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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

 

Non era facile contro una squadra ben organizzata, solida, che sta  dimostrando di essere tra le più brillanti del girone I di serie D. L’Akragas è riuscita a portare via un punto preziosissimo dal “Fresina” di Sant’Agata. Partita di contenimento dei ragazzi di Marco Coppa, bravi a chiudere gli spazi e arginare le giocate dei padroni di casa e a provare a colpire con le ripartenze.

Tema tattico pienamente rispettato. Il Sant’Agata ha fatto la partita e costruito numerose azioni gol: sin dai primi minuti in evidenza con Marcellino in due occasioni, Squillace e Alagna. In chiusura di tempo l’Akragas si è fatta viva con un tiro dalla distanza di Puglisi.

Nel secondo tempo ancora Sant’Agata in avanti alla ricerca del gol e Akragas ben attenta e coperta. I messinesi ci provano con Falla, Alagna, Saverino e Mincica. L’Akragas si rende pericolosa nei cinque minuti di recupero con Grillo e Di Mauro.

Finisce zero a zero. L'Akragas regge agli assalti del Sant'Agata e per poco non riusciva a compiere il colpaccio. Un pari d’oro per un’Akragas certamente che continua la marcia verso la salvezza. Sono adesso 26 i punti dei biancazzurri. Domenica prossima appuntamento allo stadio Esseneto contro il Ragusa di Ignoffo che condivide lo stesso piazzamento in classifica.

 

“La vittoria con la Gioiese vale sei punti, in  virtù anche degli altri confronti di giornata”.

Il tecnico dell’Akragas, Marco Coppa, commenta così in sala stampa la netta affermazione contro i viola calabresi, ultimi in classifica.

“Era importante avere il giusto approccio alla gara e i ragazzi sono stati bravi. Poi siamo calati di intensità ma all’inizio del secondo tempo siamo tornati quelli di inizio partita. Ci prendiamo questa vittoria e adesso prepariamo la prossima gara”.

L’Akragas tornerà in campo mercoledì in trasferta contro il Sant’Agata. Una gara difficile come sottolinea lo stesso allenatore.

“Ci concentriamo subito sul prossimo impegno. Ci attende una squadra tosta. Finalmente potremo misurarci su un terreno di gioco adeguato. Speriamo di fare una buona prestazione”.

 

Nel silenzio spettrale dello stadio Esseneto, senza pubblico per la squalifica di un turno, l’Akragas vince facile il confronto con il finalino di coda Gioiese.

I biancazzurri sono andati a segno sei volte in una partita senza storia, sbloccata dopo pochi minuti dai ragazzi di Coppa che hanno controllato senza correre seri pericoli.

Su un rettangolo di gioco fangoso e insidioso, l’Akragas è riuscita a sbloccarla dopo appena 5 minuti con Grillo su calcio di rigore. Due minuti il raddoppio con il neo acquisto Distefano (ex Igea Virtus).

La Gioiese, dopo un inizio stentato che le è costato due gol, ha giocato con più disinvoltura e complice un calo di intensità dell’Akragas, con Di Maggio su punizione ha chiamato all’intervento il portiere Sorrentino, al rientro dopo aver scontato i tre turni di squalifica.  

Nel secondo tempo l’Akragas ritrova l’adeguata concentrazione e dilaga. Al 53esimo autorete di Montefusco che beffa in uscita il proprio portiere Tammaro.

Al 65esimo in gol l’attaccante agrigentino Marrale, all’80esimo il neo acquisto Casadidio e all’85esimo Liga.

Sei a zero. Punteggio netto per un’Akragas che aveva necessità dei tre punti per alimentare ulteriormente la classifica e mantenersi lontana dalla zona a rischio.  I biancazzurri salgono a quota 25.

 

 

L’Akragas non ci sta a giocare domenica prossima la gara interna con la Nuova Gioiese a porte chiuse, senza pubblico. Il club biancazzurro ha annunciato di aver presentato ricorso dopo che il giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti ha disposto la chiusura per un turno dell’Esseneto a seguito del lancio in campo di petardi e fumogeni a Ravanusa durante il deby col Licata, alcuni dei quali esplosi a meno di due metri da un assistente che lo hanno stordito e costretto l’arbitro – è scritto nel provvedimento - a sospendere la partita per circa due minuti.

