Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

La Fortitudo Moncada Agrigento torna in casa per ospitare Scafati per la terza giornata del campionato di serie A2 di basket.

I biancazzurri sperano di tornare al successo per cancellare l’amara sconfitta di Biella maturata nel finale. Della gara di domenica ha parlato il play Giovanni De Nicolao.

 “Mi aspetto una gara molto difficile, loro probabilmente sono una delle squadre più forti del girone Ovest. Rispettiamo Scafati, hanno una panchina lunga ed un buon allenatore e due americani molto forti. Cosa serve per battere Scafati? Noi dobbiamo lavorare sul nostro basket. A Biella in parte ci siamo riusciti ma serve intensità per tutta la partita. Sappiamo, ovviamente, ci saranno alti e bassi ma dobbiamo essere bravi a non perdere la concentrazione.

Affrontare una squadra come Scafati in casa è importante. Abbiamo bisogno del supporto dei nostri tifosi. Il nostro obiettivo è quello di stabilire un fortino al Pala Moncada. Chiunque ci affronti a casa deve avere timore, perché quando noi ed il pubblico entriamo in partita, batterci sarà davvero difficile.

Io sto molto bene, la squadra sta bene, siamo in salute. In settimana abbiamo dato vita a degli allenamenti molto intensi in vista della partita e abbiamo voglia di giocare”.

Anche l’ultimo test match è andato. Adesso incombe il campionato di B1. La Seap Dalli Cardillo è pronta ad affrontare il terzo campionato nazionale di volley. La condizione complessiva sembra buona: lo ha evidenziato l’amichevole giocata ieri al palasport Nicosia contro Santa Teresa di Riva.

Le agrigentine hanno vinto i quattro set con questi parziali: 25-18, 25-20, 25-9, 25-13. La Seap Dalli Cardillo Aragona è andata in campo inizialmente con Trabucchi in palleggio, Aricò opposta, Manzano e Composto centrali, Donà e Moneta martelli ricevitori. Nel ruolo di libero ha giocato Federica Vittorio. Gara mai messa in discussione e buone indicazioni in tutti i fondamentali per il tecnico Luca Secchi. Il maggiore equilibrio nel secondo set. Il terzo dominato dalle padrone di casa. Poi le due formazioni hanno dato vita ad un ulteriore set per dare spazio a tutte le altre giocatrici in organico e per provare nuove soluzioni tattiche.

Sabato sarà campionato. Al palasport Nicosia arriva la Connetti.it Chieti. Fischio d’inizio alle 15,30.

 

Svanisce nel finale la possibilità della Fortitudo Moncada di vincere a Biella. I biancazzurri si sono arresi nei minuti finali peccando di lucidità. 92 a 82 il successo di Biella.

Grande rammarico in casa Agrigento per una gara tutto sommato ben giocata e che ha visto  quattro giocatori in doppia cifra: James, De Nicolao, Ambrosin e Pepe.

La Fortitudo Moncada ha mostrato un volto di personalità, mettendo in pratica i dettami di coach Cagnardi che ai suoi chiede aggressività e intensità, ed ha avuto momentanei vantaggi anche di 10 punti. Ma Biella non ha mai mollato la presa e nel finale ha avuto la meglio sfruttando la maggiore determinazione e lucidità.   

 

TABELLINO

Biella – Fortitudo Moncada Agrigento 92-82 (23-30, 20-14, 26-21, 23-17)


Biella: Bortolani 21 (4/5, 2/4), Saccaggi 17 (4/10, 1/3), Donzelli 13 (4/6, 1/1),  Omogbo 13 (4/8, 0/2), Ed Polite jr 12 (3/5, 1/2),  Massone 9 (2/3, 0/1),  Barbante 5 (1/2, 1/1),  Pollone 2 (1/1, 0/1),  Bertetti 0 (0/1, 0/2), Bassi 0 (0/0, 0/0),  Blair 0 (0/0, 0/0). All. Gambiati.


Tiri liberi: 28 / 34 – Rimbalzi: 27 9 + 18 (Emmanuel Omogbo 9) – Assist: 13 (Federico Massone 5)

Fortitudo Moncada Agrigento: James 19 (6/9, 1/3),  De Nicolao 15 (5/10, 1/3),  Ambrosin 11 (1/5, 3/7), Pepe 11 (0/1, 2/8),  Rotondo 8 (4/5, 0/0), Chiarastella 6 (2/4, 0/1), Easley 6 (2/4, 0/1), Fontana 6 (0/0, 2/3), Samuele Moretti 0 (0/0, 0/0), Giuseppe Cuffaro ne. All. Cagnardi

 

Tiri liberi: 15 / 17 – Rimbalzi: 37 14 + 23 (Albano Chiarastella 7) – Assist: 13 (Simone Pepe, Tony Easley 3)

 

Ci ha pensato Biondo con un gol da cineteca nei minuti di recupero, quando oramai non ci credeva più nessuno e con qualcuno tra il pubblico che mugugnava già per il profilarsi del terzo pareggio consecutivo. Con una rovesciata capolavoro Biondo ha spento la delusione sprigionando la gioia all’Esseneto. Due a uno. Sancataldese al tappeto.  

