Ultime sei partite della stagione regolare. Ancora sei gare decisive per la definizione della griglia dei play off. Col Canicattì lanciatissimo verso la meritata promozione in serie D, l’Akragas punta a centrare il secondo posto. Obiettivo possibile anche se i biancazzurri sono chiamati ad ottenere più punti possibili ed il calendario la mette di fronte a gare insidiose.
Il ciclo “terribile” inizia domenica prossima quando allo stadio Esseneto, con inizio alle 15, arriva il Misilmeri dell’ex Tiscione, terza forza del girone A d’Eccellenza, costruita in estate per essere la principale protagonista del campionato. Una gara assolutamente da vincere per l’Akragas.
La squadra si sta preparando al meglio sotto la guida del tecnico Nicola Terranova. “Ci aspetta una gara importante contro una squadra molto ben organizzata. Noi siamo più giovani ma in questo rush finale contano anche altri aspetti. Mi aspetto all’Esseneto la presenza ed il sostegno di un gran numero di tifosi. Ritengo che per sacrificio ed impegno questa nostra squadra meriti il pubblico che ho conosciuto da avversario dell’Akragas: ricordo tifosi numerosi e molto calorosi, capaci di fare la differenza. Avere un pubblico che ti trascina è una forza in più. Sul campo, ovviamente, toccherà a noi fare una gara attenta ma volitiva. Dobbiamo essere bravi a contenere il loro gioco offensivo e a proporre il nostro sistema di gioco”.
Ai tifosi si rivolge anche il difensore Giampaolo Tuniz. “La sfida di domenica è una bella prova. Veniamo da buone prestazioni e desideriamo continuare la scia positiva. Affrontiamo un Misilmeri che ha il nostro stesso obiettivo e mi piacerebbe vedere lo stadio pieno di gente. L’Esseneto è molto capiente, tribune grandi che – se gremite – sarebbe davvero uno spettacolo. Ho visto dei video degli anni passati ed ho davvero provato dei brividi. Complimenti ad Agrigento. E’ una piazza che merita il calcio professionistico. Sono certo che i nostri tifosi non faranno mancare il loro sostegno”.
Servirà indubbiamente un’Akragas attenta ma anche determinata ad ottenere la vittoria. Il tecnico Terranova sin dal suo arrivo lavora anche sulle motivazioni di un gruppo che sta dimostrando di essere coeso e impegnato a dare alla società alle soddisfazioni che merita. Il club, con in testa il presidente Deni, ha anche messo a disposizione un autobus per le trasferte e organizza settimanalmente quanto occorre per consentire al gruppo di lavorare al meglio. Per i tifosi da ieri anche lo store biancazzurro la cui gestione è affidata all’imprenditore Paolo Vella presso la “Tipografia Maira” di via Callicratide dove è possibile acquistare tanti prodotti e gadget col marchio ufficiale Akragas. Le vendita avverrà anche on line per venire incontro alle richieste di chi vive lontano. Un’Akragas che insomma guarda al futuro attendendo anche il finanziamento per l’inizio dei lavori di rifacimento strutturale dello stadio Esseneto e l’impianto di illuminazione che potrebbe consentire di aprire un’altra importante pagina nell’ottica del tanto desiderato rilancio del calcio ad Agrigento. Un passo alla volta. Intanto c’è da superare l’ostacolo Misilmeri.
La Fondazione Agire Insieme, la Fortitudo Agrigento e la Moncada Energy Group scendono in campo ma questa volta non sul parquet del Palamoncada ma per una missione umanitaria e sociale: aiutare il popolo ucraino. Il presidente della Fondazione Salvatore Moncada, il presidente della Fortitudo Gabriele Moncada lanciano un appello per una raccolta di beni di prima necessità come coperte, acqua, medicinali, cibo a lunga conservazione che si aggiungeranno ai beni che donerà la Moncada Energy Group da destinare al popolo ucraino. Verranno spediti con due pullman che serviranno per lasciare loro i beni e tornare indietro con cittadini ucraini che fuggono dalla guerra e possono essere ospitati ad Agrigento e provincia.
La donazione si potrà effettuare lunedì e giovedì al Pala Moncada, dalle 15 alle 20.
Non è la prima volta che la Moncada Energy Group si mobilita per aiutare il prossimo. Proprio due anni fa donava macchinari sanitari per agevolare la lotta contro il COVID-19, anche questa volta il patron Salvatore Moncada non si tira indietro: "Vogliamo aiutare una popolazione devastata dalla guerra, non vogliamo tirarci indietro, non possiamo farlo. Nel nostro piccolo cerchiamo di renderci quanto più utili possibili e speriamo di mandare due pullman pieni di beni e tornare altrettanto pieni di persone che possiamo e vogliamo aiutare".
