai risultati. La Fortitudo Moncada Agrigento prova a far valere il fatto campo e lancia la nuova sfida alla Virtus Arechi Salerno.
Le due squadre tornano ad affrontarsi dopo la parentesi di Supercoppa nello scorso settembre. Il precedente sorride ai biancazzurri di coach Catalani.
La Fortitudo proviene dal successo con Ragusa mentre Salerno da quello agevole con Pozzuoli.
La gara con Salerno è presentata dal primo assistente, Giacomo Cardelli.
“Vogliamo sfruttare la seconda partita casalinga consecutiva per trovare la continuità di risultato che fino adesso ci è mancata e sappiamo che, per farlo, dipenderà da noi stessi.
La chiave sarà affrontare la partita con la cattiveria di chi vuole imporre il proprio gioco sapendo che la nostra difesa dovrà essere l’ancora di salvataggio a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà.
Vogliamo e sappiamo di dover continuare a crescere soprattutto in difesa e la partita di domenica, contro una squadra formata da giocatori con ottime qualità offensive, sarà un banco di prova importante per capire se siamo sulla buona strada".
Ottimista anche Cosimo Costi.
"Loro la scorsa settimana hanno vinto nettamente contro una squadra che era a punteggio pieno e verranno qui a giocarsi la loro partita in fiducia e con la mente libera.
Noi dobbiamo continuare con quanto di buono fatto contro Ragusa ed aggiustare piccole cose che potrebbero rivelarsi determinanti all'interno del match".
Akragas sempre più propositiva, brillante, omogenea. L’impressione è che il tecnico Anastasi stia plasmando un gruppo solido, forte tecnicamente, e in grado di essere protagonista fino in fondo. Un mix di gioventù ed esperienza che funziona. Gli under hanno personalità e buona tecnica, sembrano giocatori esperienti. Insieme a loro, i cosiddetti “senatori” svolgono appieno il proprio compito. Insomma, l’Akragas gira bene. Ecco i commenti al termine della partita vinta all’Esseneto col Casteltermini.
Giuseppe Anastasi (allenatore Akragas):
“Ringrazio la società per avermi messo a disposizione un’intelaiatura importante. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per amalgamare i nuovi giocatori con chi già c’era. Ma devo dire con onestà che i calciatori che erano già in forza all’Akragas si sono adoperati per facilitare il lavoro. Il mio grazie va a tutto il gruppo. Adesso ci attendono gare di cartello? Lo sono tutte. Dobbiamo pensare partita per partita. Domenica ci attende un Castellammare che rappresenta un ostacolo difficile. Sarà necessaria una grande prestazione. Dobbiamo essere concentrati e pensare ad amalgamarci sempre più”.
Giuseppe Cammarata (direttore sportivo Akragas):
“Un’ottima prestazione della squadra e desidero mettere in evidenza innanzitutto l’approccio alla gara perché non ci sono avversari facili. Se non giochi con l’adeguata concentrazione e cattiveria agonistica rischi di entrare in sofferenza. Sono fiducioso perché vedo crescere il gruppo partita dopo partita. I nuovi arrivati si stanno integrando bene. Adesso pensiamo al Castellammare…”.
Alfonso Cipolla (difensore Akragas):
“E’ stata gara apparentemente semplice perché l’abbiamo resa tale. Non esistono gare facili. Le squadre di mister La Bianca sono sempre ben organizzate ma noi siamo entrati in campo determinati, con la giusta mentalità. Con il passare del tempo stiamo acquisendo i meccanismi tattici del nostro allenatore. Stiamo migliorando, dobbiamo continuare così. Adesso testa al Castellammare. Andiamo avanti con grande umiltà”.
Moderato ottimismo ma sicuramente grande soddisfazione per una vittoria convincente sul piano del gioco e del risultato. L’Akragas prosegue il proprio cammino e, insieme a Canicattì e Mazarese, si gode il meritato primato in classifica. Contenta la presidente Sonia Giordano, presente con assiduità ad Agrigento per seguire da vicino la squadra.
“I ragazzi hanno giocato una bella partita. Sono molto felice della vittoria e dell’Akragas di oggi. Resto comunque con i piedi ben piantati a terra perché la strada è ancora lunga. Continuiamo così e sicuramente ci prenderemo belle soddisfazioni. Sono contenta di tutto: squadra, società, allenatore. Quest’anno non c’è nulla che non mi piaccia. Tutto fila per il verso giusto. Il direttore sportivo sta svolgendo un ottimo lavoro ed abbiamo un gruppo molto affiatato (squadra e dirigenza) e questo è determinante. Stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze. Adesso mi piacerebbe che anche il pubblico, i tifosi, gli agrigentini facessero qualcosina in più: mi piacerebbe vederli allo stadio in numero maggiore, vorrei più entusiasmo e partecipazione con l’acquisto di biglietti e, possibilmente, anche qualche sponsorizzazione. Pensiamo che l’Akragas meriti. I nostri ragazzi meritano un incitamento maggiore, più calore. Desidererei percepire più amore e passione nei confronti di questo gruppo stupendo. Sono fiduciosa che la gente di Agrigento coglierà queste mie parole".
