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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

L’Akragas alle prese con la sostituzione dell’allenatore. Dopo l’annuncio che Giuseppe Anastasi ha rinunciato per motivi familiari alla guida della prima squadra, il club di Giuseppe Deni lavora in queste ore per risolvere la crisi tecnica. Rumors danno una corsa a due tra Nicola Terranova e Peppe Pagana. Il primo, trapanese, sarebbe stato contattato dal Castrovillari ma non avrebbe raggiunto l’accordo mentre, il secondo, è in attesa di ritornare in pista dopo l’esperienza di Troina.

E’ davvero una corsa a due per la panchina dell’Akragas oppure potrebbe esserci un outsider? Si attende l’ufficialità da parte della società.

Sicuramente per l’Akragas è un momento delicato della stagione ed il cambio in panchina arriva alla vigilia di un’altra gara impegnativa di campionato. Domenica prossima l’Akragas è attesa dalla difficile trasferta di Marineo. Inutile dire che se i biancazzurri sperano di alimentare le ambizioni di primato - oggi saldamente in mano meritatamente al Canicattì con 6 punti di margine – devono assolutamente conquistare i tre punti.

Tornando a Peppe Anastasi, la società dell’Akragas ha fatto sapere che il tecnico catanese continuerà a fare part del progetto tecnico. Non è specificato con quale compito.

Tre a zero. Vittoria del cuore e della volontà. La Seap Dalli Cardillo si aggiudica meritatamente lo scontro di bassa classifica con la Tenaglia Altino Volley con i seguenti parziali:  25-23, 25-14, 27-25.

Vittoria al termine di una gara emozionante, ben giocata dalle ragazze di Stefano Micoli, desiderose di conquistare l’intera posta in palio.

Altino ha tenuto testa nel primo e terzo set ma ha dovuto fare i conti con la maggiore efficacia e determinazione delle padrone di casa. Aragona ha mostrato gli artigli giocando complessivamente una buona pallavolo

Coach Micoli schiera la formazione tipo con Caracuta in regia, Stival opposto, Zech e Dzakovic martelli-ricevitori, Cometti e Negri al centro, Vittorio libero. Spazio anche a Zonta e Ruffa. Dall’altra parte della rete, Altino scende in campo con Gatto al palleggio, Kavalenka opposto, Lestini e Comotti in banda, Zingoni e Spicocchi centrali, Mastrilli nel ruolo di libero. Coach Luca Damico ha utilizzato anche Meniconi, Olleia e Natalizia.

Nel terzo decisivo set la Seap Dalli Cardillo spegne la reazione d’orgoglio delle abruzzesi colpendole in particolare con una super Sara Stival, top scorer del match con 18 punti. Punto decisivo messo a segno da Cometti.

La Seap Dalli Cardillo vince e sale in classifica a quota 11. Ancora a zero Altino.

 

Il tabellino: 

Seap Dalli Cardillo Aragona: Caracuta 1, Stival 18, Dzakovic 17, Zech 6, Cometti 11, Negri 6, Vittorio (L), Zonta 1, Ruffa, Casarotti n.e., Bisegna n.e. All.: Stefano Micoli 

 

Tenaglia Altino Volley: Gatto 5, Kavalenka 12, Comotti 8, Lestini 11, Spicocchi 7, Zingoni 3, Mastrilli (L), Meniconi, Natalizia, Olleia, Di Arcangelo n.e., Ollino n.e. All.: Luca Damico 

 

Arbitri: Mazzarrà e Spinnicchia                                                                                       

NOTE: Muri Aragona 9, Altino 2. Ace Aragona 4, Altino 3. Err. battuta Aragona 6, Altino 6. Err. azione Aragona 8,  Altino 11. Attacco Aragona 41%, Altino 35%. Ricezione Aragona 60% (30% perfetta), Altino 59% (34% perfetta).

 

 

Michele Catalani a fine gara commenta la vittoria contro Formia. 

"Abbiamo giocato una partita confusionaria e troppo spesso poco consistente dal punto di vista difensivo, ma abbiamo portato a casa una vittoria che premia la voglia di stare insieme dei ragazzi nonostante una gara piena zeppa di errori.

Dovevamo sopperire alle assenze importanti di Chiarastella e Grande e in ogni momento della partita non abbiamo mai abbassato la testa recuperando qualche gup che Formia ha meritatamente costruito talvolta segnando tiri anche molto difficili.

Noi siamo sempre stati lì, cercando di trovare buone conclusioni. Abbiamo trovato in Cosimo il nostro miglior terminale offensivo della serata e la squadra lo ha cercato con continuità. Portiamo a casa il risultato e ora ci ributtiamo in campo per preparare al meglio la prossima gara interna contro Ruvo di Puglia".

 

La vittoria numero 14 contro Formia in trasferta ha un valore. Ce l’ha per la classifica che vede i biancazzurri difendere la vetta (adesso a +4 da Bisceglie battuta da Ragusa) ed anche per la squadra andata in campo in terra laziale.