L’Akragas ritrova una vittoria importantissima per la classifica, per l’autostima e per ridare serenità all’ambiente. Tre punti preziosi in una partita che ha regalato poche emozioni, essenzialmente quelle dei tre gol. Per i biancazzurri di Corrado Mutolo è un periodo complicato: gli infortuni di alcuni giocatori determinanti ed un organico con poche alternative di qualità stanno creando non poche difficoltà. Ma l’importante era tornare al successo, tra l’altro contro una Sancataldese in crescita, composta da giocatori di esperienza e qualità tecnica anche in panchina.

L’Akragas sta stringendo i denti ed alla luce di ciò il successo sui nisseni ha ancora maggiore valore, anche se colto in extremis e dopo una partita non particolarmente brillante.

E’ il momento della sofferenza e bisogna saper soffrire in attesa di tempi migliori. L’importante in questo momento è restare compatti: l’unità del gruppo, insieme ai tifosi, sarà determinante.

Della partita poco da dire. Primo tempo con portieri inoperosi anche se la Sancataldese ha giocato con maggiore temperamento e vivacità, pressing e possesso palla.

Nel secondo tempo l’Akragas è riuscita a sbloccarla grazie al rigore trasformato dal solito capitano Beppe Gambino. Per l’Eccellenza l’attaccante di Raffadali è un autentico lusso. L’Akragas deve fare in modo di tenerselo stretto. In una occasione il portiere di casa, Paterniti, è stato chiamato all’intervento evitando il gol degli ospiti che è, però, arrivato allo scadere con Lo Coco. Al 93esimo poi la perla di Giovanni Biondo che ha scatenato l’apoteosi dei tifosi agrigentini.

L’Akragas ritrova la vittoria e sale in classifica a quota 11 punti. Domenica prossima sarà derby col Canicattì, in mezzo la gara di ritorno con la Sancataldese per la Coppa Italia.

 

Dopo due pari consecutivi in campionato, l’Akragas insegue la vittoria per spezzare il digiuno di due settimane che ne ha rallentato il cammino. I biancazzurri domenica, all’Esseneto, affrontano la Sancataldese di Seby Catania: una gara insidiosa contro una squadra in crescita e l’Akragas non ha risolto l’emergenza infortuni. Con la Sancataldese conterà vincere per dare serenità ad un ambiente demoralizzato dopo i due “inciampi” con Castellammare e San Ciro e Giorgio e la sconfitta in Coppa Italia con la Sancataldese.

Il presidente Giovanni Castronovo, tramite i canali del club, ha lanciato alcuni messaggi significativi. “Dobbiamo calarci nella realtà di un campionato difficile dove non sempre può andare come desidereremmo. Mi piacerebbe che l’ambiente non vivesse con eccessiva esasperazione questo periodo. Abbiamo pareggiato due partite e siamo solo alla quarta giornata. Nulla di catastrofico o irrimediabile. Dobbiamo tutti stringerci attorno alla squadra e sostenerla”.

Sulla prossima gara di campionato con la Sancataldese il presidente dell’Akragas è fiducioso. “Sappiamo di affrontare un’ottima squadra ben allenata dall’amico Seby Catania. Per noi è una gara importantissima. Vogliamo i tre punti per riprendere il nostro cammino. La squadra è carica e determinata, vuole regalare il successo ai nostri tifosi”.  

 E Giovanni Castronovo parla anche del lavoro svolto finora dal tecnico Corrado Mutolo. Un passaggio importante riguarda il futuro dell’attuale progetto tecnico.

 “Sono soddisfatto. Se la squadra ha un’identità in campo, costruisce azioni da gol, è frutto del lavoro quotidiano di mister Mutolo. Anche a Belmonte Mezzagno su un terreno di gioco pessimo la squadra ha macinato gioco ed è andata alla conclusione in più occasioni.

I progetti quando si iniziano non si lasciano mai a metà. Noi in estate abbiamo avviato un progetto ben preciso con Corrado Mutolo e per quanto mi riguarda, così come anche per gli altri due proprietari del club, ovvero Salvatore Marrone e l’architetto Gero Bruccoleri, siamo decisi ad andare avanti in questa direzione. Gli unici a prendere una decisione siamo noi. E Mutolo non si tocca. A meno di improbabili cataclismi calcistici, il mister può continuare a lavorare serenamente. Con lui pensiamo di programmare il futuro che speriamo ci veda in D. Tengo a sottolineare che nel cammino possono essersi degli ostacoli ma davanti a questi non ci si ferma, anzi”.  

