Il periodo positivo dell’Akragas si interrompe a Siracusa. I biancazzurri hanno ceduto al “De Simone” grazie ai gol firmati da Liotti nel primo tempo e Scardina e Mancino nel secondo.
Niente da fare, dunque, per i biancazzurri di Lello Di Napoli. Seppur volenterosa e a tratti brava a giocare un discreto calcio, l’Akragas ha pagato il gol subito già al terzo minuto ad opera di Liotti.
Il Siracusa ha controllato la gara, concedendo campo all’Akragas ma i biancazzurri non sono riusciti ad essere incisivi e concreti. Nel secondo tempo si è vista un’Akragas più determinata e offensiva ma è stato il Siracusa a colpire ancora. Prima del bis all’Akragas è stato annullato un gol a Longo per fuorigioco. Poi gli aretusei sono andati a segno con Scardina all’83esimo e con Mancino al 90esimo.
Il Siracusa ha vinto con merito ma il tre a zero è un risultato particolarmente severo nei confronti dell’Akragas.
In casa ma fuori casa. E’ ciò che da domani vivrà l’Akragas in mancanza della possibilità di giocare le gare interne allo stadio Esseneto, non in regola per mancanza di impianto di illuminazione.
Nonostante le difficoltà di natura strutturale oltre che dirigenziale, l’Akragas prova a dare continuità ai risultati positivi. Domani, inizio ore 16,30, per i biancazzurri il derby con i cugini del Siracusa.
Il tecnico Lello Di Napoli oggi si è detto fiducioso nella reazione positiva del gruppo.
“Sappiamo che è un’altra partita importantissima. Proveremo a fare un altro regalo ai nostri tifosi anche se non dobbiamo dimenticare qual è il nostro cammino: fatto di sacrifici e umiltà. Affrontiamo una grandissima squadra ottimamente costruita dal direttore Antonello Laneri e proveremo a trasferire in campo il nostro entusiasmo e la nostra voglia di continuare a stupire. Speriamo di divertirci anche domani.
Sono molto dispiaciuto per i tifosi di Agrigento. In questi giorni si è solo parlato di stadio e illuminazione e mi è dispiaciuto che sia passato in secondo ordine il risultato sportivo conquistato dai nostri ragazzi. Comprendo i tifosi ma in questo momento anche la squadra merita la giusta attenzione e gratificazione. Noi faremo sempre la nostra parte. Garantiamo come sempre il massimo impegno e professionalità sperando che anche la dirigenza faccia la propria porta per superare i problemi”.
Si comincia. Da domenica il via al campionato di serie A2 di basket. La Fortitudo Moncada Agrigento si presenta con un roster rivoluzionato, ringiovanito, con tanta voglia di stupire ma, comprensibilmente, anche le incognite del caso legate alla mancanza di esperienza che in un campionato difficile come la A2 fa la differenza.
Tuttavia, non manca l’entusiasmo ai giovani della Fortitudo. Sono consapevoli della chance che Agrigento sta dando loro in una vetrina di assoluta importanza. Della nuova stagione oggi hanno parlato in conferenza stampa il coach Franco Ciani (inizia la sua settima stagione nella Valle dei Templi), la guardia Marco Evangelisti ed il direttore sportivo, Cristian Mayer.
La Fortitudo è pronta dopo un lungo periodo di preparazione caratterizzato da lavoro fisico-atletico e tattico. E quest’anno, a differenza del passato, anche un maggior numero di partite amichevoli per verificare la crescita del gruppo.
