E’ il momento di dare qualcosa in più, in campo come nelle gradinate. E’ la settimana che porta alla sfida tra Akragas ed Enna: le prime due della classe tornano ad affrontarsi, questa volta allo stadio Esseneto di Agrigento, per una partita che assegna punti fondamentali per la promozione in serie D.
La partita infiamma già le due tifoserie e si nota dall’immediata risposta nella prevendita dei tagliandi d’ingresso allo stadio. In tanti hanno già acquistato i biglietti, dalla provincia di Agrigento e da Enna e – continuando così – l’Esseneto presenterà una cornice di pubblico di ben altra categoria a testimonianza della grande voglia di calcio, specie dopo gli anni difficili della pandemia.
Il club biancazzurro sta pianificando ogni cosa nei dettagli. Grande fermento tra i tifosi per una gara dal sapore speciale.
I biglietti potranno essere acquistati dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 presso i seguenti punti vendita: segreteria dello stadio Esseneto; tipografia Maira in via Callicratide; Bar dei Fiori del Villaggio Mosè.
I prezzi dei tagliandi in prevendita – fino a venerdì – sono i seguenti:
Tribuna centrale 12 euro
Tribuna Vip 20 euro
Curva Sud 5 euro
Settore ospiti 12 euro
Donne in curva gratis (riceveranno un biglietto omaggio)
Sabato 1 aprile e domenica 2 aprile i biglietti avranno un prezzo differente:
Tribuna centrale 15 euro
Curva Sud 7 euro
Settore ospiti 12 euro
Donne 5 euro in tutti i settori dello stadio
Domenica 2 aprile il botteghino dello stadio Esseneto sarà aperto dalle 10. I bambini fino a 12 anni entreranno gratuitamente.
Ancora una trasferta amara per la Fortitudo Moncada Agrigento. Per i biancazzurri semaforo rosso a Casale Monferrato, 88 a 77.
In virtù del passo falso, la squadra di coach Cagnardi proseguirà la stagione nel girone Bianco della fase a orologio.
Tanto rammarico per un’occasione persa che avrebbe potuto aprire uno scenario diverso, approdare direttamente ai play off, nel girone Blu, in considerazione della vittoria di Trapani su Piacenza.
La Fortitudo Moncada ha iniziato bene la gara, con ritmo ed efficacia realizzativa, ma dal secondo quarto la squadra gradualmente si è fatta neutralizzare da Casale Monferrato che ha saldamente preso in mano le redini del gioco. Non è bastata la solita buona prova del play Alessandro Grande, autore di 28 punti - migliore realizzatore del match - e i 18 di Lollo Ambrosin. Bene anche gli americani Francis (13 punti) e Marfo (11) .
Una sconfitta bruciante, che ha denotato i soliti limiti da trasferta ma che non può certamente scalfire i meriti di un gruppo che, non va dimenticato, ha ottenuto in largo anticipo una meritatissima salvezza in A2. Un risultato di già straordinario per un gruppo che in estate secondo gli addetti ai lavori era candidato alla retrocessione. Adesso la squadra di Cagnardi dovrà ancora lottare per provare a raggiungere i play off. Sarebbe la ciliegina sulla torta su una stagione molto positiva.
Il tabellino
Novipiù Monferrato Basket - Moncada Energy Agrigento 88-77 (19-23, 18-16, 25-20, 26-18)
Novipiù Monferrato Basket: Niccolo Martinoni 20 (9/12, 0/0), Alvise Sarto 16 (2/4, 4/5), Kodi Justice 16 (4/9, 1/2), Matteo Formenti 12 (1/2, 2/4), Quinn Ellis 10 (4/6, 0/2), Gianmarco Leggio 10 (2/7, 2/4), Karl markus Poom 2 (1/3, 0/3), Luca Valentini 2 (1/2, 0/0), Lorenzo Mele 0 (0/0, 0/0), Aaron Carver 0 (0/0, 0/0), Matteo Ghirlanda 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 13 / 18 - Rimbalzi: 37 13 + 24 (Karl markus Poom 7) - Assist: 22 (Quinn Ellis 11)
Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 28 (6/10, 5/10), Lorenzo Ambrosin 18 (5/11, 2/5), Daeshon Francis 13 (4/4, 1/3), Kevin Marfo 11 (3/11, 0/0), Cosimo Costi 5 (1/1, 1/5), Matteo Negri 2 (1/3, 0/2), Albano Chiarastella 0 (0/0, 0/1), Mait Peterson 0 (0/1, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/2), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 10 / 14 - Rimbalzi: 30 11 + 19 (Kevin Marfo 11) - Assist: 13 (Lorenzo Ambrosin, Kevin Marfo 3)
Vittoria netta, larga. L’Akragas si impone quattro a zero sul campo del Cus Palermo e prosegue il cammino in testa alla classifica – con 65 punti -, ancora in condominio con l’Enna vittoriosa al “Gaeta” contro il Marineo (3-0).