La Fortitudo Moncada Agrigento ha affrontato Formia priva del play Alessandro Grande e del capitano Albano Chiarastella. Spazio, dunque, a Cuffaro, Mayer, Bruno e Costi. Tutti hanno fatto la loro parte anche se, comprensibilmente, Formia ha preso coraggio e fiducia dalle importanti assenze agrigentine mettendo in difficoltà gli agrigentini. Ne è venuta fuori una gara equilibrata e combattuta vinta dalla “F” di un solo punto 66 a 67.

Formia proveniva dalla prima vittoria stagionale ed al cospetto della capolista ha provato il gran colpo di prestigio. La Fortitudo versione giovane ha però tenuto botta non perdendo mai la lucidità necessaria e trovando i guizzi giusti nei momenti topici. Da menzionare la super prova di Cosimo Costi, protagonista della vittoria.

La Fortitudo Moncada riesce ad avere la meglio su Formia nel finale di gara conquistando altri due punti preziosi. Domenica prossima i biancazzurri tornano in casa per affrontare Ruvo di Puglia.

 

Formia - Fortitudo Agrigento 66-67 (14-20, 18-13, 19-18, 15-16)

L’Akragas ritrova la vittoria ma non ancora il gioco. All’Esseneto i biancazzurri superano la Nissa solo grazie ad un gol allo scadere del primo tempo siglato da Leonardi.

Tre punti preziosi per la classifica ma la prova non conforta più di tanto. Da alcune settimane l’Akragas sembra aver perso brillantezza ed anche i meccanismi tra i vari reparti e le idee di gioco non sono più quelle del girone d’andata.

Akragas – Nissa è stata gara giocata da entrambe con agonismo ma nulla di più. I due portieri sono rimasti praticamente inoperosi.

Nel primo tempo un po’ più Akragas ma, complice il terreno di gioco ancora non in buone condizioni, la squadra di Anastasi non è riuscita a regalare emozioni. L’unica fiammata il gol realizzato da Leonardi con un bel colpo di testa in tufo su assist di Bellanca.

Nella ripresa stessa musica. Sul taccuino nulla se non il calcio di punizione insidioso di Caronia per la Nissa deviato dall’attento portiere dell’Akragas Di Carlo ed una occasione del difensore Ferrigno per i padroni di casa.

L’Akragas ottiene i tre punti che le consentono di restare sulla scia del Canicattì, vittorioso sul Mazara 2 a 0, e distante sei lunghezze. I biancazzurri devono migliorare molto sul piano del gioco. Ma per continuare a sperare ancora nel primo posto occorre intraprendere un percorso positivo. Inutile dire che l’Akragas è chiamata a vincere in casa e in trasferta. Domenica prossima test esterno probante.

L’obiettivo è vincere domani all’Esseneto contro la Nissa. E’ una gara certamente importante per l’Akragas che, se non vuol complicarsi ulteriormente il cammino, non può rischiare di allungare ulteriormente il divario dalla capolista Canicattì. I tre punti con la Nissa anche per esaudire il desiderio dei tifosi che sentono particolarmente la partita considerata quasi un derby.

E’ una gara delicata che arriva in un periodo non particolarmente felice per i biancazzurri apparsi evanescenti, quasi privi dell’adeguato mordente, scarsa convinzione di poter e voler ancora ambire al primo posto.

Da ora in avanti, l’Akragas sa bene che se vuole alimentare le speranze di primato non può “inciampare”. Una gara alla volta. Adesso testa alla Nissa. Il tecnico Anastasi chiede ai suoi temperamento, personalità, maggiore voglia di lottare.

Nel frattempo, il club ha comunicato il tesseramento di Mario Almeida Ribeiro Jardel, prima punta, classe 1996, figlio di Mario, indimenticato campione brasiliano del Porto e Galatasaray.

Jardel Jr. arriva all’Akragas dalla Serie D pugliese, girone H, e dalla formazione della Virtus Matino. È presentato come un giocatore “forte fisicamente, un calciatore talentuoso”, alto un metro e 92 centimetri. Mario Jardel ha la doppia cittadinanza portoghese - brasiliana. In passato ha giocato in D con la Matese e Polisportiva FAVL Cimini. In precedenza era stato in terza divisione lusitana col Clube Atlético de Pero Pinheiro dove aveva realizzato ben 6 reti in appena 16 presenze.

Il calciatore questa mattina ha svolto il suo primo allenamento con i nuovi compagni di squadra e domani sarà a disposizione di mister Giuseppe Anastasi per la partita contro la Nissa.

 

 

Cuore, carattere, determinazione e coraggio. Non sarà stata la Fortitudo Moncada Agrigento più bella della stagione ma – sicuramente - rimontare in una serata “appannata” e vincere all’overtime non è mai facile e i biancazzurri meritano i  complimenti.

Chi pensava che Molfetta fosse avversaria “morbida” si è dovuto ricredere. Al pala Moncada, i pugliesi hanno tirato fuori gli artigli mettendo in difficoltà una Fortitudo stanca e poco brillante. Giocare tre partite in una settimana a ritmo alto non è semplice e lo si è visto.

E’ finita  91 a 83 per i “giganti” e 13esima preziosissima vittoria consecutiva.