Obiettivo stagionale della Fortitudo Moncada Agrigento? Franco Ciani risponde con saggezza. “Dobbiamo innanzitutto salvarci. Mantenere la categoria deve essere il primo obiettivo ma non assolutamente un limite. Dovremo essere bravi a trarre il massimo da ogni partita. Ogni gara dovrà essere uno stimolo a fare meglio e di più. Abbiamo la consapevolezza di aver cambiato e ringiovanito molto e confido nella voglia e nell’entusiasmo dei ragazzi. L’inizio, con Latina, non è dei più semplici. Affrontiamo una squadra di qualità e ritroviamo da avversario, tra l’altro, Andrea Saccaggi che rappresenta il nostro passato. Ci fa piacere rivederlo anche se avrei preferito andare con lui a pranzo piuttosto che giocarci contro. Vogliamo iniziare bene e faremo di tutto per regalare la prima soddisfazione ai nostri tifosi”.
Voglia di fare bene anche in Marco Evangelisti, pronto all’ennesima sfida.
“Stiamo lavorando sodo per affrontare al meglio la stagione. Da domenica conteranno i due punti e vogliamo iniziare col piglio giusto. Abbiamo una squadra giovane ma con ragazzi che mostrano talento, umiltà e voglia di imparare giorno dopo giorno. Abbiamo tutti fame ed è importante”.
Cristian Mayer rafforza il pensiero di Franco Ciani. “Partiamo con un profilo più basso rispetto agli anni passati anche perché non vogliamo caricare i ragazzi di eccessiva responsabilità. Sarebbe sbagliato. Il nostro obiettivo è innanzitutto la salvezza. Col passare del tempo il campo ci dirà meglio cosa possiamo fare e dove arrivare”.
Il nodo viene al pettine. Dopo anni di parole e rinvii, la questione illuminazione allo stadio “Esseneto” di Agrigento diventa un caso estremamente urgente e non più rinviabile. La Lega è ferma nella propria posizione. Se l’Akragas non realizza l’opera non può giocare le gare interne all’Esseneto. Il campo alternativo indicato dal club biancazzurro, come si sa, è Siracusa dove i biancazzurri giocheranno sabato prossimo, guarda caso proprio in occasione del derby con gli aretusei.
Sulla questione oggi è intervenuto il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, durante una conferenza stampa. Il sindaco ha chiarito i termini della vicenda ed, in sintesi, si è detto disponibile ad intervenire per consentire all’Akragas di superare il problema.
“Sento l’esigenza di rispondere a quanti in questi giorni stanno esprimendo critiche riguardo il nostro operato. E’ doveroso precisare che la convenzione stipulata con la società prevede la realizzazione dell’impianto di illuminazione da parte della stessa Akragas. Adesso apprendiamo delle difficoltà a realizzare l’opera. Chiaramente da parte nostra c’è il massimo impegno per stare accanto al club. Ci incontreremo per parlarne e siamo pronti ad intervenire innescando un nuovo iter procedurale. Bisognerà variare la convenzione ed il piano delle opere pubbliche”.
Preoccupano i tempi della burocrazia, lenta e farraginosa. E mentre da anni si discute tra proclami, rassicurazioni, gelosie e veleni, l’Akragas e i suoi tifosi soffrono e temono per la prosecuzione della stagione.
Dopo aver affidato al presidente Silvio Alessi il mandato per provare a vendere le quote di maggioranza, Marcello Giavarini ha voluto spiegare le ragioni che lo inducono a disimpegnarsi dall’Akragas. Lo ha fatto con una lettera inviata ai tifosi, alla stampa e più in generale alla città di Agrigento.
Eccola integralmente
“Inizio questa lettera con una breve premessa alla tifoseria akragantina. Questi due anni nella città di Agrigento, di cui ho avuto l’onore di portare il titolo simbolico di “Presidente Onorario dell’Akragas”, sono stati intensi e pieni di esperienza in un settore a me nuovo, il mondo del calcio. E come tutte le medaglie, i miei anni all’Akragas, hanno avuto una doppia faccia: vi sono stati momenti felici e momenti tristi. Per me la medaglia ha avuto la faccia della felicità più volte girata verso di me ed ecco perché vi avrò sempre e tutti nel mio cuore. Con questa lettera desidero chiarire alcuni punti, che credo siano doverosi, nei confronti della città e di chi mi dovrà subentrare.
