"Ieri, venerdì 8 Dicembre 2017, ho dato mandato al mio avvocato di comunicare, con una lettera alla Societa Akragas, la decisione di recessione irrevocabile e immediata delle mie quote di maggioranza. Questa decisione conferma la volontà, ribadita più volte nel corso dell'anno, di cedere le mie quote a costo zero, rinunciando anche ai crediti per il bene dell’Akragas, a chiunque potesse dare continuità e aiutare economicamente il club”.
Marcello Giavarini lo ribadisce in una lettera diffusa nel pomeriggio di oggi agli organi di informazione. Il socio di maggioranza coglie l’occasione per precisare anche altri particolari
“Sono stati mesi intensi, con alcune trattative che si sono poi rilevate infondate e prive di sopporto economico da parte dei probabili acquirenti, facendo spesso ricadere la colpa su di me e sul Presidente Alessi. Siamo stati ingiustamente accusati di non volere cedere le nostre quote. Con questa mia azione intendo dimostrare ai tifosi dell'Akragas e alla città di Agrigento che le mie parole erano e sono sempre state veritiere: la mia volontà è sempre stata quella di cedere ed oggi lo dimostro con la recessione volontaria delle mie quote. Ed ancora, posso confermare al popolo akragantino che anche il Presidente Silvio Alessi è intenzionato a cedere le sue quote”.
E Giavarini scrive anche della trattativa con Roberto Nava.
“Non ho la più pallida idea di come andrà a finire la trattativa in corso con il signor Roberto Nava. Una cosa è certa, che se anche questa trattativa dovesse fallire non sarà assolutamente per colpa di Marcello Giavarini in quanto da ieri, per mia volontà, non sono più socio della Societa Akragas.
Invito la dirigenza dell'Akragas a volere registrare la mia lettera di recessione nel registro delle imprese. Le mie quote verranno annullate e il quorum non sarà più al 100% ma al 46%. Quindi per tutti i soci che rimangono le loro quote avranno più valore societario.
Infine, auguro alla societa Akragas, che è stata e rimarrà sempre nel cuore, di potere superare questi momenti di difficoltà tecnica e societaria affinché possa rimanere in Serie C. Sono orgoglioso di avere offerto due campionati di Lega Pro alla Città di Agrigento, ma come tutti sapete a causa di incomprensioni societarie e di problemi con alcuni ultras Akragantini, ho preferito farmi da parte. Con la recessione delle quote esco definitamente di scena e adesso la squadra torna nuovamente in mano agli agrigentini. Forza Akragas".