Alcuni degli indimenticati calciatori dell’Akragas si ritroveranno allo stadio Esseneto di Agrigento per beneficenza. L’appuntamento è in programma lunedì 17 dicembre, alle 14,30.
La partita del “cuore biancazzurro” è dell’agrigentino Gerlando D’Aleo, collaboratore della redazione di Agrigento Sport.com ed ex telecronista di Eleven Sport.
All’evento hanno aderito in molti. Tra gli altri, Gigi ed Agatino Chiavaro, Peppe Cataliano, Alessandro Bonaffini, il tecnico Pino Rigoli, Davide Baiocco, Ciro Capuano, Nicola Arena, Ciccio Vindigni, Emanuele Catania, Gaspare Pellegrino, Andrea De Rossi, il direttore sportivo Antonello Laneri, Andrea Scrugli, Desiderio Garufo, Filippo Caternicchia. Non mancheranno nemmeno gli storici ed inossidabili agrigentini di nascita o di adozione come Matteo Colucci, Gaetano Longo, Raimondo Filippazzo, Peppe Catalano, Pasquale Iacono, Peppe Castiglione, Lillo Capraro, Ernesto Russello, Dario Scozzari, Giovanni Sorce, Dino De Rosa, Mauro Miccichè, Gerlando Contino. I portieri saranno altri due atleti legati al “gigante” quali Antonio Lo Monaco e Gino Casella. All'appuntamento sarà presente anche Graziano Urso, preparatore dei portieri nello staff di Vincenzo Feola.
E’ preannunciata un’ulteriore gradita sorpresa per il pubblico biancazzurro, salvo imprevisti dell'ultimo minuto.
L'Akragas Legend affronterà una selezione di illustri personaggi del mondo del calcio, dello spettacolo, dello sport ma anche del giornalismo. Gli All Stars Sicilia, una selezione nata nel 2017 da un intuizione del presidente Luca Napoli, annovera infatti un gruppo folto di celebrità, tra cui l'ex attaccante di Palermo e Catania, Beppe Mascara, l'ex gigante Davide Baiocco, il portiere Armando Pantanelli, il tecnico Maurizio Pellegrino, oltre a personaggi importanti dello spettacolo tra cui ovviamente l'anchorman Salvo La Rosa, e poi artisti, attori, giornalisti e sportivi siciliani anche di altre discipline. Una selezione dal gran cuore che ha già partecipato a diverse partite con scopi benefici.
“Un cuore da Giganti” è l'iniziativa parallela che avrà come scopo benefico quello di devolvere il ricavato di parte dell'evento alla mensa della solidarietà di via Gioeni, gestita dalla Comunità Missionaria Porta Aperta di Agrigento.
I biglietti saranno venduti in prevendita a partire dalla settimana prossima ai prezzi di € 10 per la Tribuna Coperta e € 5 per Gradinata e Curva Sud, nei seguenti punti vendita. Non ci sono costi di prevendita.
Una vittoria sfumata praticamente sulla sirena e all’overtime la Fortitudo Moncada Agrigento si deve arrendere ad una mai doma Latina. Grande rammarico in casa Agrigento per la grande occasione sprecata. Alla fine il punteggio nel tabellone segna 94 a 89.
La gara di Latina sintetizza la bellezza di uno sport che non finisce mai di entusiasmare. La Fortitudo Moncada ha comandato il gioco per lunghi tratti del match mettendo in difficoltà i padroni di casa (Cannon il migliore con 32 punti) ma nel momento più delicato della gara ha commesso qualche ingenuità pagata a caro prezzo.
Il match è stato sostanzialmente equilibrato. Agrigento ha avuto la testa avanti fino a tre minuti dal termine (75 a 73 canestro di Lawrence). Il palasport di Latina diventa una bolgia. La Fortitudo Moncada regge l’urto ma si scompone a tre secondi dalla fine quando Tavernelli insacca i due punti dell’81 a 82 e guadagna anche il tiro libero che mette a segno. 82 a 82. Si va ai supplementari che Latina gioca sulle ali dell’entusiasmo e vince.
