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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Reagire alle prime due sconfitte di campionato. La Fortitudo Moncada è pronta alla sfida di domani, al pala Sojourner, contro l’Npc Rieti. Fischio d’inizio alle 18. Le due squadre si ritrovano dopo la semifinale dei play off dello scorso campionato di serie B nella quale i biancazzurri agrigentini riuscirono a spuntarla proprio sul parquet laziale in gara 4.

Rieti, guidata in panchina ancora da Gabriele Cecarelli, ha due punti in classifica grazie al successo sulla Juvi Cremona ed una sconfitta con Cantù.

Coach Devis Cagnarsi presenta così la gara di domani con Rieti.

"Dopo il derby a Trapani e l'esordio in casa contro la Vanoli Cremona il calendario ci porta a Rieti per un'altra insidiosa trasferta contro una squadra che ha incrociato il nostro cammino durante le semifinali playoff dello scorso campionato, in entrambe le squadre sono presenti molti protagonisti di quella sfida e ci aspettiamo di trovare un senso di rivincita da parte loro che tradotto in campo significa aggressività e determinazione, caratteristiche che sanno mettere bene in campo, assieme alla capacità di sfruttare le loro skills individuali all'interno del sistema di gioco proposto da coach Ceccarelli.

Da parte nostra arriviamo da una settimana di buon lavoro durante la quale abbiamo aggiustato alcuni aspetti del gioco che ancora vanno assettati e sottolineato quanto sia importante trovare quella continuità sui 40 minuti che ci permetterà di giocare alla pari ogni partita.

Avremo tutto il roster a disposizione e siamo pronti e concentrati per questa importante sfida".

Parola anche al play Alessandro Grande, uno degli artefici della straordinaria promozione in A2 e della gara vinta a Rieti.

"Ci aspettano altre due trasferte consecutive in questo inizio complicato di campionato. Domenica saremo in un  campo difficile come quello di Rieti che conosciamo molto bene. Loro sono una squadra che al di là degli aspetti tecnici fa dell'aggressività, della durezza e della voglia di dimostrarsi competitivi a questo livello il loro biglietto da visita, per questo sarà una partita molto fisica. Anche noi vogliamo imporre la nostra energia, che non è mai mancata, ed il nostro ritmo. Stiamo lavorando e siamo alla ricerca della miglior versione di noi stessi, vogliamo essere più precisi nelle nostre scelte e delinerare la nostra identità come squadra il prima possibile. Siamo pronti a fare una partita dura per sbloccare la classifica ed avere maggior fiducia".

L’Akragas voleva la qualificazione e la ottiene con autorità. La squadra di Nicola Terranova dilaga all’Esseneto contro una Nissa volenterosa, 5 - 2 ed il punteggio avrebbe potuto essere ben più largo se i “giganti” non avessero fallito un calcio di rigore ed altre opportunità.

Akragas – Nissa è stata una bella partita, giocata da entrambe con determinazione. Ha prevalso la squadra con maggiore qualità tecnica ma la Nissa con l’avvento di Boncore in panchina – subentrato a Settineri - sembra già rispecchiare il temperamento del proprio allenatore.

Il tecnico dell’Akragas propone un nuovo assetto. Caccetta e Garufo iniziano in panchina, il secondo entrerà a secondo tempo inoltrato. In campo Briones, Dalloro e Mansour a centrocampo.

Dopo appena quattro minuti l’Akragas ha la possibilità di sbloccare la sfida ma Mansour dal dischetto tira debole e centrale, forse tradito dal terreno di gioco, ed il portiere Selmi para.

Il vantaggio arriva all’undicesimo con il solito intraprendente Santiago Pavisich. Sulle ali dell’entusiasmo l’Akragas continua a spingere sull’acceleratore ma non riesce a raddoppiare.

La Nissa non demorde e allo scadere del primo tempo acciuffa il pari con una bella punizione di Azzara sulla quale nulla può Elezaji.

