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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Sarà necessaria gara 5, mercoledì prossimo 22 giugno. La Fortitudo Moncada Agrigento cede per la seconda volta a Rieti. I laziali hanno avuto la meglio vincendo con un distacco di 10 lunghezze, 73 – 63.

Rammarico in casa biancazzurra per una prestazione dai due volti. Molto bene nei primi due quarti e numerosi errori nella seconda parte che hanno inciso non poco.

L’assenza del capitano Albano Chiarastella si è fatta molto sentire in difesa e sotto le plance. Ciononostante i ragazzi di Catalani ci hanno provando dando fondo a tutte le energie ma facendo i conti con una squadra determinata ed efficace.

Al pala Sojourner di Rieti è stata una gran bella gara, combattuta. Nella fila di Agrigento da evidenziare i 14 punti di Grande, 13 di Ambrosin e gli 11 di Bruno. Sponda Rieti, invece, sugli scudi Ndoja con 20 punti.

Appuntamento rinviato alla “bella” in programma al pala Moncada. Sarà necessario il grande pubblico, non un posto libero, per provare a trascinare i biancazzurri verso una vittoria tanto desiderata. A questo punto vietato sbagliare. Agrigento è chiamata a sostenere con grande calore una squadra che merita il massimo. Occorre recuperare in fretta le energie e far valere il fattore campo. Come si dice in questi casi, servirà il cuore oltre l'ostacolo. La serie A deve tornare ad Agrigento. 

Il coach agrigentino Michele Catalani carica l’ambiente in vista di gara 5.

 

"Rinnovo i miei complimenti a Rieti, all'allenatore per cui provo stima e ha gestito benissimo queste due partite ma siamo ancora nella serie e se ci avessero detto a inizio stagione che ci saremmo giocati in gara 5 la finale in casa avremmo messo la firma. Sono molto contento di come hanno affrontato il match i miei ragazzi, purtroppo ci mancavano le energie e l'assenza di Albano si è fatta sentire ma ora recuperiamo le energie e giochiamoci tutto per mercoledì".

Il tabellino

Real Sebastiani Rieti - Moncada Energy Agrigento 73-63 (19-19, 17-20, 15-8, 22-16)

Real Sebastiani Rieti: Klaudio Ndoja 20 (4/6, 3/5), Mario jose Ghersetti 16 (7/13, 0/2), Federico Loschi 10 (2/4, 0/6), Marco Contento 9 (2/5, 1/7), Nicolas manuel Stanic 8 (2/6, 1/3), Alessandro Piazza 6 (0/1, 1/2), Omar Dieng 3 (0/2, 1/5), Lorenzo Piccin 1 (0/0, 0/0), Marco Maganza 0 (0/0, 0/0), Zdravko Okiljevic 0 (0/2, 0/0)

Tiri liberi: 18 / 24 - Rimbalzi: 42 13 + 29 (Mario jose Ghersetti 12) - Assist: 11 (Mario jose Ghersetti, Federico Loschi, Marco Contento, Nicolas manuel Stanic 2)

Fortitudo Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 14 (4/9, 2/8), Lorenzo Ambrosin 13 (4/6, 1/4), Santiago Bruno 11 (0/0, 3/6), Nicolas Morici 8 (3/7, 0/3), Cosimo Costi 6 (2/4, 0/2), Andrea Lo biondo 6 (3/7, 0/0), Mait Peterson 5 (2/6, 0/0), Giuseppe Cuffaro 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Umberto Indelicato 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 9 / 13 - Rimbalzi: 34 7 + 27 (Nicolas Morici 10) - Assist: 11 (Alessandro Grande 4)

 

L’Akragas assiste alla festa del Martina Franca. Grande amarezza in casa agrigentina per una sconfitta pesante figlia di una prestazione assai deludente. Nel doppio confronto i pugliesi hanno dimostrato la loro superiorità. Una squadra che è capace di fare 6 gol in due partite vuol dire che ha grande qualità, personalità e fisicità.

 

Il tecnico dell’Akragas Nicola Terranova a fine gara riconosce i meriti del Martina Franca.

“Quando ad una squadra di grande livello concedi gli errori nelle due gare diventa tutto più complicato. Ho visto un’Akragas impaurita, diversi giocatori in difficoltà. Devo dire che venivamo da una settimana difficile: Maiorano e Ferrigno sono stati male. Non sono alibi ma quando concedi l’aspetto fisico ad una squadra del genere allora si mette male. Il Martina Franca ha dimostrato maggiore brillantezza, arrivavano prima sul pallone, sono stati superiori in tutto.