Un bel successo quello dei biancazzurri, mai messo in discussione. La squadra di Nicola Terranova ha giocato con personalità, non concedendo praticamente nulla ai palermitani.
L’equilibrio nel punteggio si spezza al 23esimo quando l’Akragas, con il solito Desiderio Garufo, trasforma un calcio di rigore. Sbloccata la gara gli agrigentini giocano con più tranquillità e sfiorano il raddoppio in qualche occasione ma il primo tempo finisce 1-0.
Nella ripresa l’Akragas dilaga. Consapevole dell’importanza della posta in palio, la squadra dei templi fa il bis dopo tre minuti di gioco con Alfonso Cipolla; al 61esimo cala il tris con il difensore Dario Neri e fissa il 4-0 al 73esimo con Mohamed Mansour.
Una vittoria importantissima: l’Akragas ha dato prova di compattezza e determinazione. Netto il divario tecnico tra le due formazioni. A fine partita la squadra riceve gli applausi dei tifosi agrigentini. Domenica prossima la super sfida all’Esseneto con l’Enna. Gara che a questo punto del campionato – a tre turni dalla fine - diventa fondamentale. L’Akragas vuol riscattare l’immeritata sconfitta dell’andata. Allo stadio di Agrigento si prevede il grande pubblico.
Soddisfatto del risultato il vice presidente dell’Akragas Carmelo Callari, in sala stampa con la sciarpa biancazzurra al collo.
“Non ci sono partite facili, specie per chi come noi è costretta a vincere per raggiungere l’obiettivo. Chiaramente tutte le squadre contro l’Akragas danno ancora di più. La tensione nervosa è altissima. Ci giochiamo un campionato. Abbiamo affrontato un’ottima squadra ma siamo stati bravi a crederci fino in fondo. Andiamo avanti tutti insieme, uniti. Passo dopo passo”.
Teso in viso, ancora provato da una partita che ha tolto tante energie, il tecnico dell’Akragas Nicola Terranova si è presentato in sala stampa per rispondere alle domande dei cronisti. L’allenatore biancazzurro ha riconosciuto le difficoltà affrontate contro il Gela ma al tempo stesso ha elogiato il gruppo per la forza di volontà. Una vittoria molto importante che riconsegna il primato agli agrigentini.
“E’ uno dei campionati più difficili ed equilibrati forse dell’ultimo decennio che sta togliendo delle energie a tutti, soprattutto mentali. Nel primo tempo siamo stati palesemente in difficoltà e a volte in balìa dell’avversario.
Abbiamo sofferto il palleggio del Gela però nel secondo tempo ho visto una squadra diversa che ha fatto più corsa in avanti e credo che abbiamo ampiamente meritato la vittoria. Abbiamo delle difficoltà oggettive nell’affrontare gli avversari perché sia noi che l’Enna abbiamo un peso mentale maggiore rispetto alle altre. Oggi Garufo mi ha emozionato. Mancano quattro partite. Adesso ci concentriamo sul Cus Palermo”.
L’eroe di giornata è ancora Desiderio Garufo. E’ lui a sbloccare la partita col Gela su calcio di rigore all’ultimo secondo della fase di recupero (centesimo minuto), all’ultimo respiro, tanto che alla fine è crollato, sfinito, sul tappeto verde dell’Esseneto. Pallone in rete con freddezza ed esperienza ed il direttore di gara fischia la fine.
L’Akragas vince di misura la gara col Gela degli ex Andrea Pensabene e Stefano Piazza e conquista tre punti pesantissimi che la proiettano nuovamente in testa alla classifica con 62 punti insieme all’Enna, costretta al pari in trasferta dal Casteldaccia. Il Gela contesta in maniera accesa la decisione dell’arbitro e ingoia il boccone amaro.
Il titolo più comune in questi casi sarebbe: “Akragas, dall’inferno al paradiso”. Ed effettivamente sintetizza bene il pomeriggio di grande sofferenza allo stadio Esseneto in cui i biancazzurri hanno faticato oltremodo per avere ragione dei nisseni. I gialloneri di Pensabene hanno giocato una gara di grande agonismo, grinta, ritmo e determinazione. L’Akragas in casa ha faticato molto contro l’intraprendenza del Gela, in piena lotta per evitare la retrocessione. Nel primo tempo i biancazzurri non sono mai riusciti a costruire vere azioni gol, chiusa da un Gela molto ben messo in campo, volitivo, bravo negli anticipi e nei contrasti. Gli ospiti ci hanno provato in due occasioni con Abate e Tomaino. Nella ripresa l’Akragas ha alzato il baricentro affidandosi a lanci lunghi alla ricerca dell’imbeccata giusta. Sul finire di gara i padroni di casa hanno sfiorato il gol in qualche occasione fin quando sono stati bravi, in extremis, a guadagnarsi il calcio di rigore con Ciccio Vitelli (subentrato nella ripresa a Pavisich) e, soprattutto, a trasformarlo con l'implacabile Garufo. Il crederci fino all'ultimo respiro ha premiato la squadra di Nicola Terranova, che ha chiuso il confronto in dieci uomini per l'espulsione di Barrera (doppio giallo).
