Appuntamento con la vittoria ancora rinviato per l’Akragas. Neanche un punticino. Il Cosenza rifila in trasferta un secco e indiscutibile due a zero. Senza storia. Ancora un’amarezza per i biancazzurri di Lello Di Napoli che nulla hanno potuto contro un Cosenza più volitivo, concreto e redditizio.
L’Akragas poca roba, a parte generosità e impegno dei singoli. La squadra, oramai da alcune settimane, non riesce ad esprimere un gioco corale efficace. Non sembra esserci affiatamento e collegamento tra i vari reparti. Difesa fragile, vulnerabile, spesso indecisa e attacco spuntato, pressoché inesistente. Nell’arco del tempo regolamentare l’Akragas non ha mai realmente impensierito la retroguardia calabrese. Nei minuti conclusivi Salvemini è andato in gol ma il direttore di gara ha annullato per presunto fuori gioco.
L’Akragas ha iniziato il match con Sepe e Parigi in panca per scelta tecnica. Dopo pochi minuti, però, il tecnico Di Napoli ha cambiato idea inserendoli ma i cambi non hanno sortito l’effetto sperato. I biancazzurri sono apparsi privi d’anima. La gara è scivolata per come ha voluto il Cosenza. Gli uomini di Braglia hanno controllato con intelligenza e semplicità. I gol nel primo tempo di Statella dopo appena quattro minuti e di Bruccini alla mezzora consegnano ai rossoblù tre punti meritati per la gioia del gruppetto di tifosi cosentini.
L’Akragas è in piena crisi. Sempre più buio. Nelle ultime cinque gare ben quattro sconfitte. Ruolino molto negativo. Si dirà che la squadra sta attraversando una fase delicata e certamente non giova giocare sempre fuori casa ma lo spirito non sembra lo stesso dell’inizio di stagione. Non sembra un’Akragas che vuol conquistarsi la salvezza con cuore, grinta e volontà. Speriamo di essere smentiti presto: vorrà dire che i biancazzurri riprenderanno a fare punti. In questo modo la salvezza sarà molto molto più in salita. Occorre urgentemente un'inversione di tendenza.