Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
Giuseppe Barranco Giuseppe Barranco

“Vorrei diventare presidente dell’Akragas”.

Scritto da  Giu 02, 2020

“Alcuni amici di Agrigento mi hanno lanciato la proposta e sono molto stuzzicato. L’Akragas è un club siciliano di grande tradizione. Mi piacerebbe diventarne il presidente. Non è una questione di poltrone ma di orgoglio e realizzazione personale. Sono motivato e appassionato di calcio”.

Giuseppe Barranco, 39 anni, è un imprenditore turistico di Cefalù, ex calciatore ed attualmente è anche il presidente della locale squadra di calcio. Da alcuni mesi è stuzzicato dalla possibilità di intraprendere un nuovo progetto sportivo. E ritiene Agrigento la piazza giusta.

“Ad Agrigento sono legato da belle e profonde amicizie. Alcune non hanno nulla a che fare col calcio ma le assicuro che per me sono molto importanti. L’Akragas ha trascorsi tra i professionisti, ha uno stadio capiente, ha una tifoseria appassionata e partecipe. Ad Agrigento si respira calcio. Sono sempre rimasto colpito e affascinato. Quando sono venuto all’Esseneto ho percepito calore, l’amore che la gente ha per i colori biancazzurri. E poi, in rete ho visto alcuni video da brividi. Avete un pubblico che trascina i giocatori. A Cefalù, per motivi di natura diversa, non è stato possibile concretizzare i miei progetti che abbinano sport, turismo, sviluppo e infrastrutture. Chissà che Agrigento non sia il posto giusto”.

Lei ha sottolineato un aspetto: vuole diventare presidente dell’Akragas? E’ già proiettato avanti….

“Si, non si meravigli. Le garantisco innanzitutto che non ho bisogno di visibilità, anche perché, grazie al mio lavoro e all’impegno nel calcio, a Cefalù sono molto conosciuto e, ritengo, anche apprezzato. Ho voglia di dare un grande impulso, di contribuire a realizzare qualcosa di bello e duraturo nel tempo. Ma questo, tengo a ribadirlo, passa dal ruolo che avrei. Ne parlerò e mi confronterò prossimamente con Giovanni Castronovo, Ernesto Russello e quanti sono intenzionati a far parte della società”.

Ha avuto modo di parlare con l’attuale gruppo dirigente?

“Siamo in contatto da diverso tempo. Sto conoscendo persone che hanno a cuore il futuro dell’Akragas. In Maurizio Capraro, collaboratore da sempre vicino all’Akragas, ho notato grande entusiasmo. E dalle conversazioni avverto disponibilità a costruire un sano gruppo dirigente. Se ciascuno farà la propria parte sono sicuro che l’Akragas avrà un futuro stabile e solido”.

Che Akragas le piace immaginare?

“Immagino un’Akragas che dia prova di solidità nel tempo. Siamo stanchi di società che muoiono nel breve giro di qualche anno. Bisogna cambiare rotta. L’Akragas può e deve ambire al professionismo ma l’obiettivo va centrato col tempo. Ci vorranno almeno tre anni. Bisogna realizzare l’impianto di illuminazione allo stadio Esseneto, occorre consolidare l’assetto dirigenziale. E cosa importantissima, è necessario realizzare un impianto alternativo. L’Akragas deve avere una sua casa di allenamento. Ho visto il campo di Villaseta: se sistemato, potrebbe essere il luogo adatto. Senza strutture e senza la collaborazione di chi amministra non si va lontano. Vedremo…”.

Messaggio ai tifosi?

“Mi piacerebbe far parte della storia del vostro club. Mi piacerebbe scrivere belle pagine di calcio. Se ci saranno le condizioni sono disponibile ad adoperarmi. Ci vedremo presto e chissà…”.

Giuseppe Barranco appare determinato. Una parte della tifoseria agrigentina lo attende fiduciosa. E in alcuni non mancano le perplessità dopo l'ultima triste stagione con la sua Cephaledium in Eccellenza. Il tempo e i fatti concreti diranno se le strade dell’Akragas e dell’operatore turistico e della ristorazione si uniranno.  

 

Devi effettuare il login per inviare commenti
  1. Popular
  2. Trending
  3. Comments