L’Akragas esce di scena dalla Coppa Italia di serie D con una sconfitta tre a zero all’Esseneto contro la corazzata Trapani ma il risultato non deve trarre in inganno. I biancazzurri hanno nel complesso offerto una buona prova e avrebbero meritato miglior fortuna. Il Trapani non ha certamente rubato nulla e l’eliminazione dalla coppa ci può stare ma certamente la squadra agrigentina, anche con in campo chi finora ha avuto meno spazio in campionato, ha dato prova di essere viva e determinata.
Il Trapani ha fatto valere il maggiore tasso tecnico e con sicuramente maggiore concretezza è riuscita nell’intento di ottenere il successo.
L’Akragas ha giocato un buon primo tempo costruendo almeno tre occasioni gol neutralizzate dal portiere granata Tartaro.
Gli ospiti sono stati bravi a sbloccarla dopo nove minuti con un gran tiro dalla distanza di Sbrissa, tra i migliori del match. Nella ripresa dopo appena un minuto il Trapani trova il secondo gol con Samake e a quel punto per l’Akragas la partita si è notevolmente complicata. Nei minuti di recupero è arrivata anche la terza marcatura ospite ancora con Sbrissa.
L’Akragas saluta, dunque, la Coppa Italia e adesso si può totalmente dedicare al campionato. Domenica prossima all’Esseneto arriva La Fenice Reggio Calabria.
Il commento a fine gara del tecnico Marco Coppa. “Ho visto una buona Akragas nel primo tempo e meritavamo il pareggio. Poi il secondo gol del Trapani ha complicato il proseguo. Sono, comunque, soddisfatto perché ho dato spazio a chi finora ne ha avuto meno ed ho ricevuto ottime risposte. Chiunque viene chiamato in campo svolge appieno il proprio compito e questo mi rende orgoglioso del gruppo. Oggi Perez, Scandurra, Leuca, Marrale hanno giocato una buona partita. Adesso ci concentriamo sul campionato. Domenica ci attende un’altra battaglia ma se l’Akragas gioca come sa non temiamo nessuno”.
L’Akragas incassa un’amara sconfitta di misura a Barcellona Pozzo di Gotto con la Nuova Igea Virtus. Biancazzurri castigati al 90esimo da Longo. A far discutere in casa Akragas è il modo come è maturato il gol della squadra di Di Gaetano, ritenuto scorretto. A parlarne in sala stampa è il tecnico agrigentino Marco Coppa.
“Una partita si può perdere ma non in questo modo. Un giocatore dell’Igea Virtus era a terra ed il nostro capitano Alfonso Cipolla non ha scaraventato il pallone fuori aspettandosi il fischio del direttore di gara che non è arrivato ed ha quasi regalato il pallone ai padroni di casa. Piuttosto che metterlo loro fuori per consentire i soccorsi al giocatore sono andati a fare gol.
Sono comportamenti che fanno male al calcio e che vanno detti con chiarezza. Per il resto la prestazione dell’Akragas è stata superiore a quella dell’Igea Virtus sia dal punto di vista tecnico che tattico”.
In sala stampa anche il direttore sportivo dell’Akragas Peppe Cammarata secondo cui “il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Nel secondo tempo siamo stati più pericolosi dei nostri avversari. Il nostro portiere Sorrentino ha fatto solo una parata. Mi rammarica come è maturata la sconfitta. Castigati per una ingenuità. Abbiamo fatto male a non buttare la palla fuori. Poi il gesto di Biondo è di una antisportività unica”.
Era la stagione 1973/1974. Arrivavano all’Akagas due giovani calciatori, Dario Spagnoli e Claudio Di Blas: il primo bergamasco di nascita ma modenese di adozione, friulano il secondo.
Da allora sono trascorsi 50 anni. Un compleanno speciale che i due ex calciatori hanno voluto festeggiare tornando proprio ad Agrigento.
Allo stadio Esseneto, poco prima della partita che l’Akragas ha giocato con la Sancataldese, Spagnoli e Di Blas su iniziativa della società insieme a Enzo Nocera, componente del Fans Club Akragas, ha voluto consegnare loro un riconoscimento. A consegnarlo la presidente dell'Akragas Roberta Lala e un’altra bandiera biancazzurra, Matteo Colucci, oggi uomo immagine dell’Akragas.