Al rientro dagli spogliatoi l’Akragas è incontenibile e va in gol con Semenzin e poco dopo ancora con Pavisich (doppietta per lui) per il 3 -1. La Nissa tuttavia non molla e realizza il secondo gol con Ortiz. Ma l’Akragas ha una marcia in più e porta a casa il passaggio del turno con Mansour e Desiderio Garufo su calcio di rigore.

L’Akragas continua il percorso in Coppa Italia e domenica prossima dovrà fare i conti al “Gurrera” contro lo Sciacca di Totò Bruccoleri, tra le rivelazioni di questo inizio di stagione. La Nissa si può concentrare adesso pienamente sul campionato.

 

 

Cuore, volontà e determinazione non sono bastate alla Fortitudo Moncada Agrigento per avere ragione di una delle super favorite alla promozione nella massima serie. La Vanoli Cremona ha spezzato il lungo incantesimo del pala Moncada espugnandolo col punteggio 73 -66.

I biancazzurri di coach Cagnardi hanno tenuto testa ai più quotati avversari che - lo ricordiamo - fino allo scorso anno militavo in serie A1. Match equilibrato con Cremona che dal secondo quarto ha, però, ne ha avuto in mano le chiavi seppur non riuscendo mai ad accumulare un margine ampio di vantaggio. Agrigento è stata sempre in partita cedendo solo nei minuti conclusivi in cui ha prevalso la maggiore continuità di Cremona, la maggiore precisione realizzativa e nei rimbalzi. A fare la differenza sono stati sopratutto i tiri dalla lunga distanza e la Vanoli Cremona ha centrato il bersaglio più di Agrigento.

Top scorer della gara l’ex Jalen Cannon: con 21 punti ha preso per mano Cremona. Bene anche Denegri e Caroti. In casa Fortitudo Moncada da evidenziare i 16 punti di Marfo e i 13 di Grande.

Una sconfitta che può starci contro una sicura grande protagonista del campionato anche se nell’ambiente agrigentino resta un pizzico di rammarico per non essere riusciti a far valere il fattore campo. Al pala Moncada applausi da parte di un pubblico che ha fatto sentire il proprio sostegno ai ragazzi di Cagnardi. Il tecnico agrigentino commenta così la gara.  

"Quando si scende in campo poco importa della caratura degli avversari, bisogna giocare per vincere, noi lo abbiamo fatto e ci siamo un pochettino illusi e poi la fisicità, la preparazione tecnico-tattica e l'individualità di Cremona hanno fatto la differenza. Siamo partiti molto bene, con fiducia, l'energia del Pala Moncada ci ha trasmesso sicuramente fiducia e ritmo ma è chiaro che non potevamo tenerlo a questo punto del campionato. Questa energia l'abbiamo presa tutta e per questo ringraziamo il pubblico, è molto bello tornare qui, è molto bello tornare in Serie A contro una squadra che l'anno scorso era in Serie A1. C'è rammarico, non voglio che la mia squadra sia soddisfatta per aver giocato una partita punto a punto con Cremona ma che vadano a casa con un pò di rammarico per averla persa".

La Fortitudo Moncada è ora attesa da due trasferte consecutive. Domenica prossima a Rieti.

 

Moncada Energy Agrigento - Vanoli Basket Cremona 66-73 (21-14, 14-18, 15-23, 16-18)

Moncada Energy Agrigento: Kevin Marfo 16 (6/11, 0/0), Alessandro Grande 13 (2/3, 2/7), Lorenzo Ambrosin 12 (1/4, 3/3), Albano Chiarastella 9 (3/4, 0/1), Daeshon Francis 8 (1/2, 2/4), Cosimo Costi 6 (1/2, 1/3), Thomas Fernandez 2 (1/2, 0/0), Mait Peterson 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Thomas Fernandez 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 16 - Rimbalzi: 25 2 + 23 (Albano Chiarastella 10) - Assist: 14 (Daeshon Francis 7)