Faccio comunque i complimenti ai ragazzi e vorrei ricordare che, da quando sono arrivato all’Akragas, in 17 partite la squadra ha collezionato solo questa sconfitta. Sotto la mia gestione la squadra ha incassato solo 3 gol. Onestamente gli avversari non erano di questo livello e già superare il turno precedente con l’Isernia è stata una quasi impresa. Per provare a dare fastidio al Martina bisognava essere perfetti e noi non lo siamo stati. Avevamo tante aspettative, pensavamo di giocarcela in maniera diversa ma bisogna tener conto che la nostra è una squadra giovane che può solo crescere. All’Akragas è mancato il temperamento della grande squadra.

Tifosi amareggiati? Voglio solo dire che pur di vedere l’Akragas in D avrei rinunciato a qualcosa di importante. Mi dispiace molto per i tifosi, per la società, per i ragazzi. Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta".   

 

Per il secondo anno consecutivo l’Akragas perde la finale per la promozione in serie D. Gli agrigentini falliscono l’appuntamento più importante della stagione. Con una prestazione assolutamente non all’altezza, l’Akragas crolla al “Tursi” incassando dal Martina Franca un pesantissimo 4 -0.

Una gara a senso unico, dominata dai pugliesi con la squadra di Nicola Terranova in balìa degli avversari.

Davanti a 2.600 spettatori, oltre un centinaio i tifosi dell’Akragas, il Martina ha fatto un sol boccone dell’Akragas, in grande difficoltà contro un’avversaria che nel doppio confronto ha dimostrato di essere superiore, sicuramente con maggiore tecnica e carattere, meritando la vittoria ed il salto di categoria.

L’Akragas ha deluso le aspettative dei tifosi: approccio negativo, reazione inesistente ai gol del Martina Franca, fragilità e scollamento tra i reparti. I ragazzi di Terranova hanno fallito un gol incredibile dopo pochi minuti con Pyiuka e poi monologo dei pugliesi che hanno dilagato su tutti i fronti. La squadra di Pizzulli è andata a segno due volte con Ancora, poi Barrera e infine Delgado su calcio di rigore.

Akragas incapace di reagire con efficacia, non in grado di far male ai pugliesi. Nella gara d’andata il Martina Franca riuscì a bucare la retroguardia biancazzurra per ben due volte dimostrando qualità e fisicità. L’Akragas versione finale di ritorno non è mai riuscita a riaprire il match. Nel secondo tempo da annotare le due traverse colpite da Corner e Pavisich ma a risultato ampiamente compromesso. Il Martina Franca nei minuti conclusivi ha anche avuto l’opportunità di realizzare la quinta rete.

Chi si aspettava un’Akragas più combattiva è rimasto molto deluso. Amareggiati a fine gara i tifosi che con grande passione hanno seguito la squadra in Puglia. Festeggia meritamente il Martina Franca. Per l’Akragas epilogo molto amaro. Il 4-0 è eloquente.

I biancazzurri dovranno ripartire dall’Eccellenza, ancora una volta. Smaltita la delusione, alla società guidata dal presidente Giuseppe Deni il compito di ripartire con slancio, programmando perbene, cercando di sbagliare meno possibile in fase di mercato. Escludendo la pessima prestazione di Martina Franca, alla squadra ed allo staff tecnico i complimenti per aver disputato un bel campionato che avrebbe meritato un finale diverso.      

 

"Era il match che ci aspettavamo e tenere a 60 punti Rieti in casa loro è sicuramente un risultato importante. Non rimprovero nulla ai miei ragazzi, mancava poco per vincere la partita e ci riproveremo in Gara 4”.

Così coach Michele Catalani al termine della sfida del pala Sojourner. La Fortitudo Moncada Agrigento, priva del capitano Albano Chiarastella, perde di appena due punti, 60-58. E’ mancato poco ai biancazzurri nonostante una serata non delle migliori, complice la reazione dei padroni di casa dopo le due sconfitte al pala Moncada.

Rieti ha iniziato in maniera aggressiva andando avanti nel punteggio chiudendo il primo quarto 16-10. Nel secondo la Fortitudo Moncada è più precisa e si porta in vantaggio (+2 a 6 minuti dal riposo lungo), trascinata da un super Ambrosin autore di 19 punti. La gara è combattuta. Rieti sorpassa e chiude il secondo parziale avanti di 8, 36-28.

Nella ripresa la difesa di Rieti funziona meglio e la Fortitudo Moncada fatica in fase realizzativa. Gli amaranto celesti incamerano un buon margine di vantaggio  (+15, 51-36). I ragazzi di Catalani non demordono e accorciano il divario chiudendo la frazione 54-43.

L’ultimo quarto è all’insegna dell’equilibrio, difese solide e aggressività. Ambrosin prende per mano Agrigento, coadiuvato da Morici (14 punti) ma non basta per calare il tris a Rieti. Proprio Morici realizza i due liberi a 23 secondi dal termine che fissano il risultato sul 60-58.