Una bellissima occasione per rivedere oltre a Di Blas e Spagnoli anche altri ex calciatori che in quell’epoca hanno indossato la maglia biancazzurra dell’Akragas. Sul terreno di gioco anche Angelo Lombardo, Ciccio Galia, Ettore Farrauto, Nino Indelicato e Roberto Marini.
Pezzi di una storia che non finisce mai di emozionare. A distanza di 50 anni hanno voluto ritrovarsi ad Agrigento. Storia di un amore indissolubile. L’Akragas resta nel cuore.
L’Akragas batte la Sancataldese e respira aria di alta classifica. Due a uno il successo dei biancazzurri all’Esseneto. Vittoria meritata ma anche sofferta nei minuti di recupero con super protagonista il portiere Sorrentino, autore di due parate strepitose che hanno salvato il risultato. L’ex portiere della Salernitana è stato davvero provvidenziale parando due tiri in un minuto. Se l’Akragas può festeggiare i tre punti è anche merito suo.
Una partita che l’Akragas ha meritato di vincere nonostante in formazione largamente rimaneggiata. Nel primo tempo, per 40 minuti i ragazzi di Marco Coppa (oggi squalificato, al suo posto il vice Costanzo) hanno faticato a fare gioco non impensierendo l’esperto portiere verdeamaranto Dolenti. Poi il fallo di mano in area prontamente visto dal direttore di gara ha consentito all’Akragas di guadagnare un calcio di rigore sacrosanto al 40esimo, trasformato da Trombino. L’attaccante ha giocato una delle migliori partite di questa prima parte di stagione dando un grande contributo all’undici agrigentino. Allo scadere di tempo, al 44esimo, il bis con il giovane promettete Di Mauro.
Nel secondo tempo l’Akragas gioca meglio e controlla ampiamente la partita e costruisce un paio di occasioni. La Sancataldese colpisce una traversa e all’88esimo accorcia con Durmush. Nei minuti di recupero Sorrentino chiude la saracinesca e consegna all’Akragas tre punti preziosissimi. Una vittoria che fa morale e classifica. L’Akragas sale in classifica al quinto posto, a quota 18, insieme a Casalnuovo e Sant’Agata. La Sancataldese, diretta concorrente per la salvezza a debita distanza con 12 punti.
Le scuse alla tifoseria e poi la presidente dell’Akragas Roberta Lala parla della pesante e inaspettata sconfitta esterna di Locri.
"Nessuno si aspettava questa debacle e nessun tifoso biancazzurro, che ama la squadra, meritava questa sconfitta che ha i contorni di un'umiliazione. Io e i miei più stretti collaboratori stiamo cercando di capire i reali motivi di queste prestazioni altalenanti. Vogliamo vederci chiaro.
Ci sono momenti che la squadra esprime determinazione, grinta e agonismo come mostrato contro il Trapani e la Vibonese, per poi avere, inspiegabilmente, fluttuazione negativa come anche oggi contro il Locri, dove è mancato tutto: agonismo, cattiveria e mentalità.
È mancata la determinazione di voler vincere la partita, di voler portare a casa punti importanti per la salvezza. E questo non va bene. Valuteremo il da farsi. Ribadisco il fatto che la Società sta cercando di capire questo tipo di cambiamenti repentini da una partita all'altra, che non vanno assolutamente bene.
Stiamo riflettendo per conoscerne le cause e prendere i necessari provvedimenti, gli aggiustamenti idonei per il bene dell'Akragas.
Infine, ricordo a tutti che il nostro obiettivo è quello di centrare la salvezza il prima possibile e stazionare al centro classifica."
Trasferta amara per l’Akragas. Biancazzurri pesantemente sconfitti a Locri, 4 a 0. La squadra di Coppa ha retto un tempo per poi cedere ai colpi dei calabri con Marsico ( al 49esimo e al 60esimo), Bova (al 54esimo), e Pappalardo (all’85esimo).
L’Akragas ha chiuso il match in nove uomini per le espulsioni dell’ultimo arrivato, l’attaccante Leuca e di Marrale. Espulso anche il tecnico Coppa.
Il pesante risultato lascia l’amaro in bocca nell’ambiente biancazzurro. Fino a oggi il Locri aveva realizzato 6 reti in 11 partite e incassato ben 20 gol. Con l’Akragas è andato a segno 4 volte.
L’Akragas resta a 15 punti insieme a Reggio Calabria, Real Casalnuovo e Sant’Agata.
