L’Akragas inciampa in casa col Castellammare. Finisce in parità 1-1 la sfida dell’Esseneto. Alla vigilia il tecnico dei biancazzurri Terranova aveva rimarcato le insidie di una partita che avrebbe potuto prendere la piega che si è vista.
L’Akragas l’aveva messa sul binario giusto andando in gol dopo 23 minuti di gioco con l’argentino Briones. I biancazzurri hanno poi creato numerose altre occasioni per raddoppiare ma imprecisione e bravura del portiere ospite Grimaudo hanno consentito al Castellammare di portare via un punticino da Agrigento.
L’Akragas ha avuto il demerito di non essere riuscita a chiudere il match. Ha sempre avuto il pallino del gioco ma sotto porta non è stata concreta. Nel secondo tempo, al 51esimo, i trapanesi pescano il jolly con Pizzo ben servito dall’ottimo Cardinale.
L’Akragas cerca in tutti i modi il gol della vittoria che però non arriva. Il triplice fischio dell’arbitro Asaro di Marsala chiude il match con l’amarezza dei giocatori in campo e dei tifosi. Rammarico per non aver conquistato i tre punti. In classifica l’Akragas resta al comando ma vede avvicinarsi la Don Carlo Misilmeri, vittoriosa in extremis (Al 97esimo) a Mazara. I palermitani sono adesso a due lunghezze dall’Akragas. Enna sconfitta a Caltanissetta dalla Nissa mentre la Pro Favara ha conquistato tre punti preziosi nel derby di Sciacca e sale in graduatoria a quota 21, a tre punti dall’Akragas.
Cuore, orgoglio e volontà non bastano alla Fortitudo Moncada Agrigento per compiere l’impresa. I biancazzurri si sono dovuti arrendere, ma con grande onore, a Cantù, 89 a 84.
I ragazzi di coach Cagnardi hanno dato filo da torcere ai più quotati e ambiziosi avversari, anche se i padroni di casa allenati da coach Sacchetti hanno dovuto fare a meno di giocatori importanti quali Baldi Rossi, Stefanelli e Borsani, assenti per infortunio.
La Fortitudo Moncada è andata in campo con la giusta mentalità, affrontando Cantù senza timori reverenziali. Ne è venuta fuori una bella partita. In casa Fortitudo da rimarcare le ottime prove di Grande e Costi, autori rispettivamente di 22 e 17 punti.
Dopo un bel avvio con Agrigento avanti di sette lunghezze, Cantù prende le misure stringendo la difesa e va avanti di qualche punto ma non riuscendo mai, tuttavia, a prendere il largo.
Agrigento limita gli attacchi di Cantù ma Rogic, Hunt e Severini sono ugualmente efficaci.
Nel terzo parziale Cantù spinge un po’ di più ma la Fortitudo non demorde. Se l’americano Francis fatica a dare il proprio contributo (10 punti), Marfo riesce meglio (17 punti).
Gli agrigentini tengono botta e, nell’ultimo quarto, ad un minuto dalla fine, sono a -3 da Cantù con Lorenzo Ambrosin ma il finale sorride ai padroni di casa che riescono a incamerare i due punti.
La Fortitudo Moncada esce a testa alta dal parquet del Pala Desio. Il commento a fine gara di coach Cagnardi.
"Abbiamo cercato di creare problemi a una squadra forte come Cantù. La loro prima ondata dal punto di vista fisico è stata importante. In attacco non abbiamo mai perso il filo e abbiamo provato a scendere in campo con la nostra identità. Siamo rimasti in scia per restare attaccati, non ci siamo riusciti per errori nostri e merito degli avversari. Nella quarta frazione abbiamo pagato dazio a rimbalzo difensivo e come palle perse. Come al solito, abbiamo provato a tirare fuori la nostra qualità, ma non è bastato".
La Fortitudo Moncada deve subito dimenticare la sconfitta di Cantù e prepararsi al meglio per l'importante gara interna di domenica prossima al pala Moncada contro la Stella Azzurra Roma. Fondamentali i due punti per alimentare la classifica.
Acqua S.Bernardo Cantù: Rogic 18, Bucarelli 10, Nikolic 10, Da Ros 7, Hunt 16; Severini 15, Pini 2, Berdini 11, Brembilla, Meroni. All.: Sacchetti
Moncada Agrigento: Grande 22, Ambrosin 9, Francis 10, Chiarastella 2, Marfo 14; Costi 17, Peterson 7, Negri 3, Mayer. N.e.: Bellavia. All.: Cagnardi.
Parziali: 27-22, 22-22, 17-11, 23-29.
Due Coppe dei Campioni, quattro Coppe delle Coppe, quattro Korac e due Intercontinentali. La Fortitudo Moncada Agrigento affronta domani (inizio alle ore 12) Cantù, una delle squadre italiane più titolate.