L’Akragas cala il poker al Casteltermini e si riprende il primo posto in classifica. Finisce quattro a zero il recupero della sesta giornata del campionato di Eccellenza. Biancazzurri intraprendenti, propositivi, volitivi, desiderosi di mostrare al proprio pubblico brillantezza e concretezza. L’Akragas continua a crescere: il lavoro di Anastasi sta dando i frutti sperati dalla società, la squadra esprime un gioco sempre migliore, i reparti sono sempre più collegati e l’affiatamento del gruppo è cresce a vista d’occhio.
Il Casteltermini ha avuto vita difficile all’Esseneto al cospetto di un’Akragas molto determinata a incamerare i tre punti e raggiungere in vetta Canicattì e Mazarese. La gara si è subito messa bene per i “giganti” in gol dopo appena tre minuti con lo svedese Lukas Corner, bravo a ribadire in rete dopo che il tiro di Giuffrida si è stampato sulla traversa. Alla mezzora il raddoppio con il neo acquisto Silvano con un tiro sul quale nulla ha potuto il portiere granata De Miere.
L’Akragas mette praticamente in cassaforte il risultato e va al riposo forte del due a zero ed una prestazione molto convincente. Nella ripresa l’Akragas insiste e realizza meritatamente il terzo gol ancora con Silvano. La squadra di Anastasi piace per il palleggio, per la rapidità nella costruzione e nei fraseggi. Il Casteltermini annientato da un’Akragas nettamente superiore. Arriva anche il quarto gol con il funambolico Leonardi. I biancazzurri hanno avuto l’opportunità di incrementare il punteggio. Il tecnico Anastasi ha dato spazio anche al neo acquisto Peppe Prestia, altro elemento che innalza il valore tecnico della squadra.
Quattro a zero e altri tre punti preziosi in cascina. Soddisfatti i tifosi che hanno assistito alla gara infrasettimanale. Hanno lasciato l’Esseneto con la consapevolezza che questo gruppo può solo fare bene. Domenica prossima test probante: l’Akragas affronta in classifica il Castellammare.
La maglia granata col suo numero 13 appesa al tabellone elettronico segnapunti, fiori per i familiari ed un lunghissimo e fragoroso applauso. Così la Fortitudo ed il pubblico del Pala Moncada hanno voluto ricordare Haitem Fathallah, il 32enne agrigentino, giocatore della Fortitudo Messina, scomparso prematuramente. Per l’occasione la società del presidente Gabriele Moncada non ha fatto pagare il biglietto d’ingresso in modo da consentire a quanti volessero di esserci per ricordare il giovane figlio di questa terra morto troppo presto.
E’ stata una partita dal sapore assolutamente diverso dalle altre: carica di commozione, lacrime, ed anche rabbia. La Fortitudo Moncada Agrigento ha voluto vincere il derby con Ragusa anche per Haitem. I biancazzurri hanno vinto nettamente col punteggio di 89 a 64.
Agrigento ha riscattato la sconfitta di Ruvo di Puglia con una prova convincente, solida sia in attacco che in difesa. Ragusa è crollata sotto i canestri di Grande, Morici e Chiarastella. Dopo un primo quarto all’insegna dell’equilibrio negli altri tre periodi la Fortitudo Moncada ha preso saldamente in mano le redini del gioco non consentendo agli iblei di dar fastidio. Agrigento determinata ad ottenere i due punti e tornare così ad un successo che fa classifica e morale.
Soddisfatto a fine gara il coach Michele Catalani.
"Dobbiamo mantenere alta la concentrazione, oggi abbiamo fatto una grande partita e abbiamo ampi margini di miglioramento ma dobbiamo stare più attenti a non calare l'attenzione".
Fortitudo Moncada Agrigento:
Traore 2, Grande 21, Cuffaro 8, Bruno 7, Costi 2, Chiarastella 12, Morici 18, Bellavia 2, Peterson 3, Mayer, Lo Biondo14.
Virtus Kleb Ragusa:
Chessari 3, Rotondo 10, Da Campo 18, Simon 2, Festinese, Sorrentino 10, Salafia, Canzoneri, Picarelli 13, Ianelli 8.
