Il primo passo sarà il nuovo cambio di denominazione, eliminando quell’Olimpica che i tifosi biancazzurri in realtà non hanno mai gradito. La squadra tornerà a chiamarsi Akragas.
Ma sarà anche la stagione del ritorno in dirigenza dell’avvocato Giovanni Castronovo. Dopo aver annunciato il disimpegno dalla Parmonval, il legale appassionato di calcio e da sempre tifoso di Akragas e Palermo, raccogliendo l’incoraggiamento di alcuni tifosi agrigentini si è nuovamente avvicinato al club biancazzurro. E ci sono già stati alcuni incontri con il presidente Bottone ed altri collaboratori per iniziare a programmare la nuova stagione.
L’intento è quello di costruire una compagine societaria in grado, con la partecipazione di sponsors, di allestire una squadra competitiva che possa lottare senza eccessive difficoltà per la vittoria del campionato di Promozione. Il sogno resta, comunque, il ripescaggio in Eccellenza e non è da escludere che l’Akragas presenti richiesta.
Giovanni Castronovo si dice pronto ad iniziare la nuova esperienza con la sua squadra del cuore. “L’Akragas è il primo amore e l’ho sempre seguita anche quando non sono stato direttamente coinvolto. Nell’ultima gara dei play off ho avvertito attorno il me il calore e la fiducia dei tifosi agrigentini e sono in molti anche in questi giorni a chiedermi un nuovo impegno in favore del rilancio del calcio ad Agrigento. E’ una manifestazione di stima e fiducia che mi riempie di gioia e mi sprona a fare, ancora una volta, per la nostra Akragas.
Se ciascuno di noi fa la propria parte sono sicuro che si potrà costruire un progetto duraturo nel tempo, capace di far ritornare l’entusiasmo. Da parte mia c’è la volontà, insieme all’attuale gruppo dirigente, di lavorare per questo obiettivo. Ho offerto la mia disponibilità”.
Nel frattempo, riguardo il nuovo assetto tecnico non sembra scontata la riconferma di Govanni Falsone alla guida tecnica. L’allenatore di Campobello di Licata ha svolto un ottimo lavoro ma non è escluso un rinnovamento. Tra gli allenatori che potrebbero fare al caso dell’Akragas c’è Corrado Mutolo. E’ un profilo che sembra piacere all’ambiente calcistico agrigentino ed il tecnico palermitano potrebbe essere ben contento di accettare un eventuale progetto Akragas.
Arriva alla finale dopo aver meritatamente superato l’Orsogna Chieti. Allenata da Massimilano Ciliberti, Grotte Volley Castellana ha concluso la regular season del girone H del campionato di serie B2 al secondo posto, con 62 punti in 26 partite, frutto di 21 vittorie e 5 sconfitte.
Le pugliesi hanno vinto undici partite per tre a zero. Hanno vinto sessantasei set e persi ventisette. Nei quarti di finale ha eliminato in due gare il Volley Pizzo Calabro. L’organico del Grotte Volley Castellana è composto da giocatrici esperte e di qualità con esperienza in categorie superiori.
Il sestetto tipo è composto dalla palleggiatrice friulana Eva Di Bert, dall’opposto Laura Loddo, dalle due centrali Ezia Salamida e Flavia Kabunda, dalle schiacciatrici Valentina Civardi e la bulgara Adriana Kostadinova. Il primo libero è Sofia Giombetti, il secondo è la giovane Nataly Renna.
La seconda palleggiatrice è Monica De Mitri. Dalla panchina iniziano anche la centrale Anna Tanese, le sorelle Alessandra e Stefania Recchia.
Per quanti sabato prossimo non potranno essere presenti al palasport Nicosia la possibilità di seguirla in diretta streaming sulla pagina ufficiale facebook della Pallavolo Aragona Asdsporting CLUB Maccalube.
Un gol di D’Angelo consente al Canicattì di accedere alla finale nazionale dei play off per la serie D. Il pari, uno a uno, contro il Gladiator basta ai biancorossi di Terranova.
Nella gara d’andata il Canicattì aveva vinto due a uno. Adesso la meritata finale contro un’altra siciliana, il Biancavilla. Il Canicattì è ad un passo dal salto in D.
Ha eliminato con un perentorio due a zero l’Orsogna Chieti e, prima ancora, nei quarti di finale Pizzo Calabro. Saranno le pugliesi del Castellana Grotte le avversarie della Seap Aragona nella finalissima per la promozione in B1 di volley.
Gara 1 è in programma sabato prossimo, 1 giugno, alle 18, al palasport Nicosia di Agrigento. La partita di ritorno si giocherà in Puglia mercoledì 5 giugno. L’eventuale gara di spareggio si disputerà nuovamente ad Agrigento sabato 8 giugno alle 18.
Nei giorni scorsi il presidente della Fortitudo, Salvatore Moncada, a proposito della guida tecnica aveva detto: “Franco Ciani è uno di noi”. Parole di stima e apprezzamento nei confronti del coach friulano, oramai agrigentino d’adozione, legato da un altro anno di contratto con il club biancazzurro. Dalla sua casa in Friuli il tecnico ha voluto ringraziare il presidente Moncada annunciando il desiderio di proseguire l’esperienza nella città dei templi.
