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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Nella sala stampa dell’Esseneto a commentare la gara vinta con la Parmonval anche Alessio Mannina.

 

“Abbiamo avuto la fortuna di sbloccarla con Simone Brunetti e poi tutto è diventato più semplice. Era importante la vittoria e l’abbiamo conquistata. Adesso pensiamo alla prossima. E’ un campionato molto combattuto con diverse squadre in lizza nelle prime posizioni. Domenica ci attende una gara molto difficile a Favara e daremo il massimo.

Perché gli attaccanti non segnano? E’ difficile da spiegare ed avere la risposta precisa alla domanda. Può darsi che siamo noi a non servirli con precisione, talvolta sbagliamo l’ultimo passaggio ed hanno tre, quattro avversari addosso. Purtroppo per adesso va così ma sono sicuro che presto si sbloccheranno. Ho fiducia nei miei compagni”.  

 

 

Primo gol in maglia biancazzurra per il centrocampista Simone Brunetti. Il giocatore romano si gusta la vittoria ed il primo gol con l’Akragas su calcio di punizione.

“Sono andato sul punto di battuta convinto di fare gol. In settimana mi sono allenato molto anche sui calci piazzati ed è andata bene. Sono contento per questo gol e spero di farne altri, anche più importanti.

Partita facile con la Parmonval? Non proprio. Siamo stati bravi a sbloccarla e poi è stato più semplice. Bisogna continuare così. Stiamo crescendo. Il gol di Semenzin domenica scorsa con lo Sciacca ci ha dato nuova energia e fiducia. Ora ci aspettano otto finali in cui daremo tutto”.

 

La prima delle ultime nove finali è vinta. Come da pronostico, l’Akragas supera agevolmente 3-0 la Parmonval, fanalino di coda del girone A di Eccellenza, e continua l’inseguimento alla capolista Enna, anch’essa vittoriosa sul campo della Resuttana San Lorenzo.

All’Esseneto compito facile per i biancazzurri di Nicola Terranova. Il tecnico di Mazara del Vallo ha risparmiato gran parte dei giocatori più importanti dando spazio a chi finora ne ha avuto meno. Nota positiva della giornata - oltre alla vittoria – il rientro in campo del centrocampista Cristian Caccetta dopo il lungo infortunio. Il suo ingresso in campo durante il secondo tempo è stato salutato da un fragoroso applauso del pubblico agrigentino che ora confida nella sua esperienza per meglio affrontare la seconda parte di campionato.

L’Akragas la sblocca dopo 17 minuti con Simone Brunetti direttamente su calcio di punizione. Il raddoppio al 26esimo con il solito puntuale difensore argentino Barrera bravo a farsi trovare pronto in area sugli sviluppi di un fallo laterale. Nella ripresa la terza marcatura siglata al 61esimo da Alessandro Noto con un bel colpo di testa. I biancazzurri non vanno oltre nel punteggio.

La Parmonval ha provato a tenere testa alla più quotata Akragas ma senza riuscirci. I palermitani hanno colpito un palo con Zerbo.

Con i tre punti l’Akragas sale in classifica a quota 52. L’Enna – come detto – mantiene il primato (54 punti) grazie ai gol di Arcidiacono e Cocimano. Bene anche la Pro Favara, prossima avversaria dell’Akragas, vittoriosa fuori casa col Marineo 2-0 con gol di La Piana e l’ex biancazzurro Caternicchia.

La classifica resta, dunque, immutata nelle prime posizioni. L’Akragas deve ora concentrarsi sulla gara del “Bruccoleri” con la Pro Favara di grande importanza in chiave promozione.    

 

Dalla straordinaria vittoria della scorsa settimana con la capolista Cantù alla sconfitta esterna con la Stella Azzurra Roma, ultima in classifica. Sul parquet di Guidonia, la Fortitudo Moncada Agrigento incappa in una serata negativa. Biancazzurri sconfitti 76 -63.

