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Il Lecce vince ma l’Akragas non demerita. Il 2-0 è eccessivo

Scritto da  Dic 29, 2016

L’Akragas non riesce nell’impresa di fermare la corazzata Lecce. Forse una delle migliori Akragas vista allo stadio Esseneto si arrende ai pugliesi, bravi a sfruttare gli errori della squadra di Raffaele Di Napoli. Finisce due  zero ma è un risultato troppo eccessivo per un’Akragas che ha giocato con grande determinazione, mettendo in difficoltà i più quotati avversari. Gli errori hanno fatto la differenza come in occasione del calcio di rigore fallito da Palmiero nel secondo tempo, sull’uno a zero per il Lecce. La partita avrebbe potuto cambiare volto ed, invece, il Lecce ha è andata sul velluto.   

L’Akragas si presenta con numerose assenze: Marino, Salvemini, Zanini e Riggio. In campo sin dall’inizio Cocuzza. La squadra è ben messa in campo dal tecnico Di Napoli. L’Akragas gioca con attenzione, si difende con ordine e prova a colpire di ripartenza. Il primo tempo si apre con una buona opportunità per l’Akragas con Cocuzza ma il suo tiro finisce di poco alto. Al 28esimo grande chance per l’Akragas: Coppola si ritrova a tu per tu con Gomis ma al momento del tiro il calciatore biancazzurro è fermato da Cosenza. Al 32esimo un errore a centrocampo di Salandria consente al Lecce di proporsi in attacco. Ci prova Caturano ma la palla finisce fuori. Al 40esimo Akragas vicina al gol con Cochis ma Gomis si oppone.

Fin qui il primo tempo. Nella ripresa, l’Akragas è in campo con Longo al posto Di Cocuzza sostituito per un infortunio alla spalla. Il Lecce risponde mandando in campo Pacilli al posto di Tsonev e Vitofrancesco per Contessa. Al 13esimo il Lecce passa in vantaggio complice una disattenzione difensiva dell’Akragas. A sbloccare la gara è Caturano. Passano pochi secondi e l’Akragas si guadagna un sacrosanto calcio di rigore per il fallo commesso da Cosenza su Longo. Dal dischetto Palmiero spreca mandando alto sopra la traversa. Il Lecce chiude i conti al 22esimo con il nuovo entrato Pacilli. Nella parte finale del match Di Napoli da spazio a due giovani della panchina, Blandina e Rotulo.

L’Akragas conclude il 2016 con una sconfitta e lo stadio Esseneto si conferma avverso alla squadra di Di Napoli. A differenza di partite precedenti, però, l’Akragas è piaciuta di più per intraprendenza e voglia di fare. Una battuta d’arresto col Lecce può starci. Con il recupero degli infortunati ed alcuni necessari rinforzi l’Akragas potrà lottare fino alla fine per la permanenza in Lega Pro. 

 

Adesso si dovrà pensare al mercato. Non bisogna sbagliare gli obiettivi e soprattutto definire la questione dirigenziale. La salvezza dell’Akragas parte proprio dalla società.  

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