Primo punto: La trattativa sulla cessione delle quote che Giavarini ha annunciato nel novembre del 2016.
Giavarini precisa: Le mie quote sono sempre a disposizione di chiunque le volesse. Giovedì 21 settembre 2017 ho lasciato una delega scritta a vendere le mie quote al Presidente Silvio Alessi a qualsiasi persona o società che lui, o l’avvocato Caponnetto, che è il motore di ricerca degli investitori, ritengano idonei a rappresentare l’Akragas. Per me è indifferente, non voglio, e non posso per motivi di tempo, presenziare ed entrare in merito alle trattative della cessione delle quote.
Secondo punto: La posizione di Giavarini nell’Akragas?
Nel novembre del 2016, attraverso una serie di comunicati stampa, mi sono disimpegnato dall’Akragas. Tra i motivi principali del mio disimpegno c’è stato il brutto feeling con una parte della tifoserie organizzata. In poche parole, mi ero stufato di mettere soldi e di ricevere in cambio insulti. Ricordo a tutti che fino ad oggi ho “regalato” all’Akragas 1.500.000 euro e due anni di campionato in Lega Pro. In questi due anni di mia gestione, come azionista di maggioranza, non ho mai preso un euro, ma ho solo dato soldi. Tutto questo mi aveva allontanato dalla città e dall’Akragas. Nel novembre del 2016 ho fatto una rimessa di soldi nelle casse dell’Akragas che sono serviti a pagare gli stipendi a tutti i tesserati e a tutti gli impiegati, e dopodiché ho comunicato il mio disimpegno a continuare ad investire nell’Akragas. Dal novembre del 2016, dunque, non sono più responsabile della vita sociale della Società.
Il risultato della mia assenza è stato che nel Marzo del 2017, cioè dopo 4 mesi dal mio disimpegno finanziario, l’allora Amministrazione dell’Akragas, con il Presidente Silvio Alessi e l’Amministratore delegato Peppino Tirri, che erano andati avanti per 4 mesi senza le mie coperture economiche, sono arrivati sull’orlo del fallimento. Il Presidente Alessi era pronto a consegnare i libri in Tribunale. Sempre il presidente Alessi, nel marzo del 2017, attraverso un comunicato stampa, ha invocato il mio aiuto economico per salvare l’Akragas dal fallimento. Per il bene e per il mio amore verso l’Akragas e, soprattutto, verso quella grande parte della tifoseria fatta di persone educate e che mi rispetta, e grazie alla stima che mi lega al presidente Alessi, ho rifinanziato l’Akragas fino al giugno del 2017, aiutandola a finire il campionato e a raggiungere la salvezza in campo. Tengo a precisare che il mio voler nuovamente finanziarie l’Akragas nel Marzo del 2017 non ha inteso significare il mio rientro in Società. Io rimango possessore delle quote fino alla cessione, ma in pratica avevo finito la mia missione nel maggio del 2017 con la salvezza dell’Akragas e della categoria.
In molti mi chiedono se c’è la possibilità di ritornare a finanziare l’Akragas”….