Una sfida dal sapore speciale, dunque, per la Fortitudo Moncada come spiega coach Devis Cagnardi.
"Una società storica per la pallacanestro italiana guidata da un coach che ha portato la nostra nazionale alle olimpiadi, sono per noi un forte stimolo e vogliamo fortemente presentarci con il vestito migliore per onorare al meglio questa sfida nella quale proveremo ad essere competitivi proponendo la nostra pallacanestro fatta di difese e circolazione di palla. La forza dei nostri avversari è risaputa ma non possiamo guardare troppo agli altri, siamo concentrati su noi stessi".
Cantù è una corazzata che punta senza mezzi termini a tornare nella massima serie. A guidarla Meo Sacchetti, il coach che ha avuto il grande merito di riportare la nazionale italiana ai mondiali e alle Olimpiadi dopo oltre un decennio.
La Fortitudo Moncada si presenta al pala Desio con la tranquillità di chi è consapevole delle difficoltà della gara ma non per questo rassegnata. Agrigento proverà a proporre il proprio gioco, fatto di ritmo e difesa solida.
Cantù è al momento prima in classifica insieme alla Vanoli Cremona.
Akragas avanti anche in Coppa Italia. La squadra di Nicola Terranova sempre più leader dell’Eccellenza girone A.
Dopo la vittoria, 1-0, all’Esseneto, i biancazzurri ottengono la qualificazione alla semifinale rifilando allo stadio di Carini un perentorio 3-0 al Resuttana San Lorenzo.
Akragas sempre più protagonista e con autorità si aggiudica una gara che alla vigilia nascondeva qualche insidia non foss’altro per il rendimento finora dei palermitani.
Due gol nel primo tempo e sigillo finale nella ripresa. L’Akragas la sblocca al 15esimo con il calcio di rigore trasformato da Desiderio Garufo. Il raddoppio al 45esimo con il giovane Bonanno. Ad inizio del secondo tempo il tecnico agrigentino inserisce in campo Ciccio Vitelli al posto di Semenzin e ancora una volta l’esperto attaccante al 63esimo timbra il cartellino siglando la terza marcatura.
I palermitani non hanno mai realmente impensierito il portiere agrigentino Elezaji. Successo importante per l’Akragas che nella semifinale regionale affronterà la Don Carlo Misilmeri che a sua volta ha eliminato la Mazarese vincendo in casa 2-1. Ma ci sarà tempo per la Coppa Italia. I “giganti” adesso possono concentrarsi sul campionato. Domenica allo stadio Esseneto arriva il Castellammare.
Grande amarezza e rabbia per una vittoria sfuggita nei secondi finali. Una rimessa che a tutti – tranne gli arbitri – sembrava in favore della Fortitudo Moncada Agrigento è costata il canestro dell’Urania Milano che con l’implacabile Potts – miglior realizzatore del match con 20 punti - ha spento i sogni dei biancazzurri che avrebbero certamente meritato la vittoria.
75 a 77 il punteggio finale sul tabellone. Milano festeggia sul parquet. La Fortitudo Moncada ed il pubblico lasciano il pala Moncada con l’amaro in bocca. Delusione per l’epilogo ma talvolta succede quando sbagli approccio alla gara e concedi molto. Con i lombardi è successo nel primo quarto. Milano ha subito preso un vantaggio di 14 punti grazie ad una particolare vena realizzativa ed una difesa di Agrigento che ha stentato a prendere le misure.
La Fortitudo ha però avuto una grande reazione e nel secondo quarto con, in particolare, il gruppo degli italiani è riuscita a rientrare in partita.
Nei momenti cruciali i ragazzi di Cagnardi sbagliano, però, molto, specie nei tiri liberi. Tanti errori costano cari e la coppia americana Francis-Marfo non riesce ad essere il valore aggiunto di un gruppo trascinato essenzialmente dagli italiani. Ci si aspetta di più da loro, e col lavoro attento dello staff tecnico si spera in una crescita.
La sconfitta consente a Milano di salire a 8 punti in classifica e superare proprio Agrigento. Il passo falso in casa fa male alla Fortitudo Moncada che adesso deve dimenticare in fretta lo scivolone e pensare al riscatto. Il commento a fine gara di coach Cagnardi.
"Abbiamo regalato un primo quarto dove a loro entravano tutti i tiri, poi abbiamo cambiato l'approccio fisico e non il modo di difendere. Abbiamo proposto un gioco che ha iniziato a creargli dei problemi. Non era per nulla facile riacciuffare questa partita, significa che la squadra è unita, si muove come un monolite, un pezzo unico, abbiamo ripreso la partita con grande carattere però oggi dal punto di vista tecnico ci è mancata tanta qualità nel gioco e individualmente, abbiamo fatto troppi errori. Dobbiamo sicuramente migliorare ma siamo una squadra solida, una squadra viva che lotta. Abbiamo perso due punti importanti ma dobbiamo pensare di andare subito in trasferta e pareggiare la cosa".