Nel frattempo, la presidente dell’Akragas Roberta Lala condanna fermamente il gesto di alcuni tifosi dell’Akragas.

L’episodio - afferma il massimo dirigente biancazzurro - arreca a tutti noi un enorme danno non solo da un punto di vista economico ma soprattutto d’immagine e reputazione.

Premesso che la società, che mi onoro di rappresentare, rispetta tutta la tifoseria ma il comportamento di pochi nostri ultras mette tutti noi in una posizione di difficoltà e imbarazzo. Confidiamo nell’accoglimento del ricorso ma se lo stesso non dovesse andare in porto la squadra sarà costretta a giocare una gara importantissima per la nostra classifica senza il supporto e il sostegno della tifoseria.

Siamo davvero dispiaciuti per un atteggiamento incivile e controproducente di un gruppo di tifosi e per un provvedimento che penalizza enormemente i nostri sostenitori, i nostri abbonati, i familiari dei nostri calciatori che senza avere colpe potrebbero essere costretti a non entrare all’Esseneto per vedere la sfida contro la Nuova Gioiese.

Il derby con il Licata si sa è molto sentito e atteso dalla nostra tifoseria ma non è stato il modo giusto di sostenere una squadra. 

Il mio auspicio è che comportamenti come quelli di Ravanusa siano solamente casi isolati e che non si ripetano più. Il lancio di petardi e fumogeni, tra l’altro esplosi a poca distanza da una persona, rimane un gesto grave e pericoloso che va condannato senza esitazione”.

 

 

 

 

Finisce in parità, senza gol, il derby di Ravanusa tra Licata e Akragas. Un pari sostanzialmente giusto anche se il tecnico dei biancazzurri Marco Coppa a fine gara non ha nascosto un pizzico di delusione per qualche opportunità non sfruttata appieno e che avrebbe potuto consentire all’Akragas di ottenere il massimo.

Un punto che muove la classifica e alimenta il morale di un gruppo rinnovato nel mercato invernale e i nuovi innesti si sono ben comportati. L’Akragas ha giocato una buona partita non correndo mai seri pericoli.

“Sono felicissimo perché l’Akragas ha giocato una bellissima partita – ha affermato mister Coppa - soprattutto sotto il profilo tattico, di grande personalità, contro una signora squadra. Se fossimo stati un po’ più cattivi e più lucidi probabilmente avremmo potuto conquistare i tre punti.

Chi è venuto a seguirci a Ravanusa, e cioè i veri tifosi, ritengo possano essere contenti di aver visto giocare bene la loro squadra. Siamo stati pericolosi nelle palle inattive, purtroppo siamo stati imprecisi negli ultimi 16 metri. Nel primo tempo abbiamo avuto una ghiotta occasione con Di Mauro, peccato gli sia capitata sul sinistro che non è proprio il suo piede migliore.

Un punto che fa classifica, ricordiamoci che dobbiamo ancora raggiungere il nostro obiettivo principale e domenica prossima ci attende una gara molto importante. Un punto che – consentitemi – da anche una risposta a tanta gente e soprattutto a coloro che non sono veri tifosi dell’Akragas. La nostra non è una squadra costruita per vincere sempre ma vi assicuro che è un gruppo dal grande cuore, che si applica tantissimo e onora la maglia”.

Soddisfatto del pari il direttore sportivo Peppe Cammarata.

“Nell’economia dei 95 minuti i portieri sono stati nel complesso inoperosi anche se nel secondo tempo noi abbiamo fatto qualcosina in più. Ritengo che il pareggio sia giusto. Siamo soddisfatti delle prestazioni dei nuovi. Mi ha stupìto Caramanno: ha tenuto molto bene il campo, bene Fragapane, Distefano, un po’ tutti.

E’ un punto che ci consente di muovere la classifica e siamo contenti di aver regalato una prestazione importante ai nostri stupendi tifosi della curva Sud che ci seguono ovunque.

Desidero dedicare questo pareggio a Francesco Nobile, colpito da un grave lutto. A lui e alla sua famiglia va il nostro pensiero e vicinanza”.   

 

 

 

“Sono arrivato all’Akragas per un progetto vincente ma se non ci dovessero essere – come ancora adesso – le adeguate condizioni logistiche e strutturali dell’impianto di gioco a fine stagione lasceremo il club”.

