Il cammino insieme prosegue. La Fortitudo Moncada Agrigento e coach Devis Cagnardi hanno deciso di continuare. Firmato il nuovo accordo. Per il tecnico lombardo, tra gli artefici dei record dello scorso anno in A2, per il secondo anno siederà sulla panchina biancazzurra.
Quest’anno il club del presidente Gabriele Moncada riparte della B con l’intento di avviare un nuovo progetto.
Le parole di coach Devis Cagnardi.
“Sono felice e soddisfatto per questa reciproca fiducia. La Fortitudo Agrigento ha dimostrato di voler avviare un progetto serio a livello organizzativo con la nomina di Gabriele Moncada alla presidenza. Gabriele ha subito dimostrato intraprendenza e idee chiare ripartendo da Cristian Mayer nell’area manageriale a fugare ogni dubbio. Il lavoro che ci aspetta non è semplice ma il senso di appartenenza e di sfida che ci accomuna ha acceso subito una grande motivazione in tutti noi”.
Soddisfatto il riconfermato direttore sportivo Cristian Mayer, oramai agrigentino di adozione e da molti anni punto fermo, la mente, della Fortitudo Moncada Agrigento.
“Sono contento che coach Cagnardi abbia rinnovato l’accordo con la Fortitudo Agrigento. E’ un allenatore che ha dimostrato di lavorare bene, farlo al primo anno di Fortitudo Agrigento non era semplice. Cagnardi era reduce da una stagione difficile a Reggio Emilia, ha fatto davvero bene con noi e di questo ne sono contento. La conferma di coach Cagnardi è un segnale importante di continuità che diamo”.
E’ una piacevolissima novità per l’Akragas. I “giganti” si tingono di rosa accogliendo Sonia Giordano.
Una donna per contribuire, si spera, al rilancio della squadra di calcio di Agrigento.
L’imprenditrice del turismo con la grande passione per il calcio (l’ex marito era un calciatore del Milan) è stata accolta dai giornalisti ed un gruppo di tifosi che non hanno voluto mancare alla “prima” della nuova vice presidente. Il benvenuto a Sonia Giordano con un mazzo di fiori e la simpatia di una piazza che ha grande desiderio di tornare nel calcio che conta.
E’ apparsa volitiva, determinata, desiderosa di dare la propria impronta all’Akragas.
A differenza di quanto accade spesso in questi casi, per suscitare le simpatie dei tifosi non ha promesso successi immediati, ma ha parlato di programmazione e progetto duraturo nel tempo per fare dell’Akragas un motivo di vanto per la città. Proprio questa umiltà potrebbe essere il valore aggiunto.
Il mare di San Leone sullo sfondo ma la principale protagonista è lei, Sonia Giordano. L’imprenditrice lombarda del turismo è ufficialmente la nuova vice presidente dell’Akragas.
In casa biancazzurra inizia la nuova era con una donna al vertice del club. Ad introdurla ai giornalisti il riconfermato presidente Giovanni Castronovo.
“Finalmente ripartiamo e programmiamo il futuro con Sonia Giordano. Poniamo le basi ad un progetto che negli anni ci auguriamo riporti l’Akragas nel calcio che conta. Nei prossimi giorni comunicheremo l’organigramma dirigenziale completo ma, intanto, vi anticipo che io sarò ancora il presidente. I vice saranno Sonia Giordano e Giancarlo Rosato. Alessandro Cavarzan (presente alla conferenza stampa) si occuperà di marketing. Totò Bottone sarà il medico sociale ed anche l’anello di congiunzione con i tifosi. Ripartiamo con slancio, ambizione e desiderio di fare le cose perbene”.
Sonia Giordano è ad Agrigento da alcuni giorni per toccare con mano la realtà nella quale ha deciso di investire e scommettere.
“Ho scelto l’Akragas perché qui si respira l’aria vera di calcio. Qui si respira passione e calore. Con Giovanni Castronovo ci conosciamo da tempo e, giorno dopo giorno, è riuscito a coinvolgermi e ad appassionarmi. Il nome Akragas mi ha subito affascinata. Ed è un club con trascorsi importanti in serie C. Sono ben informata.