C’erano molte aspettative per una gara che avrebbe potuto ulteriormente rilanciare la squadra agrigentina in chiave play off ed, invece, è andato tutto storto. Ad iniziare dall’espulsione per proteste di coach Devis Cagnardi dopo pochi minuti di gioco, che a fine gara il tecnico biancazzurro non ha saputo spiegarsi.

Una serata in cui la Fortitudo è apparsa la brutta copia della squadra perfetta vista con Cantù: fragilità in difesa e in attacco, palle perse ed errori nei tiri liberi. L’assenza di Cosimo Costi si è fatta sentire e chi è andato in campo è apparso sotto tono. Non sono bastate le buone prove di Grande e Chiarastella per fronteggiare i laziali, molto più motivati e brillanti. La Stella Azzurra, eccetto rarissimi sprazzi, ha sempre condotto il match.

Nonostante il rendimento al di sotto delle possibilità, Agrigento nel secondo tempo dava l’impressione di poter alzare la testa ma nei momenti chiave ha fallito le sue chance per portare a casa i due punti.

Al contrario, Roma non sbaglia un colpo, con Rullo e Visintin e con un parziale di 25-13 vince il match.

A fine partita le scuse di coach Cagnardi alla squadra ed alla società per l'espulsione subita ad inizio partita. Il tecnico biancazzurro ha riconosciuto la sconfitta figlia di una prestazione negativa che deve essere cancellata in fretta.

Torna utile la sosta di una settimana. La Fortitudo Moncada domenica prossima osserverà un turno di riposo perché un giocatore di Torino è impegnato in nazionale. 

 

Il tabellino:

E-Gap Stella Azzurra Roma - Moncada Energy Agrigento 76-63 (20-16, 12-12, 19-22, 25-13)

E-Gap Stella Azzurra Roma: Jacopo Giachetti 15 (3/4, 0/2), Duane Wilson 12 (5/7, 0/4), Roberto Rullo 12 (3/3, 2/5), Matteo Visintin 12 (3/6, 0/2), Samuel jamal Givens 8 (4/8, 0/0), Emmanuel Innocenti 7 (0/0, 2/2), Lazar Nikolic 5 (1/2, 1/3), Alberto Chiumenti 5 (1/1, 0/0), Matteo Ferrara 0 (0/2, 0/0), Fabrizio Pugliatti 0 (0/0, 0/0), Riccardo Salvioni 0 (0/0, 0/0), Lucas Fresno 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 21 / 27 - Rimbalzi: 36 8 + 28 (Lazar Nikolic 10) - Assist: 9 (Duane Wilson 3)

Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 18 (3/7, 3/7), Albano Chiarastella 11 (2/4, 2/3), Daeshon Francis 10 (5/9, 0/1), Kevin Marfo 9 (3/6, 0/0), Matteo Negri 7 (1/2, 0/2), Lorenzo Ambrosin 6 (0/3, 2/10), Mait Peterson 2 (1/1, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/1), Cosimo Costi 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 19 - Rimbalzi: 24 7 + 17 (Kevin Marfo, Lorenzo Ambrosin 6) - Assist: 8 (Lorenzo Ambrosin 3)

Vittoria della convinzione, del cuore, della volontà. L’Akragas ritrova il successo. All’Esseneto batte lo Sciacca e incamera tre punti importanti in chiave vertice della classifica. Come accaduto a Caltanissetta, la vittoria è arrivata all’ultimo respiro, al minuto 96, messo a segno da Semenzin, al rientro dopo lo stop per un infortunio.

L’argentino ha gonfiato la rete dello Sciacca e liberato la gioia per un gol preziosissimo che ha fatto finalmente tornare il sorriso ai tifosi biancazzurri.

L’Akragas ha vinto con merito una partita non semplice contro un’avversaria che ha pensato più a difendersi che ad attaccare e stava quasi per riuscire nell’intento di portare via un punto, anzi anche la vittoria nei minuti conclusivi se il portiere Elezaji non avesse neutralizzato la conclusione di Nicosia. E’ stata l’unica occasione costruita dalla formazione di Totò Bruccoleri.

