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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

Dimenticare la sconfitta con la Juve Stabia. Riprendere il cammino verso la salvezza. L’Akragas vuole tornare a guadagnare punti, a cominciare dalla prossima gara casalinga con la Lupa Castelli Romani, in programma lunedì allo stadio “Esseneto”.

Incontrando i giornalisti il tecnico dell’Akragas, Pino Rigoli, avverte: “attenti alla Lupa. Verranno ad Agrigento giocando con tranquillità  e quando si gioca con spensieratezza, a volte, possono nascere situazioni impreviste. Dobbiamo riprendere dove abbiamo lasciato, continuando a mettere in pratica la politica dei piccoli passi”. La quota salvezza? “per salvarsi serve toccare quota 41. Ho alzato la soglia di un punto”.

Il tecnico biancazzurro torna brevemente sulla sconfitta in Campania ed in particolare sul calcio di rigore negato: “Ovviamente avrebbe cambiato la partita perché ci saremmo portati sul 2 a 0, ma non cerco mai alibi”.

Riguardo il ricorso respinto in settimana per la restituzione dei tre punti in classifica, il condottiero dell’Akragas preferisce non entrare nel merito limitandosi a dire che dal suo punto di vista “non c’è sia stata uniformità di giudizio. Se il sistema calcio non cambia gli investitori non vorranno più fare calcio. E sarebbe un problema”.

 

 

Pino Rigoli si presenta nella sala stampa dello stadio “Menti” con la delusione di chi ritiene che anche stavolta il “colpo” sarebbe stato possibile.

“Sono deluso ma chi vince ha sempre ragione. Sono dispiaciuto perché nel complesso abbiamo fatto una buona prestazione ma non abbiamo raccolto nulla. Zero punti. Onestamente penso ci stesse un rigore per noi che avrebbe cambiato la storia della partita.

 

Sicuramente abbiamo affrontato una squadra ben organizzata con un organico importante ma l’Akragas oggi non meritava un passivo di tre reti. Il gol subito nel finale di primo tempo e quello preso subito nella ripresa ci hanno tagliato praticamente le gambe. Il tre a uno è però troppo pesante. Risultato bugiardo”.

Nessuna restituzione di punti all’Akragas. Penalità confermata. E’ la sentenza della corte federale d’appello che ha respinto il ricorso dell’Akragas nell’ambito del processo sul calcio scommesse denominato “Dirty soccer”.

 

L’Akragas è coinvolta per “responsabilità oggettiva”. In virtù della sentenza resta confermata la penalizzazione di tre punti in classifica e l’ammenda di 4.500 euro. 

Rimonta, si avvicina all’avversaria, ma cede. L’epilogo del quarto di finale della IG Basket Cup Serie A2 per la Fortitudo Moncada Agrigento è grossomodo lo stesso delle ultime apparizioni. La spunta Mantova di dieci punti. Finisce 69 a 79.

Agrigento conferma di stare attraversando un difficile momento. L’infortunio del play Alessandro Piazza e la situazione fisica di quasi tutta la squadra sta influendo non poco nel calo di rendimento dei ragazzi di Franco Ciani.

L’appuntamento di Rimini è arrivato sicuramente nel periodo peggiore del roster di Franco Ciani. Così la Coppa, che sembrava essere uno degli obiettivi stagionali, è finita l’essere un evento da onorare il meglio possibile. La realtà è questa. Agrigento di oggi non è la squadra che ha brillato per gioco e risultati nella prima della stagione. E lo ha riconosciuto anche  lo stesso tecnico Ciani. 

In casa Fortitudo Moncada Agrigento da menzionare i 25 punti di Andrea Saccaggi e i 17 dell’americano Scott Eatherton. Martin ha chiuso il match con 16 punti.

Nella fila di Mantova da evidenziare i 23 punti di Moraschini e i 14 di Gergati.

 

Mantova vola in finale. Affronterà Agropoli che ha superato Imola. Nell’altra semifinale Scafati sfiderà Casale Monferrato. 

La Fortitudo Moncada Agrigento adesso si concentra sul campionato. L'obiettivo è recuperare forze e giocatori in vista del rush finale. Prossima avversaria Latina. 