Dopo aver avuto contatti con qualche squadra del Nord ho scelto senza esitazione di virare verso questa città meravigliosa. Agrigento è storia, archeologia, natura, bella gente. Mi sento a mio agio. Qui, insieme al gruppo dirigente, desidero costruire qualcosa di bello e duraturo nel tempo. Un progetto vero, sviluppato negli anni. Ho visto lo stadio Esseneto e sono rimasta positivamente colpita. Credetemi, non ce ne sono molti così in altre parti d’Italia. Certamente va migliorato, ma partiamo con un impianto invidiabile.
L’ho già dichiarato in qualche precedente intervista, mi piacerebbe che l’Akragas diventi una piccola Atalanta. I giovani talenti locali devono necessariamente essere al centro del nostro progetto. Sono qui principalmente per loro. Le strutture sono carenti? Mancano i campi di gioco? Paradossalmente è un vantaggio. Partiamo da zero e dobbiamo organizzarci. Siamo qui per costruire e trovare le soluzioni con spirito di abnegazione e voglia di superare le difficoltà. Chiedo a voi giornalisti e ai tifosi di sostenermi in tutti i momenti e non solo quando le cose andranno bene. Tutti insieme dobbiamo volere il bene dell’Akragas”.
Ma Sonia Giordano da chi sarà collaborata nel progetto Akragas?
“Non sono sola. Siamo un gruppo di imprenditori. Desidero citare, in particolare, Manuel che cura alcuni miei interessi economici a Dubai. E’ un giovane, sportivo, appassionato di calcio, ambizioso e intraprendente. Manuel, che considero un figlio adottivo, ha preso a cuore le sorti dell’Akragas e mi ha anticipato che qualche volta verrà ad Agrigento. A me, invece, mi vedrete molto spesso. Penso di essere qui ogni due settimane per seguire le gare interne della squadra. Il mio desiderio è quello di vivere attivamente questo progetto”.
L’Akragas, dunque, riparte. La società è al lavoro in realtà già da tempo per programmare la prossima stagione e coinvolgere altre forze produttive. Il presidente Castronovo apre le porte a chi volesse partecipare.
“Abbiamo alcune interlocuzioni avviate e nei prossimi giorni speriamo di avere altre adesioni. Auspico una maggiore partecipazione della classe imprenditoriale agrigentina, al momento silenziosa”.
Squilla il mio telefono. A sopresa, è Devis Cagnardi. Non capita spesso che, a bocce ferme, un allenatore prenda il telefono e componga il numero di un cronista. Non accade frequentemente, specie quando non incombe il mercato o non ci sono appuntamenti sportivi. Il coach della Fortitudo Moncada Agrigento lo ha fatto per un saluto molto apprezzato che, ancora una volta, tratteggia la personalità e la sensibilità dell’uomo prima ancora del bravo allenatore che ha dimostrato di essere nella sua prima stagione alla guida della squadra del presidente Salvatore Moncada.
“Ho pensato di chiamare perché non avevamo avuto modo di salutarci e ci tenevo particolarmente a farlo. Il coronavirus ci ha spiazzati ed ha interrotto il nostro percorso sportivo. Pensavamo di tornare in campo ed, invece, la stagione comprensibilmente è terminata anzitempo. Desidero ringraziarla per il suo contributo, per la sua presenza costante durante le gare e nelle conferenze stampa, e per il sostegno umano che ho molto apprezzato. Ci ha incoraggiato ancora prima che arrivassero i risultati ed in questo ambito non accade spessissimo”.
Coach, lei come sta? Come sta vivendo questo periodo?
“Sono rimasto ad Agrigento e trascorro il mio tempo continuando soprattutto a lavorare ed a pensare alla Fortitudo Moncada, fiducioso che si ripartirà con voglia di fare e tanta positività. Lavorare mi aiuta ad affrontare le giornate nel modo giusto e ad Agrigento ho trovato una società molto ben organizzata, composta da persone competenti e di spessore umano, un clima familiare che mi ha certamente aiutato nell’ambientamento”.
Peccato per la fine anticipata della stagione. Un’annata stupenda per la Fortitudo Moncada ed il finale era ancora da scrivere…
“Si, è vero. Il rammarico è innegabile. Abbiamo vissuto insieme tanti bei momenti. La squadra ci ha regalato tante emozioni: i ragazzi sono stati encomiabili e da tutti abbiamo avuto grandi risposte, ma adesso dobbiamo pensare a superare questo periodo con positività per poi tornare in campo. Sono ottimista, ne usciremo. E’ solo una questione di tempo. Dobbiamo avere pazienza”.