Vanoli Basket Cremona: Jalen Cannon 21 (9/13, 0/1), Davide Denegri 17 (2/3, 4/8), Lorenzo Caroti 15 (1/2, 4/12), Matteo Piccoli 9 (0/0, 3/3), Joseph yantchoue Mobio 6 (0/1, 2/2), Paul Eboua 3 (0/3, 1/1), Mirza Alibegovic 2 (1/3, 0/3), Trevor Lacey 0 (0/2, 0/0), Filippo Gallo 0 (0/0, 0/1), Kevin Ndzie 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 5 / 5 - Rimbalzi: 26 5 + 21 (Davide Denegri 9) - Assist: 5 (Mirza Alibegovic, Trevor Lacey 2)

 

 

Alla vigilia il tecnico Terranova aveva chiesto ai suoi una prestazione di carattere, personalità, voleva vedere una squadra affamata, battagliera. E così è stato. L’Akragas ha fatto un sol boccone del malcapitato Marineo, che torna in terra palermitana con tre gol sul groppone.

All’Esseneto non c’è stata storia. I biancazzurri, privi dello squalificato Mansour e dell’infortunato Vitelli, hanno dettato legge mettendo alle corde un fragile Marineo costretto subito a rincorrere.

Dopo appena due minuti i padroni di casa sbloccano il match con il solito puntuale attaccante Pavisich bravo a colpire di testa su assist di Baio. Sette minuti dopo il raddoppio firmato dal centrocampista argentino Dalloro con un tiro dal limite dell’area sul quale nulla può il portiere Ceesay. L’Akragas domina la gara e al 19esimo arriva il terzo gol. A firmarlo un altro argentino, il difensore Barrera, sempre più col vizio del gol, sugli sviluppi di un corner.

Partita praticamente in cassaforte già al termine del primo tempo. L’Akragas non concede nulla neppure nella seconda parte della gara. Il Marineo non riesce ad impensierire particolarmente i biancazzurri che controllano agevolmente e con Semenzin hanno la possibilità di realizzare la quarta rete

L’Akragas assolve in pieno al compito di giornata e ritrova la vittoria che mancava da due partite (una in Coppa Italia con la Nissa e domenica scorsa in campionato con la matricola Casteldaccia).  I “giganti”, con 13 punti, riconquistano il primo posto seppur insieme all’Enna vittoriosa al “Generale Gaeta” contro lo Sciacca (3-1).

L’Akragas tornerà in campo allo stadio Esseneto mercoledì prossimo 12 ottobre per la gara di ritorno della Coppa Italia con la Nissa del nuovo tecnico Boncore.

 

 

 

 

Due pareggi nelle ultime due gare, in Coppa Italia con la Nissa e domenica scorsa all’ultimo respiro in trasferta con la neo promossa Casteldaccia. L’Akragas è chiamata ad invertire la rotta e incamerare i tre punti per restare in cima alla classifica.

I biancazzurri domani all’Esseneto affrontano il Marineo per la quinta giornata di andata. Squadra da non sottovalutare e che già lo scorso anno fu capace di eliminare l’Akragas dalla Coppa Italia.

Massima attenzione, dunque. L’Akragas dovrà fare a meno dello squalificato Mansour (due turni) e dell’infortunato Vitelli.

Il tecnico agrigentino Nicola Terranova scuote la squadra.

“Bisogna tornare ad assaporare il gusto della vittoria. Dobbiamo essere bravi a comprendere che è un campionato difficile dove gli avversari triplicano le forze quando affrontano squadre come Akragas, Enna e Misilmeri. Ci vorrà un’Akragas agguerrita e determinata a trovare lo spunto giusto per sbloccare la gara. Il Marineo è ben organizzata ma l’Akragas deve ricordarsi di essere costruita per vincere ed avere l’atteggiamento giusto”.

 

L’esordio in casa è subito una sfida di grande fascino. Al pala Moncada domani pomeriggio (fischio d’inizio alle 18,00) arriva la Vanoli Cremona, fino allo scorso anno nella massima serie di basket e oggi tra le maggiori candidate a tornare al piano sopra.

