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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Iniziati i primi lavori di adeguamento dello stadio Esseneto, previsti dalla normativa della Lega Pro. Gli interventi riguardano le opere di recinzione prefiltraggio del settore ospiti, come da specifica ordinanza della Questura di Agrigento inerente all’ordine pubblico.

 

Saranno posate, in un perimetro di circa 300 metri quadrati, delle barriere in calcestruzzo che serviranno a contenere i tifosi ospiti all’interno della zona prefiltraggio dello stadio.  

Primo test per l'Akragas e prime indicazioni utili per Lello Di Napoli. Contro la selezione Football Sicily di Palermo allenata da Ignazio Arcoleo non contava il risultato quanto piuttosto verificare la condizione fisica e sperimentare sul campo i meccanismi tattici.

Per la cronaca la gara è terminata 8 a 0 per l'Akragas. Si è vista un'Akragas abbastanza tonica, con buone individualità e prime incoraggianti intese. Un'Akragas giovane, effervescente, desiderosa di fare bene, propositiva.

Le reti sono state realizzate nel primo tempo da Salvemini, Gomez (2 reti) e Longo.

Nella ripresa in gol Leveque (2 reti) Carillo e Fanara.

L'allenamento è servito al tecnico Di Napoli per provare alcuni giovani. In evidenza, in particolare, l'esterno Longo, l'argentino Pezzella, l'attaccante Gomez, il difensore Marino ed il centrocampista Salandria.

Soddisfatto Lello Di Napoli. “Ho ricevuto le risposte che ritenevo utili. E' stato un buon allenamento per verificare la condizione del gruppo dopo poco più di una settimana di preparazione. Ho visto buone cose sia dal punto di vista tattico che della condizione. Continuiamo così, siamo sulla buona strada”.

E' stata l'occasione per rivedere all'Esseneto Ignazio Arcoleo, tecnico palermitano che ha guidato l'Akagas alla metà degli anni '80. “E' stato un bel pomeriggio di sport. Bello tornare ad Agrigento e rivedere tanti amici. Auguro all'Akragas di disputare un buon campionato di Lega Pro. Il mio desiderio è quello di vedere la Sicilia sempre più in alto nei campionati che contano e sopratutto vedere crescere i nostri giovani”.

Al test amichevole hanno assistito numerosi tifosi desiderosi di vedere la nuova Akragas.

 

Akragas (primo tempo): Pane; Scrugli, Marino, Thiago Cazé da Silva, Sepe; Salandria, Pezzella, Carrotta; Longo, Gomez, Salvemini.

Akragas (secondo tempo): Addario, Assisi, Carillo, Tedesco, Solitro, Greco, Coppola, Garcia, Suma, Leveque, Mazza e Fanara.

Indisponibili: Privitera, Cocuzza, Russo e Cappello.

L’allenamento congiunto è stato arbitrato dall’agrigentino Totò Fazio.

 

 

L’Akragas ha regolarmente pagati emolumenti, tasse e contributi arretrati. Adesso si può programmare il futuro. La squadra sarà regolarmente iscritta al prossimo campionato di Lega Pro. Il presidente Marcello Giavarini, il presidente del cda Silvio Alessi ed il dirigente Enzo Caponnetto questa mattina hanno incontrato la stampa per comunicare le decisioni societarie. Il presidente Giavarini ha rassicurato i tifosi:

“Ancora oggi non registriamo, a malincuore, l’ingresso di nuovi soci investitori. Ci ritroviamo da soli ma abbiamo deciso di non interrompere il nostro progetto. Andremo avanti seppur con risorse inferiori. Il nostro amministratore delegato Peppino Tirri avrà un compito alquanto delicato. Con un budget ridotto dovrà costruire un organico dignitoso capace di lottare per la salvezza. Ma ci riusciremo.

Il nostro impegno continua. L’obiettivo prioritario è quello di ripianare i debiti e dare solidità alla società. Con i debiti l’Akragas non potrà avere futuro. Ripartiamo da qui con determinazione. Entro luglio procederemo alla ricapitalizzazione. Alcuni soci di minoranza potrebbero lasciare. Ma adesso mi rivolgo ai tifosi: se volete bene all’Akragas dovete starci vicino. Abbonatevi, sosteneteci. Senza di voi non abbiamo futuro”.

Il presidente Silvio Alessi ha sottolineato il grande sforzo economico del presidente Marcello Giavarini. “Senza di lui e senza il mio contributo non avremmo portato a termine la scorsa stagione. Adesso ci rimettiamo in discussione ma occorre collaborazione. Ci prepariamo ad accendere un mutuo con il credito sportivo per la realizzazione dell’impianto di illuminazione allo stadio Esseneto. Abbiamo davanti mesi importanti di impegni economici, vorremmo avere la collaborazione di nuove forze imprenditoriali”.

Un appello ai tifosi lo ha rivolto anche Enzo Caponnetto: “bisogna dimostrare con i fatti di amare l’Akragas. Il presidente Giavarini lo sta facendo. Adesso tocca ai tifosi, aldilà dei giocatori che arriveranno, aldilà del programma di questa stagione. Avere l’Akragas in Lega Pro è un privilegio non da poco. Bisogna riflettere su ciò…”.

Nei prossimi giorni la società comunicherà il nuovo organigramma dirigenziale ed il nome del tecnico. Pino Rigoli è ai saluti, direzione Catania. Si cerca il sostituto.

 

 

Alla vigilia della riunione del consiglio d’amministrazione dell’Akragas, l’amministratore delegato del club Peppino Tirri ha incontrato la stampa nella sala conferenza dello stadio Esseneto.

Un incontro per fare il punto della situazione e spiegare alcuni punti fondamentali per il futuro dell’Akragas.