Lei, dunque, è ad Agrigento. Come vive la distanza da casa?
“Ho la mia famiglia tra Brescia e Bergamo e devo dire che nel Nord Italia la percezione non è solo di emergenza ma anche di paura. In Lombardia si vive una situazione molto difficile. Da quelle parti c’è anche paura ad affacciarsi al balcone. Mi auguro con tutto il cuore che questo brutto periodo passi presto”.
Una piacevolissima, inaspettata, conversazione con Devis Cagnardi. Un arrivederci, si spera, ancora ad Agrigento per vivere insieme altre esperienze. Come ha testimoniato la telefonata del coach, le emozioni vanno ben oltre l’aspetto meramente agonistico.
La Fortitudo Moncada centra una nuova importantissima vittoria. E’ piaciuto molto il modo con cui è arrivata. Napoli “annientata” dalla velocità dei biancazzurri che hanno avuto una marcia in più. La squadra di Devis Cagnardi sta continuando a stupire. A fine gara lo stesso coach ha messo in evidenza il valore del gruppo.
“In primis come squadra e come gruppo dedichiamo la vittoria alla famiglia del nostro Paolo Rotondo per la nascita di Emma. La dedichiamo anche al signor Arnone, il custode del palasport, che sta attraversando un periodo difficile in ospedale. Siamo tutti con lui e lo aspettiamo a braccia aperte. Dopo questa importante premessa veniamo alla gara.
Abbiamo avuto un buon approccio sia sotto l’aspetto difensivo che offensivo. Nel secondo quarto Napoli ha reagito e noi abbiamo abbassato il ritmo subendo la loro fisicità. Abbiamo fatto fatica ad esprimere la nostra pallacanestro.
Nel terzo quarto siamo rientrati in campo con maggiore determinazione ed una energia difensiva diversa. Abbiamo fatto davvero un gran lavoro. Sono contento della prestazione di Moretti. Il suo utilizzo inizialmente è servito per far rifiatare il nostro capitano Albano Chiarastella ma poi abbiamo visto che Samuele stava facendo molto bene ed abbiamo preferito lasciarlo in campo. E devo dire che ha fatto piacere anche ad Albano. Nell’ultimo quarto abbiamo gestito i 27 punti di vantaggio.
La nostra velocità e fisicità? Il merito va ai miei collaboratori che lavorano ogni giorno con grande impegno e professionalità. Ma il merito principale va ai ragazzi ed alle loro motivazioni che fanno la differenza.
Adesso voltiamo pagina e pensiamo ai prossimi appuntamenti. Pensiamo alla Coppa Italia ed alla fase ad orologio. Abbiamo tante cose da fare e vogliamo dare il massimo”.
La Fortitudo Agrigento vince l’ultima gara interna della regular season. Al pala Moncada i biancazzurri hanno battuto Napoli che proveniva da quattro vittorie consecutive. E’ finita 83 a 68. Vittoria importante in chiave play off: ad un turno dal termine i biancazzurri sono al secondo posto.
Fortitudo Moncada – Napoli è stata una bella partita. Agrigento ha giocato una gara dai due volti: contratta nei primi due quarti e sicuramente più brillante ed incisiva nella seconda parte. A trascinare la squadra di Devis Cagnardi l’esperto americano Tony Easley: ha realizzato 22 punti e fatto un gran lavoro sotto le plance. Ha dato sicurezza al gruppo. Napoli in evidenza, in particolare, nel secondo quarto nel quale incamerano qualche punto di vantaggio sui padroni di casa.
Dal riposo lungo si vede tutta un’altra Fortitudo. Più ritmo, intensità e precisione e i biancazzurri salgono in cattedra con i punti di Simone Pepe, Ambrosin e James. Per Napoli si fa molto dura. Si rivede una Fortitudo Moncada unita e coriacea.
Nell’ultimo quarto gli agrigentini controllano con intelligenza tattica e gestiscono il vantaggio che porta ad una vittoria importantissima.
