Diciotto sconfitte, ultimo posto in classifica, appena undici punti in classifica e nuove probabili penalizzazioni all’orizzonte per inadempienze amministrative, 44 gol incassati (peggiore difesa della serie C), appena 17 reti realizzate (peggior attacco del campionato). L’Akragas precipita, anche se la matematica consente ancora ai biancazzurri di sperare di evitare l’ultimo posto che porta dritti in serie D.
Una stagione deludente, molto amara. I tifosi si sentono traditi, in primis dall’attuale amministratore e presidente Silvio Alessi e da alcune settimane è rottura anche con il tecnico Raffaele Di Napoli.
In due striscioni apparsi all’esterno dello stadio i sostenitori dell’Akragas hanno espresso il loro malcontento.
Parole dure nei confronti di Alessi e Di Napoli e l’invito al tecnico a lasciare l’Akragas. I tifosi si sentono traditi. “Basta Alessi. Basta Di Napoli. Basta chiacchiere e prese in giro. Basta i soliti ritornelli inutili”.
I sostenitori dell’Akragas invocano le dimissioni immediate dell’allenatore. Non vogliono aspettare la fine del campionato. E il malcontento è principalmente nei confronti di Silvio Alessi. La sua conduzione dirigenziale non è condivisa da una larghissima parte di tifosi. “Ci ha presi in giro, tra l’altro, riguardo l’impianto di illuminazione. L’azienda di Roma intenzionata a installare le torri faro mobili è venuta ad Agrigento per fare il sopralluogo e pensate che non ne abbia la disponibilità? Sono venuti in città per una passeggiata allo stadio Esseneto? La verità è che questa società non vuole installarle. E poi, il calcio mercato di gennaio si è rivelato un bluff. Alessi ha impedito il tesseramento di altri due elementi che servivano per rinforzare attacco e difesa. Una dirigenza che non è in regola, e quindi subisce penalizzazioni, secondo voi vuol salvare la categoria? Ora basta chiacchiere”.
La spaccatura è evidente. Nel frattempo, i problemi economici riguardano anche il settore giovanile dell’Akragas. Il tecnico della formazione Berretti, Accursio Sclafani, da alcuni giorni non segue più i giovani biancazzurri.
La prima squadra, invece, prosegue la preparazione in vista della gara proibitiva col Lecce. Ad Agrigento adesso si spera solo che questo campionato finisca prima possibile. E non si dica ai tifosi che quest'anno si stanno valorizzando i giovani, nella gran parte dei casi di proprietà di altri club.