Smartphone accesi in modalità torcia e cori per far sentire il malcontento di una tifoseria ed una città che chiede a gran voce la realizzazione dell’impianto di illuminazione allo stadio “Esseneto” di Agrigento.
I tifosi dell’Akragas si sono radunati in Curva Sud per una pacifica manifestazione di protesta per sensibilizzare riguardo un’opera della quale si parla da almeno quattro anni ma che, parole a parte, non si concretizza.
La conseguenza è che l’Akragas è costretta a giocare le gare casalinghe a Siracusa. Dopo due anni di deroghe la Lega ha deciso di dire basta. Fin quando l’Akragas non ha lo stadio a norma, dotato di illuminazione, non potrà più giocare ad Agrigento.
Da qui l’idea dei tifosi organizzati dell’Akragas di ritrovarsi in Curva Sud accendendo le luci dei telefonini con la speranza che qualcosa finalmente accada. Critiche per tutti, dai dirigenti del club agli amministratori. Dopo anni di parole e false promesse i tifosi dell’Akragas chiedono a gran voce quattro tori faro che per loro significano dare futuro alla squadra di calcio e darglielo, soprattutto, ad Agrigento perché non intendono seguire l’Akragas lontano dall’Esseneto. Lo hanno cantato: “Non andiamo a Siracusa…la mia casa è qui”.
Iniziativa lodevole per esprimere un dissenso nei confronti di chi finora non ha fatto, ed anche per invocare qualcosa che da anni viene loro promesso mostrando progetti e permessi ottenuti dagli enti preposti. Sarebbe ora di darsi concretamente da fare superando ogni difficoltà. Agrigento ha il privilegio di avere una squadra di calcio nella terza serie nazionale e la stessa città non può godere di uno spettacolo e di un patrimonio che le appartiene. Agrigento deve unirsi per custodire l’Akragas e mantenere una categoria riconquistata dopo trent’anni di dilettantismo.
Non più buio. Luci all’Esseneto. Agrigento saprà dimostrare di saper fare e di andare oltre le parole?
La vittoria sfuma a dieci minuti dal termine. Un calcio di rigore condanna l’Akragas al pari casalingo contro un Bisceglie determinato, vivace e ben messo in campo. Finisce due a due. Risultato che rispecchia l’andamento della gara e che nel complesso può essere ritenuto giusto. Akragas e Bisceglie hanno dato vita ad un gara piacevole. L’Akragas ha espresso buon gioco ma ha pagato qualche disattenzione difensiva. Il Bisceglie ha ottenuto ciò che sperava.
Primo tempo agonisticamente vivace. Le due squadre si sono date battaglia offrendo uno spettacolo gradevole a quanti, pochissimi in verità, hanno deciso di andare al “De Simone” di Siracusa. Pochi tifosi agrigentini e presenza ammirevole di un gruppetto di tifosi provenienti da Bisceglie. L’Akragas ha mantenuto l’iniziativa, è stata sicuramente più concreta, ma i pugliesi hanno tenuto bene il campo mettendo sovente in difficoltà la retroguardia agrigentina.
All’ottavo opportunità per l’Akragas: Parigi, da dentro l’area, ha l’occasione di battere a rete ma il Bisceglie sventa la minaccia deviando il pallone in corner.
Al 19esimo calcio di punizione insidioso di Longo. Calibra un ottimo tiro che finisce di poco sopra la porta difesa da Crispino.
Al 28esimo l’Akragas sblocca meritatamente il match. Sepe si invola sulla corsia di sinistra e serve un ottimo pallone a Salvemini che insacca.
Al 33esimo una sbavatura difensiva costa cara all’Akragas. Il difensore Pisani devia il pallone consegnandolo praticamente ad Azzi che trafigge Vono ristabilendo il pari.
Un minuto dopo ancora Bisceglie in evidenza. Giron mette i brividi a Vono.