 

Prima trasferta per la Fortitudo Moncada Agrigento. Dopo la bella vittoria all’esordio con Casale Monferrato, i biancazzurri domenica affrontano Biella. Una gara insidiosa che servirà alla Fortitudo per verificare il percorso di crescita e valutare l’atteggiamento della squadra lontana da Agrigento.

Della partita con Biella parlano il coach Devis Cagnardi e Lorenzo Ambrosin.

Devis Cagnardi: “Domenica scorsa abbiamo giocato una discreta gara seppur con alti e bassi fisiologici per essere la prima di campionato. Adesso ci aspetta la prima partita in trasferta e dovremo essere bravi nel capire che quello fatto davanti al nostro pubblico non basterà per vincere una sola partita lontano dal PalaMoncada. Biella, pur perdendo, ha disputato una gara solida a Torino e avrà delle motivazioni speciali davanti ad un pubblico che è tra i migliori della categoria, avremo bisogno di solidità mentale e di un livello di energia altissimo da parte di tutti, il nostro obiettivo è riuscire a fare ulteriori passi in avanti.

Gli alti e bassi, al momento,  è chiaro che non sono dei segnali di allarme ma delle indicazioni importanti. Dobbiamo essere veloci nel capire che questo è un campionato difficile, vincere fuori casa non è facile. Biella ha perso contro Torino, ma non ha per nulla sfigurato. Giocherà davanti al proprio pubblico ed avrà una carica emotiva pazzesca. Noi dobbiamo essere bravi a pareggiare la loro energia e mantenere una costante attenzione. Nella pratica non è facile, è un processo di crescita che ancora necessita di tanto tempo. L’energia? E’ un obiettivo che pretendo dalla mia squadra”. E su James, Cagnardi risponde così: “Non voglio parlare – al momento – dei singoli. Christian ha tanto da imparare, ci sono dei meccanismi del gioco italiano che ancora non ha fatto suoi. Il riuscire ad esprimere, adesso, il suo potenziale arriva anche per merito del gruppo, inteso come squadra. Lui sta facendo bene e lo sapevamo, devo dire che la squadra sta riuscendo a limitare quelle che sono le sue lacune di conoscenza del gioco europeo”.

Lorenzo Ambrosin: “Mi aspetto una partita difficile, affronteremo una squadra forte. Abbiamo lavorato con grande intensità tutta la settimana. Conosciamo il valore tecnico di Biella e dobbiamo essere bravi a mantenere alta la concentrazione. Per vincere contro Biella serve la migliore Fortitudo Agrigento, dobbiamo essere solidi in difesa ed avere la giusta lucidità offensiva. Io? Sto davvero bene, mi sto divertendo e non vedo l’ora che sia domenica”.

 

 

Se si guarda il risultato al termine e si fa il paio con quello di domenica scorsa si contano due punti. Si dirà che sono pochini per una squadra che punta a vincere il campionato. Leggendo anche oggi la formazione, però, ci si rende conto del gran numero di infortunati che penalizzano non poco una squadra con un organico non particolarmente folto e con poche alternative di prima fascia. Corrado Mutolo ha dovuto rinunciare a Pirrone, Lala ed oggi anche a Biancola e Mannina usciti anzitempo per problemi muscolari. A questi c’è da aggiungere il difensore Procida che ne avrà ancora per alcune settimane.

Premesso ciò, certamente in casa Akragas non si può essere contenti del punticino conquistato col San Ciro e Giorgio che prima della gara con i biancazzurri aveva solo conosciuto sconfitte. Peraltro anche i palermitani si presentavano con diverse assenze.

San Ciro e Giorgio ed Akragas hanno dato vita ad una gara piacevole. Entrambe sono andate vicine al gol ma l’imprecisione e la bravura dei due portieri ha evitato le marcature. Per l’Akragas occasioni, tra le diverse, per Gambino, Santangelo e Biondo. I padroni di casa recriminano per un calcio di rigore non concesso.

Zero a zero ed Akragas che perde terreno dalla capolista Dattilo vittoriosa sulla Pro Favara ed in testa con 12 puti. L’Akragas è quarta con 8 punti. Il campionato è ancora lungo ma è tempo di tornare al successo.   