La brutta sconfitta ha indotto la nuova presidente Roberta Lala a disporre il silenzio stampa. Sino a nuova disposizione – si legge in una nota della società – sarà soltanto lei a rilasciare dichiarazioni ai canali social del club e agli organi di informazione.
Contava solo vincere ed il successo è finalmente arrivato. La Fortitudo Moncada Agrigento interrompe l’incantesimo negativo casalingo e vince la prima partita in campionato. Battuta la Luiss Roma col punteggio di 70-62.
Due punti per dare ossigeno ad una classifica deficitaria (appena due punti prima della gara con i romani), per dare maggiore serenità ad un ambiente non abituato a “soffrire” nelle parti basse della classifica. Contro la Luiss Roma dell’ex Andrea Paccariè, indimenticato coach della Fortitudo Agrigento nei primi anni ’90 in B2, i biancazzurri ancora una volta non hanno particolarmente brillato. Ne è venuta fuori una gara dai ritmi bassi. Anche Roma è apparsa sotto tono.
La Fortitudo Moncada ha, comunque, quasi sempre condotto il match. In evidenza Lollo Ambrosin autore di 28 punti. Si è rivisto in campo l’americano Cohill, 11 punti per lui, anche se non è ancora al meglio della condizione. Sotto le plance ha fatto vale i suoi centimetri l’altro americano Polakovic recuperando 11 rimbalzi e mettendo a segno 8 punti.
Si è vista una Fortitudo più continua in attacco, maggiormente solida in difesa e precisa nei tiri liberi.
Un calo al rientro dal riposo lungo ha messo i brividi ai tifosi agrigentini. La Luiss Roma ha recuperato lo svantaggio portandosi a -2 ma la reazione questa volta c’è stata e le triple di Ambrosin e Sperduto hanno consentito alla Fortitudo di vincera la sfida e conquistare due punti importantissimi.
Il campionato corre veloce. Mercoledì nuovamente in campo. Agrigento è attesa dalla difficile trasferta a Trapani. Domenica prossima nuovo appuntamento casalingo. Al pala Moncada, inizio alle ore 12, arriva Cantù dell’ex Devis Cagnardi.
Il tabellino:
Moncada Energy Agrigento - Luiss Roma 70-62 (20-13, 18-13, 12-20, 20-16)
Moncada Energy Agrigento: Lorenzo Ambrosin 28 (6/11, 4/8), Dwayne Cohill 11 (4/5, 1/4), Nicolas Morici 9 (1/3, 0/0), Alessandro Sperduto 9 (3/5, 1/3), Jacob Polakovich 7 (3/4, 0/0), Albano Chiarastella 2 (1/1, 0/2), Mait Peterson 2 (1/2, 0/0), Emanuele Caiazza 2 (0/0, 0/1), Davide Meluzzi 0 (0/1, 0/4), Sadio soumalia Traore 0 (0/1, 0/0), Edoardo Ronca 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 14 / 15 - Rimbalzi: 40 8 + 32 (Jacob Polakovich 11) - Assist: 13 (Albano Chiarastella 6)
Luiss Roma: Valerio Cucci 14 (2/5, 1/5), Taiwo Badmus 14 (5/10, 0/2), Anrijs Miska 14 (6/6, 0/0), Domenico D'argenzio 6 (3/3, 0/2), Marco Pasqualin 5 (0/2, 0/5), Matija Jovovic 3 (0/4, 1/2), Marco Legnini 2 (0/4, 0/3), Riccardo Murri 2 (1/1, 0/2), Riccardo Salvioni 2 (1/1, 0/0), Matteo Fallucca 0 (0/2, 0/4), Cesare Barbon 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 20 / 27 - Rimbalzi: 26 8 + 18 (Anrijs Miska, Marco Pasqualin 6) - Assist: 6 (Valerio Cucci, Marco Pasqualin 2)
E’ stata la sua prima partita da presidente dell’Akragas. Roberta Lala si presenta in sala stampa sorridente per la vittoria. Un ottimo esordio anche per lei che da tifosa ha sempre seguito con passione ed entusiasmo le gesta dei “giganti”.
“Ringrazio i ragazzi per averci regalato una vittoria importante contro un’ottima squadra. Non era facile e sono riusciti nell’intento. E’ per me un grande onore rivestire la carica di presidente e insieme a tutta la società ci adopereremo per realizzare quanto programmato, ovvero un campionato d’avanguardia. Andiamo avanti con fiducia tutti insieme”.