L’Akragas è anche una questione di cuore per Giuseppe Deni. Lo ha detto più volte e lo ha ribadito anche nell’ultimo video diffuso dal club tramite i social. Il patron biancazzurro non lascia ed esorta tutti a remare nella stessa direzione con l’intento di salvare la serie D.
Giuseppe Deni ha dichiarato la volontà di ricorrere al mercato per rinforzare adeguatamente l’organico con due, tre giocatori di valore.
Obiettivo fondamentale l’allargamento della base societaria per dare maggiore forza economica alla società.
Deni ha parlato dell’interessamento di un imprenditore del Nord a partecipare al progetto calcistico e già dalla prossima settimana potrebbe entrare in società.
La partita di domenica all’Esseneto col Paternò sarà fondamentale – ha dichiarato ancora Deni – per prendere eventuali decisioni. Il patron ha riconosciuto alcuni errori tecnici ed ha auspicato la fine delle polemiche e delle contestazioni, tornare tutti insieme a sostenere pienamente l’Akragas. La serie D è un patrimonio da custodire. Il prossimo anno si vedrà.
L’unica ufficialità al momento è che Lillo Bonfatto è alla guida dell’Akragas. Il tecnico, insieme al suo staff, ha diretto oggi l’allenamento dei biancazzurri sul sintetico di Fontanelle.
Lavoro differenziato per l’attaccante Leveh. Riposo precauzionale per il difensore De Marino. E’ tornato in gruppo l’attaccante Christopoulos.
Per l’Akragas è una fase particolarmente delicata della stagione. Domenica è arrivata una bruciante sconfitta casalinga nello scontro salvezza con la neopromossa Enna che ha ulteriormente acceso il malcontento dei tifosi che chiedono un cambio dirigenziale oltre che un rinnovamento tecnico, alla luce dei risultati deficitari che vedono l’Akragas in fondo alla classifica.
Al momento non si registrano novità societarie. Domenica l’Akragas gioca ancora in casa. All’Esseneto arriva il Paternò.
La contestazione dei tifosi a fine partita è l’epilogo di una domenica molto amara per l’Akragas. La squadra con l’allenatore Bonfatto sotto la curva Sud a testa china. La domenica che avrebbe potuto segnare la svolta in positivo del campionato si è rivelata tra le più cocenti e negative delle ultime stagioni.
L’Enna raccoglie il massimo e può festeggiare con i propri sostenitori una vittoria pesante in chiave salvezza.
L’Akragas, invece, sempre più ultima in classifica e, alla luce della deludentissima prestazione, con sempre meno possibilità di conservare il posto in serie D.
Ci si attendeva una squadra battagliera, determinata, desiderosa di centrare la vittoria e, invece, i biancazzurri hanno deluso. Fragili, inconsistenti, incapaci di costruire azioni pericolose, evanescenti.
L’Enna ha fatto suo il match grazie al gol fortunoso siglato da Barile - complice una disattenzione difensiva - giocando con determinazione e prudenza. I gialloverdi hanno innanzitutto badato a chiudere gli spazi e a colpire di ripartenza. Una vittoria meritata contro un’Akragas che avrebbe dovuto mostrare un volto totalmente diverso.
La squadra ha compiuto un passo indietro rispetto alle domeniche precedenti e questo aspetto preoccupa non poco. Inutile dire che i tre punti erano fondamentali per continuare ad alimentare le speranze di salvezza. Perdere un confronto diretto in casa pesa molto nell’economia di una classifica oggi assai deficitaria e preoccupante. L’Akragas è in fondo con appena 7 punti.
A fine gara bocche chiuse nello spogliatoio agrigentino. Poca voglia di parlare. Continua il silenzio stampa. Lungo confronto a porte chiuse tra squadra e dirigenza. Cosa potrà succedere? Oggi nulla. Ogni eventuale decisione rinviata ai prossimi giorni quando sarà presente anche il patron Giuseppe Deni. E’ certamente un momento estremamente delicato. I tifosi invocano un cambio dirigenziale, chiedono una “rivoluzione” societaria oltre che tecnica.
Un punto ciascuno. Licata e Akragas si dividono la posta nel derby del Dino Liotta. Match iniziato con 45 minuti di ritardo a causa del forte temporale che ha anche fatto temere il rinvio.