La Fortitudo Moncada perde una grande occasione. Latina ha vinto con merito dimostrando maggiore lucidità nei momenti decisivi.
L’Akragas torna senza punti dalla trasferta di Misilmeri ed ancora una volta gli errori penalizzano la squadra di Giovanni Falsone. Ai palermitani è bastato il calcio di rigore trasformato nel primo tempo da Albeggiano.
L’Akragas prova a reagire ma non concretizza. Agli agrigentini non mancano le opportunità per pareggiare ma l’imprecisione risulta determinante e palesa, ancora una volta, i limiti di una squadra che, se vuol ambire alle prime posizioni, dovrà sicuramente rinforzarsi.
Nei minuti di recupero il Misilmeri ha avuto l’opportunità per siglare il due a zero ma il portiere dell’Akragas, Gino Casella, è stato bravo a neutralizzare un altro calcio di rigore.
L’Akragas non muove la classifica, resta a quota 16. Il vertice dista 9 lunghezze. In cima Monreale e Salemi con 25, seguite da Misilmeri e Oratorio San Ciro e Giorgio con 23. Ricordiamo che l’Akragas deve recuperare la gara con il Lercara rinviata per maltempo.
Ancora una vittoria per la Seap Aragona. Le ragazze di Francesco Eliseo hanno superato in trasferta il Nola, tre set a zero. Combattuto solo il primo parziale vinto da Aragona 21 a 25. Gli altri due set sono terminati 17-25 e 16-25.
E’ la seconda vittoria consecutiva per le biancazzurre, la quarta della stagione. Migliore realizzatrice Cammisa con 21 punti, seguita da Biccheri con 11.
Aragona sale in classifica a quota 12 e sabato prossimo (alle ore 18) riceverà al Nicosia il Volley Reggio Calabria.
Era importante tornare al successo, per più motivi. In primis per non perdere ulteriore terreno dal vertice della classifica, per il morale della squadra e di tutto l’ambiente che attende con fiducia la riapertura del mercato per ampliare l’organico e renderlo maggiormente competitivo.
L’Akragas conquista tre punti importanti allo stadio “Esseneto” contro i giovani del Kamarat. Quattro a uno il successo dei padroni di casa nel giorno in cui tra i pali, a distanza di sei anni, tornava l’agrigentino Gino Casella, applaudito dai tifosi.
E’ stata una vittoria meritata. Già nel primo tempo l’Akragas ha praticamente messo le mani sulla gara andando in gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo: marcatura attribuita al difensore Armenio anche se sembra ci sia stata una deviazione di un calciatore del Kamarat. Rotto l’equilibrio nel punteggio, i padroni di casa sono andati in gol ancora due volte, con Puccio, un altro difensore.
Il kamarat ha accorciato le distanze con Arcieri.
Nel secondo tempo l’Akragas ha sfiorato la quarta segnatura con Falsone e poi è andata a segno nei minuti di recupero con Castaldo.
L’Akragas sale in classifica a quota 16, al quinto posto. I biancazzurri rifiatano e guardano al proseguo con fiducia, aspettando i rinforzi.
La Fortitudo Agrigento ha preso parte alla sesta edizione della "Passeggiata della salute", nell’ambito della giornata mondiale del diabete.
L'iniziativa si è svolta nella cornice della valle dei templi di Agrigento. Alcuni dei giocatori della prima squadra non hanno voluto mancare ad un appuntamento significativo. Presenti il direttore sportivo Cristian Mayer e i giocatori Lorenzo Ambrosin, Edoardo Fontana, Simone Pepe e Giacomo Zilli.
Treviglio infligge il primo stop casalingo alla Fortitudo Moncada Agrigento. I lombardi si impongono con merito al pala Moncada col punteggio di 83 a 91 al termine di gara combattuta e che hanno praticamente sempre condotto.
Capitan Evangelisti ha provato in tutti i modi a tenere a galla Agrigento: i suoi 22 punti sono lo specchio di una gara ben giocata dal toscano che ci ha messo cuore, grinta e tanta generosità.