Domenica prossima ultima gara della stagione regolare. La Fortitudo Moncada sarà impegnata in trasferta contro Tortona.
MRinnovabili Agrigento - GeVi Napoli 83-68 (23-19, 14-20, 31-7, 15-22)
MRinnovabili Agrigento: Tony Easley 22 (10/13, 0/0), Simone Pepe 17 (2/4, 2/5), Giovanni De nicolao 15 (5/8, 1/2), Christian James 12 (0/3, 4/10), Lorenzo Ambrosin 11 (2/3, 2/5), Samuele Moretti 5 (2/2, 0/0), Alessandro Moricca 1 (0/0, 0/0), Albano Chiarastella 0 (0/0, 0/2), Giuseppe Cuffaro 0 (0/0, 0/2), Paolo Rotondo 0 (0/0, 0/0), Giovanni Veronesi 0 (0/0, 0/2), Umberto Indelicato 0 (0/1, 0/0)
Tiri liberi: 14 / 23 - Rimbalzi: 32 7 + 25 (Tony Easley 11) - Assist: 23 (Giovanni De nicolao 7)
GeVi Napoli: Daniele Sandri 19 (6/10, 2/4), Antonio Iannuzzi 18 (8/13, 0/0), Terrence Roderick 7 (1/9, 0/2), Diego Monaldi 7 (1/1, 1/3), Brandon Sherrod 5 (2/3, 0/0), Martino Mastellari 5 (1/2, 1/2), Massimo Chessa 4 (2/3, 0/3), Giga Janelidze 3 (0/1, 1/1), Hugo Erkmaa 0 (0/0, 0/0), Francesco Guarino 0 (0/1, 0/0), Amar Klačar 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 17 - Rimbalzi: 35 8 + 27 (Antonio Iannuzzi 9) - Assist: 15 (Terrence Roderick 6)
L’Akragas supera l’Alcamo e conquista tre punti preziosi in chiave play off. Allo stadio Esseneto è finita 5 a 2, ma per sbloccare la gara c’è voluto oltre mezzora. L’Alcamo ha giocato con tanti giovani ma anche l’Akragas oggi, tra squalifiche e i tanti infortunati, non era in formazione tipo.
L’Akragas ha rotto l’equilibrio con Taormina con un tiro dal limite dell’area. I biancazzurri di Vullo sprecano diverse occasioni per raddoppiare. Nella ripresa il pareggio dell’Alcamo con Juan Bucu. Il gol dei trapanesi scuote l’Akragas che nell’azione successiva si riporta in vantaggio con La Rocca.
L’Alcamo cala e i padroni di casa calano il tris con Gambino su calcio di rigore. Ancora il capitano agrigentino realizza anche il quarto gol e poi Taormina la rete del 5 1. Sul finire di gara Ammoscato sigla il secondo gol dell’Alcamo.
L’Akragas vince meritatamente e, approfittando del pareggio del Canicattì a Mazara, aggancia al secondo posto proprio i biancorossi. Per i biancazzurri domenica prossima sarà derby fuori casa con la Pro Favara.
La gara è stata preceduta dal ricordo di Totò Contino, il tifoso dell'Akragas scomparso proprio un anno addietro. I giocatori dell'Akragas hanno deposto un mazzo di fiori davanti allo striscione raffigurante il volto dello sfortunato fedelissimo tifoso biancazzurro.
Sulla carta non c’è storia. Vedendo il netto divario in classifica la vittoria non dovrebbe sfuggire ma non sono ammesse distrazioni. La Seap Dalli Cardillo sabato pomeriggio dalle 17 torna in casa, al palasport Nicosia, per affrontare il fanalino di coda Palmi per la seconda giornata di ritorno della serie B1.
Le calabrese sono ancora a secco di vittorie: i due punti in classifica sono stati incamerati al tie break. Nella gara di andata le agrigentine di Luca Secchi vinsero senza difficoltà.
Gara abordabile ma, comunque, da affrontare con la giusta concentrazione. Considerati i diversi “inciampi” durante la stagione, la Seap Dalli Cardillo è chiamata alla vittoria col massimo scarto per continuare il duello con Cerignola.
La gara con Palmi potrebbe essere l’occasione anche per collaudare il recente inserimento in organico della schiacciatrice Fastellini.