Un motivo in più per la Fortitudo Moncada Agrigento per tentare l’impresa, confidando sull’apporto numeroso del pubblico. Domenica scorsa a Trapani in tanti hanno seguito i biancazzurri e si pensa che sarà così anche domani. Il sostegno dei tifosi potrebbe essere determinante per far valere il fattore campo contro un’avversaria molto difficile da affrontare.

Cremona proviene dalla vittoria contro Piacenza. Nella squadra di coach Cavina un ex biancazzurro, l’americano Jalen Cannon.

In casa Fortitudo, domani sarà l’esordio in panchina per coach Cagnardi che ha scontato il turno di squalifica.

L’allenatore agrigentino presenta così la sfida con Cremona.

"Domenica affrontiamo una squadra profonda, costruita per fare un campionato di vertice e che ha la forza di non nascondere le proprie ambizioni. Una società che ha militato fino allo scorso anno nella massima serie e che porta lustro e organizzazione in questa lega. Siamo consapevoli della loro forza fisica e tecnica nonché dell'ottimo sistema tattico di coach Cavina ma entusiasti di poter competere contro Team di livello e questa è una motivazione molto forte che vogliamo mettere in campo. La nostra settimana non è stata lineare per qualche problema di salute ma l'impegno non è mancato e contiamo di poter fare un passo in avanti in termini di continuità, dovremo combattere a rimbalzo ed evitare errori banali che ancora ci capita di commettere aumentando la concentrazione che per una squadra giovane come la nostra non è ancora sufficiente. Confidiamo in un Pala Moncada caldo e appassionato per la prima partita casalinga che coincide con il nostro ritorno in serie A2".

Carico per la gara il capitano Albano Chiarastella.

"Domenica scorsa è stato incredibile vedere tutte quelle persone venute a Trapani per noi, l'entusiasmo e la gioia che c'era, tante famiglie con bambini. E' stato veramente incredibile e spero che domenica sarà così anche al Pala Moncada. Sarà la prima partita in casa contro una corazzata, lo dobbiamo dire, una squadra costruita per vincere. Hanno giocatori di categoria anche superiore, una squadra molto fisica con altezza e corpi grandi. Noi dobbiamo cercare la possibilità di essere continui in attacco, di essere fluidi, di giocare di squadra e sappiamo che in difesa dovremo fare un extra sforzo contro dei corpi così grossi. Ma si è visto, siamo una squadra che lotta, pronta al sacrificio con giocatori determinati. Finalmente torniamo in casa a giocare la Serie A2, c'è tanta voglia e daremo il massimo".

 

 

Il derby di Sicilia va a Trapani. Il debutto nella nuova serie A2 è amaro per la Fortitudo Moncada Agrigento sconfitta col punteggio di 78 a 74.

Una gara equilibrata, giocata punto a punto, decisa nei minuti finali con i biancazzurri di coach Devis Cagnardi – in tribuna perché doveva scontare un turno di squalifica e sostituito dal vice Giacomo Cardelli – che con un pizzico di lucidità in più nell’ultimo quarto avrebbero potuto compiere il colpaccio.     

Agrigento e Trapani si sono dati battaglia. Entrambe non sono ancora nel pieno della condizione ma hanno dato profuso il massimo delle energie. In casa Fortitudo da rimarcare l’ottima prova di Lollo Ambrosin, migliore realizzatore della gara con 26 punti. Importanti anche i punti di Alessandro Grande (14). Una bella prestazione macchiata però da tre sfortunati errori in fase di impostazione del gioco che, complice il pallone bagnato così come il parquet, hanno consentito a Federico Massone (17 punti per lui) di realizzare facili punti d’oro in chiave vittoria. Gli americani Marfo e Francis? A sprazzi hanno fatto vedere buone cose – Francis ha deliziato con almeno quattro canestri d’autore - ma bisogna dargli tempo di inserirsi pienamente in un ambiente completamente diverso da quello di provenienza.  Da rimarcare l’esordio in canotta biancazzurra del neo acquisto Matteo Negri, recuperato dall’infortunio dello scorso anno a Bergamo, ufficializzato dalla Fortitudo 48 ore prima della gara. Esordio in A2 per i giovani Costi e Peterson. In tribuna Peppe Cuffaro. La Fortitudo Moncada è stata seguita a Trapani da un numeroso gruppo di tifosi che hanno incitato la squadra con grande passione. I biancazzurri domenica esordiranno in casa al pala Moncada contro la forte Vanoli Cremona. Spettacolo assicurato. 