Nelle precedenti due partite si era vista combattività e desiderio di provarci, nella trasferta di San Giovanni in Marignano (in provincia di Rimini) la Seap Dalli Cardillo è crollata con un pesante tre a zero dai punteggi eloquenti a 11, 15 e 14.
Doveroso ricordare che non era certamente la migliore Seap Dalli Cardillo: assenze e acciacchi fisici vari hanno contribuito alla brutta prestazione che ha portato alla terza sconfitta di fila.
San Giovanni in Marignano, costruita per puntare ai play off, ha lasciato le briciole alla squadra di Stefano Micoli. Partita a senso unico con poco da commentare se non l’evidente divario tecnico. Migliore in campo per le emiliane la schiacciatrice Coulibaly con 18 punti. In casa Seap Dalli Cardillo la montenegrina Dzakovic con 9 punti. Sotto tono le veterane così come le giovani. Serata da dimenticare in fretta e guardare al proseguo con la voglia di cambiare rotta. E’ ciò che chiede il presidente Nino Di Giacomo. A fine gara duro commento.
“Le ragazze che sono andate in campo era come se lo fossero virtualmente. Non ho visto concentrazione. Chiedo scusa a coloro che hanno visto la partita perché le nostre hanno davvero fatto piangere. Non si è salvata nessuno e non è assolutamente questa la squadra che desidero. Ho parlato con la squadra: chi non ha voglia di sudare la maglia e di dare il massimo in questa società può fare le valigie. Da noi non c’è spazio. Abbiamo una squadra di giovani ma va detto che anche le veterane non hanno brillato, così anche la straniera che dovrebbe fare la differenza. Mi auguro un’inversione di tendenza: rinnovo la fiducia al gruppo e spero di vedere sin dalla prossima gara una buona pallavolo”.
Il tabellino
SAN GIOVANNI IN MARIGNANO: Turco 1, Ortolani 15, Brina 10, Coulibaly 18, Mazzon 6, Consoli 7, Bonvicini (L); Ceron 3, Aluigi, Biagini, Penna n.e. Bolzonetti 3, Zonta, Sparaventi (L). All.: Enrico Barbolini. Ass.: Alessandro Zanchi
SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Dzakovic 9, Negri 4, Stival n.e., Moneta 5, Cometti n.e., Caracuta, Vittorio (L), Bisegna, Zech n.e., Ruffa, Casarotti, Zonta 3. All.: Stefano Micoli. Ass.: Danilo Turchi
ARBITRI: Ruggero Lorenzin e Marco Laghi
NOTE: Muri Aragona 3, Marignano 8. Ace Aragona 2, Marignano 4. Err. battuta Aragona 3, Marignano 11. Err. azione Aragona 8, Marignano 5. Attacco Aragona 15%, Marignano 48%. Ricezione Aragona 48% (19% perfetta), Marignano 50% (26% perfetta).
Domenica senza calcio per i tifosi dell’Akragas. La gara col Casteltermini è stata rinviata per allerta meteo. Un’ordinanza firmata dal vice sindaco di Agrigento, Aurelio Trupia, sospende tutte le attività sportive in programma in città.
La gara del campionato di Eccellenza è stata rinviata a mercoledì 27 ottobre alle 15,30. La società fa sapere che coloro che hanno acquistato in prevendita il biglietto di ingresso potranno utilizzarlo mercoledì prossimo.
E’ stato uno dei calciatori più forti del mondo. La sua presenza al centro della difesa è stata una sicurezza per il Milan e per la nazionale italiana. Il capitano per eccellenza. Con la maglia rossonera numero sei per un ventennio (‘77-‘97) ha letteralmente incantato i tifosi con le sue gesta da grande campione. Un vero fuoriclasse in campo e fuori.
Oggi Baresi è il vice presidente del club rossonero. Ancora oggi emblema storico del grande Milan.
I tifosi agrigentini lo hanno incontrato all’Hotel Akrabello grazie all’iniziativa organizzata dal Milan Club di Agrigento, tramite i presidenti Giuseppe Cusumano e Gioacchino Catania.
Una mattinata speciale tra ricordi, fotografie e autografi nel libro che Franco ha presentato anche anche ad Agrigento: “Libero di Sognare” edito da Feltrinelli. Un libro nel quale Baresi si racconta dall’infanzia fino agli ultimi giorni della carriera con aneddoti e ricordi.
Ad Agrigento Baresi è stato accolto da tanto entusiasmo. Prima l’incontro con i giornalisti e poi il pranzo con i tifosi e la visita nella valle dei templi dove non era mai stato prima d’ora.