Finisce in semifinale il cammino della Fortitudo Moncada Agrigento nella Final Eight di Coppa Italia. Contro i padroni di casa del Roseto, i biancazzurri perdono la lunga imbattibilità e salutano la competizione.
68 a 84 il risultato di una gara dai due volti. Prima parte saldamente in mano alla Fortitudo Moncada che erge praticamente un muro invalicabile che manda in confusione Roseto. Molto bene anche in attacco con Morici e Grande. Ritmo e intensità mettono in difficoltà gli abruzzesi. Agrigento va al riposo lungo avanti di 8 punti, 37 a 45.
Nella seconda parte i biancazzurri calano. Roseto è più aggressiva e, trascinata dall’incitamento del pubblico del pala Maggetti, riagguanta e supera Agrigento alla fine del terzo quarto. La Fortitudo Moncada si sfalda e commette diversi errori in attacco.
Dall’altra parte Di Emidio, Nikolic e Zampogna infliggono colpi che fanno male. Roseto allunga e vince.
Al di là dell’amarezza per la sconfitta la Fortitudo Moncada esce dalla competizione a testa alta con la consapevolezza di non essere inferiore a Roseto costruita per una stagione da protagonista.
Adesso i biancazzurri tornano a concentrarsi sul campionato. Domenica prossima, 20 marzo, al pala Moncada arriva Reggio Calabria.
Il tabellino
Fortitudo Moncada Agrigento - Liofilchem Roseto 68-84 (27-17, 18-20, 10-20, 13-27)
Fortitudo Moncada Agrigento: Nicolas Morici 18 (5/8, 1/4), Alessandro Grande 14 (0/2, 4/8), Cosimo Costi 11 (4/6, 1/4), Mait Peterson 8 (3/5, 0/0), Giuseppe Cuffaro 8 (1/1, 2/3), Albano Chiarastella 5 (0/1, 1/2), Santiago Bruno 2 (1/3, 0/0), Andrea Lo biondo 2 (1/4, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 12 - Rimbalzi: 29 1 + 28 (Albano Chiarastella 10) - Assist: 8 (Albano Chiarastella 4)
Liofilchem Roseto: Edoardo Di emidio 19 (1/2, 4/6), Aleksa Nikolic 17 (6/11, 1/2), Valerio Amoroso 14 (0/2, 3/7), Alfonso Zampogna 12 (1/2, 3/6), Andrea Pastore 11 (2/4, 1/5), Alberto Serafini 9 (3/5, 1/3), Gianluca Di carmine 2 (1/4, 0/0), Nikola Mraovic 0 (0/0, 0/0), Alessandro Mariani 0 (0/0, 0/0), Antonio Ruggiero 0 (0/0, 0/0), Niccolò Gaeta 0 (0/0, 0/0), Riccardo Bassi 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 17 / 22 - Rimbalzi: 32 6 + 26 (Aleksa Nikolic 9) - Assist: 17 (Valerio Amoroso, Andrea Pastore 4)
Missione compiuta per l’Akragas sul campo del Cus Palermo. Con tre gol i biancazzurri conquistano meritatamente i tre punti. Soddisfatto a fine gara il tecnico agrigentino Nicola Terranova.
“Una vittoria sicuramente meritata per via delle numerose azioni create nella prima frazione di gioco. Abbiamo rispettato i pronostici della vigilia anche se queste sono le partite più difficili da preparare. La squadra nel primo tempo mi è piaciuta molto, abbiamo giocata bene tecnicamente, creato tante situazioni che ci hanno portato al tiro in porta. Dobbiamo lavorare più sul secondo tempo dove ho visto una squadra con meno voglia di giocare.
I tre punti sono importanti per dare continuità ai risultati, la squadra inizia ad avere un’identità, una mentalità vincente e ritengo che i ragazzi stanno rispettando le aspettative della società. Su cosa bisogna crescere? Soprattutto nell’avere meno frenesia, spesso ci innervosiamo senza un motivo, dobbiamo comprendere che in una partita ci sono più partite che vanno affrontate con lucidità”.
Tutto come previsto. Pronostico della vigilia pienamente rispettato. L’Akragas vince facile l’anticipo della nona giornata di ritorno con il Cus Palermo ultimo in classifica del girone A di Eccellenza.