Appuntamento rinviato a domani ancora a Rieti. La Fortitudo Moncada venderà cara la pelle – afferma coach Catalani.

“Abbiamo ancora due match point per portare a casa il risultato. E‘ una finale e ci stanno partite così combattute. Complimenti alla Sebastiani per il match che ha giocato e per l'ambiente attorno, cerchiamo di recuperare le energie e ci vediamo domenica”. La sfida è lanciata. Parola al campo e, si spera, ad un arbitraggio più attento.

Il tabellino

Real Sebastiani Rieti - Moncada Energy Agrigento 60-58 (16-10, 20-18, 18-15, 6-15)

Real Sebastiani Rieti: Federico Loschi 17 (1/2, 3/9), Nicolas manuel Stanic 11 (4/7, 1/2), Marco Contento 10 (3/6, 1/4), Mario jose Ghersetti 7 (3/8, 0/2), Klaudio Ndoja 6 (0/1, 1/3), Alessandro Piazza 5 (0/3, 1/3), Lorenzo Piccin 3 (0/0, 1/1), Marco Maganza 1 (0/0, 0/0), Omar Dieng 0 (0/0, 0/1), Zdravko Okiljevic 0 (0/2, 0/0)

Tiri liberi: 14 / 20 - Rimbalzi: 30 3 + 27 (Mario jose Ghersetti 11) - Assist: 10 (Alessandro Piazza 3)

Moncada Energy Agrigento: Lorenzo Ambrosin 19 (4/8, 3/5), Nicolas Morici 14 (4/6, 1/4), Alessandro Grande 9 (4/9, 0/3), Andrea Lo biondo 8 (4/9, 0/1), Cosimo Costi 4 (0/2, 1/3), Mait Peterson 2 (0/2, 0/1), Giuseppe Cuffaro 2 (1/2, 0/2), Santiago Bruno 0 (0/1, 0/1), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Umberto Indelicato 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 9 / 10 - Rimbalzi: 34 6 + 28 (Lorenzo Ambrosin 9) - Assist: 9 (Alessandro Grande 4)

 

 

“E’ una finale e mi aspetto il massimo dalla nostra squadra. Con i miei compagni di squadra giocheremo con grande determinazione e coraggio. Abbiamo fatto una bella settimana di lavoro intenso e siamo pronti per la sfida.

 

Il centrocampista dell’Akragas Pablo Piyuka è molto concentrato in vista della gara di domenica con il Martina Franca. L’Akragas è consapevole dell’importanza della partita e vuol viverla nel modo giusto, con la giusta grinta.

 

Il gol di vantaggio? E’ un gol di vantaggio, appunto, ma dobbiamo giocare per vincere. Sarà una partita combattuta. Il Martina Franca avrà il fattore campo con i propri tifosi ma non dimentichiamo che anche noi avremo vicini i nostri. Sarà una battaglia sportiva” . 

 

L’Akragas parte per la Puglia. Ultima trasferta della stagione, la più importante e decisiva.  Domenica la gara di ritorno con il Martina Franca che assegnerà la promozione in serie D. Si parte dal 3 – 2 per l’Akragas. I biancazzurri potranno contare su due risultati su tre (vittorie e pareggio).

Una gara certamente difficile contro un’avversaria molto esperto, di qualità, che avrà dalla propria il fattore campo. L’Akragas è chiamata ad una grande prova per provare ad ottenere un risultato positivo.

Ne ha parlato stamane il tecnico Nicola Terranova nel consueto incontro con gli operatori dell’informazione.

“Affrontiamo una squadra di grande valore che ha dimostrato nella sofferenza di saper restare a galla. L’Akragas deve essere brava ad avere maggiore equilibrio: in alcuni frangenti della partita precedente quando eravamo sul 3-1 sembrava che fossimo in svantaggio. Non dobbiamo commettere l’errore di concedere ripartenze che sono l’arma migliore del Martina.

Mi aspetto una partenza forte degli avversari anche per via dell’ambiente che troveremo ma sono anche consapevole che la mia squadra ha sempre affrontato le partite importanti con grande determinazione e tenacia. Sono fiducioso. Abbiamo vissuto una settimana serena come tutte. Sappiamo che dobbiamo limitare il margine di errore. La squadra si è allenata bene. Le mie sensazioni sono positive perché vedo lavorare con concentrazione, applicazione. Abbiamo provato alcune soluzioni tattiche alternative. Siamo pronti e confidiamo nella presenza calorosa dei nostri tifosi. Il sostegno dei tifosi sarà importante in una gara difficile giocata fuori casa.

Desidero ringraziare la società per come ci sta consentendo di lavorare, organizzando una trasferta davvero impeccabile con tutti i comfort”.    