Moncada Energy Agrigento - Urania Milano 75-77 (18-32, 23-15, 23-16, 11-14)
Moncada Energy Agrigento: Lorenzo Ambrosin 17 (4/5, 2/6), Alessandro Grande 15 (5/6, 1/5), Cosimo Costi 15 (4/5, 1/4), Kevin Marfo 10 (5/10, 0/0), Daeshon Francis 6 (2/4, 0/2), Mait Peterson 6 (3/5, 0/1), Albano Chiarastella 5 (1/2, 1/2), Matteo Negri 1 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 20 - Rimbalzi: 30 4 + 26 (Cosimo Costi, Kevin Marfo 6) - Assist: 18 (Alessandro Grande, Daeshon Francis, Albano Chiarastella 5)
Urania Milano: Giddy Potts 20 (2/2, 4/12), Kyndahl Hill 15 (6/8, 0/0), Rei Pullazi 11 (3/5, 0/0), Andrea Amato 10 (2/4, 2/5), Michele Ebeling 10 (2/3, 2/6), Matteo Montano 7 (3/9, 0/3), Giorgio Piunti 2 (1/1, 0/2), Matteo Cavallero 2 (1/1, 0/0), Simone Valsecchi 0 (0/0, 0/0), Andrea Marra 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 13 / 18 - Rimbalzi: 33 8 + 25 (Rei Pullazi 10) - Assist: 11 (Andrea Amato 6)
“Il rammarico è aver sprecato numerose occasioni per vincere ma è, comunque, un punto importante conquistato in trasferta contro una squadra che, come noi, è stata costruita per vincere il campionato. Mi dicono, tra l’altro, che la Mazarese finora non aveva giocato così bene ed allora il pari è un risultato ancora più prezioso contro una squadra forte. Dobbiamo rivedere la fase offensiva ed essere più precisi sotto porta. Andiamo avanti e ci concentriamo sulla partita di Coppa Italia, mercoledì, contro il Resuttana San Lorenzo”.
Così il tecnico dell’Akragas Nicola Terranova al termine della gara di cartello con la Mazarese. Il pari 1-1 soddisfa i biancazzurri alla luce anche del concomitante pareggio dell’immediata inseguitrice Enna, fermata in casa dal Mazara(1-1). Il rammarico è aver sciupato l’allungo proprio sull’Enna ma il punto fuori casa non è certamente da disprezzare contro una squadra di valore.
La valutazione al termine della gara è positiva. L’Akragas ha confermato il valore del gruppo, la qualità del gioco che ha prodotto numerose nitidissime palle gol , la difesa ha concesso poco alla Mazarese che - va ricordato – era ancora imbattuta.
Il gol al 31esimo del solito inarrestabile Pavisich, capocannoniere del girone con otto reti, aveva fatto ben sperare i tifosi biancazzurri presenti al “Nino Vaccara” poi, al 51esimo, il pari della Mazarese con Benivegna.
Un punto utilissimo in uno scontro diretto fuori casa . Adesso testa alla Coppa Italia. L’Akragas affronta mercoledì il match di ritorno con il Resuttana San Lorenzo. Si riparte dalla vittoria dell’Esseneto 1-0. In palio l’accesso alla semifinale. Attenzione massima: anche la Coppa Italia apre la porta alla serie D.
Primo brindisi in campionato per la Fortitudo Moncada Agrigento. Dopo due vittorie consecutive in trasferta con Rieti e Cremona, i biancazzurri regalano la prima gioia al pala Moncada contro l’ostica Latina, 72 a 61.
Una gara difficile, sofferta, voluta con grinta e determinazione seppur in una serata non brillantissima in virtù di numerosi errori al tiro dalla lunga distanza e nei tiri liberi. Il ferro è stato spesso contrario alla squadra di coach Cagnardi.
Latina si è dimostrata avversaria tosta, trascinata dagli americani Fall e Lewis. Ne è venuta fuori una gara sostanzialmente equilibrata e molto combattuta. Spettacolo puro per il numeroso pubblico presente al pala Moncada.
La Fortitudo Moncada ha concesso molto nel terzo quarto, subendo il gioco della squadra di Franco Gramenzi. Nell’ultimo periodo la grande reazione agrigentina, nonostante i quattro falli di Chiarastella e Francis. Alessandro Grande ha messo a segno punti importanti, 19, risultando il miglior realizzatore della partita. Molto bene gli americani Francis e Marfo: quest’ultimo è apparso in grande crescita, preziosissimo sotto canestro e nei tiri liberi. Meno appariscente rispetto alle altre gare Lorenzo Ambrosin, ma ha fatto comunque il suo mettendo a referto 13 punti.