Tre a zero il successo dei biancazzurri di Nicola Terranova grazie al gol di Peppe Prestia e la doppietta del solito generoso e infaticabile Pavisich. L’Akragas ha interpretato la gara al meglio: buono l’approccio e le trame d’attacco, specie nel primo tempo.
L’Akragas ha giocato con determinazione limitando le giocate del Cus Palermo. I biancazzurri sfiorano il gol con Pavisich, Finessi e Cipolla. I palermitani rispondono con il centrocampista Coglitore ma si fa trovare pronto il portiere agrigentino Di Carlo, al suo rientro tra i pali dopo due settimane. Al 17esimo l’Akragas spezza l’equilibrio nel punteggio andando a segno con Prestia con un tiro cross dalla parte sinistra del campo che beffa il portiere di casa Mortillaro.
La rete mette le ali all’Akragas. Si vede una squadra tonica, capace di arrivare in porta con buona fluidità ed al 41esimo giunge il meritato bis con un bel colpo di testa di Pavisich su cross di Prestia.
Nella ripresa l’Akragas controlla la gara e cala d’intensità. Il terzo gol arriva su rigore dopo 7 minuti: Lavardera mette in area un pallone insidioso che viene toccato col braccio da un difensore del Cus Palermo. Il direttore di gara indica il dischetto. Della battuta si incarica Santiago Pavisich che sigla il definitivo tre a zero spiazzando Mortillaro.
L’Akragas conquista la vittoria numero 19 e sale in classifica a quota 49. I numeri dicono che i ragazzi di Terranova sono al secondo posto, momentaneamente a 8 lunghezze dalla capolista Canicattì ed a 5 dal Misilmeri terzo in graduatoria. E proprio i palermitani saranno i prossimi avversari domenica prossima allo stadio Esseneto. Per l’Akragas la possibilità di blindare il secondo posto anche se la gara si preannuncia molto difficile.
Ancora una vittoria. La Fortitudo Moncada Agrigento continua a regalare emozioni e soddisfazioni. I biancazzurri hanno iniziato al meglio la Final Eight di Coppa Italia, che si gioca a Roseto, battendo Rieti.
72 a 60 il successo degli agrigentini al termine di una gara molto equilibrata. Dopo una partenza frenata i ragazzi di coach Catalani danno il meglio nella seconda parte del match anche se Rieti con Testa e Tiberti da filo da torcere ai “giganti”. Alla metà del terzo periodo i laziali sono avanti di 6.
La gara si decide nell’ultimo quarto e strizza l’occhio alla Fortitudo Moncada che ha avuto il merito di non perdere convinzione e lucidità nei momenti decisivi. Lo Biondo e Bruno insaccano punti fondamentali ed è semifinale.
La Fortitudo Moncada torna in campo questa sera alle 20,45. Affronterà Roseto che ha sconfitto Bisceglie. Il sogno continua. Questo gruppo non finisce mai di stupire.
Il tabellino:
Fortitudo Moncada Agrigento: Albano Chiarastella 13 (2/4, 2/3), Alessandro Grande 11 (2/4, 2/4), Cosimo Costi 11 (2/6, 1/2), Andrea Lo biondo 11 (5/6, 0/0), Nicolas Morici 9 (3/8, 1/3), Santiago Bruno 9 (1/3, 2/3), Mait Peterson 6 (1/1, 0/0), Giuseppe Cuffaro 2 (0/1, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 16 / 20 - Rimbalzi: 34 4 + 30 (Nicolas Morici 8) - Assist: 9 (Albano Chiarastella 3)
GEFF Kienergia Rieti: Filippo Testa 18 (3/5, 4/6), Edoardo Tiberti 16 (7/12, 0/0), Marco Timperi 10 (5/8, 0/1), Michele Antelli 7 (2/6, 1/4), Francesco Papa 4 (2/3, 0/2), Maurizio Del testa 3 (0/1, 1/6), Giorgio Broglia 2 (0/2, 0/0), Manuel Saladini 0 (0/0, 0/1), Godwin Jhon 0 (0/0, 0/0), Davide Frizzarin 0 (0/0, 0/0), Gabriele Buccini 0 (0/0, 0/0), Milos Vujanac 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 4 / 10 - Rimbalzi: 25 5 + 20 (Edoardo Tiberti 6) - Assist: 7 (Giorgio Broglia 2)
Un cammino strabiliante. La Fortitudo Moncada Agrigento continua a regalare grandi soddisfazioni. I biancazzurri sono riusciti a vincere in trasferta anche ad Avellino, la 18esima vittoria consecutiva a ulteriore conferma della solidità, forza tecnica e maturità della squadra allenata da Catalani.