E’ l’anno del nuovo ciclo. Nuovo coach e squadra rinnovata. C’è grande attesa per vedere all’opera in campionato la Fortitudo Moncada Agrigento gestione Devis Cagnardi. Domani il via al torneo di A2 nel quale il club agrigentino spera di ottenere un buon piazzamento. Oggi conferenza stampa del direttore sportivo Cristian Mayer, coach Cagnardi e Albano Chiarastella. Mayer è ambizioso.

 

 “In campionato vogliamo fare bene e cercare di raggiungere i play off. Non è un anno facile, sembra quasi la prima volta. Inizia un nuovo ciclo, un nuovo allenatore e c’è una tensione diversa.  L’emozione della prima partita c’è sempre, quest’anno è diverso. Forse un po’ di più.

L’infortunio di Giuseppe Cuffaro? Il nostro staff medico ha capito subito l’entità del problema. Al momento siamo in contatto con qualche specialista, faremo delle visite più approfondite. Ci sono varie soluzioni sul tavolo, deciderà il ragazzo. Lo scafoide è un osso particolare, la guarigione cambia rispetto ad ogni persona. Cuffaro, al momento, deve stare fermo. Per il ragazzo è un davvero peccato. Quest’anno era partito col piede giusto.  Noi siamo orgogliosi di lui,  è un agrigentino ha sempre giocato per la Fortitudo Agrigento”.

Cristian Mayer si sofferma sul nuovo ciclo del club agrigentino.

 “Abbiamo dato vita a delle nuove promozioni per le famiglie. Siamo stati bravi a coinvolgere nuovi sponsor. Ovviamente, se il presidente Salvatore Moncada dovesse vedere più gente al Pala Moncada ed un interesse maggiore attorno alla Fortitudo, la programmazione e gli obiettivi potrebbero anche cambiare. Spero questo sia compreso dagli agrigentini. All’inizio fare mercato non era semplice. Grazie alla puntualità del presidente ed al lavoro svolto tutto è cambiato. La Fortitudo Agrigento viene scelta per la serietà del progetto. Una dimostrazione è la scelta di Lorenzo Ambrosin di voler restare con noi nonostante le numerose proposte, anche più allettanti”.

Avversaria della prima di campionato è Casale Monferrato. Al pala Moncada torna Alessandro Piazza. Mayer si sofferma su di lui e sul nuovo play De Nicolao.

 “Gli faccio il mio più grande in bocca al lupo. Ale qui ha fatto i suoi migliori anni. Gli auguro di fare il meglio, magari dalla prossima. Ritorno di Piazza ad Agrigento? Ne abbiamo parlato. Poi abbiamo costruito la squadra con un budget diverso. Il presidente ha deciso di fare un piccolo sforzo e le cose sono cambiate, ma nella vita mai dire mai…. De Nicolao? Sono andato a vederlo anche negli Stati Uniti. Non ho mai avuto dubbi sul ragazzo. E’ un giocatore adatto al nostro metodo di gioco,  avere palloni alle nostre ‘bocche di fuoco’ come James, Ambrosin e Pepe. Anche lui aveva altre proposte, forse migliori delle nostre. Lui, però, ha deciso di sposare il nostro progetto. Questo mi riempie di orgoglio”.

Coach Cagnardi e Albano Chiarastella sull’inizio di campionato. Propositi e aspettative.


Devis Cagnardi: “Il processo di sviluppo della nostra squadra non è ancora ultimato. Questo, però, vale anche per l’avversario. Casale? E’ una società molto seria e ben strutturata. E’ una squadra che ha dei giocatori di prima fascia per la categoria. Dobbiamo essere concentrarci sui nostri obiettivi. Il focus sarà su noi stessi. Lo sviluppo necessita ancora di tempo. Abbiamo molto ancora da fare. Durante la coppa abbiamo acquisito delle sicurezze e su queste dobbiamo aggrapparci nei momenti di difficoltà. I miei ragazzi avranno, certamente, bisogno del calore del pubblico. Sono sicuro un buon tifo potrebbe essere certamente d’aiuto”.

Albano Chiarastella: “E’ un gruppo giovane che ha tanta voglia di fare. Però, è un gruppo consapevole. Per me la consapevolezza è anche un talento. Essere consapevole è fondamentale, vuol dire che non devi mai strafare. Questo, per me, è sinonimo di intelligenza. C’è tanto entusiasmo, siamo carichi e vogliosi di scendere in campo. De Nicolao? Serio e professionista. Viene da tre anni di un basket diverso dal nostro. In allenamento si sente molto la sua voce, per me può anche diventare un leader. E’ sempre li a darti la carica ed a dire la cosa giusta. Emozioni? Sento l’adrenalina giusta. E’ un week end diverso da quelli precedenti. Sono pronto a vivere delle emozioni forti”

  1. Popular
  2. Trending
  3. Comments