La squadra di coach Catalani nei primi due quarti ha sbagliato molto sia in attacco che in difesa concedendo punti a Molfetta. Agrigento ha chiuso il primo parziale avanti di uno, 23 a 22. Nel secondo i padroni di casa vanno in tilt e subiscono il gioco di Molfetta che si porta a +12, 37 a 49 e gravata dai tre falli del play Grande.

La musica cambia parzialmente nella seconda parte del match. La Fortitudo Moncada gioca meglio e si porta a ridosso degli ospiti. Nell’ultimo quarto Agrigento si gioca il tutto per tutto e con grande personalità riesce nell’intento di agganciare Molfetta. La squadra si unisce trascinata dai veterani e con Alessandro Grande semplicemente strepitoso, autore di 38 punti.

La Fortitudo Moncada acciuffa l’overtime in una serata dalle mille emozioni.  Da quel momento in campo solo i biancazzurri. Molfetta incassa i colpi da una squadra che vuole a tutti costi il successo.  Vittoria ed applausi del pubblico. Grande gioia per una vittoria che consente di raggiungere in classifica quota 28 e di tenere a distanza Bisceglie.

Molto soddisfatto coach Catalani: "Devo ringraziare i ragazzi, hanno tirato fuori una grande prestazione, eravamo stanchi ed abbiamo affrontato tre partite in una settimana. Servono partite come queste per crescere ulteriormente. Adesso rifiatiamo e cerchiamo di ritrovare noi stessi, non pensiamo alla Coppa Italia ma alle prossime partite da vincere".

 

Moncada Energy Agrigento - Pavimaro Molfetta 91-83 (23-22, 14-27, 18-14, 22-14, 14-6)

Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 38 (4/8, 7/12), Albano Chiarastella 14 (5/8, 0/5), Nicolas Morici 13 (5/7, 1/3), Cosimo Costi 9 (1/1, 2/5), Mait Peterson 9 (4/5, 0/0), Giuseppe Cuffaro 4 (2/4, 0/1), Andrea Lo biondo 4 (1/1, 0/0), Santiago Bruno 0 (0/1, 0/2), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Umberto Indelicato 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 17 / 22 - Rimbalzi: 25 10 + 15 (Cosimo Costi 6) - Assist: 14 (Albano Chiarastella 6)

Pavimaro Molfetta: Maurizio Tassone 21 (3/4, 3/5), Francesco Infante 16 (5/12, 0/0), Matteo Bini 13 (4/5, 1/5), Guido Scali 13 (5/7, 1/4), Andrea Epifani 11 (3/4, 1/2), Francesco Villa 5 (1/2, 1/3), Simone Mentonelli 4 (1/3, 0/1), Giuseppe pio Sasso 0 (0/0, 0/0), Davide Mezzina 0 (0/0, 0/0), Silvio Caniglia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 18 / 24 - Rimbalzi: 32 9 + 23 (Francesco Infante 7) - Assist: 8 (Francesco Infante, Andrea Epifani 3)



L’Akragas ricomincia il campionato con una sconfitta. Biancazzurri battuti al “Gurrera” dallo Sciacca, uno a zero. Derby deciso nel secondo tempo dall’ex Santangelo.

Amarezza e delusione in casa Akragas per uno stop molto amaro maturato al termine di una gara giocata sicuramente non con il mordente di chi ambisce al primato, di chi vuol recuperare il gup dalla capolista Canicattì.

L’Akragas non ha assolutamente giocato col “sangue agli occhi” e, peraltro, non lo ha neppure fatto lo Sciacca: motivo in più dell’amarezza nell’entourage biancazzurro. Akragas assai deludente e inconcludente. 

Partita con poco o nulla da descrivere se non il gol dello Sciacca, giunto al 69esimo ad opera di Peppe Santangelo con un colpo di testa, e prima un’occasione per l’Akragas con Leonardi. Null’altro. 

L’Akragas subisce lo stop a Sciacca e, nel frattempo, il Canicattì rifila cinque gol al Marsala e vola a +6.   

A fine gara il presidente Giuseppe Deni ha detto di avere visto “una squadra  imbarazzante”. Deni prova a rincuorare i tifosi: “sono certo che i nuovi arrivi, disponibili a partire dalla prossima partita, cambieranno decisamente il volto dell’Akragas”.

In sala stampa il tecnico Giuseppe Anastasi riconosce la sconfitta.

“Lo Sciacca ha vinto meritatamente anche se i rispettivi portieri sono stati praticamente inoperosi. Lo Sciacca ha fatto gol ed è stata brava. Purtroppo in questo momento le cose non stanno andando nel verso giusto, ne prendiamo atto con la consapevolezza che dobbiamo lavorare più di prima. Mi assumo la responsabilità della prova e della sconfitta maturata nell’unica azione che abbiamo subìto. Ma è anche vero che non abbiamo creato. Lo abbiamo sempre detto e lo ripeto: non siamo una squadra ammazza campionato. Il Canicattì a +6? I sei punti non mi fanno paura anche se, moralmente, è un distacco cospicuo. Ho fiducia nella mia squadra, dobbiamo solo lavorare e sistemare alcune cose”.

 

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