Al 38esimo l’Akragas torna in vantaggio. I biancazzurri sfruttano appieno una ripartenza con Parigi finalizzatore perfetto con un diagonale che gonfia la rete della porta di Crispino. Fin qui il primo tempo.
Nella seconda frazione l’Akragas inizia col piglio giusto, decisa a rendere più corposo il vantggio. Al 52esimo e 54esimo i biancazzurri sfiorano il tris con Longo su calcio di punizione e Sepe.
Al 59esimo il Bisceglie si rende pericoloso con il nuovo entrato Partipilo. Prova un tiro dalla lunga distanza sul quale Vono si oppone ottimamente.
Ancora Bisceglie protagonista al 69esimo. Vono è prodigioso nel respingere il pallone sul colpo di testa di Gabrielloni. All’80esimo i pugliesi pareggiano sfruttando un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara Cascone di Nocera Inferiore per un netto fallo di mano in area del centrocampista Vicente. Dal dischetto Jovanovic spiazza Vono.
All’84esimo l’Akragas recrimina per un calcio di rigore negato per un fallo di mano in area. Al 92esimo l’Akragas ha la possibilità di vincere in extremis ma il portiere Crispino salva sulla conclusione di Filippo Franchi.
Finisce così. Per l’Akragas appuntamento con la vittoria rinviato.
La vittoria all’esordio con Latina ha certamente innalzato l’autostima e la fiducia. Vincere fa bene e per la Fortitudo Moncada Agrigento era importante iniziare col piede giusto per muovere subito la classifica e dare morale ai ragazzi di Franco Ciani. Domenica il secondo turno di campionato e per Agrigento arriva la difficile trasferta di Siena. Una gara impegnativa che servirà a testare ulteriormente il percorso di crescita dei biancazzurri. Della gara con Siena hanno parlato oggi in conferenza stampa il coach Franco Ciani ed il play Ruben Zugno.
Ciani si è detto fiducioso. La gara di Siena sarà indicativa. “Lo sarà per verificare l’approccio esterno ad una gara di campionato. Farlo subito contro una squadra ben attrezzata ci consentirà di comprendere a che punto siamo. Aver vinto la prima partita di campionato ci ha dato entusiasmo. Sulle ali dell’entusiasmo portiamo con noi sicuramente una carica maggiore che potrebbe tornare utile. Affrontiamo una squadra di primissima fascia in casa loro, davanti ad un pubblico competente e numeroso. Sarà un test probante”.
Voglia di fare bene nel play Ruben Zugno, pronto per la gara di Siena.
“Giochiamo contro un’avversaria tosta. Sappiamo che ci attende una gara difficile e siamo pronti per la battaglia. Dobbiamo essere bravi, sbagliare meno possibile e mantenere alta la concentrazione. Siamo stuzzicati dall’idea che Siena rappresenta un banco di prova importante. Vogliamo misurarci”.
Sotto di due gol non ha perso la testa, non si è disunita. E’ piaciuto l’atteggiamento, la volontà, la determinazione nel credere di poterla recuperare. E’ mancata, però, l’adeguata concretezza e quel pizzico di fortuna che in questi casi non guasta. E, ad onor del vero, anche il direttore di gara in qualche circostanza non è sembrato impeccabile negando, ad esempio, un calcio di rigore ai biancazzurri.
L’Akragas ritorna da Catanzaro a mani vuote. Il tre a uno ha un sapore amarissimo ma in ottica futura deve incoraggiare lo spirito del gruppo di Lello Di Napoli. L’Akragas al “Ceravolo” ha espresso nel complesso un buon gioco. Si è vista una squadra combattiva, capace di imprimere ritmo e costruire buone trame offensive. I biancazzurri hanno pagato anche gli errori in avanti. L’attaccante Parigi si è letteralmente mangiato almeno due palle gol ed in difesa qualcosa non ha funzionato appieno. Serata storta per il difensore Pisani che ha prima propiziato il calcio di rigore ed in occasione del raddoppio del Catanzaro non è riuscito ad anticipare l’avversario.