No! È la mia risposta. Ormai sono passati 10 mesi da quando mi sono disimpegnato. Desidero essere ricordato come il Presidente Onorario che ha dato all’Akragas la gioia di disputare due campionati in Lega Pro. Quello che dovevo dare l’ho già dato. Mi accorgo che ho bisogno di nuovi stimoli e sono pronto a cercarli in altre piazze. Oggi comunico il mio addio ufficiale alla Società. Siamo arrivati alla 5 giornata di campionato, al 26 settembre 2017, lascio la squadra in piena zona play off, al settimo posto in classifica. Vi comunico che tutti gli stipendi e contributi ai calciatori competenti al 16 settembre 2017 sono stati pagati. Il mio sogno è di vedere finalmente l’Akragas in mano agli Agrigentini, preferibilmente con un possibile rientro della vecchia dirigenza, insieme a nuovi soci. Il presidente Alessi e l’avvocato Caponnetto, nello scorso mese di luglio, mi hanno chiesto di fare un ulteriore prestito economico all’Akragas affinché la squadra potesse iscriversi al terzo campionato ed io per il bene dell’Akragas ho accettato. L’avvocato Caponetto, inoltre, mi aveva assicurato che la cordata “Romana” sarebbe subito dopo entrata in Società e avrebbe portato avanti il club. Avevo anche detto che se la “cordata romana” fosse davvero entrata, nel giugno del 2016, avrei ceduto le quote ad 1 euro, avrei annullato tutto il debito che l’Akragas aveva nei miei confronti di circa 1.400.000, accumulato a fino a Giugno 2017 per i due campionati precedenti. A chi dovesse subentrare chiedo di restituirmi l’ultimo prestito fatto all’Akragas nello scorso mese di luglio per l’iscrizione al terzo campionato.
Riconfermo quanto vi avevo già comunicato nel Novembre del 2016, cioè che mi reputo libero e moralmente a posto con la società, chiudo definitivamente il mio rapporto da finanziatore con la “societa Akragas”. La squadra Akragas rimarrà nel mio cuore e tiferò Akragas.
E’ giusto anche da parte mia rimettere la carica Onoraria di presidente dell’Akragas in modo che Alessi possa consegnarla al prossimo finanziatore. Per cui, al prossimo consiglio di Amministrazione, il presidente Alessi potrà accettare le mie dimissioni.
Avrei voluto darvi di più come promesso durante il mio esordio da socio nel 2015. Avrò fatto degli errori, ma ho sempre finanziato per il bene dell’Akragas. Credetemi, è dura fare calcio ad Agrigento, soprattutto per uno come me che vive all’estero.
Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini in questi due anni, in primis tutti i numerosi e costruttivi tifosi che mi sono stati vicini, specialmente a quelli che vivono lontano da Agrigento che hanno apprezzato la mia buona fede e la mia lealtà nei confronti dell’Akragas. Ringrazio il presidente Silvio Alessi, il direttore generale Biagio Nigrelli per l’impegno profuso nella costruzione della nuova squadra, e poi ancora Nino Di Giacomo, l’avvocato Enzo Caponnetto, Gianluca Arnuzzo, l’addetto stampa Davide Sardo, e non per ultimi, l’assessore allo Sport Giovanni Amico e il Sindaco Lillo Firetto, che hanno a cuore le sorti dell’Akragas e faranno l’impossibile per salvarla.
Auguro al popolo Akragantino tanti successi e tanti anni di permanenza tra i Professionisti.
Marcello Giavarini
La Fortitudo Moncada Agrigento ha completo il programma delle amichevoli estive pre campionato. Al termine della gara con Trapani di ieri pomeriggio il tecnico Franco Ciani ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione. Ciani si è detto complessivamente soddisfatto del lavoro fin qui svolto.
“E’ stata una preseason impegnati, con numerose gare test. Era necessario predisporre un programma così articolato visto che quest’anno ci presentiamo con un roster molto rinnovato e ringiovanito. Avevo l’esigenza di avere una costante verifica dell’andamento del lavoro.
I ragazzi stanno lavorando sodo. Vedo l’atteggiamento giusto, voglia, determinazione e ciò che mi fa ben sperare è notare come da amichevole in amichevole ci siano miglioramenti continui. Siamo riusciti a fare ogni volta un passo in avanti.
Sono soddisfatto della loro risposta. Adesso inizia una nuova fase e da domenica ci saranno i due punti in palio”.
La Fortitudo Moncada Agrigento conclude la preseason, la serie di amichevoli che precede il campionato di serie A2. L’ultimo test amichevole i biancazzurri lo hanno giocato in casa contro Trapani.
Hanno vinto proprio i granata di coach Ducarello, 55 a 60, anche se i due coach hanno scelto di azzerare il punteggio al termine di ogni quarto.