L’Akragas ha avuto il pallino del gioco. I biancazzurri hanno costruito diverse occasioni ma hanno peccato di imprecisione complice la bravura dell’esperto portiere ospite Zummo.  La squadra di Nicola Terranova è apparsa più motivata e determinata ad ottenere la vittoria anche se deve ancora ritrovare lo smalto migliore. La vittoria fa ben sperare per il proseguo a patto che il gruppo si stringa sempre più e coaguli le forze per tornare a giocare col vigore della prima parte della stagione. I tifosi sperano di rivedere presto l’Akragas travolgente, capace di dominare gli avversari con personalità e autorevolezza.

L’Akragas torna momentaneamente in testa alla classifica con 49 punti: l’Enna (48)  dovrà recuperare la gara interna al “Gaeta” contro il Misilmeri.

A fine partita nella sala stampa dello stadio Esseneto il tecnico dell’Akragas, Terranova, si sofferma sull’importanza del successo in un periodo molto delicato della stagione. “E’ una vittoria che ha un grande valore perché la partita non era semplice. Affrontavamo una squadra che la scorsa settimana aveva concesso appena un tiro ed un calcio d’angolo all’Enna. Noi siamo stati bravi perché ci abbiamo creduto fino alla fine, abbiamo creato diverse occasione da gol, abbiamo tirato 13 corner contro uno, abbiamo subìto il primo tiro in porta al 90esimo rischiando anche di prendere gol ma alla fine siamo stati premiati per la grande voglia che avremmo dovuto mettere nelle precedenti due partita. Andiamo avanti con fiducia con la consapevolezza che il campionato è difficile, dobbiamo essere bravi a preparare sempre al meglio le partite. Se è la vittoria della svolta? Ci auguriamo di sì. Chiaramente dobbiamo continuare a lavorare con sempre maggiore impegno per essere più concreti sotto porta. Nell’ultima parte ho dovuto mettere in attacco anche i due difensori centrali per scardinare la difesa ospite. Alla fine siamo stati premiati”.

Dispiaciuto per la sconfitta il tecnico ospite Totò Bruccoleri che sperava nel punticino. “Abbiamo commesso qualche errore di inesperienza che ci è costato caro contro una squadra importante. Nel primo tempo ce la siamo giocata quasi alla pari, poi nella ripresa l’Akragas ha alzato il baricentro pur rischiando di subire il gol con una nostra ripartenza. Il rammarico sono anche i due episodi, uno per tempo. Anche un cieco si sarebbe accorto di un calcio di rigore nettissimo in nostro favore. Non vorrei che ci fosse una sudditanza psicologica contro lo Sciacca. Sono stato allontanato dalla panchina senza aver detto nulla. Scusatemi ma qualcosa non mi convince. Merito, comunque, all’Akragas che avrebbe potuto finalizzare prima le occasioni create. Noi abbiamo provato a portare via almeno un punto e con un pizzico di fortuna avremmo potuto fare il colpaccio”.

  

E’ il momento di dimostrare che il rallentamento dell’ultimo mese è alle spalle. Ora serve il cambio di rotta per non compromettere quanto di buono fatto nella prima parte della stagione. L’Akragas affronta oggi lo Sciacca all’Esseneto (inizio alle ore 15) con l’intento prioritario di tornare alla vittoria ed anche di esprimere un buon gioco dopo alcune settimane di appannamento che preoccupano l’ambiente.

Il tecnico dell’Akragas, Nicola Terranova, in settimana ha lavorato sodo col gruppo sia dal punto di vista tecnico-tattico che psicologico. “Quella con lo Sciacca è una partita da dentro o fuori. La nostra prestazione dovrà rasentare la perfezione contro una squadra ben organizzata. Speriamo di regalare la vittoria ai nostri tifosi  giustamente delusi dall’Akragas vista nelle ultime settimane. Sappiamo di dover dare loro qualcosa in più”.