Nei primi quindici minuti del primo tempo l’Akragas si è ritrovata a dover rimontare due gol. Al 5° Letizia su rigore ed al 15esimo l’ex Riggio di testa sugli sviluppi di un corner. I biancazzurri hanno incassato il colpo ma nella ripresa hanno reagito chiamando Nordi all’intervento in diverse occasioni. Nei primi minuti del secondo tempo, l’Akragas recrimina per un calcio di rigore non concesso per l’atterramento in area dell’attaccante Salvemini. Ai più è sembrato netto ma non al direttore di gara, Lorenzin di Castelfranco Veneto.
L’Akragas accorcia le distanze al 37esimo con il sempre più bravo Sepe, dopo fallisce altre opportunità ed è costretta alla resa dalla ripartenza fulminea del Catanzaro finalizzata da Cunzi a sei minuti dalla fine. Poco prima del gol l’arbitro ha negato un calcio di rigore al Catanzaro per l’atterramento dello stesso Cunzi da parte del portiere Vono.
Finisce tre a uno per i padroni di casa. Il Catanzaro ha vinto con merito ma l’Akragas, ancora una volta, non ha demeritato. Resta il rammarico di aver preso gol troppo presto e di non aver capitalizzato al massimo le opportunità costruite. Catanzaro sicuramente più concreto. Si guarda avanti. Niente drammi. Il campionato è ancora lungo e l’Akragas ha tutto il tempo per crescere e costruirsi la sua nuova salvezza.
A fine gara il tecnico dell’Akragas, Lello Di Napoli, ha elogiato la prestazione della sua squadra.
"Merito al Catanzaro per la vittoria, ma la mia squadra non ha per nulla sfigurato. Ha sempre cercato di giocare a calcio. Dopo i quindici minuti iniziali, abbiamo giocato bene, disputando un discreto secondo tempo e meritavamo di pareggiare. Il Catanzaro ha tanti ottimi giocatori, una squadra costruita per vincere. I giallorossi alla prima occasione ti fanno male.
C'è tanto rammarico perché potevamo portare a casa un risultato positivo. Sono contento per la prestazione. Volevamo fare una partita aggressiva, soprattutto nei primi 25 minuti, ma non ci siamo riusciti a causa anche della fatica fatta sabato scorso contro il Siracusa. Ma non cerco alibi, abbiamo perso contro una grande del campionato. Prestazione super, ma purtroppo usciamo ancora sconfitti. Sono fiducioso per il prosieguo della stagione."
CATANZARO: Nordi, Maita, Benedetti, Zanini, Marin (dal 60’ Onescu), Riggio, Letizia 6 (dal 82’ Di Nunzio s.v.), Spighi, Sirri, Puntoriere (dal 60’ Cunzi), Falcone (dal 78’ Infantino). Allenatore Erra.
A disposizione: Marcantognini, Nicoletti, Marchetti, Kanis, Pellegrino, Imperiale, Lukanovic, Anastasi.
AKRAGAS: Vono, Pisani, Russo (dall’89’ Navas), Mileto, Sepe, Longo, Scrugli (dal 76’ Franchi), Carrotta (dal 82’ Moreo), Salvemini, Vicente, Parigi. Allenatore Di Napoli.
A disposizione: Lo Monaco, Ioio, Caternicchia, Canale, Greco, Franchi, Gjuci, Rotulo, Saitta.
ARBITRO: Lorenzin di Castelfranco Veneto
MARCATORI: al 4’ Letizia (C, su rigore), al 15' Riggio (C), al 37' Sepe (A), all'84' Cunzi (C)
Dimenticare Siracusa. Domani è nuovamente campionato: è il giorno di Catanzaro – Akragas. I biancazzurri vanno in Calabria con la speranza di ottenere un risultato positivo.
Il tecnico, Lello Di Napoli, carica la squadra. “Abbiamo la possibilità di cancellare la sconfitta di Siracusa. Domani mi aspetto una prova importante fatta di carattere e determinazione. Mi aspetto dai ragazzi il desiderio di smaltire la rabbia per lo stop nel derby.