“Domani è atteso il presidente Marcello Giavarini. E’ previsto l’incontro con i soci di minoranza. E Giavarini dovrà decidere se continuare o meno. La situazione economica è delicatissima. Il presidente sin dal suo arrivo si è fatto carico di oneri finanziari non di poco conto e adesso, insieme ai soci di minoranza, dovrà stabilire il da farsi. Ognuno è chiamato a fare la propria parte, nessuno escluso. Per continuare servono i soldi. Giavarini vi garantisco che non si è mai sottratto, nonostante gli insulti che abbiamo ricevuto da parte di alcune frange di tifosi”.

Fare chiarezza servirà a porre le basi per continuare. L’Akragas non può perdere tempo. Occorre avere chiaro il quadro economico.  

“Abbiamo fatto un gran lavoro spendendo la stessa cifra dello scorso anno. E quest’anno siamo arrivati ottavi in Lega Pro”.

 

Il futuro dell’Akragas è ancora da scrivere.

Contento del pareggio il tecnico del Messina, Lello Di Napoli. Incontrando i giornalisti al termine della gara non ha nascosto il timore di perdere la gara.

“Ho pensato che potessimo perderla ma non meritavamo di uscire sconfitti. Sono molto contento perché ho la fortuna di allenare un grande gruppo. Voglio ringraziare i ragazzi per come continuano ad applicarsi. Facciamo un bel calcio e siamo in crescita. Molto bene.

L’Akragas ha fatto la sua partita. E’ stata brava a rimontare. Onore ai biancazzurri per come hanno giocato e per come hanno condotto il campionato. Senza la penalizzazione sarebbe già salva”.

 

Per Di Napoli si è trattato di un ritorno ad Agrigento. Non ha mancato di sottolinearlo. “Conservo un bel ricordo di Agrigento. Qui da giocatore ho vinto un campionato di serie D all’inizio degli anni ’90. Mi fa piacere che gli agrigentini abbiano una squadra in Lega Pro. Il mio presente è Messina dove speriamo di finire la stagione in crescendo”.

Il tecnico dell’Akragas, Pino Rigoli, accetta serenamete il pari. “E’ un punticino che si aggiunge agli altri. Sono contento della reazione dei ragazzi. Non è facile rimontare due gol ad una squadra come il Messina ma sicuramente se avessimo gestito con meno ingenuità gli ultimi minuti avremmo parlato di un altro risultato.

 

Nel complesso è un buon pari. Non dobbiamo dimenticare da dove venivamo. Abbiamo fatto un grande girone di ritorno. Sul campo abbiamo conquistato 43 punti. Adesso dobbiamo concludere l’opera preparando al meglio la fondamentale gara di Melfi”.

Si è passati dalla quasi vittoria del Messina a quella dell’Akragas per poi concludere con un pari. Dal due a zero del Messina, estremamente cinica e concreta nel primo tempo, al tre a due dell’Akragas, protagonista nella seconda frazione di gioco di una bellissima rimonta e sorpasso. Poi il definitivo 3 a 3.

All’Esseneto tante emozioni per chi ha deciso di godersi il derby tra Akragas e Messina. Una gara dal sapore speciale che tornare dopo 32 anni. Messina già salvo e con l’ambizione della Tim Cup. Akragas non ancora salva, ma vicina al traguardo.

Il Messina apre le marcature al 3’ con Tavares. L’Akragas reagisce ma non finalizza. I giallorossi dell’ex Lello Di Napoli sfiorano il raddoppio con Cocuzza ma Vono è bravo a neutralizzare, e poi trovano il raddoppio ancora con Tavares.

Il primo tempo si conclude sul due a zero dei peloritani. Nella ripresa l’Akragas cambia musica e dà vita ad una bella rimonta. Prima accorcia, al 5’, con Urban Zibert. Alla mezzora è Leonetti a mettere il sigillo sul momentaneo pari. Poco dopo arriva il terzo gol che fa impazzire di gioia i tifosi biancazzurri. A realizzarlo è Matteo Di Piazza che esulta zittendo il pubblico che in precedenza lo aveva fischiato.

Il Messina, però, non stacca la spina e dopo due tentativi trova la rete del pari con Gustavo imbeccato da Cocuzza.

 

Per l’Akragas la salvezza resta vicina ma non è ancora un obiettivo centrato. 

Archiviata la gara col Martina Franca, l’Akragas si concentra sul Lecce. Sfida dal sapore importante, contro una squadra che ha anche giocato in serie A.

Della gara di sabato ha parlato oggi in conferenza stampa il tecnico Pino Rigoli.

“Sappiamo che affronteremo una squadra costruita per vincere ma dobbiamo andare a Lecce consapevoli che se riusciremo a portare a casa qualche punto sarebbe straordinario. Per noi è un onore affrontare un club come il lecce con trascorsi in categorie superiori. Per la gara di sabato spero di recuperare Vicente.

La nostra salvezza? Siamo a buon punto ma dobbiamo pensare una partita per volta, anche se sul campo, l’avevamo già raggiunta se non ci fossero state penalizzazioni”.

Il tecnico dell’Akragas si è anche espresso riguardo qualche fischio dei tifosi durante la gara. “Fischiare un proprio calciatore a partita in corso lo ritengo sbagliato. Lo si può fare, semmai, al termine. Chi paga il biglietto ha il diritto di farlo. Ma credo che per questa squadra siano ingenerosi. Nel girone di ritorno abbiamo una media punti da alta classifica. Siamo fuori dalla zona play out, credo che qualcosa di buono l’abbiamo fatta.

 

Il mio futuro? Sono legato all’Akragas fino al 30 giugno ed onorerò il mio impegno nel migliore dei modi. Poi ne discuteremo.  

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