 

 

Squadra e tifosi ieri sera festeggiavano la vittoria su Rieti in gara 2 ma la testa è anche al capitano Albano Chiarastella uscito per infortunio nel secondo tempo. A rassicurare sulle condizioni del giocatore è Michele Catalani. Il coach della Fortitudo Moncada Agrigento - felice della vittoria - si congratula col gruppo. Adesso testa alla trasferta di Rieti dove Agrigento si gioca la promozione in A2.

 

"Abbiamo giocato una partita splendida in fase difensiva, sono molto contento dei miei ragazzi. Nonostante l'uscita di Albano, che recupereremo per Gara 3, la squadra si è compatta maggiormente e questo è un segno di maturità, ho visto tutti dare qualcosa.

Adesso andiamo a Rieti sapendo che sarà una battaglia, che prenderemo tanti fischi e che loro avranno il coltello tra i denti ma abbiamo tre match point e vogliamo portare a casa la serie". 

 

Determinata, volitiva, precisa, vittoriosa. La Fortitudo Moncada Agrigento ancora una volta fa valere con autorevolezza il fattore campo e infligge alla Real Sebastiani Rieti la seconda sconfitta in tre giorni. Gara 2 finisce 72 – 57 lanciando un chiaro segnale ai laziali di coach Alex Finelli. Agrigento ha mostrato i muscoli. Attacco e difesa hanno funzionato a meraviglia, la squadra ha giocato da squadra e i singoli hanno tutti fatto la propria parte dando un contributo importantissimo. Rieti annichilita, spenta, come dimostrano le basse percentuali nei tiri e i rimbalzi persi.

La squadra di Finelli sta faticando non poco ad entrare nella serie, frastornata da una Fortitudo Moncada con più birra in corpo, diciamo pure con una marcia in più.

Trascinati da un pubblico meraviglioso, i biancazzurri di Catalani partono forte e si aggiudicano il primo quarto 17-10. La Fortitudo Moncada incrementa il vantaggio. Rieti prova a rientrare in partita. Ghersetti, Piazza e Contento, sono i più prolifici ma gli ospiti non tengono il passo di Agrigento che va al riposo lungo avanti 34 -22. Nella seconda parte del match la “F” perde il capitano Albano Chiarastella per infortunio ma il gruppo si stringe ulteriormente, continua a martellare e chiude il quarto parziale con 10 punti di margine, 53-43. Rieti è alle corde e subisce il gioco di Agrigento che chiude la gara con un +15, 72 a 57. Festa sul parquet e nelle tribune del pala Moncada. La Fortitudo è ora ad un passo dalla A2, categoria fortemente voluta dal club. La serie si sposta al pala Sojourner. Per Rieti adesso vietato sbagliare. Il coach laziale Finelli riconosce la sconfitta e i meriti della Fortitudo ma critica la direzione arbitrale e carica l’ambiente in vista di gara 3, venerdì sera. “Mi rivolgo ai nostri tifosi. Teniamo duro, siamo spalle al muro, non possiamo sbagliare niente. Occorre creare adesso un ambiente di adrenalina pazzesca nel nostro palasport. Dobbiamo vincere le prossime due gare per poi tornare ad Agrigento con la fiducia giusta per giocarcela, confidando in un arbitraggio diverso, migliore”. L’ex tecnico di Scafati prova a scuotere l’ambiente. Dall’altra parte troverà una squadra molto motivata e pronta a giocarsi le chance per chiudere la serie in una delle due gare. Da ieri sera la A2 è davvero ad un passo.

 

Il tabellino

Fortitudo Agrigento: Grande 14 (2/7, 2/6), Ambrosin 2 (1/1, 0/4), Morici 5 (1/4, 1/2), Chiarastella 7 (2/2, 1/2), Costi 18 (4/5, 1/7), Peterson 14 (5/10 da 2), Bruno 4 (2/2, 0/4), Cuffaro 3 (1/1 da 3), Lo Biondo 5 (2/2, 0/1), Bellavia n.e. All. Catalani.

Real Sebastiani Rieti: Stanic (0/3 da 2), Loschi 4 (1/1, 0/6), Contento 10 (2/3, 2/10), Ndoja 6 (1/5, 0/3), Piazza 15 (3/4, 2/2), Ghersetti 18 (5/9, 2/5), Maganza (0/2 da 2), Dieng (0/3 da 3), Piccin 4 (1/1 da 2), Okiljevic (0/1, 0/1). All. Finelli.

Arbitri: Roca Av), Agnese (Na).

Note: Tiri da 3: Agrigento 6/27, Rsr 6/30. Tiri liberi: Agrigento 16/18, Rsr 13/21. 5 falli: nessuno.

 

 

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