Affrontiamo un Catanzaro molto ostico. E’ un’ottima squadra, ben costruita, che finora non ha espresso appieno il proprio potenziale. Noi andremo a giocarcela come sempre, con quel pizzico di follia che ci deve sempre caratterizzare.
Chiunque andrà in campo sono sicuro che darà l’anima per ottenere un risultato positivo".
La Fortitudo Moncada Agrigento inizia il campionato nel migliore dei modi. I biancazzurri esordiscono al pala Moncada battendo Latina. 80 a 69 il punteggio finale di una gara ben giocata dai ragazzi di Ciani.
La Fortitudo ha destato un’ottima impressione al cospetto di un’avversaria temibile, organizzata e di qualità.
Gli agrigentini sono apparsi molto determinati e decisi a partire col piede giusto. Trascinata dalla forza fisica e dai canestri dell’americano Cannon (20 punti), Agrigento ha collezionato un buon margine di vantaggio che ha gestito senza eccessivi problemi. Bene anche Pepe (autore di 14 punti) e Ambrosin (8 punti).
Latina ha provato a rintuzzare i colpi della Fortitudo Moncada ma senza successo. Da evidenziare la prestazione dell’americano Raymond con 31 punti. Agrigento continua il suo percorso di crescita. La vittoria di oggi fa morale ed accresce il morale di un gruppo apparso coeso, aggressivo e motivato a stupire tutti. L’inizio è assolutamente promettente. Chi ha snobbato il pala Moncada ha perso l’occasione di godere di un bel pomeriggio di basket.
TABELLINO
Fortitudo Agrigento – Benacquista Latina
(18-19); (26-19); (19-12); (17-19)
Arbitri: Terranova, Werssemann, Meneghini
Fortitudo Moncada Agrigento 80
Rotondo 5, Cannon 20, Zugno 7, Evangelisti 5, Williams 10, Ambrosin 8, Guariglia 6, Pepe 14, Lovisotto 5. All Franco Ciani, ass coach Luigi Dicensi
Benacquista Latina basket 69
Tavernelli 5, Lagana 4, Drungilas 8, Allodi 7, Pastore 12, Di Ianni 2, Raymond 31. All Franco Gramenzi
A Catanzaro martedì sera alle 20,30 e sabato prossimo il Bisceglie in “casa” a Siracusa. Per l’Akragas sarà una settimana intensa. Già questa mattina i biancazzurri sono tornati al lavoro dopo la sconfitta, ieri, nel derby col Siracusa. L’Akragas si è ritrovata sul sintetico di Fontanelle per svolgere lavoro di scarico. Allenamento più impegnativo, invece, per i giocatori non utilizzati a Siracusa.
Di Napoli ha pochissimo tempo per preparare la prossima sfida col Catanzaro. Allenamento domani mattina e nel pomeriggio partenza per la Calabria.
I biancazzurri sono chiamati a dimenticare in fretta la sconfitta di Siracusa: il tre a zero è un passivo eccessivo per un’Akragas volenterosa ma poco concreta.
La partita più importante, comunque, l’Akragas la gioca lontano dal terreno di gioco. Se non si risolverà la crisi societaria il cammino sarà sempre più difficile. L’Akragas al momento è costretta a giocare le gare interne lontano dallo stadio Esseneto, privo di illuminazione nonostante i due anni di deroga. Incombe, inoltre, la penalizzazione relativa al ritardo nell’iscrizione al campionato.
Anche oggi a Siracusa un gruppetto di tifosi ha seguito l’Akragas. Non è mancato il loro sostegno alla squadra di Lello Di Napoli nella gara persa con gli aretusei.
Hanno esposto uno striscione che ha ricordato come ancora oggi lo stadio Esseneto sia privo di impianto di illuminazione.
“60 anni per quattro pali. Vergogna. Tutti colpevoli”.