Uno a uno e un tempo per parte. L’Akragas ha certamente fatto meglio nella prima frazione nella quale la squadra ha giocato con determinazione e volontà mettendo in difficoltà i padroni di casa.
I biancazzurri sono riusciti a sbloccare la gara dopo otto minuti con il colpo di testa di Rechichi sugli sviluppi del corner di Grillo. Gli agrigentini sfiorano il raddoppio con il bolide di Meola ma è bravo il portiere Rossi a deviare. Il Licata non ha mai impensierito il portiere Dregan.
Nella ripresa più Licata che Akragas. I gialloblù di Pippo Romano hanno mostrato un volto diverso, più intraprendente e propositivo.
Per l’Akragas un copione che grossomodo si ripete. La squadra di Lillo Bonfatto rischia in più occasioni e nei minuti iniziali deve ringraziare il difensore De Marino che ha salvato sulle linea di porta sulla conclusione di Minacori. Il gol del Licata arriva al 67esimo su calcio di rigore concesso per l’atterramento di Bonanno ad opera di Rechichi. Dal dischetto trasforma lo stesso Bonanno. A venti minuti dal termine il Licata resta in dieci per l’espulsione di Maimone. L’Akragas recrimina un calcio di rigore per l’atterramento in area di Rechichi ottimamente imbeccato da Grillo ma per l’arbitro Collier è punizione per il Licata e cartellino giallo per il difensore dell’Akragas.
Il derby finisce in parità. L’Akragas rinvia ancora una volta l’appuntamento con la vittoria. In altri tempi e con una classifica diversa il punticino in trasferta avrebbe avuto un sapore più dolce ma con l’ultimo desolante posto l’ambiente akragantino resta depresso e sfiduciato. Mentre il club continua in silenzio stampa, i biancazzurri sono attesi ora da due partite in casa con Enna e Paternò.
Inutile dire che servono necessariamente i sei punti per alimentare le speranze di una salvezza che più passano le domeniche e più si complica. La classifica è corta, nel giro di pochi punti ci sono diverse squadre, ma se non si inanella un filotto di vittorie il cammino verso l’obiettivo si fa davvero molto arduo.
L’Akragas saluta la Coppa Italia. Biancazzurri battuti due a zero dall’Enna al “Generale Gaeta”. Gara decisa nel secondo tempo.
Il tecnico agrigentino Lillo Bonfatto ha dato spazio a coloro che finora in campionato non hanno trovato molto spazio. In campo inizialmente otto under. Così anche l’Enna ma la squadra di Pagana ha voluto maggiormente il passaggio del turno. I gialloverdi hanno creato diverse palle gol. L’Akragas ha fatto poco o nulla. Il portiere ennese Testagrossa non è mai stato impegnato.
Nella prima frazione di gioco, Espasa di testa ha chiamato all’intervento Gerlero. Poi occasioni per Nardella e Lusha.
Nella ripresa l’Enna la sblocca su calcio di rigore assegnato per un fallo di Rechichi. Dagli undici metri implacabile Lusha. L’Akragas non incide e subisce la seconda rete ad opera di Rotella, complice la deviazione di Prestigiacomo.
L’Akragas archivia, dunque, la Coppa Italia e si concentra ora sul campionato. Domenica prossima i biancazzurri sono attesi dal delicato derby del Dino Liotta contro il Licata. Sarà necessaria una prova d’orgoglio dell’Akragas fanalino di coda, chiamata a risalire la classifica e a invertire la rotta.
L’Akragas ferma la Reggina, un’altra grande del campionato. All’Esseneto è finita zero a zero. Un punto non cambia granché la brutta situazione di classifica, con i biancazzurri all’ultimo posto a 6 punti, ma serve quanto meno a migliorare l’autostima del gruppo. L’Akragas ha dato filo da torcere ad una Reggina “grandi firme”.
Nel primo tempo, in particolare, gli agrigentini di Lillo Bonfatto – molto ben messi in campo - hanno giocato con temperamento e personalità. Per venticinque minuti hanno messo pressione ad una Reggina incapace di sviluppare azioni di rilievo, bloccata nelle principali fonti di gioco quali Salandria (ex di turno) e Barillà.