Treviglio ad Agrigento ha confermato il proprio valore tecnico e quando Nikolic sarà pienamente inserito nel sistema di gioco di coach Vertemati la squadra non potrà che migliorare ulteriormente. La Fortitudo Moncada a tratti ha faticato a tenere il passo di Treviglio e diciamo pure che la fortuna non ha particolarmente sorriso ai ragazzi di Ciani. Gli agrigentini hanno sbagliato molto e Treviglio è stata brava a contenere le bocche di fuoco dei padroni di casa. Nonostante l’ottima difesa, Evangelisti, Pepe e Ambrosin hanno sorretto l’attacco biancazzurro. Ma non è bastato. Treviglio è riuscita a mantenere il controllo del match ed alla fine il punteggio nel tabellone elettronico gli strizza l’occhio.
Agrigento cede in casa e consegna i due punti a Treviglio che ottiene così il terzo successo in campionato. La Fortitudo Moncada Agrigento scivola al secondo posto, insieme a Bergamo. In vetta adesso solo la Virtus Roma (12 punti) che ha sbancato Capo d’Orlando.
L’obiettivo della Fortitudo, si è sempre detto, non è la vittoria del campionato ma un pizzico di rammarico c’è perché le gare casalinghe è importante vincerle. C’è tempo, ovviamente, per rimediare: così come non ci si esalta oltremodo per il primo posto non ci si può scoraggiare per un passo falso interno.
La squadra sta finora disputando un grande campionato e, continuando a lavorare con impegno e migliorando alcune situazioni di gioco, potrà ottenere risultati lusinghieri.
Fortitudo Moncada Agrigento - Remer Blu Basket Treviglio 83-91 (14-19, 28-26, 19-28, 22-18)
Fortitudo Moncada Agrigento: Evangelisti 22 (5/9, 3/7), Pepe 16 (5/5, 1/4), Cannon 12 (3/7, 0/1), Ambrosin 10 (2/2, 2/6), Zilli 8 (3/9, 0/0), Bell 8 (2/8, 1/3), Sousa 4 (2/2, 0/0), Fontana 3 (0/2, 1/1), Cuffaro 0 (0/0, 0/0), Nicoloso 0 (0/0, 0/0), Trupia 0 (0/0, 0/0). All Ciani.
Remer Blu Basket Treviglio: Roberts 23 (5/7, 3/7), Pecchia 14 (6/8, 0/1), Caroti 13 (2/3, 2/7), Nikolic 12 (2/3, 2/4), Frassineti 12 (3/3, 2/6), Palumbo 9 (0/0, 3/4), Borra 6 (3/4, 0/1), D’almeida 2 (1/2, 0/0), Taflaj 0 (0/0, 0/1), Tiberti 0 (0/0, 0/0), Belotti 0 (0/0, 0/0). All Vertemati
Cercava il successo per alimentare la classifica e risalire qualche posizione ed, invece, deve accontentarsi del pari interno. Allo stadio “Esseneto”, l’Akragas sciupa una buona opportunità e consegna al Villabate un punticino.
I biancazzurri, privi dell’attaccante Santangelo (infortunato), avrebbero meritato la vittoria ma hanno sbagliato molto. Sbloccato l’incontro dopo pochi minuti con Ortugno, i ragazzi di Giovanni Falsone hanno creato numerose azioni gol ma hanno fallito il bersaglio, tra imprecisione ed il terreno di gioco scivoloso. Sia nel primo tempo che nella ripresa l’Akragas ha cercato di mettere il risultato al sicuro ma anche il palo ha negato la marcatura ai padroni di casa.
Alla metà del secondo tempo un errore del portiere Sgroi in uscita sugli sviluppi di un corner ha provocato l’autogol che ha consentito al Villabate di pareggiare e portare via dall’Esseneto un punto.
Tanto rammarico in casa Akragas per un successo svanito per un errore. Ma è altrettanto vero che, per non incorrere in brutte sorprese, le partite vanno chiuse prima.
Per l’Akragas un brutto mezzo passo falso. Se si vuol risalire la classifica, in casa non si possono lasciare punti.