Una vittoria vinta con personalità e carattere da Agrigento che sale in classifica a quota 6, a ridosso delle grandi Cremona e Cantù, insieme a Casale Monferrato e Urania Milano prossima avversaria dei biancazzurri domenica prossima ancora al pala Moncada.
Soddisfatto a fine partita coach Devis Cagnardi.
"Abbiamo approcciato meglio rispetto alle due partite precedenti ma giocavamo al Palamoncada e non in trasferta. Per noi oggi è stata una partita di sofferenza, la classica partita di A2, a tratti sporca, brutta e cattiva ed a volte fuori il controllo degli arbitri e c'è stata troppa incoerenza all'interno della partita stessa. I ragazzi sono stati molto bravi, lo sforzo psicologico è stato proprio negli errori e abbiamo sentito la carica del pubblico. Adesso ci aspetta un'altra partita molto difficile contro Milano e questa vittoria ci da una spinta importante".
Moncada Energy Agrigento - Benacquista Assicurazioni Latina 72-61 (23-20, 12-7, 8-20, 29-14)
Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 21 (4/8, 4/10), Kevin Marfo 19 (7/8, 0/0), Lorenzo Ambrosin 13 (4/12, 0/8), Daeshon Francis 11 (4/5, 0/0), Matteo Negri 6 (1/4, 0/1), Cosimo Costi 2 (1/4, 0/3), Albano Chiarastella 0 (0/0, 0/0), Mait Peterson 0 (0/1, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Thomas Fernandez 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 18 / 28 - Rimbalzi: 36 12 + 24 (Kevin Marfo 11) - Assist: 13 (Alessandro Grande, Lorenzo Ambrosin 3)
Benacquista Assicurazioni Latina: Abdel Fall 13 (6/7, 0/0), Mike Lewis 11 (4/8, 0/3), Yancarlos Rodriguez 10 (0/7, 3/5), Alberto Cacace 10 (4/6, 0/1), Samuele Moretti 8 (4/4, 0/0), Alexander Cicchetti 4 (2/6, 0/0), Ivan Alipiev 2 (1/1, 0/4), Salvatore Parrillo 2 (1/2, 0/4), Giordano Durante 1 (0/1, 0/0), Denis Barnaba 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 8 / 15 - Rimbalzi: 34 7 + 27 (Abdel Fall, Yancarlos Rodriguez, Alexander Cicchetti 7) - Assist: 11 (Alberto Cacace 3)
L’Akragas continua la sua marcia in vetta. I biancazzurri battono ancora una volta in questa stagione la Pro Favara. Dopo il doppio successo in Coppa Italia è arrivato quello in campionato. Allo stadio Esseneto, due a zero il punteggio finale.
Akragas che ha fatto valere la maggiore determinazione e concretezza piegando una Pro Favara che nel primo tempo era riuscita a contenere i padroni di casa, non consentendo ai terminali offensivi di Nicola Terranova di costruire azioni di particolare rilievo. Pro Favara che ha badato più a controllare che ad attaccare. Ne è venuto fuori un primo tempo sostanzialmente equilibrato con i due portieri quasi inoperosi.
Nel secondo tempo l’Akragas è entrata in campo con un piglio diverso, più volitiva e intraprendente. Nei primi venti minuti i biancazzurri esercitano maggiore pressione e la Pro Favara cede. I “giganti” vanno a segno in due occasioni: al 57esimo è il solito puntuale Santiago Pavisich a colpire approfittando di una mischia in area. Gol contestato dalla Pro Favara per un presunto tocco di mano. Tre minuti dopo, al 60esimo, su calcio di rigore trasformato da Desiderio Garufo.
L’Akragas mette così in cassaforte la partita. La Pro Favara prova a reagire. Il tecnico Catalano inserisce l’attaccante De Luca che in due occasioni impegna Elezaji ma il risultato non cambia. L’Akragas mantiene alto la concentrazione ed ha l’opportunità di realizzare anche il terzo gol in almeno tre occasioni con Vizzini e Vitelli.
Finisce 2-0 e settima vittoria in campionato per l’Akragas che sale in classifica a quota 22. I biancazzurri mantengono 4 punti di vantaggio sulla seconda, l’Enna vittoriosa in trasferta nel derby con la Leonfortese. Pareggi, invece, per Don Carlo Misilmeri e Mazarese superate in classifica dal Mazara (terzo in classifica)
Per l’Akragas tre punti preziosi conquistati contro una squadra che sotto la guida tecnica di Catalano aveva finora fatto molto bene. Gli agrigentini si confermano squadra di rango con personalità e buona tecnica. Il lavoro fin qui svolto premia ampiamente il lavoro di un gruppo che sta dimostrando professionalità e fame di successi per raggiungere l'obiettivo prefissato dalla dirigenza.