Gruppo motivato e deciso a conquistare i tre punti. Tornano disponibili Semenzin e Baio. Nelle interviste del sabato, Garufo e Pavisich hanno espresso l’intenzione di tornare alla vittoria per scacciare il periodo negativo.  "Confidiamo nel sostegno dei nostri tifosi. A loro chiediamo di starci ancora vicino". 

Una gara insidiosa contro una squadra che la scorsa settimana è stata brava a fermare sul pari la capolista Enna. Il tecnico neroverde Totò Bruccoleri nel pre partita si è detto fiducioso. “Abbiamo raggiunto non solo una forma ottimale ma abbiamo anche alzato l’asticella a livello mentale. Con l’Akragas a rischio due, tre elementi importanti ma ho la fortuna di allenare giocatori in grado di sostituirli egregiamente”.

 

La chiamata di domenica prossima all’Esseneto con lo Sciacca è di quelle importanti, più di ogni altra finora giocata. La sconfitta con il Marineo, ed ancora prima il pari interno col Casteldaccia e la vittoria all’ultimo respiro con la Nissa, hanno fatto perdere all’Akragas il primato in classifica, ora in mano all’Enna avanti di due lunghezze.

I biancazzurri devono urgentemente cambiare pagina, dimostrare sul campo che hanno ancora voglia di lottare per vincere il campionato, di tornare ad essere quella squadra forte, solida, con idee chiare di gioco, capace di divertire. Le assenze di giocatori come Semenzin, Caccetta e Baio nelle ultime settimane certamente non hanno  dato una mano alla squadra di Nicola Terranova ma le prestazioni hanno molto deluso le aspettative.

Delusi e amareggiati i tifosi e la dirigenza che già domenica sera ha incontrato squadra e staff tecnico per analizzare il difficile momento. Da ora in avanti vietato sbagliare per non compromettere una stagione iniziata sotto i migliori auspici e che rischia di trasformarsi in una grande delusione, in mancanza di una immediata reazione.  

Cosa succede a questa Akragas? Perché la squadra ha praticamente smesso di giocare? Problemi di natura fisica, incomprensioni interne?

All’allenatore Terranova il compito di far tornare a splendere l’Akragas. Chiunque andrà in campo dovrà dare tutto. Sarà una settimana fondamentale. Il campionato non aspetta…

Akragas, nuovo passo indietro. I biancazzurri confermano l’attuale periodo negativo e incappano in una brutta sconfitta esterna. Dopo il pari interno con il Casteldaccia, l’Akragas incontra il semaforo rosso in terra palermitana contro il Marineo.

Uno a zero maturato nel secondo tempo. Decisivo il calcio di punizione del capitano Maggio che ha battuto Elezaji.

L’Akragas ancora una volta ha dovuto fare a meno di diversi giocatori importanti ma la squadra da alcune settimane è spenta, incapace di fare gioco e incidere. 

Contro un Marineo non particolarmente irresistibile, i biancazzurri hanno fatto poco per provare a vincere. Un po’ meglio nel primo tempo ma senza mai impensierire particolarmente il portiere Ceesay, se non nel finale quando l’estremo difensore si avventa su Barrera commettendo fallo sul difensore. L’Akragas invoca il calcio di rigore ma per il direttore di gara è punizione dal limite dall’area.

Per il resto, il Marineo ha controllato il match. Evidente l’involuzione sul piano del gioco che preoccupa i tifosi, che anche oggi non hanno mancato di seguire la squadra in trasferta. Dal secondo tempo della gara vinta col Mazara (il 14 gennaio) la squadra di Terranova sembra scarica, priva degli stimoli giusti di chi vuol lottare per vincere il campionato.

Akragas evanescente, fragile in tutti i reparti. Nel frattempo, l’Enna conquista un buon pari a Sciacca e guadagna un altro punticino di vantaggio sull’Akragas, che nel prossimo turno giocherà proprio con lo Sciacca di Totò Bruccoleri.

 

 

 

   

 

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