L’Akragas  è concentrata sulla sfida del “Menti” con la Juve Stabia. Partita difficile tra due concorrenti alla salvezza. I biancazzurri affrontano la delicata trasferta con la serenità di chi è in salute ed è sempre più consapevole delle proprie qualità tecniche. Prima della partenza il tecnico dell’Akragas, Pino Rigoli, ha incontrato gli operatori dell’informazione per fare il punto della situazione.

“Siamo concentrati e determinati a fare bene. Speriamo di muovere la classifica. Sappiamo che non sarà assolutamente semplice perché la Juve Stabia è una signora squadra, molto organizzata, con una grande forza offensiva. Da centrocampo in sù è una squadra d’alta classifica. Due portieri da serie B (Russo e Polito). Sarà veramente dura ma faremo la nostra partita con grande attenzione”.

Questi i giocatori convocati per la partita con la Juve Stabia:

 

Maurantonio, Lo Monaco, Grea, Cappello, Muscat, Marino, Salandria, Mauri, Zibert, Greco, Vicente, Aloi, Leonetti, Madonia, Di Grazia, Candiano, Cristaldi e Di Piazza.

Da indiscrezione di mercato a operazione conclusa. La Fortitudo Moncada Agrigento ha raggiunto l’accordo con Bruno Mascolo, playmaker di 190cm, nato a Castellammare di Stabia il 4 agosto 1996.

Arriva dalla Manital Torino con la formula del doppio tesseramento. Mascolo ha fatto parte del roster della prima squadra allenata da Frank Vitucci in Serie A  (4.2 minuti di media in 5 presenze, high 8 minuti nella gara vinta contro l’EA7 Emporio Armani Milano).

Mascolo ha iniziato a giocare nel Basket Team Stabia prima di passare a Caserta nel 2011 e quindi a Torino l’anno successivo. Già parte del giro delle nazionali giovanili, era nel roster azzurro Under 18 che ha trionfato nel prestigioso torneo di Mannheim nel 2014.

 

 “Si tratta di un prospetto interessante”, dice il direttore sportivo Cristian Mayer.  “Su di lui abbiamo ottime referenze, potrà darci una mano in regia ed è dotato di un buon tiro. Lo abbiamo preso anche nell’ottica di una valutazione per il nostro futuro trattandosi di un ragazzo del 1996 e quindi molto giovane. Ci aiuterà a dare profondità alle nostre rotazioni in un ruolo che, come ben sappiamo, è stato fortemente condizionato dall’inizio dalla stagione per gli infortuni di Alessandro Piazza”.

“E’ una sconfitta figlia di un momento sicuramente difficile per noi. Giocare molte partite (la gran parte) senza l’organico al completo non è cosa semplice. Nella prima parte della stagione abbiamo retto bene. Adesso stiamo soffrendo la stanchezza. Siamo meno lucidi. Ma insieme ne verremo fuori.  

Venendo alla gara con Siena Abbiamo fatto un buonissimo primo quarto, molto preciso e molto lucido, direi anche condotto con autorità, nei secondi due quarti invece abbiamo perso lucidità, siamo andati fuori ritmo e abbiamo subito la loro aggressività difensiva andando sotto, questa è una cosa che non deve e non può far parte delle nostre abitudini.

Poi abbiamo avuto la capacità di rientrare in partita, di arrivare a un tiro dal sorpasso, però alla fine non ci siamo riusciti perché in quel momento abbiamo sbagliato due conclusioni e la partita è andata nelle mani dei nostri avversari.

 

Incombe la Coppa Italia e non ci arriviamo certamente nella condizione che avremmo desiderato. In questo momento dobbiamo restare compatti come nel nostro solito. Da fine marzo saremo al completo e sicuramente ci giocheremo le nostre carte per chiudere bene la stagione. 

In sala stampa si presenta per primo il coach di Siena, Alessandro Ramagli. Comprensibilmente raggiante per il successo dei suoi.

“Non era facile vincere questa partita. E’ per noi un momento molto delicato sia dal punto di vista societario che tecnico. Veniamo da una settimana nella quale non siamo mai riusciti riusciti ad allenarci tutti insieme. In più anche l’assenza rilevante di Roberts. Nonostante ciò mi ha molto colpito la reazione della squadra. Usciamo doppiamente vittoriosi dalla gara con Agrigento: innanzitutto per i due punti conquistati, secondo per l’autostima che da oggi indubbiamente si innalza.

 

Abbiamo giocato con grande spirito di gruppo, con determinazione. Questo mi rende orgoglioso del gruppo che alleno. Andiamo avanti così”.

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