Giuseppe Deni convoca gli operatori dell’informazione per fare il punto della situazione alla conclusione del girone d’andata del campionato di serie D. Lo fa – ha dichiarato - non più da socio di maggioranza ma ugualmente da punto di riferimento all’interno della dirigenza.

Un campionato che per Deni ha finora rispettato i propositi di inizio stagione, ovvero quelli di un campionato d’avanguardia e di assestamento nella categoria. Il dirigente biancazzurro si è soffermato sulle pessime condizioni in cui versa lo stadio Esseneto, ad iniziare dal terreno di gioco per arrivare alla mancanza di torri faro che impediscono di andare oltre alla serie D. Ed è tornato a sollecitare il Comune di Agrigento a dare seguito alle promesse di intervento. “Noi vorremmo riportare l’Akragas nei professionisti. Il Comune dovrebbe dirci se può soddisfare le nostre richieste di sistemazione e adeguamento dello stadio. Siamo stanchi delle solite promesse che non portano a nulla. Se la situazione a breve non dovesse cambiare a fine campionato cederemo la squadra nelle mani del sindaco di Agrigento”.

Dopo la pausa natalizia per l’Akragas inizia il girone di ritorno: il primo impegno del 2024 sarà contro il Licata.  A Deni abbiamo chiesto come si sta organizzando la società, se ritiene possano esserci insidie nel raggiungimento dell’obiettivo della salvezza. Il dirigente dell’Akragas ha rassicurato la tifoseria dichiarando che la permanenza in quarta serie non sarà in discussione. Ha comunicato che proprio oggi è stato tesserato l’attaccante inglese David Olaoye, classe ’96 con esperienze nei campionati in Albania e Repubblica Ceca. Nei prossimi giorni arriverà un altro attaccante e andranno via alcuni giocatori che la società non ritiene più funzionali al progetto. Ecco, su questo punto Deni ha anche ammesso alcuni errori. “Riconosco che ne abbiamo fatti diversi in sede di mercato. Abbiamo tesserato giocatori con trascorsi anche in A e B che non ci hanno dato ciò che speravamo e andranno via”. Poi, ha parlato del tecnico Marco Coppa. “Il mister sta facendo un buon lavoro ed ha la nostra fiducia”.

Deni ha espresso un desiderio. “Mi piacerebbe poter essere giudicato dalla tifoseria dell’Akragas in un contesto strutturale diverso. Con l’Esseneto dotato di illuminazione e terreno di gioco ottimale costruiremmo certamente un’Akragas vincente, anche perché non mancano le richieste di partecipazione al nostro progetto da parte di imprenditori anche stranieri. Ma questo ora dipenderà dal Comune di Agrigento”.

 

 

 

L’Akragas chiude il 2023 con un’altra sconfitta. Nel turno infrasettimanale  di campionato, biancazzurri di Marco Coppa sconfitti nell’insidiosa trasferta a Portici. E’ terminata 3 -1.

Campani in vantaggio dopo 15 minuti con Maimone che, lanciato da Tuchet sul filo del fuorigioco, ha trafitto il nuovo portiere dell’Akragas Governali.

Il raddoppio del Portici al 62esimo con un calcio di punizione di Marcucci che si insacca all’angolino.

L’Akragas accorcia le distanze al’87esimo con Marrale che salta il portiere De Luca e deposita in rete.

La squadra agrigentina ha l’opportunità di pareggiare al 92esimo con Garufo: il suo tiro al volo finisce però poco sopra la traversa.

Al 95esimo la doccia fredda. Il Portici chiude la partita con il terzo gol firmato da Di Guida.

L’Akragas resta a quota 21 in classifica, superata dall’Acireale vittoriosa sulla Sancataldese. Il Portici conferma lo stato di salute e si porta a 18 punti insieme al Canicattì. Ora la pausa natalizia. La serie D torna in campo domenica 7 gennaio. L’Akragas sarà impegnata nel derby col Licata.

 

 

Domenica speciale per Desiderio Garufo. Il bravo centrocampista dell’Akragas ha festeggiato oggi la centesima partita con la maglia biancazzurra.

Il giocatore di Grotte prima dell’inizio della partita col Siracusa ha esposto la maglia con stampato il numero 100 ed ha ricevuto l’applauso del pubblico dello stadio Esseneto.

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