All’Esseneto è l’apoteosi. Sul volto dei tifosi è tornato il sorriso dopo una partita complicata e orientata oramai verso l’ennesimo pari. Alla fine tutti sotto la Sud a ricevere gli applausi dei tifosi organizzati. Il più acclamato è Garufo che riceve gli abbracci dai compagni di squadra. L’Akragas continua il proprio cammino. Adesso mancano quattro partite alla fine del campionato. Nel prossimo turno i biancazzurri affronteranno in trasferta il Cus Palermo, poi la sfida all’Esseneto contro l’Enna. Campionato avvincente e ancora tutto da decidere.
La Fortitudo Moncada Agrigento regala un’altra serata di emozioni. Con una prova di grande carattere e determinazione i biancazzurri battono con merito Torino dell’ex coach Ciani e di Pepe e Guariglia.
92 a 79 il successo di Agrigento al termine di una gara combattuta davanti ad un pubblico numeroso e caloroso che sta dando un grande sostegno alla squadra di Cagnardi.
Le due squadre non si sono risparmiate e si è vista una gran bella partita, un’autentica battaglia sportiva. Torino arrivava al pala Moncada forte di un cammino nel girone dei ritorno praticamente perfetto con appena una sconfitta e con il miglior attacco del campionato. Di contro la Fortitudo con il secondo miglior attacco, e si è visto tutto.
In avvio meglio Torino – top scorer Guariglia con 23 punti - ma Agrigento, trascinata da uno strepitoso Lorenzo Ambrosin, artefice di triple strappa applausi, ha ripreso le redini del match. I “giganti” hanno fatto del ritmo l’arma principale per arginare il gioco dei piemontesi che hanno faticato a reggere l’urto offensivo.
Torino fatica contro la velocità degli agrigentini e sbaglia diversi canestri. In casa Fortitudo da rimarcare la prova di Alessandro Grande: dopo una prima parte di gara sofferta riesce ad incidere come lui sa fare insieme al capitano Albano Chiarastella il cui gioco è spesso oscuro ma davvero fondamentale nello scacchiere tattico di coach Cagnardi. Molto bene anche i due americani Francis e Marfo.
La Fortitudo Moncada si conferma squadra ammazza grandi. Nel fortino agrigentino anche Torino si deve arrendere con coach Franco Ciani, che in sala stampa ha avuto parole di elogio nei confronti della sua ex squadra e del pubblico tornato numeroso a gremire il pala Moncada. Molto soddisfatto anche il tecnico agrigentino Devis Cagnardi. Il suo gruppo continua a fare bene in chiave play off. I due punti avvicinano i biancazzurri all’obiettivo stagionale. Cagnardi ha ringraziato la squadra per l’ottimo lavoro svolto e per aver stretto i denti nel momento del bisogno. Agrigento tornerà in campo tra dieci giorni per la sfida contro Monferrato.
Il tabellino:
Moncada Energy Agrigento - Reale Mutua Basket Torino 92-79 (18-24, 51-44, 70-64)
Moncada Energy Agrigento: Marfo 16, Ambrosin 22, Traore NE, Grande 18, Costi 16, Chiarastella 2, Bellavia NE, Peterson 2, Mayer NE, Francis 16, Fernandez NE, Negri NE. All.: Devis Cagnardi.
Reale Mutua Torino: Mayfield 9, Vencato 2, Taflaj 4, Ruà NE, Schina 5, Jackson JR. 19, Poser 5, Doneda NE, Guariglia 23, Pepe 12. All. Franco Ciani.
Al 90esimo l’Akragas vede sfumare la vittoria. Il Castellammare su calcio di rigore castiga la squadra agrigentina con Caronia.
Rammarico in casa Akragas per aver mancato la vittoria che avrebbe consentito alla squadra di Terranova di continuare la serie di successi.
L’Akragas ha giocato un buon primo tempo in cui ha creato numerose occasioni da gol con Semenzin, Garufo che ha anche colpito una traversa su calcio d’angolo e poi con Caccetta è andata a rete.
Nella ripresa l’Akragas non riesce a realizzare il due a zero mentre il Castellammare è stato più determinato e propositivo. A due minuti dal termine la difesa dell’Akragas posizionata male subisce una ripartenza dei padroni di casa che ottengono il calcio di rigore. Ne consegue l’espulsione del portiere Elezaji. Al suo posto entra Sansone che non riesce ad evitare la trasformazione di Caronia.
Finisce in parità uno a uno, proprio come nella gara di andata all’Esseneto. Delusione per i tifosi dell’Akragas giunti a Castellammare. I trapanesi si confermano bestia nera dell’Akragas.