59 a 62 il successo degli agrigentini al termine di una gara difficile, sofferta, ma che i “giganti” con determinazione hanno voluto vincere a tutti i costi. Artefice principale del successo ad Avellino il play Alessandro Grande: la sua tripla a 18 secondi dalla sirena spiana la strada alla Fortitudo Moncada Agrigento e risolve una gara fino a quel momento complicata. La Fortitudo Moncada Agrigento aveva iniziato il match molto bene chiudendo il primo quarto avanti 15-25. Nel secondo periodo Avellino cambia volto, complice un calo degli agrigentini, e riequilibra la gara. Seconda parte molto combattuta con Avellino che fa la voce grossa e Agrigento che tiene il passo nonostante alcuni errori difensivi. La svolta a 18 secondi dalla fine con la tripla di Grande che consegna i due punti alla Fortitudo.
Una vittoria meritata, sudata, sofferta ma forse per questo ancora più bella. Agrigento ha confermato di essere squadra di grande personalità e temperamento.
Adesso la parentesi di Coppa Italia con la Final8 in programma venerdì prossimo a Roseto degli Abruzzi contro Rieti.
Del.Fes Avellino - Moncada Energy Agrigento 59-62 (15-25, 20-11, 12-14, 12-12)
Del.Fes Avellino: Allen Agbogan 16 (3/5, 2/5), Giovanni Carenza 12 (5/11, 0/2), Norman Hassan 11 (4/8, 1/5), Matteo Caridà 9 (0/1, 3/4), Daniele D'andrea 6 (3/9, 0/0), Tarik Hajrovic 4 (2/2, 0/0), Giuseppe nicolò Basile 1 (0/2, 0/1), Luka Cepic 0 (0/0, 0/2), Marco Venga 0 (0/0, 0/0), Leone Crispino 0 (0/0, 0/0), Alessandro Marra 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 7 / 9 - Rimbalzi: 34 7 + 27 (Daniele D'andrea 9) - Assist: 11 (Allen Agbogan, Norman Hassan 4)
Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 21 (6/9, 2/5), Andrea Lo biondo 16 (6/8, 0/1), Giuseppe Cuffaro 7 (0/0, 1/3), Albano Chiarastella 6 (1/6, 1/4), Mait Peterson 6 (2/5, 0/0), Nicolas Morici 3 (0/1, 1/4), Santiago Bruno 3 (0/0, 1/3), Luca Bellavia 0 (0/1, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/1, 0/1), Cosimo Costi 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 14 / 15 - Rimbalzi: 29 3 + 26 (Andrea Lo biondo 9) - Assist: 5 (Giuseppe Cuffaro 2)
Un gol allo scadere di tempo, su calcio di rigore, trasformato dall’attaccante Pavisich consegna all’Akragas i tre punti. Allo stadio Esseneto il Castellammare è costretto alla resa. Quarta vittoria consecutiva per i biancazzurri che balzano al secondo posto approfittando della sconfitta del Misilmeri.
Una gara vinta con sofferenza ma con merito dall’Akragas. Una gara maschia giocata con grinta da entrambe. I ragazzi di Terranova hanno avuto la possibilità di sbloccarla nel primo tempo con Finessi e Lavardera.
Il Castellammare ha provato a colpire con delle ripartenze ma il portiere Harusha è stato attento. Al 43esimo il trapanese La Mattina stende in area Prestia e per il direttore di gara Comito è rigore. Dal dischetto Pavisich è implacabile. Nulla può il portiere Di Paola.
Nel secondo tempo l’Akragas colpisce la traversa con Tarantino e custodisce l’importante vantaggio che vale la vittoria.
A fine gara la squadra festeggia sotto la curva Sud con i propri tifosi che oggi hanno esposto uno striscione con riferimento al conflitto in Ucraina: “Ferma la guerra Putin”.
A fine gara grande soddisfazione in casa Akragas. Il tecnico Nicola Terranova rimarca la prestazione dei suoi. “E’ sicuramente la migliore partita dell’Akragas quando ne sono alla guida. I ragazzi mi sono piaciuti molto. Non era facile vincere contro il Castellammare. Quanto vale questa vittoria? Vale molto perché alimenta la nostra autostima e ci fa lavorare con maggiore entusiasmo e ottimismo. Andiamo avanti con umiltà e determinazione”.
L’Akragas è ora attesa dalla trasferta, sulla carta facile, di Palermo col Cus. I biancazzurri si godono il secondo posto ma guai ad abbassare l’asticella della concentrazione. L’obiettivo dell’Akragas è adesso difendere il secondo posto.