“Le parole del presidente vanno apprezzate. Il suo rapporto affettivo con la società è importantissimo. La Fortitudo Agrigento è un chiaro riferimento per tutti, è un bene prezioso non solo per la città ma per tutto quanto il territorio dell’Agrigentino. E’ fondamentale che la gente voglia bene alla squadra. Non è banale la nostra permanenza in serie A2, il volere continuare a conquistarci la salvezza è un obiettivo da sottoscrivere con chiaro entusiasmo, affetto e profonda partecipazione. E’ facile amare la propria squadra quando si trova ad un canestro dalla serie A, essere competitivi ancora adesso per me e per tutti deve essere un qualcosa di straordinario. La Fortitudo Agrigento è un patrimonio sportivo, l’idea di mantenere la serie A2 è di fondamentale importanza. Spero che questo messaggio venga metabolizzato nel modo giusto.
Sul bilancio di fine stagione, il presidente Moncada e Cristian sono stati abbastanza esaustivi. Non credo si possa aggiungere ancora qualcosa alla loro analisi. Nove anni alla Fortitudo Agrigento? Ci sono due aspetti importanti che devono coesistere perché si possa proseguire in un rapporto sia professionale che personale. Uno, quello meno importante e credetemi sembra assurdo affermarlo ma è così, è: se io valutassi di rimanere solo per una questione meramente contrattuale, se ci legasse solo questo, allora sì, sarebbe meglio interrompere tutto. Non è il nostro caso.
Io ho un rapporto con la Proprietà ma anche con a mia città di un certo tipo. La mia chiara volontà è quella di esprimere ancora un’energia positiva che ho. Per questo le valutazioni e le parole del presidente non possono che farmi piacere. Ogni anno le stagioni sono sempre più difficili. Condivido a pieno quello che ha detto Cristian Mayer, il nostro girone si è dimostrato forte e consistente. Il girone Ovest ha dato immagine di una consolidata e consistenza tecnica. Noi dobbiamo continuare a lavorare mantenendo immutata la sinergia”.
L’ha vissuta come sempre con grande passione. In panchina ha sofferto e alla fine gioito insieme alle sue ragazze. Il presidente della Seap Aragona, Nino Di Giacomo, felice per la conquista della finale dei play off. Al termine della gara vinta al tie break elogi al gruppo e carica l’ambiente agrigentino in vista di gara 1 della finale in programma sabato prossimo al palasport “Nicosia”.
“E’ stata una partita combattuta giocata su un campo difficile. Ritengo che abbiamo vinto con merito dimostrando personalità, determinazione e qualità tecniche. Dopo aver vinto i primi due set abbiamo subito il ritorno di Ladispoli ma abbiamo retto, non ci siamo disuniti, e al quinto set le ragazze sono state formidabili.
Arriviamo in finale e adesso desidero lanciare un appello ai tifosi agrigentini. Vi vogliamo numerosi sabato prossimo al palasport Nicosia. Si preannuncia una partita combattuta ed il vostro apporto sarà importante. Non si può mancare. Il sogno continua e desideriamo gustarlo in tanti. Il nostro palasport deve essere una bolgia per sostenere le ragazze. Vogliamo continuare a sognare”.
Non è stata la migliore Seap Aragona ma vincere fuori casa al quinto set dopo aver subito una rimonta non era per niente semplice. Le agrigentine approdano meritatamente in finale per la B1 ed il tecnico Paolo Collavini si gode il successo.
“Non era facile vincere su questo campo. Indubbiamente non è stata la nostra migliore prestazione ma mi è piaciuta la forza di reazione. Non abbiamo mollato, abbiamo saputo soffrire e abbiamo fatto nostro il tie break con autorità. Anche questo è un aspetto importante. Sono contento ma ricordiamoci che non abbiamo ancora terminato l’opera. Ci aspetta una finale tosta che vogliamo vivere appieno”.
Sofferta ed ancora più bella. In vantaggio due set a zero si fa rimontare e poi con orgoglio e determinazione porta a casa il successo che vale la finale dei play off. La Seap Aragona vince al tie break contro una mai doma Ladispoli. Una gara intensa, avvincente, che ha regalato emozioni al pubblico che ha gremito il piccolo impianto laziale.
La Seap ha iniziato bene la gara vincendo il primo set 23-25. Primo parziale equilibrato con le agrigentine brave e lucide nei punti decisivi. Nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento ed anche il secondo set è giocato punto a punto. La Seap ha preso quattro, cinque punti di margine ma Ladispoli è stata brava ad azzerarlo e ad andare in vantaggio. Il set termina ai vantaggi ed un muro spietato di Ambra Composto regala ad Aragona il punto del 25-27.
Sul due a zero la Seap, però, cala e subisce il ritorno di Ladispoli. Le agrigentine sbagliano molto, le padrone di casa sono efficaci in tutti i fondamentali e rientrano in partita, 25- 21. Le agrigentine faticano a chiudere le azioni, sembrano aver perso la brillantezza iniziale. Ladispoli trascinata dal pubblico fa suo anche il quarto parziale, complice qualche discutibile decisione arbitrale, 25-23. Due a due. Ma come si conviene alle squadre di valore, la Seap Aragona ritrova la giusta tranquillità e soprattutto efficacia in attacco e concludi punti fondamentali che fanno barcollare le rossoblu di casa. La Seap vuole la finale e la conquista con grande determinazione vincendo il quinto set 23-25.
Finisce con gli applausi del pubblico e la gioia delle giocatrici della Seap che festeggiano. Aragona vola in finale. Sabato prossimo (dalle 18) gara 1 al palasport Nicosia con la vincente della sfida tra Castellana Grotte Bari e Orsogna Chieti. Il sogno B1 continua.