Agrigento e Trapani hanno giocato una bella partita ed entrambi gli allenatori hanno provato schemi e giocatori in vista del primo appuntamento di campionato in programma domenica prossima.
La Fortitudo Moncada Agrigento parte bene chiudendo il primo parziale avanti 14 a 9. Da rimarcare l’intensità di Cannon ed il bel duello fisico tra Renzi e Rotondo. Nel secondo quarto Trapani cresce. Bossi e Jefferson si mettono in evidenza. E’ proprio l’americano ad insaccare la tripla sulla sirena chiudendo il secondo periodo di gioco con il punteggio di 9 a 19.
Terzo quarto di marca agrigentina con Ambrosin sugli scudi. E’ protagonista di belle giocate e canestri che divertono il pubblico del pala Moncada. La Fortitudo chiude il terzo periodo avanti 22 a 14. Nell’ultimo quarto ritmi alti ed agonismo. Ambrosin prende per mano Agrigento prendendo gusto al tiro dalla distanza ma Trapani risponde bene con Mollura. Ganeto prende le misure ad Ambrosin che viene molto limitato e Trapani mette dentro i canestri che valgono la vittoria.
La fase degli esperimenti è terminata. Adesso attenzione rivolta al campionato. Da domenica il via. La Fortitudo Moncada esordisce in casa contro Latina, inizio ore 18. Trapani ospita Treviglio. La rinnovata Fortitudo Agrigento punta alla valorizzazione dei giovani e ad un campionato tranquillo.
TABELLINO
Parziali: (14-9; 9-19; 22-14; 10-18)
Fortitudo Moncada Agrigento: Savoca, Rotondo 4, Cannon 2, Zugno 5, Evangelisti 7, Cuffaro, Magro, Williams ne, Ambrosin 28, Guariglia, Pepe 6, Lovisotto 3.
All.: Franco Ciani. Ass.: Luigi Dicensi
Lighthouse Trapani: Jefferson 8, Bossi 10, Renzi 12, Testa 4, Ganeto 12, Mollura 9, Viglianisi n.e., Spizzichini, Vignali, Perry 5, Simic.
All.Ugo Ducarello. Ass:Daniele Parente, Gregor Fucka.
Ancora Lorenzo Longo. Finalizzatore determinante. E’ stato lui l’uomo partita, autore del preziosissimo gol che ha consentito all’Akragas di battere in trasferta l’insidiosa Casertana. I biancazzurri sono stati protagonisti di una buona gara, giocata con personalità e determinazione. L’Akragas continua il suo percorso di crescita frutto di trame ben costruite e reparti che col passare delle settimane si collaudano sempre più. Longo ha avuto il merito di concludere ma merito va attribuito anche all’attaccante Parigi per l’ottimo assist.
La forza del collettivo è risultata determinante, ognuno ha fatto la propria parte per arginare una Casertana che almeno in due occasioni è andata vicinissima alla rete. Il portiere Vono è stato ancora una volta superlativo e i suoi interventi sono stati il lascia passare ai biancazzurri come in quello su Padovan. A centrocampo Bruno Vicente è la sintesi di esperienza e dinamismo.
Con questa vittoria l’Akragas sale a quota sette punti e terzo risultato positivo consecutivo.
A fine gara il tecnico dei biancazzurri, Lello Di Napoli, ha parlato di “vittoria del collettivo. Un gruppo unito che ha saputo soffrire nei momenti delicati del match”.
L’allenatore dell’Akragas ha dedicato la vittoria con la Casertana ai tifosi ed direttore dell’area tecnica, Ernesto Russello, ed al collaboratore dello staff tecnico, Francesco Nobile.
A fine gara il presidente Silvio Alessi si è complimentato al telefono con Di Napoli per l’ottimo risultato. “Ho apprezzato la telefonata e spero che l’Akragas possa diventare più forte anche sotto l’aspetto dirigenziale superando le attuali difficoltà”.