 

2B Control Trapani - Moncada Energy Agrigento 78-74 (18-17, 24-24, 18-19, 18-14)

 

2B Control Trapani: Federico Massone 17 (5/8, 1/3), Kiryl Tsetserukou 13 (5/6, 0/0), De'riante Jenkins 10 (2/5, 2/4), Omar Dieng 10 (1/2, 2/7), Gabriele Romeo 10 (5/11, 0/2), Myles Carter 7 (3/6, 0/0), Vincenzo Guaiana 7 (2/4, 1/1), Marco Mollura 4 (2/7, 0/1), Salvatore Basciano 0 (0/0, 0/0), Giovanni Minore 0 (0/0, 0/0), Martin Kovachev 0 (0/0, 0/0), Veljko Dancetovic 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 10 / 11 - Rimbalzi: 32 9 + 23 (Myles Carter 11) - Assist: 14 (Federico Massone, Gabriele Romeo 4)

Moncada Energy Agrigento: Lorenzo Ambrosin 26 (7/9, 2/5), Daeshon Francis 17 (4/4, 2/4), Alessandro Grande 14 (2/8, 3/6), Kevin Marfo 10 (2/6, 0/0), Cosimo Costi 4 (1/2, 0/1), Matteo Negri 2 (1/3, 0/1), Mait Peterson 1 (0/2, 0/0), Albano Chiarastella 0 (0/2, 0/2), Thomas Fernandez 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 19 / 22 - Rimbalzi: 28 4 + 24 (Kevin Marfo 8) - Assist: 10 (Alessandro Grande 4)

A pochi secondi dalla fine dei cinque minuti di recupero l’Akragas riesce ad evitare la prima sconfitta stagionale. L’attaccante Pavisich è lesto a calciare il pallone su mischia in area e a trafiggere il portiere di casa.

Casteldaccia – Akragas termina 1 – 1. Un pareggio giusto al termine di una partita combattuta, giocata su un manto erboso certamente non nelle migliori condizioni e con una direzione arbitrale discutibile che ha rischiato di far degenerare gli animi in campo.

Non è stata indubbiamente la migliore prestazione dell’Akragas. Biancazzurri dai due volti, nel primo tempo quasi inconcludenti. Il Casteldaccia ha avuto il merito di sbloccare il match dopo appena quattro minuti di gioco con un gran tiro di Lapi. Sulle ali dell’entusiasmo, con maggiore vivacità ed agonismo rispetto all’Akragas, i palermitani vanno vicini al raddoppio con Monti che per poco beffa Elezaij con un pallonetto.

L’Akragas si scuote al 17esimo che con Barrera fa tremare la traversa sugli sviluppi di un corner. E’ l’unica vera occasione per la squadra di Terranova che fatica a fare gioco. Il Casteldaccia ci prova al 19esimo con Ferrara con Elezaji che si distende e devia in angolo.

Nella ripresa Akragas più intraprendente, propositiva e capace di imprimere un passo diverso che consente ai biancazzurri di mettere maggiore pressione ai palermitani. L’Akragas collezione diverse occasioni. La partita si gioca su un buon ritmo. Il Casteldaccia si difende. Nei secondi finali Pavisich regala il pareggio che fa esplodere di gioia i tifosi agrigentini ed anche i giocatori della panchina che corrono ad abbracciare il giocatore argentino.

L’Akragas scongiura la classifica, porta via un punticino comunque utile da un campo insidioso. I biancazzurri devono, però, cedere il primato della classifica allo Sciacca vittorioso in casa col Marineo.

 

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