Nella prima parte del match l’Akragas ha creato numerose occasioni gol, ha anche timbrato un palo con il rientrante Tuccio, ed il bravo portiere Lazar si è esibito in belle parate.
Nella ripresa la Reggina guadagna campo, complice un calo dell’Akragas, e si propone in attacco con maggiore intraprendenza. Le alternative a disposizione del tecnico calabrese Pergolizzi fanno la differenza. Il portiere agrigentino Dregan si fa trovare pronto e reattivo ed in più circostanze evita il gol degli amaranto. I biancazzurri con determinazione e volontà riescono a resistere e a difendere il punticino.
L’Akragas riesce nell’intento di bloccare la Reggina, sicuramente tra le principali protagoniste del campionato, ma il problema resta quello della finalizzazione. La squadra oggi ha creato molto ma ha peccato nella concretizzazione. Buono l'esordio del difensore De Marino. La prestazione è indubbiamente incoraggiante per il proseguo ma la classifica resta molto critica. E per venirne fuori servono le vittorie. Per l'Akragas da oggi è iniziato un nuovo campionato? La speranza è che sia così. Domenica prossima, intanto, sarà derby "salvezza" al Dino Liotta contro il Licata.
Prime reazioni all’ultima brutta sconfitta dell’Akragas. Il Fans Club del club biancazzurro in un comunicato (che pubblichiamo integralmente) esprime preoccupazioni e critica una serie di decisioni della società ed ha dichiarato il disimpegno dei suoi componenti dall’organismo dirigenziale. Per il Fans Club l’annunciata decisione di cambiare subito alcuni giocatori non è risolutiva per cambiare rotta, servono altre decisioni.
Il comunicato.
Alla luce dell’ultima sconcertante prestazione contro l’Acireale, che ha visto l’Akragas perdere e restare da sola all’ultimo posto in classifica, questo Fans Club Akragas vuole esprimere tutto il proprio disappunto! Non se ne può più di una squadra senza grinta, senza anima e senza rispetto per i tifosi. Anche la società non sembra avere reagito e preso misure all'altezza dei problemi. Noi del FCA abbiamo sempre sostenuto l’Akragas sia nelle vittorie e soprattutto nelle sconfitte ma ora basta: la situazione non può andare avanti così. I giocatori devono dimostrare di meritare la maglia che indossano, l’affetto della citta e la passione degli sportivi biancazzurri; i giocatori che si sono presi la responsabilità di fare andare via Rigoli e poi invece di dare l’anima in campo sembrano dei fantasmi. Giudichiamo scriteriate le scelte del settore tecnico (direttore sportivo e tecnico) che, dopo avere assemblato una squadra che non gira, ha consentito che la medesima avesse divergenze tecniche con Rigoli e lo facesse andare via rinunciando dunque al proprio ruolo di supervisione tecnica. Ma sono incomprensibili pure certe scelte del patron Deni che davanti al siluramento dell’unico calciatore con personalità della rosa (Desiderio Garufo) se ne lava le mani non prendendo una posizione. Noi esprimiamo sin d’ora il nostro totale disappunto, sospendiamo tutte le iniziative (sorteggio premi, miglior giocatore e quant'altro), chi di noi ha voluto collaborare con la società annuncia il proprio disimpegno. Chiediamo una svolta urgente e radicale che non può essere solo un restyling della rosa (per altro a mercato chiuso).
I componenti del Fans Club Akragas
Il patron dell’Akragas Giuseppe Deni comunica che, alla luce della nuova sconfitta in campionato contro l'Acireale, causata dall'ennesima prestazione opaca della squadra, ha deciso di intervenire immediatamente sul mercato per rafforzare l'organico in quei reparti carenti di qualità ed esperienza. Domani è prevista una riunione societaria e da martedì saranno presi seri provvedimenti nei confronti di quei calciatori che hanno deluso le aspettative della vigilia. La Società tiene tantissimo all'Akragas, che non merita certamente di navigare nei bassi fondi della classifica.Il patron Deni intende rassicurare la tifoseria sul futuro del club, che ha alle spalle una storia gloriosa, e promette il massimo impegno per salvare la categoria con l'ingaggio di giocatori in grado di poter aiutare l'Akragas a rimanere in Serie D.